Radio Ticino: con la fase 2, un nuovo palinsesto rinnovato a maggio

La nuova stagione di Radio Ticino non parte a settembre, ma a maggio.

E’ questa la scelta su cui ha optato l’emittente della Svizzera Italiana, per far fronte alla difficile situazione attuale e rilanciare la radio (e l’eventuale raccolta pubblicitaria), in vista di un’estate che “non sarà come le altre”.

Radio Ticino – che si può ascoltare nella sezione “World” della app di FM-world – ha sede a Locarno e propone un ricco palinsesto che è stato potenziato proprio in questi giorni.

«Di solito quest’operazione la si fa a settembre, dopo le vacanze, non a maggio» – spiega il direttore artistico dell’emittente Matteo Vanetti, in una intervista rilasciata a Tio.ch – «ma in concomitanza con la fine del lockdown abbiamo ritenuto importante cambiare marcia anche noi».

Con l’inizio della fase 2, la radio torna ad essere un punto di riferimento anche per chi utilizza l’auto e per lo staff di Radio Ticino, dunque, è adesso il momento giusto per “pigiare l’acceleratore”.

Nuovo palinsesto, ma anche nuovi contenuti: «Finora abbiamo raccontato in modo molto emozionale quanto succedeva in Ticino e nel mondo» – spiega Vanetti – «Ora, anche se questa parte non è terminata, lo spirito sarà diverso. Parleremo di come ci si prepara a ripartire e di chi deve combattere contro la crisi».

In attesa di una lente e graduale ripartenza del mercato, in Svizzera il Parlamento ha dato il via libera a un pacchetto di aiuti da 65 milioni di franchi a sostegno di giornali, radio e tv.

L’ultima parola ora spetta al Consiglio federale.

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Grant Benson torna in onda: ogni giorno con la Dany su Radio Morcote International

E’ nata da pochi giorni Radio Morcote International, la nuova radio POP UP in streaming – http://streamingv2.shoutcast.co/benson – un vero e proprio sostegno psicologico per Grant Benson, speaker radiofonico ormai in pensione e senza cantieri a disposizione, e la Dany, sventurata compagna di turno, obbligati a condividere lo stesso spazio h24 e arrivati al limite della sopportazione, oltre a quello delle scorte di birra in casa.

Un’idea nata anche dal desiderio di sentirsi uniti – anche se fisicamente distanti – agli affetti, e dalla convinzione che l’unione fa davvero la forza, sempre.

In onda a partire dall’ora dell’aperitivo (le 18:00), dal lunedì al venerdì (e forse anche il sabato), Grant Benson e la Dany, nelle loro due ore di diretta, hanno così deciso di raccontare con ironia e sarcasmo le difficoltà quotidiane, accompagnando i radioascoltatori con musica rigorosamente rock. Un momento per far passare le lunghe giornate senza buttarsi giù dal balcone, per sentirsi meno soli e più vicini ad amici, parenti, e radioascoltatori in coppia—o, più fortunatamente, single… insomma, un happy hour virtuale che forse proprio virtuale non è, visto che, per sopportarsi a vicenda, bevono qualcosa anche loro, e che, in questo periodo di quarantena, cerca di rendere un po’ più leggera la fine della giornata.

“Giocare con le difficoltà che nascono dalla convivenza forzata, ironizzare sui nervosismi dovuti alla ‘prigionia’ obbligatoria è diventato, in pochi giorni, un vero e proprio antidoto, decisamente divertente e stimolante, e utile, oltretutto, per stemperare le criticità quotidiane” ha dichiarato la Dany. “In onda per due ore con lei, riesco finalmente ad ascoltare buona musica, certo di stare finalmente parlando con altri e non solo con me stesso”, ha aggiunto Grant Benson.

La convivenza obbliga infatti ad inventarsi di tutto pur di trovare nuovi stimoli. Alcune coppie, nel mondo, sono arrivate a compiere atti un tantino estremi, in tutti i sensi. A Hollywood, per esempio, Demi Moore e Bruce Willis sono in isolamento insieme alle tre figlie, e si fotografano con nonchalance indossando pigiami a righe uguali per sentirsi ancora più vicini; in Gran Bretagna, due culturisti hanno scelto di passare il tempo insieme completamente nudi, postando ogni giorno su Instagram i loro allenamenti, ovviamente come mamma li ha fatti; in Cina, alla fine del periodo di isolamento, sono scattati i primi divorzi, mentre alcuni dicono che fra nove mesi l’Italia si ripopolerà con un nuovo baby boom.

