La pandemia non frena il mercato degli smart speaker

Il covid 19 non ha frenato la crescita del mercato mondiale degli smart speaker.

Un’opportunità anche per la radio, che nell’ascolto casalingo – durante il periodo del lockdown – ha registrato nel nostro Paese una crescita dei device digitali.

È di queste ore la notizia che nel secondo trimestre 2020, le vendite globali di altoparlanti con assistente vocale sono aumentate del 6% rispetto ai tre mesi precedenti, raggiungendo i 30 milioni di unità.

Lo riferiscono i ricercatori di Strategy Analytics, secondo cui a trainare è stato l’Oriente.

Nel complesso, evidenziano gli analisti, le società cinesi hanno mostrato segni di ripresa dopo un primo trimestre in rallentamento, mentre la maggior parte delle realtà americane hanno subito la flessione della domanda.

In base ai dati preliminari, tuttavia, in testa alla classifica delle aziende resta Amazon con 21,6% del mercato.

Seguono Google al 17,1% e la cinese Baidu al 16,7%.

Durante il lockdown, l’ascolto della radio in Italia tramite smart speaker (secondo la ricerca GfK commissionata da TER) era cresciuto dal 4,3% al 5,7%.

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Più musica e podcast tra i possessori di smart speaker

Cresce la fruizione di contenuti in streaming (musica, podcast) tra i possessori di smart speaker.

A renderlo noto è la ricerca “The State of Play Report 2019”, pubblicata da Qualcomm.

Lo studio offre una panoramica delle modalità di utilizzo dei dispositivi di altoparlanti intelligenti in sei Paesi tra il 2018 e il 2019 (un campione di 6mila consumatori tra Cina, Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti).

Lo riporta la newsletter di Confindustria Radio Televisioni, dove si aggiunge che tra il 2018 e il 2019, la musica in streaming ha mostrato un’importante crescita tra gli utilizzatori di smart speaker, in un anno +36 punti percentuali, passando dal 7% al 43%.

Anche le chiamate e i podcast in streaming sono aumentati, entrambi di 14 punti, mentre la percentuale di proprietari di dispositivi che hanno utilizzato il loro dispositivo per lo shopping è aumentata di 11 punti nello stesso periodo.

I principali utilizzi di questi dispositivi, ad oggi, si confermano la ricerca di informazioni generali (51%), lo streaming di contenuti ad altri altoparlanti presenti nelle abitazioni all’interno di un sistema multi-room (50%), seguiti dalle previsioni meteo (49%), le chiamate telefoniche (46%) e dagli aggiornamenti sulle news (43%).

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Radio Magenta abbandona l’FM e investe sulle piattaforme digitali

Radio Magenta abbandona l’FM.

La storica emittente dell’ovest milanese ha ceduto la propria unica frequenza 92.2 a Radio Voce della Speranza.

L’obiettivo, tuttavia, è quello di continuare l’attività, utilizzando le piattaforme digitali.

Per capire quale sarà il futuro della radio, abbiamo contattato Luca Airoldi, da oltre trent’anni collaboratore dell’emittente, di cui è responsabile tecnico e vicepresidente nel nuovo cda.

* Partiamo dalle origini. Quando è nata Radio Magenta e che cosa ha rappresentato in questi anni per la comunità locale?

Radio Magenta è nata nel lontano 1983 dalle ceneri di Radio Ticino Music. E’ sempre stata una radio vicina agli ascoltatori con programmi per la comunità e media partner delle più importanti manifestazioni del territorio; da qui il claim “La Radio Più Vicina A Te”.

* Che cosa propone la radio?

La radio, oltre a informazione locale autoprodotta (4 edizioni giornaliere) e nazionale ogni ora, propone programmi che spaziano a 360° nel panorama musicale.

Tra i più importanti, segnalo:
”Jazz set” e “Three4two”, 2 contenitori jazz curati da Leonardo Bonfiglio e dalla pianista Eugenia Canale
”Reggae Corner” condotto da Teo Rootical (poliedrico artista con all’attivo diverse produzioni discografiche di successo) – musica e ospiti internazionali legati al mondo reggae
”Tintarella di Luna” spazio dedicato alla musica Indie condotto Danilo Lenzo, che è anche direttore dell’informazione
”SBDS Sulla bocca dello squalo”, lo spazio del weekend con Andrea Cislaghi e la sua crew
”Urban Wave“ con Tommy Luiz per dare spazio alla musica trap, rap e hip hop
”KuestoKombo”, lo spazio rock del giovedi sera con il duo Ciano & Gio

* Ora, un cambio di rotta che ha già coinvolto anche altre realtà locali, con l’abbandono dell’FM. Come vi si potrà seguire e come lo avete comunicato agli ascoltatori?

Un passo difficile, ma in un certo senso obbligato. Nel nostro promo diciamo che “Anticipiamo il futuro”. Il mondo della radio è in continua evoluzione e nei prossimi anni la fruizione sarà molto diversa da quella attuale (DAB, IP, DTT ecc…).

Abbiamo cercato di fare una comunicazione a tappeto, usando tutte le risorse che avevamo a disposizione, dai social alla stampa locale, con promo in onda durante la programmazione e sul radiotext della radio. Ci potranno ascoltare in streaming dal sito, con la nostra App presente su tutti gli store e sui principali aggregatori come “FM-world” e “TuneIn”, senza tralasciare il fenomeno di questo momento, ovvero gli smart speaker che ormai sono presenti in moltissime case e il DTT in arrivo con un progetto sempre rivolto al territorio (di questo, ne parleremo più avanti).

