Un contenitore per gli adolescenti a casa: l’idea di Radio Immaginaria

Nasce un nuovo programma, dedicato agli adolescenti costretti in questi giorni a casa.

Si chiama “IntERvallo 182” e vede la collaborazione di Radio Immaginaria, come evidenziato nel seguente comunicato della Regione Emilia-Romagna:

L’emergenza sanitaria ha portato grandi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti, in primo luogo dei ragazzi. Per occupare al meglio il tempo degli adolescenti in questo disorientante ma indispensabile stare a casa, l’assessorato alla Scuola della Regione Emilia-Romagna, insieme a Radio Immaginaria, la prima web radio degli adolescenti, e in collaborazione con Art-Er, Ufficio Scolastico Regionale e LepidaScpA, propone un programma quotidiano di edutainment, dal titolo “IntERvallo 182”.

Un magazine di 60 minuti che, grazie a interviste e materiale video, offre un momento di approfondimento su ambiente, scuola, formazione, lavoro, arte, musica, cultura, letteratura, storia, geografia, competenze digitali, tecnologia e innovazione, selezionando e raccontando le opportunità che Internet e la rete offrono oggi, a seguito dell’emergenza.

Cofinanziato dal Fondo sociale europeo, “IntERvallo 182” parla ai giovani anche di Europa e, con finalità orientativa, delle opportunità cofinanziate dai fondi europei per i giovani e i giovanissimi.

La parola “intervallo” indica la distanza che intercorre fra due oggetti, fra due persone, ma è anche lo spazio di tempo che separa due momenti diversi. “IntERvallo 182” – con la E e la R maiuscole – è l’intervallo a cui è stata costretta la società per fermare il contagio ed è la distanza di sicurezza, pari a 182 cm, a cui ciascuno di noi è costretto nelle relazioni con le persone. Ma è anche, in una sorta di continuità con le lezioni scolastiche a distanza, un intervallo di ricreazione che utilizza il linguaggio dei giovani per trasmettere loro fiducia, stimoli e contenuti educativi.

Il format utilizza materiale di archivio della Regione Emilia-Romagna e di Radio Immaginaria. Può contare sulla collaborazione degli atenei regionali che si sono resi disponibili a mettere in campo i loro docenti per interviste o brevi lezioni divulgative. Interviste e lezioni sono realizzate da remoto. Da venerdì 3 aprile in collegamento telefonico quotidiano, affiancherà gli speaker di Radio Immaginaria Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo di importanti programmi di divulgazione culturale e scientifica (tra gli altri, Sport Stories su Rai Gulp, L’altra Europa su Radio24, Nautilus su RaiScuola).

Il programma trova spazio nella fascia pomeridiana, dalle ore 15 alle ore 16 dei giorni feriali da lunedì prossimo, ogni giorno dal lunedì al venerdì, all’interno del palinsesto in simulcast di Lepida TV, nel flusso TV sul canale 118 del DTT Emilia-Romagna, in VOD sul Sito Lepida, in streaming web sul canale youtube di Lepida e sul sito regionale “ER Scuola”.

L’ascolto della radio ai tempi dell’emergenza: in calo o “compensato” da radiovisione e streaming?

E’ in corso in questi giorni una discussione sugli ascolti della radio, in tempi di emergenza coronavirus: saliti o calati?

Indubbiamente, la sintonizzazione in auto è crollata e questo fa presumere un divario con segno negativo del mezzo, ma diversi dati dimostrano una crescita sensibile dello streaming, nonchè della televisione.

La dimensione multipiattaforma della radio, di conseguenza, potrebbe aver trovato una “compensazione” proprio dai device meno tradizionali per il mezzo, aiutata da “radiovisioni”, smart speaker e app per smartphone e tablet.

Di certo, a guadagnarne dalla presenza forzata casalinga degli italiani è la televisione, sia in versione classica che web.

Soffermandoci specificamente sulla fruzione via internet, le tv tradizionali – come riporta l’Osservatorio dello Studio Frasi in una notizia riportata dall’ANSA – hanno raccolto sui rispettivi siti o via app ben 338 milioni di clic e l’ascolto ‘digitale’ ha fatto segnare 507 milioni di ore in più rispetto alle corrispondenti settimane di gennaio e febbraio, quando non era ancora esplosa l’emergenza coronavirus.

