Rai Radio Live Napoli: si parte il 31 marzo

Mancano pochi giorni alla partenza di Rai Radio Live Napoli.

Il nuovo progetto digitale, dedicato alla musica ed alla cultura partenopea, sarà in onda da venerdì 31 marzo.

Ad annunciarlo è il direttore Roberto Sergio, rispondendo al post di un utente di Talkmedia, il gruppo Facebook legato a FM-world.

La nascita di Rai Radio Live Napoli – che prenderà il posto di Rai Radio Live – è legata ai festeggiamenti dei 60 anni del Centro di Produzione Rai di Napoli.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Rai Radio celebra la Giornata Mondiale della Radio

Diverse le iniziative di Rai Radio in occasione della Giornata Mondiale della Radio. I dettagli nel comunicato.

Nella Giornata mondiale della radio, Rai Radio si presenta con una serie di iniziative per ricordare l’importanza di questo mezzo così moderno.

No Name Radio in diretta dall’Università Roma Tre. E’ così che la nuova radio Rai dedicata ai giovani ha deciso di festeggiare la Giornata mondiale della Radio. I due conduttori Federica Longo e Michele Gioia chiudono la giornata di studi organizzata dall’Università romana in collaborazione con l’Ufficio Studi Rai con una versione live del loro programma. Un’occasione per gli studenti per vedere il dietro le quinte della radio e partecipare attivamente alla diretta. No Name Radio, proprio in questi giorni sta ampliando il numero di ore di diretta che in questa settimana quadruplicheranno, con l’inserimento di altri due giovanissimi conduttori, Silvio e Gabriel.

Intanto, questa mattina Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, ha partecipato a due tavole rotonde dedicate proprio alla Giornata della radio. La prima organizzata come di consueto da Radiospeaker.it, la seconda proprio all’interno della giornata promossa da Roma Tre.

I giovani sono una risorsa formidabile per le radio”, ha commentato Roberto Sergio. “Ne eravamo già convinti ma le prime sperimentazioni che stiamo facendo su No Name Radio ci hanno dato un’ulteriore conferma. Bravissimi al microfono e naturalmente portati per gestire le dirette anche dal punto di vista degli apparati e delle interazioni social. Sono felice della scelta che abbiamo fatto di contrattualizzare speaker nati dopo il 2000. Non so quanti altri editori stanno avendo lo stesso nostro coraggio”. Nel corso dei due interventi., Sergio è anche tornato su due temi a lui cari. La rilevazione Ter, da aggiornare con tecniche più moderne per misurare il reale ascolto delle radio, e lo switch off dell’Fm. “Dobbiamo lavorare per programmare la chiusura del segnale analogico che assorbe risorse e toglie investimenti allo sviluppo della rete digitale Dab. E che consuma 5 volte più del Dab e inquina 5 volte più del Dab. Lo dobbiamo ai nostri giovani”.

E poi ancora, la Giornata della radio è stata ricordata su Rai 1 all’interno di “Uno Mattina” e avrà uno spazio questa sera sui “Soliti Ignoti”. Rai 2 apre una finestra in “BellaMà” con Pierluigi Diaco come testimonial di Radio2 e Gianmaurizio Foderaro come testimonial di Radio1.

Altri spazi editoriali su Tg, in Tg Leonardo, nei Tgr e su Rai News 24.

Rai Storia propone “Il giorno e la storia” dedicato alla prima trasmissione di Radio ONU, “Passato e presente – La radio dell’Italia liberata” e “Rai 54: la tv della storia, la storia della tv”

Su Rai Scuola “Oggi è – Giornata mondiale della radio”, “La storia dell’elettricità – Rivelazioni e rivoluzioni” e uno speciale sul sito.

Il Portale Rai Cultura rilancia l’offerta dei canali tv e propone una gallery fotografica:

Infine, le Radio. Servizi e interviste sui Gr di Radio 1 e citazioni in tutti i programmi di Radio 2. In particolare Paola Minaccioni ricorda la giornata con un monologo interpretato da un suo personaggio all’interno de “Il Ruggito del Coniglio”, “Caterpillar” manda in onda videomessaggi di alcune radio europee che aderiscono a M’illumino di meno, in “Soggetti Smarriti”, Vercillo ripercorre i suoi esordi e Marzocca parlerà di quando faceva il fonico ed elencherà tutte le autoradio che ha posseduto comprese quelle che gli hanno rubato.

Radio 3 racconta la Giornata in “Radio3 mondo”, “Tutta la città ne parla”, “Fahrenheit”

Radio Techete’ manda in onda la puntata “Trasmissioni speciali e di categoria” del ciclo “50 Mezzo secolo della Radio italiana”.

Radio Kids propone “Big Bang Una Radio in festa” con Armando, Lallo, Lella, e il contributo dei bambini ascoltatori.

