Radio Number One parte integrante del progetto #SosteniAMOBergamo

Si chiama #SosteniAMOBergamo ed è un progetto nato per aiutare una delle aree maggiormente colpite dall’emergenza coronavirus.

Anche Radio Number One, che proprio a Bergamo ha sede, è parte integrante dell’iniziativa, come spiegato nel seguente comunicato:

Il passaggio dei malati Covid-19 in dimissione dagli ospedali e il loro ritorno sul territorio rischiano, nelle prossime settimane, di mettere sotto stress il sistema dell’assistenza sociale territoriale.

Per questo l’Agenzia di Tutela della Salute, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e la Fondazione della Comunità Bergamasca hanno messo a punto un piano d’azione per rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone, soprattutto le più fragili, che in questa emergenza sanitaria causata dal CoVid-19 stanno pagando il prezzo più alto.

I quattordici Ambiti distrettuali e i loro Uffici di Piano, che da vent’anni gestiscono i servizi sociali in forma associata in provincia di Bergamo, grazie alla loro competenza e alla loro conoscenza del territorio, daranno vita ad altrettante Unità Territoriali per l’Emergenza Sociale – CoVid 19, al fine di svolgere attività di informazione, sostegno alle fragilità e gestione logistica.

Radio Number One trasmette in tutto il Nord Italia e il quartier generale ha sede a Bergamo, fra le province più colpite in assoluto nel nostro splendido Paese dal maledetto coronavirus. È ancora impressa nelle nostre menti l’immagine delle decine di bare che vengono portate via dal capoluogo di notte, qualche giorno fa, sui carri militari. Ha fatto il giro del mondo, una scena sconvolgente quanto tetra che ricorderemo per molto tempo.

Noi vogliamo esserci per il nostro territorio, noi non abbiamo mai interrotto la programmazione, noi vogliamo restare accanto ai nostri ascoltatori ancora di più in un momento così drammatico per l’Italia, lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo, con tutte le nostre forze, esprimendo massima solidarietà e vicinanza. Ma non basta: vogliamo contribuire alla raccolta fondi per gli ospedali, vogliamo supportare in modo più ampio le 14 unità operative per l’emergenza sociale distribuite nel bergamasco che prenderanno cura delle persone in fase di dimissione dall’ospedale e delle persone più fragili.

Per questo motivo Radio Number One è parte integrante del progetto #SosteniAMOBergamo, promosso dall’ATS di Bergamo, il Consiglio dei Sindaci e la Fondazione della Comunità Bergamasca, col sostegno di Fondazione Cariplo, la collaborazione di FMedia, Encanto Public Relations e la media partnership di Pernice Comunicazione.

La drammatica situazione in cui riversa Bergamo e provincia richiede una continua ed urgente azione di sostegno a tutto il sistema per garantire la comunità dei livelli essenziali di assistenza. #SosteniAMOBergamo è risposta concreta, un segnale di vicinanza e di supporto al lavoro straordinario dei sindaci e di tutti gli amministratori.

Puoi fare una donazione tramite bonifico bancario su conto corrente intestato alla Fondazione della Comunità Bergamasca presso Banca Intesa
IBAN: IT64 D030 6909 6061 0000 0171 968
CAUSALE: #SOSTENIAMOBERGAMO

Confindustria scrive al premier Conte: “Servono interventi per il sistema radiotelevisivo”

“In questo momento in cui il Paese è smarrito e preoccupato, le imprese radiotelevisive, nazionali e locali, stanno sempre più dimostrando di avere un ruolo centrale e di svolgere un servizio di preminente interesse generale, costituzionalmente riconosciuto, con l’offerta di un’informazione costante, qualificata e verificata e di una programmazione culturale e di intrattenimento altrettanto fondamentale per la sua funzione sociale in grado di estendere senso civico e anche un minimo di distrazione e di rasserenamento”.

È questo l’incipit della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte, da Franco Siddi, Presidente di CRTV. Siddi richiama la rilevanza e il valore, anche costituzionale del sistema dell’informazione e dei media, citando una sentenza fondativa al riguardo, la n. 40 del 1960, che ha sottolineato il ruolo svolto “non solo per i singoli componenti del corpo sociale, ma anche per la sua unità”.

“Principio che ha poi trovato piena attuazione nella successiva giurisprudenza costituzionale, e a livello legislativo, nel considerare l’intero sistema pubblico e privato come soggetti che svolgono un’attività di preminente interesse generale” ricorda Siddi.

Ruolo coesivo, ma anche responsabilità imprenditoriale e professionale: le imprese radiotelevisive, pur tra mille difficoltà, si sono da subito attrezzate per svolgere il loro servizio garantendo la massima protezione sanitaria a tutto il personale, come peraltro sta documentando CRTV, e garantendo continuità di un servizio essenziale per la comunità.