E’ la Rai a conquistare il primato con poco più di 37mila device connessi nel giorno medio e circa 254mila ore in più rispetto alla settimana precedente. A Sky il predominio dei clic (171,3 milioni). Lo share digitale (monitorato appunto sugli altri device) di Viale Mazzini è del 34.13%; seguono Mediaset (32.94%), Sky (25.51%), La7 (4.33%) e Discovery (2.17%). I canali più visti, sempre via web e app, sono nell’ordine Canale 5, Rai1, Rai2, Sky Digital News, La7, Sky Tg24 e Rainews 24.

Volano le news: tra l’8 e il 15 marzo Sky Tg24 fa segnare un +531% in termini di device connessi e di tempo di fruizione, Rainews 24 +284%.

Una segnale che fa presumere che anche i giovani, abituati all’uso di tablet e smartphone, cerchino frequentemente aggiornamenti sull’emergenza.

“L’Italia chiamò”: anche la radio aderisce alla maratona del Mibact

E’ in onda per tutta la giornata di venerdì 13 marzo, dalle 6.00 alle 24.00, la maratona “L’Italia chiamò”.

Si tratta di una iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, in onda sul canale youtube del Mibact e su centinaia di altri siti di news e di emittenti, che mettono a disposizione le proprie frequenze e i propri spazi per dare un contributo al “risorgimento” del nostro Paese.

L’obiettivo dell’intera maratona, sotto l’hashtag #iorestoacasa, è quello di raccogliere fondi per la Protezione Civile e raccontare al mondo come reagisce un grande Paese quando è in difficoltà.

Tra i temi affrontati, quello delle storie di chi sta tenendo aperte le scuole attraverso la tecnologia, assicurando a migliaia di ragazzi la continuità didattica.

Si parla degli imprenditori e dei manager che con lo smart working stanno reinventando le proprie aziende per continuare ad essere le protagoniste del tessuto produttivo del nostro Paese.

Ci sono collegamenti con i tanti artigiani e wwworkers distribuiti in ogni angolo d’Italia che continuano ad animare le loro piccole imprese artigiane sfruttando le leve del digitale.

Inoltre, vanno in scena momenti di festival culturali, produzioni teatrali, concerti e mostre sospese o cancellate: performance, interviste, canzoni, poesie, tutte in streaming dalle case degli artisti.

Numerose le adesioni al progetto da parte (anche) del mondo della radio.

Annunciati, tra gli altri, Massimo Cerofolini (Rai Radio 1), Pierluigi Diaco ed Enrico Galletti (RTL 102.5), Massimo Giannini (Radio Capital), Linus (Radio Deejay), Stefano Mannucci (RTL 102.5), Anna Pettinelli (RDS), Barbara Sala (RTL 102.5), Nicola Savino (Radio Deejay), Marino Sinibaldi (Rai Radio3), Simone Spetia (Radio 24), Filippo Solibello, Marco Ardemagni, Claudia De Lillo aka Elasti (Caterpilla AM, Rai Radio2) ed altri ancora.

La diretta è disponibile anche per gli utenti di FM-world cliccando qui sotto.

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Causale: L’ITALIACHIAMO’
CIN: J

Ascolti radio: continua il graduale spostamento verso il digitale

Aumentano leggermente gli ascoltatori complessivi della radio nel giorno medio ieri del secondo semestre 2019, secondo i dati dell’indagine RadioTER.

Da 34.856.000 dell’analogo periodo del 2018 sono diventati 34.877.000.

A prescindere dalla quasi trascurabile variazione positiva, ciò che emerge è uno spostamento graduale del seguito verso tutto ciò che è digitale.

Se da un lato cala l’ascolto da autoradio (da 25.155.000 a 24.940.000), cresce tutto il resto.

La maggior impennata arriva dagli apparecchi radio, che oggi tuttavia includono sempre più il DAB+ e la connessione internet, con un passaggio da 9.847.000 a 11.042.000.

In salita anche le “visual radio” via tv (da 3.508.000 a 4.001.000) e lo streaming via app degli smartphone (da 2.458.000 a 3.049.000).

Segno positivo, seppure più basso, per i canali solo audio televisivi (da 1.005.000 a 1.156.000) e per lo streaming via pc (da 934.000 a 1.086.000).