Cerchiamo quindi di essere sempre “La Radio Più Vicina A Te” e di rimanere nel 100% delle case dei nostri ascoltatori, con diversi metodi di fruizione anche in base all’età.

* Come vedi il futuro della radiofonia che sceglie alternative alla storica modulazione di frequenza?

Entro la fine del decennio sicuramente l’FM lascerà sempre più posto alle nuove tecnologie. L’arrivo delle auto connesse lo sbarco degli aggregatori in auto, il DAB… diciamo che questo lento processo è già in atto.

A quel punto a vincere saranno i contenuti e non più scelte “obbligate” come qualità e quantità di frequenze disponibili in zona.

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La radio in UK: quasi il 60% la ascolta in versione digitale

Cresce l’ascolto della radio digitale nel Regno Unito.

Secondo gli ultimi dati dell’indagine RAJAR, ripresi da RadioWorld, nel 2019 il 56,8% dell’utenza britannica ha seguito il mezzo “radio” attraverso piattaforme digitali.

Il 39,7% ha utilizzato il DAB+ (circa il 70% di chi ascolta la radio digitale), mentre il restante 30% è diviso tra streaming, app, tv, smart speaker.

Nel 2020, si stima che la radio digitale possa superare il 60% dell’utenza del mezzo.

Permane, tuttavia, ancora un 40% di ascolto legato all’FM.

“Le licenze analogiche delle stazioni commerciali nazionali e locali” – riporta RadioWorld – “iniziano a scadere nel 2022“.

Il Governo britannico sta valutando rinnovi per 5-8 anni, ma nello stesso tempo si punta al lancio di nuovi multiplex ultra-locali su piccola scala, in quanto sono le emittenti commerciali territoriali quelle ad essere maggiormente legate alla modulazione di frequenza.

Babbo Natale? Con 22HBG e RDS arriva su Alexa!

Babbo Natale abbandona le renne ed arriva via smart speaker.

Per le Festività 2019/2020, il team Alexa Italia con 22HBG, The Millennial e RDS lancia un innovativo progetto.

Questa la presentazione dell’iniziativa:

Una delle novità più sorprendenti dell’imminente stagione natalizia vede dialogare il personaggio simbolo del Natale con l’ormai celebre Alexa. Basta chiedere, ad esempio, “Alexa, quanto manca al Natale?”, oppure “Alexa, dammi notizie dal Polo Nord”, o ancora “Alexa, dov’è Babbo Natale?”, per ascoltare contenuti in esclusiva dalla voce di Babbo Natale.

Tutto nasce dall’idea del team Alexa Italia di lanciare – in collaborazione con i colleghi del Team Alexa in UK – un nuovo progetto natalizio.

Il team Alexa Italia ha contattato 22HBG per lo sviluppo della Skill Alexa “Babbo Natale”, coinvolgendo anche la redazione del magazine “The Millennial” per il contenuto.

RDS si è inserita come Media Partner dando vita alla propria radio natalizia in esclusiva su Alexa.

22HBG, Alexa Italia, The Millennial e RDS hanno così inaugurato un Babbo Natale tutto digitale, per entrare nelle case e ravvivare il periodo delle Feste.

Sono stati prodotti circa 300 contenuti esclusivi tra fiabe, barzellette, storie, notizie fantasiose, canzoni di Natale e meteo dalla Lapponia, interpretati da doppiatori professionisti.

Un progetto ritenuto talmente interessante, che Amazon Alexa gli ha dato ampia visibilità sia all’interno dello Skill Store, che in altre iniziative di elevato impatto stagionale come il Calendario dell’avvento.

Informazioni e dettagli a riguardo sono disponibili all’indirizzo https://christmas.22h.it/

Radio Company Easy diventa digitale e lascia le frequenze FM

Radio Company Easy lascia l’FM e prosegue le proprie trasmissioni in digitale.

La superstation legata al gruppo Company ricorda, attraverso il proprio sito internet www.radiocompanyeasy.com, che a breve sarà possibile seguirla attraverso le seguenti modalità: smart speaker, canale 704 del digitale terrestre, app e streaming web.

Radio Company Easy, con sede a Padova, è nata l’8 marzo 2016 in concomitanza della Festa della Donna, pubblico a cui fa riferimento.

Dispone di un’ottima rete in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Queste le frequenze su cui ascoltarla: Venezia/Padova/Treviso/Vicenza 107.5, Padova/Venezia/Rovigo 98.7, Verona/Mantova 105.4, Belluno 90.8, Trieste 89.7/99.0, Carnia e alto udinese 89.3/98.8/99.4

A chi saranno assegnati questi canali? Sono diverse le emittenti che fanno parte del gruppo, tra le quali Radio Padova ed Easy Network di cui si è molto parlato negli ultimi tempi, in seguito alla nuova direzione artistica assegnata a Luca Lazzari, ex R101, nonchè già voce della stessa Radio Padova negli anni ’90.

C’è chi parla dunque di un potenziamento delle reti già esistenti, c’è chi azzarda la nascita di un nuovo progetto.

Dettagli a riguardo nei prossimi giorni.