RaiPlay Sound pubblica due nuovi podcast: “Etere non etere” che racconta le dieci figure fondamentali dell’intrattenimento sonoro e “Il suono del futuro”, podcast di Rai Ufficio Studi e di Rai Radio che propone un viaggio nel mondo dell’audio: dalla radio al podcast, dalle piattaforme di streaming ai nuovi metodi di fruizione del suono.

(Comunicato stampa)

Roberto Sergio (Rai Radio): “A contare è la crossmedialità”

Comunicato stampa Rai Radio

I dati Ter del secondo semestre 2022 fotografano una situazione di tenuta media delle radio del gruppo Rai, con un significativo incremento sull’anno di Rai Radio2. Al netto delle fisiologiche oscillazioni semestrali, Rai Radio2 mostra negli ultimi 5 anni una continua tendenza a crescere, con una share nel 2022 che è la più alta dal 2018 ad oggi. Incrementa Rai Radio3 sul quarto d’ora medio, segno di una crescente fedeltà di ascolto; le molte iniziative editoriali e la ripresa delle attività sul territorio stanno poi tornando a dare visibilità al canale. Flettono Rai Radio1 e Rai Isoradio. La prima probabilmente paga la moltiplicazione dell’offerta calcistica, che ha ridimensionato la centralità della fruizione radiofonica; mentre Isoradio è ancora in pieno riposizionamento e assestamento di palinsesto.

I dati della Cati Ter – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – rappresentano la base di partenza per gli ulteriori approfondimenti che ogni editore sta facendo. I nostri canali hanno oggi un ascolto importante su Ip (web e app Rai Play Sound). Questo dato è molto significativo, dal momento che parliamo di circa 1 milione di ore di ascolto online a settimana e circa 300mila ascoltatori. Dati che riceviamo quotidianamente con dettagli più approfonditi e che sono molto utili a tarare al meglio l’editoriale, proprio perché puntuali e in tempo reale”.

La ricerca Ter, difatti, essendo basata su interviste telefoniche, fotografa soprattutto la capacità delle varie emittenti di creare brand awareness. Essendo l’unica oggi disponibile, anche per il mercato pubblicitario, è il primo punto di riferimento per tutti i soggetti che operano nel settore. Ogni editore ha poi l’onere e l’onore di integrare i dati Ter con gli altri indicatori in suo possesso. Come fa Rai, per disporre di una fotografia più nitida del reale ascolto e rappresentativa delle molte attività messe in campo anche in una logica di servizio pubblico. E’ il caso, ad esempio, di Rai Radio2 che incrementa molto le performance della ricerca se si considerano per esempio le fruizioni on demand, che in quanto differite sono difficilmente riconducibili all’ascolto radiofonico, e le attività social, che la ricerca TER non ha alcun modo di intercettare. La performance di Rai Radio2 è straordinaria su Facebook, dove nel 2022 è stata la prima tra le radio nazionali iscritte a TER per numero di interazioni (oltre 10 milioni) e per numero di visualizzazioni video (79 milioni), con oltre 1 milione di commenti e una copertura media giornaliera superiore al milione: segno di grande successo e vitalità. Rai Radio2 è presente anche su Instagram dove prosegue la crescita (+13% sul 2021) e su Twitter, e da dicembre è su TikTok con un canale verticale dedicato ai contenuti musicali e comici.

Tornando a Rai Play Sound, i dati in possesso di Rai sono relativi allo streaming dei 12 canali e all’offerta dei podcast original che oggi conta circa 150 titoli.

Rai Radio1 spicca negli ascolti live per canale, con performance che assecondano l’evolversi della programmazione permettendo una più chiara lettura dei diversi eventi editoriali, in particolare lo sport. Grazie ai dati di Rai Play Sound è possibile, infatti, monitorare in maniera continuativa l’andamento delle nostre radio, con una flessibilità e una puntualità di osservazione impensabili per TER. Rai Radio1 annovera anche uno tra i nostri podcast più graditi, Un giorno da pecora. E a proposito di podcast, non si può non citare Rai Radio3: bene anche nella fruizione live, ma i suoi audiolibri costituiscono da sempre il nostro prodotto on demand di maggior successo.

Rai Radio2 ha nel Ruggito del Coniglio il suo prodotto di punta nella fruizione on demand. Anche Rai Isoradio trae beneficio da Rai Play Sound: in questa fase di riposizionamento la piattaforma digital offre ai suoi programmi un’opportunità di contatto ulteriore, sia live che on demand. Per finire le Radio Specializzate, tra cui brilla da sempre Rai Radio3 Classica. Ma anche Tutta Italiana, che con l’arrivo di Fiorello ha visto balzare in alto i suoi ascolti, e No Name Radio, l’ultima nata in casa Rai, interamente dedicata al target 15-24 anni: inaugurata il 19 dicembre, ha ottenuto fin da subito risultati di ascolto significativi. Molto seguiti poi i podcast di Radio Kids dedicati ai più piccoli.