“Adesso è il tempo della consapevolezza che ciascuno deve fare fino in fondo la propria parte per la tenuta del Paese” aggiunge Siddi, che rivolge al Presidente del Consiglio la richiesta di fare in modo “che radiofonia e televisione possano andare avanti senza pregiudizio per il futuro”. Con il protrarsi della grave crisi, l’Associazione si riserva di rappresentare una serie di interventi indispensabili e fondamentali a garantire la continuità aziendale dell’intero sistema radiotelevisivo “espressioni vitali di un Paese che vuole sopravvivere all’emergenza, preservando libertà, pluralismo e realtà economica”.

(Comunicato stampa)

Aeranti-Corallo chiede più sostegno al settore radiotelevisivo locale in fase di emergenza

E’ stato accolto il differimento chiesto da Aeranti-Corallo del termine per l’inoltro della comunicazione annuale del contributo dovuto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e per il relativo pagamento.

Tale differimento – riporta un comunicato – è stato sollecitato in quanto numerose imprese non hanno, allo stato, personale amministrativo in servizio in grado di espletare i relativi adempimenti.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ora disposto, con delibera n. 111/20/CONS del 16 marzo u.s., pubblicata in data odierna sul proprio sito internet, il differimento al 15 giugno 2020, per le imprese con ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media inferiori a euro 50 milioni (relativi all’esercizio finanziario 2018 ovvero all’esercizio oggetto dell’ultimo bilancio o, per i soggetti non tenuti alla redazione del bilancio, di altra scrittura contabile equivalente approvati alla data del 4 novembre 2019), del termine (originariamente scadente il 1° aprile 2020) per l’espletamento degli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 della delibera Agcom n. 434/19/CONS (pagamento del contributo e inoltro della comunicazione annuale).

Aeranti-Corallo sollecita ora la previsione di specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale nell’attuale fase emergenziale, da introdursi nell’ambito della legge di conversione del decreto legge n. 18/2020 (DL “Cura Italia”), attualmente all’esame del Parlamento, ovvero nell’ambito di un decreto legge recante ulteriori misure urgenti.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato, al riguardo, che “le emittenti radiotelevisive locali stanno svolgendo, in questo delicato momento per il Paese, un importantissimo ruolo di informazione continua sul territorio.”

Rossignoli ha conseguentemente chiesto un “forte e concreto sostegno al settore radiofonico e televisivo locale, stante l’evidente interesse pubblico di tale attività”.

(Comunicato stampa)

Emergenza Covid19: CNRT-TPD chiede misure urgenti per le emittenti locali

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, inviato dal Coordinamento Nazionale Radio Televisioni – Terzo Polo Digitale.

La richiesta del CNRT-TPD è quella di misure urgenti per le emittenti locali.

A seguito dell’emergenza Covid19, le emittenti radiotelevisive locali sono sull’orlo del collasso.

A questo proposito, il Coordinamento Nazionale Radio Televisioni – Terzo Polo Digitale ha fatto pervenire una proposta di misure urgenti da adottare nell’immediato per consentire, e garantire, il proseguimento delle attività d’informazione e di presidio del territorio.

Ebbene, entro questo fine settimana il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che una serie di provvedimenti saranno adottati e, fra questi, anche alcuni per sostenere l’emittenza radiotelevisiva locale.

In queste ore gira una bozza con il seguente testo: “Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere servizio di pubblico interesse sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini viene eccezionalmente stanziato l’importo di 80 milioni di euro, aggiuntivi rispetto agli stanziamenti già previsti dalle leggi vigenti nel Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione, da far confluire nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo Economico e da erogare entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto”.

Tale stanziamento andrebbe ad incrementare il Fondo per il Pluralismo e l’innovazione nell’Informazione erogato secondo il Regolamento di cui al Decreto 146/17. Il CNRT-TPD, che rappresenta una parte consistente dell’emittenza radiotelevisiva locale, è assolutamente e decisamente contro questa forma di sostegno erogata in questi termini in quanto non farebbe altro che favorire quanto già, attraverso il Fondo, incassa migliaia di euro.

Soldi, inoltre, che giungerebbero tardivamente, ed ottimisticamente a luglio visto che le graduatorie ultime, quelle 2018, devono ancora essere approvate definitivamente. CNRT-TPD, ribadisce ed invita, il Presidente del Consiglio ad adottare misure più efficaci e più immediate che possano andare a sostegno di tutta l’emittenza radiotelevisiva locale e non solo di una parte di essa.

(Comunicato stampa)

Aeranti-Corallo: necessario un sostegno alle radio e tv locali

L’emergenza coronavirus sta mettendo in ginocchio l’intero comparto economico italiano, compreso quello pubblicitario, fondamentale per le radio e le tv locali.