A Morcote, uno dei borghi più belli sul lago di Lugano, Grant Benson, noto speaker radiofonico, on air sui più grandi network internazionali – compresa la famosa radio pirata Radio Caroline – e la Dany, hanno invece deciso di staccare la spina e attaccare l’antenna: il soggiorno di casa, messo sotto sopra, è stato trasformato in un vero e proprio studio radiofonico nel quale si accavallano cavi, cuffie, monitor, console e ancora cavi, e dove avvengono le peggiori discussioni della giornata in attesa di ritrovare un momento di pace, proprio nelle due ore di trasmissione e proprio grazie anche al sostegno degli ascoltatori.

Il programma, in onda da qualche giorno, ha avuto fin da subito un enorme successo in giro per il mondo, con ascoltatori on air anche dagli Stati Uniti, dall’Irlanda, e dal Senagal fino ad arrivare in Sudafrica… Centinaia di amici virtuali, molti dei quali nella stessa sventurata situazione di convivenza forzata, si sono ritrovati ad aperitivare con Grant Benson e la Dany, condividendo le crisi di coppia, i momenti di solitudine e di sconforto, ma anche le disavventure quotidiane con una sferzata di ironia.

Raccontare gli screzi e le difficoltà giornaliere, forse, aiuterà un po’ i due a procastinare la data dell’accoltellamento o della separazione definitiva.

Radio Morcote International con Grant Benson e la Dany

Ogni sera, dalle ore 18.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì (a volte anche il sabato ;-))
http://streamingv2.shoutcast.co/benson

Radio Morcote International sui Social Network:

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(Comunicato stampa)

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Gli ascolti nella Svizzera Italiana: sempre in testa le reti RSI, ma crescono le “private”

Sono recentemente usciti i dati Mediapulse, relativi agli ascolti radiotelevisivi in Svizzera.

Concentrandoci sul Canton Ticino – e quindi sulla Svizzera dove si parla la lingua italiana – ciò che emerge è la conferma al vertice della Rete Uno RSI, con il 35% di quota di mercato sulle 24 ore, pari a 116.300 persone e prima negli ascolti tra gli over 45.

Rete Due ottiene il 3,8%, pari a 18.700 persone, mentre Rete Tre si posiziona al 17,7% con 91.600 contatti, leader nella fascia che va da 15 ai 44 anni.

Le reti RSI ottengono quindi quota 56,5% che sale al 73,6% se si aggiungono gli ascolti delle altre reti SSR (in primis quelle in lingua tedesca e francese).

In parallelo, c’è la crescita delle emittenti private del territorio.

Radio 3i passa dal 12,7% del 2018 al 13,2% del 2019 con 82.000 contatti giornalieri.

Radio Ticino invece ottiene il 5,5% di quota di mercato, con una crescita dello 0,15%.

Addio all’FM in Svizzera tra il 2021 ed il 2024. E in Italia?

Quando terminerà l’esperienza dell’FM in Svizzera?

Se la domanda sembra essere ancora remota per essere affrontata da parte dell’editoria italiana, gli elvetici ne stanno discutendo da tempo.

L’iniziale previsione di uno switch-off analogico entro il 2021 sembra tuttavia possa essere smentita.

A riportarlo è il “Corriere del Ticino” che in un articolo di Giorgia von Niederhäusern parla di tempi supplementari della modulazione di frequenza.

La data ipotizzata potrebbe essere quella del 2024, uno slittamento che farebbe piacere soprattutto al Canton Ticino.

Di certo, la Svizzera sta investendo molto sul digitale, tra la diffusione del DAB+ ed il recente lancio del 5G che potrebbe fornire un ulteriore incentivo all’ascolto del mezzo via IP.

In Italia, intanto, è ancora difficile ipotizzare una data di switch-off analogica, sebbene anche nel nostro Paese la fruizione del digitale stia gradualmente incrementando e diversificando le modalità di ascolto.

Svizzera: il Canton Ticino è la regione dove si seguono maggiormente radio e TV

Nella media giornaliera, l’83% della popolazione di 15 anni o più residente in Svizzera ascolta la radio per due ore.

