Sanremo: stop all’affidamento diretto alla Rai dal 2026
A partire dal 2026, l’organizzazione del Festival di Sanremo dovrà essere assegnata attraverso una gara aperta a tutti gli operatori del settore. A stabilirlo è il Tar della Liguria.
La sentenza, nata da un ricorso della Just Entertainment (Je), distingue tra il marchio del Festival, di proprietà del Comune, e il format televisivo, che resta della Rai.
Pur confermando la validità dell’attuale convenzione per le edizioni fino al 2025, i giudici hanno giudicato irregolare la concessione in esclusiva del marchio “Festival della Canzone Italiana” alla Rai, aprendo così la strada a potenziali competitor per le edizioni successive. La Rai, che valuta un ricorso, assicura però che il format rimarrà invariato e sotto il suo controllo.
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato la soddisfazione di Just Entertainment, che vede riconosciuta la necessità di maggiore apertura e concorrenza, dall’altro preoccupazioni politiche, con richieste di chiarimenti sul futuro del Festival, considerato un evento cruciale per il servizio pubblico e gli introiti pubblicitari della Rai.
Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha dichiarato che studierà attentamente la sentenza per pianificare le prossime mosse.
Intanto, la Rai ha replicato con il seguente comunicato:
I Giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival.
Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘’Festival della Canzone Italiana’’, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso.
Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi.
* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]