Eurovision Song Contest: vince la Svezia, mentre l’Italia conquista il quarto posto

Un dignitoso quarto posto per l’Italia.

Si è conclusa così l’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest.

L’evento, tenutosi a Liverpool, è stato rappresentato per il nostro Paese da Marco Mengoni con “Due vite”, brano vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo.

La vittoria – decisamente netta – è andata alla Svezia (Loreen – “Tattoo”) con 583 voti, con la Finlandia (Käärijä – “Cha cha cha”) a quota 526 – molti dei quali ottenuti dal televoto – e Israele (Noa Kirel – “Unicorn”) a 362.

Marco Mengoni conquista 350 punti, aggiudicandosi peraltro il Marcel Bezençon Composer Award per la miglior composizione, assegnato dai compositori dei brani in concorso nella finale dell’Eurovision Song Contest.

L’evento è stato seguito per l’Italia da Rai1, Rai Radio2 e RaiPlay, oltre a San Marino Rtv, ricevibile a livello nazionale sul canale 831 del digitale terrestre.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

“Chi noleggia auto dotate di radio, non deve pagare i diritti d’autore”: il caso svedese

Una società di noleggio auto, con mezzi dotati di ricevitore radio, deve pagare i diritti d’autore?

La domanda se la sono posta due società svedesi: Stim, che gestisce collettivamente il diritto d’autore e Sami, che gestisce i diritti degli artisti.

Il caso ha interessato le società di noleggio auto Fleetmanager e NB, che forniscono veicoli con radio a clienti privati per periodi non superiori a 29 giorni (considerati dalla legislazione nazionale come un noleggio a breve termine), le quali sono state accusate di violare i diritti d’autore – riporta WIPR ripreso dall’ANSA – in quanto rendono disponibili al pubblico opere di musicisti senza averne licenza.

E così, la Corte suprema svedese, dinanzi alla quale sono stati proposti i ricorsi, ha deciso di chiedere il parere alla Corte di giustizia Ue.

Quest’ultima si è espressa sostenendo che “si tratti della fornitura di un ripetitore radio che costituisce parte integrante di un autoveicolo noleggiato, il che consente di ricevere, senza alcun intervento aggiuntivo da parte della società di leasing, le trasmissioni radio disponibili nell’area in cui si trova il veicolo”.

Quindi la Corte conclude che “le società di noleggio di veicoli non stanno in questo caso effettuando un ‘atto di comunicazione’ al pubblico di opere protette“.

La sentenza è disponibile all’indirizzo https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2020-04/cp200043en.pdf

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]