Con una penetrazione giornaliera del 65% e un consumo medio di quasi 200 minuti, la televisione raggiunge un numero di persone inferiore, ma viene utilizzata decisamente più a lungo.

Considerata l’intera popolazione residente di età superiore ai 14 anni, ciò significa che ogni giorno in Svizzera una persona ascolta la radio per 98 minuti e guarda la TV per 128 minuti. Ad attestarlo sono i dati di ascolto rilevati per conto della Fondazione Mediapulse per il secondo semestre 2018.

L’affinità maggiore nei confronti delle due tipologie mediatiche si evidenzia ancora una volta nella Svizzera italiana. Con quote rispettivamente dell’87% e del 74%, radio e televisione registrano nella regione più meridionale del paese non solo la più alta penetrazione giornaliera, ma anche massimi volumi di ascolto con valori che si attestano a 274 minuti per abitante (TV: 172 minuti, radio: 102 minuti).

Con valori pari a 225 minuti per la Svizzera tedesca e a 220 minuti per quella romanda, nelle restanti due regioni la durata di ascolto combinata per abitante relativamente ai due media risulta inferiore, ma si attesta comunque a oltre tre ore e mezza al giorno. Mentre nella Svizzera tedesca e in Romandia la TV registra penetrazioni analoghe (rispettivamente 64% e 65%), con una penetrazione giornaliera dell’83% la radio può contare nella principale regione linguistica su un’utenza superiore di 3 punti percentuali rispetto a quella della Svizzera francese. Con una durata di ascolto di 104 minuti per abitante, nella Svizzera tedesca la radio raggiunge inoltre valori paragonabili a quelli della Svizzera italiana.

Un confronto temporale con il 2° semestre del 2017 mostra un calo della penetrazione televisiva di 2 punti percentuali nella Svizzera tedesca e di 1 punto in quella francese, nonché una riduzione di 7 minuti nel consumo televisivo pro capite in entrambe le regioni. Nello stesso periodo, nella Svizzera italiana la TV ha visto incrementare di 1 punto la quota delle persone raggiunte e di 4 minuti il volume di fruizione.

Poiché nel gennaio 2018 è stato introdotto un nuovo metodo di ricerca sull’ascolto radiofonico, non è possibile procedere a un confronto con i dati dell’ascolto radiofonico relativi al 2017.

Per ragioni di metodo e di economia della ricerca, i sistemi di rilevazione di Mediapulse SA non registrano il consumo dei programmi radiofonici e televisivi in tutte le sue forme: i dati presentati, pertanto, tendono a sottostimare la fruizione dei contenuti radiofonici e televisivi. Ad esempio non viene registrata la visione televisiva nei luoghi pubblici (public viewing) o tramite dispositivi mobili. Per quanto riguarda il consumo radiofonico, non vengono considerati l’ascolto in differita di programmi radio o l’ascolto in cuffia.

(Comunicato stampa)

Svizzera: ascolti in crescita per la radio in Canton Ticino

La radio in Canton Ticino gode di ottima salute. A rilevarlo sono i dati del primo semestre 2018 raccolti dalla Fondazione Mediapulse.

Il risultato più eclatante riguarda Radio 3i: la privata del Gruppo Corriere del Ticino ha superato gli 80.000 contatti quotidiani.

Un numero decisamente confortante se paragonato ai 65.000 dello scorso anno, pur essendo cambiata in parte la metodologia di raccolta dati dall’inizio dell’anno.

Si sorride anche in casa RSI: le tre emittenti pubbliche della Svizzera italiana hanno raggiunto una quota di mercato pari al 53.5%, una percentuale che sottolinea la centralità del servizio pubblico, suddiviso tra la generalista Rete Uno (leader assoluta), Rete Due dal taglio culturale e Rete Tre per un pubblico più giovane.

Anche Radio Fiume Ticino, infine, brinda ad un crescente successo. L’emittente, che gode di una copertura inferiore rispetto ai competitor ma che ha annunciato un prossimo potenziamento del segnale, tocca il 5.93% di quote di mercato, pari a 41.000 ascoltatori.

E riscontri arrivano anche dalle proprie seconde reti “all digital”, quali per esempio RFT Pop, presente non solo su web e app, ma anche in DAB+.