Per far fronte alle crescenti difficoltà, Aeranti-Corallo chiede un sostegno dal Governo, come evidenziato nel seguente comunicato stampa:

Aeranti-Corallo ha incontrato oggi, in videoconferenza, il Sottosegretario allo Sviluppo economico on. Mirella Liuzzi, accompagnata dal Capo della relativa segreteria, d.ssa Luigia Spadaro.

All’incontro erano presenti, per Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli e Alessia Caricato.

Nel corso dell’incontro, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha rappresentato le gravi difficoltà che sta affrontando il settore radiotelevisivo locale nell’attuale fase emergenziale.

In particolare, Rossignoli, nel sottolineare l’importante ruolo dell’emittenza radiofonica e televisiva locale nell’informazione sul territorio relativamente alla crisi generata dal Covid-19, ha evidenziato che gli inserzionisti pubblicitari stanno disdettando i contratti in corso e non stanno realizzando nuove campagne promozionali.

Rossignoli, ha, quindi, chiesto che il Governo assuma misure di sostegno per le imprese del settore, nell’ambito del più generale provvedimento per la salvaguardia dell’economia del nostro Paese che a breve dovrebbe essere assunto dal Consiglio dei Ministri.

Rossignoli ha, inoltre, chiesto che venga effettuato al più presto il riparto alle radio e alle tv locali dello stanziamento dell’extragettito Rai relativo all’anno 2018; ha altresì chiesto il differimento per le radio e le tv locali del termine, scadente il 1° aprile p.v., per la comunicazione annuale del contributo dovuto all’Agcom e per il relativo pagamento.

Ha, quindi, chiesto che, per l’anno 2020, sia possibile per le tv locali commerciali che ricevono contributi di cui al Dpr n. 146/17, di trasmettere programmi di televendita nella fascia oraria 7-24 nella misura del 30% anziché nella più limitata misura del 20%.

Per quanto concerne i provvedimenti che il Ministero dovrà assumere in relazione alla liberazione della banda 700 e al passaggio al Dvbt-2, Aeranti-Corallo ha rappresentato al Sottosegretario alcune criticità al riguardo.

L’avv. Rossignoli ha, infine, chiesto che vengano rilasciate al più presto all’emittenza radiofonica locale autorizzazioni temporanee per le trasmissioni Dab+ nelle aree non ancora pianificate in attesa del riassetto frequenziale complessivo della banda III previsto per il 2022.

Un disegno di legge a sostegno delle radio universitarie, in ricordo di Antonio Megalizzi

Martedì 19 novembre sarà presentato alle 13.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati con l’On. Alessia Rotta promotrice della legge, un disegno di legge a sostegno delle radio universitarie.

Il suo nome sarà “Fondo Antonio Megalizzi”, a ricordo del giovane operatore radiofonico universitario, assassinato a Strasburgo nel dicembre 2018 in un attacco terroristico.

A spiegare i dettagli della proposta lo evidenzia il sito di RadUni, l’associazione operatori radiofonici universitari.

Questa proposta di legge ha l’obiettivo di favorire e sostenere lo sviluppo e la diffusione delle emittenti radiofoniche costituite negli atenei italiani e negli istituti di formazione superiore poiché si tratta di importanti laboratori didattici, luoghi fertili per un’attività di partecipazione alle iniziative universitarie, sostegno alla comunicazione dell’identità fin ad essere fulcro comunitario dove lo studente in formazione raccoglie non solo esperienza professionale ma affina le proprie competenze relazionali, trasversali e impara il concetto di cittadinanza attiva.

Visto l’attuale momento storico, quello che era un sostegno importante delle istituzioni in queste attività si è notevolmente ridotto svalutando il valore sociale e compromettendo la libertà creativa e di sperimentazione, nel perseguimento di un mercato attualmente impari e di semi monopolio. Diventa sempre più difficile per gli “operatori radiofonici universitari” tutelare il proprio operato, rimanere in regola con le normative nazionali ed europee ed aprire a nuovi studenti l’offerta di contenuti e la sperimentazione.

Il fondo è intitolato alla memoria di Antonio Megalizzi, e a Bartosz Orent-Niedzielski, giovani operatori radiofonici universitari, assassinati a Strasburgo nel dicembre 2018 da un loro coetaneo nel corso di un attacco terroristico. Per onorare la loro memoria e il loro lavoro, per mantenere attuale il messaggio di amore, solidarietà e fratellanza di cui la loro vita è stata testimonianza, in rappresentanza di tutti i giovani che si adoperano in questi ambiti, si intitola il fondo alla loro memoria affinché la loro eredità possa trasformarsi in un’opportunità per altri giovani come loro che sognano di fare i giornalisti, i tecnici, gli speaker, i comunicatori del servizio pubblico, operatori consapevoli dei nuovi media.