Infine, sale anche la voce “altro” (che potrebbe includere voci quali gli smart speaker), da 92.000 a 152.000.

I 45 anni di Radio Milano International

Il 10 marzo, Radio Milano International festeggerà 45 anni.

Nata da un’idea dei fratelli Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi, l’emittente rappresenta simbolicamente il punto di partenza dei privati nel settore radiofonico italiano, sebbene non sia stata la prima realtà in assoluto.

Come riporta il sito www.radiomilano.international, “con le sue trasmissioni, la sua musica proveniente dagli Stati Uniti, il suo formato giovane e innovativo, catalizzò positivamente l’attenzione del pubblico e dei media nazionali”.

“La radio – prosegue la presentazione – mise in campo una squadra affiatata di DJ, tra cui, Gerry Bruno, Claudio Cecchetto, Gigio D’Ambrosio, Lilli Guacci, Moreno Guizzo, Jonathan Jan, Massimo Oldani, Leonardo “Leopardo” Re Cecconi, Gerry Scotti, Fausto Terenzi, Dr. Vibes, Patrizia Zani e molti altri ancora, inventando un modo di fare radio, caratterizzato soprattutto dalla musica USA, che l’avrebbe presto resa il punto di riferimento di tutte le emittenti sorte dopo la sua nascita”.

A fine anni ’80 il passaggio a network, che “trasformò” Radio Milano International in One-O-One Network, fino alla cessione a Mondadori del 2005 per dare il via a R101.

Il 10 maggio 2017, tuttavia, Radio Milano International – mai dimenticata dal suo numeroso pubblico – è tornata a vivere on-line, raddoppiando il prodotto in due canali tematici.

Il primo più tradizionale, con tutti i successi black che hanno caratterizzato la storia dell’emittente, chiamato “Classic”.

Il secondo invece dal taglio contemporaneo, ma sempre fedele ai generi musicali di riferimento di RMI, nominato “New Vibes”.

Entrambe le reti si possono ascoltare su web, via app e nella piattaforma di FM-world.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Giornale Radio in versione “visual” sul canale 262 del digitale terrestre

Giornale Radio, il nuovo progetto “all digital” nato alla metà di febbraio, è stato collegato sul digitale terrestre.

L’emittente è presente in diverse regioni del nord Italia – in visual radio – sul canale 262 del digitale terrestre.

Così l’emittente spiega la propria nascita:

“Avremmo preferito non fare il battesimo di Giornale Radio col Coronavirus, ma così purtroppo è stato”.

Così commenta l’editore Domenico Zambarelli la spinta decisa effettuata per l’affermazione del progetto digitale Giornale Radio, che avrebbe dovuto entrare nella sua fase operativa solo ad aprile.

Il progetto, come noto, consiste in una digital radio all news 4.0 con un brand fortissimo e rappresentativo esso stesso del contenuto, diffusa in multipiattaforma per il prodotto live principale (IP, DTT e prossimamente DAB+) e su IP per il brand bouquet (10 radio tematiche, di cui una instant radio dedicata al Coronavirus) con l’80% della produzione affidata in esterno a 4 agenzie di informazione qualificate.

“La sostenibilità di un progetto di questo tipo ha imposto tale formula”, continua Zambarelli. “Diversamente sarebbe stato impossibile sostenere un impegno economico nel periodo individuato come necessario per conseguire un’affermazione del prodotto compatibile coi numeri richiesti dalla digital audio”.

“Dal punto di vista della presenza dell’ecosistema orizzontale (distribuzione sulle terze parti aggregatrici) siamo al 50% del primo popolamento”, spiega Massimo Rinaldi, ingegnere che supervisiona il progetto. “Relativamente all’ecosistema interno (presenza su tutti i dispositivi), stiamo lavorando con 22HBG per velocizzare la colonizzazione dei device, in particolare per il lancio della nuova app multicanale”, continua Rinaldi.

“Abbiamo invece concluso giovedì scorso l’inserimento del play del prodotto mainstream su Il Sussidiario.net, portale da cui transitano 10 mln di utenti unici mensili”, interviene Zambarelli.

“I risultati ci incoraggiano: l’enorme affluenza registrata su FM-world dopo l’ingresso confermano che siamo sulla buona strada. Ora dobbiamo lavorare tantissimo sul posizionamento”, conclude l’editore.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]