Silenzio elettorale in radio e tv. E sul web?
Come accade a ridosso di ogni tipo di elezione politica, nella giornata antecedente al voto e durante le ore della votazione scatta il silenzio elettorale.
Sabato 25 e (a maggior ragione) domenica 26 maggio, dunque, sono vietati comizi ed incontri pubblici, terminati – come limite ultimo – alla mezzanotte di venerdì 24.
Fanno parte di questo “limite” anche l’affissione di materiale elettorale, qualsiasi forma di propaganda nel raggio di 200 metri a ridosso dei seggi e, come noto, “silenzio” anche in radio e tv.
Le disposizioni derivano dalla legge n.212 del 4 aprile 1956, ritenuta particolarmente rigida da alcuni, pur avendo subito alcune modifiche nel 1984, e che sembra non essersi ancora adeguata alla tecnologia odierna.
In Francia, per esempio, lo stop alla propaganda riguarda anche i social network, mentre in Italia non esiste alcun esplicito riferimento all’intera rete internet.
Al contrario, altri Paesi quali Regno Unito e Stati Uniti permettono la propaganda elettorale anche nel giorno stesso delle elezioni, purchè questo non avvenga nelle vicinanze del seggio.