Un percorso di due ore per rivivere 90 anni di radio a Torino

Due ore per ripercorrere la storia della radio a Torino.

E’ quanto accadrà lunedì 20 maggio alle 18.00, presso il Centro di Produzione Radio Rai di via Giuseppe Verdi 31, nel capoluogo piemontese.

Come riportato da Raiplayradio, l’Auditorium Radiofonico C della sede Rai ospiterà “Qui Radio Torino” un evento organizzato da Radio Techetè e Rai Teche, dove sarà possibile ascoltare e ripercorrete tutta la storia della radio della “città dei quattro fiumi”.

A partire dalle ore 18.00, un percorso di due ore attraverso l’ascolto di brani radiofonici originali e delle voci dei protagonisti al microfono.

Si potrà seguire il racconto delle produzioni, degli spettacoli e delle figure di spicco che hanno fatto la storia della Radio a Torino, iniziata nel lontano 11 febbraio 1929 con l’inaugurazione degli impianti sul colle della Maddalena.

Ospiti di “Qui Radio Torino” saranno Bruno Gambarotta ed Ermanno Anfossi che, insieme ad Andrea Borgnino, responsabile di Radio Techetè ed Edoardo Melchiorri, programmista del canale, guideranno il pubblico in un viaggio costellato di programmi di archivio della radio e della televisione, accompagnati dalla musica del cantautore Carlo Pestelli.

L’evento è ad ingresso libero.

La Rai ricorda che per partecipare la prenotazione è obbligatoria, contattando telefonicamente lo 011.8104858 o la mail [email protected]

Via Asiago 10: una giornata a Radio2, nella storica sede Rai

L’indirizzo di Via Asiago a Roma evoca un pensiero ben preciso: gli studi di Rai Radio.

L’elegante palazzo del quartiere Prati ha una lunga storia che lo rende ancora più affascinante.

Terminato nel dicembre 1931, dopo oltre due anni di lavori, era stato creato per valorizzare l’importanza di quello che era all’epoca il più immediato e fresco mezzo di comunicazione, nato nel 1924, in un’epoca storica come quella fascista che ne aveva compreso in pieno – nel bene e nel male – le potenzialità.

Come riportato dal sito Rai della “storia della radio”, il progetto originale prevedeva la costruzione di 7 maestosi auditori, che sarebbero poi diventati 10 nel dopoguerra, esattamente nel 1949, con l’aggiunta di 3 sale per il Giornale Radio.

Negli anni, la radio ha continuato a crescere ed a “reagire” alla concorrenza che nel tempo si è moltiplicata: dal ’54 con la nascita della TV, dagli anni ’70 con l’arrivo delle emittenti private e poi, via via, con l’arricchimento dell’offerta anche interna che, in seguito all’arrivo del digitale, ha portato alla nascita di diverse emittenti tematiche.

Radio2 e (nello stabile di fronte) Radio3 sono tuttora lì, diffuse da studi oggi decisamente avanzati tecnologicamente, ma inseriti tra corridoi dove al contrario si respira ancora il fascino della storia di una sede, che a dicembre compirà (splendidamente) 88 anni di ininterrotta attività.

E proprio negli studi di Via Asiago, ogni giorno aperti al pubblico che vuole assistere (previa prenotazione) ai tanti programmi della seconda rete, abbiamo trascorso una giornata anche noi di FM-world.

Una giornata dove abbiamo seguito in particolare due dei programmi di punta dell’emittente: il mattutino “Radio2 Social Club” con Luca Barbarossa ed Andrea Perroni, guidati dalla regia di Marco Lolli, ed il meridiano “Non è un Paese per giovani” con Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli, assieme alla regia di Savino Bonito.

Diverse sono le particolità che caratterizzano Radio2. In primis, è un’emittente fortemente caratterizzata dai programmi e dai conduttori che li animano, in un contesto che li vede distanti dal concetto di speaker tradizionale e di flusso, presente su molte realtà private. Inoltre, la forte interazione col pubblico in sala (e quindi non solo da casa) che offre alla radio una connotazione unica e “genuina” rispetto a qualsiasi altra concorrente.

Un’emittente, oggi, che gode di un buon seguito tra il pubblico over 40 che ama la radio di contenuti e che sta cercando di conquistare anche un ascolto più giovane, in particolare nelle fasce serali.

Radio2, come ogni emittente Rai, è presente su tutte le piattaforme, con radiovisione di diversi programmi su YouTube e su Facebook.