Significativi infine gli ascolti su piattaforma televisiva. I programmi di Rai Radio2 trasmessi anche su Rai2 rappresentano una vera e propria case history. Tra i casi più interessanti ci sono sicuramente Radio2 Social Club, tutte le mattine su Rai2 con picchi di share del 7,7% e una media del 6%, Radio2 Happy family, che questa estate si è attestato su Rai2 con una media tra il 4% e il 5% e infine I Lunatici, i mattatori della notte radiofonica che con una finestra su Rai2 si affacciano tutte le notti in tv arrivando a toccare picchi del 6,1%. Il nuovo canale 202 su dtt è stato appena avviato ma sembra già molto promettente.

Stiamo lavorando – conclude Sergiocon alcuni editori di buona volontà per avere già nel prossimo semestre uno strumento di monitoraggio complessivo dell’ascolto radio in tutte le sue sfaccettature. Sempre che intanto Ter non si attrezzi per realizzarlo internamente”.

(Comunicato stampa)

Roberto Sergio: “‘No Name Radio’ nasce con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 ed i 24 anni”

Lo switch off è per domenica 18 dicembre in Via Asiago a Roma, giorno in cui prende il via ‘No Name Radio’, il nuovo canale ‘powered by Rai’ dedicato ad un target di giovani e giovanissimi.

Lo riporta un comunicato stampa.

Ad accompagnarne il lancio sei artisti di gran calibro: Ernia, Ditonellapiaga, Franco 126, Fulminacci, Claudym e Lil Kaneki.

“Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radionasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. Target complesso e sfidante. Oggi siamo pronti a partire. La nostra radio sarà un ambiente digitale in cui vogliamo che i giovani si riconoscano e che contribuiscano a far crescere. Tanto che stiamo reclutando speaker nati dopo il 2000, operazione che sta già facendo registrare numeri importanti. La musica sarà quella più amata da questo target, le voci e i volti saranno quelle della generazione Z. E ovviamente sarà un progetto fluido, pronto a rispondere ai bisogni di ascolto dei ragazzi. Abbiamo un metastudio modernissimo, appena realizzato e tanto entusiasmo”.

“Più tecnologia, più offerta”: Roberto Sergio alla presentazione palinsesti Rai Radio

Presentazione dei palinsesti di Rai Radio, nella giornata di mercoledì 14 settembre, presso la sede di Via Asiago.

I dettagli nei seguenti comunicati.

In occasione della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti radio, il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, ha fatto il punto sullo stato dell’arte.

Innanzitutto, l’annoso tema Ter: Rai prende atto che la ricerca rappresenta l’unica currency disponibile per il mercato e continuerà il suo impegno, insieme agli altri editori, per renderla più attuale e aderente alle nuove modalità di ascolto.

Quindi, la forte ulteriore spinta al processo di digitalizzazione. “Rai Radio – spiega Sergiospingerà ancora di più sul dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile. Parallelamente, l’auspicio è che vada via via diminuendo la centralità dell’Fm, magari con decisioni in merito che mi auguro il nuovo governo vorrà valutare”.

Anche il mondo visual è al centro delle attenzioni della radio Rai. Radio 2, ormai stabilmente in modalità visiva, avrà spazi importanti su tutte le piattaforme televisive, non solo quelle connesse, come oggi. Parallelamente, verranno aperte finestre video sui social per gli altri canali.

“Stiamo per inaugurare due nuovi studi per Radio 1 – continua Sergio realizzati in ottica audio video, come ormai da standard Rai Radio. Ma non è tutto, per la nuova radio che nascerà a breve dedicata ai giovani, stiamo realizzando una sorta di “meta studio”: un ambiente polivalente, totalmente personalizzabile, con facilità di interazione fra conduttore e ascoltatori e tecniche produttive leggere. Una vera novità nel mondo della radio italiana, di cui parleremo prossimamente”.

Relativamente poi alla offerta editoriale, Sergio ricorda e ringrazia i direttori dei canali Rai Radio che lavorano senza sosta per offrire il meglio della programmazione italiana. E ricorda con orgoglio i tanti titoli dei podcast originali che sono già disponibili o stanno per arrivare sulla piattaforma Rai Play Sound. Fra tutti, cita con riconoscenza, il futuro podcast audio con la registrazione dell’ultima performance di Piero Angela: un concerto jazz registrato in via Asiago lo scorso mese di luglio.

A concludere la mattinata, a Mara Venier è stato consegnato il Premio Rai Radio 2022, per il suo costante impegno nel mondo radiotelevisivo italiano e per la sua capacità di coinvolgere il pubblico attraverso una telecamera o dietro al microfono.

Infine, un appuntamento. “Il 6 ottobre 2024, Rai Radio – e la radio in genere – compirà cento anni. Stiamo già lavorando con l’amico Renzo Arbore per un centenario che renda il giusto onore al nostro amato mezzo”.

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Sono state presentate oggi le novità dei canali specializzati Rai Radio e dei podcast original prodotti dalla factory di via Asiago. In particolare, si tratta di Rai Radio Kids, Rai Radio Techete’, Rai Radio Tutta Italiana e gli audio on demand presenti su Rai Play Sound.

Rai Radio Kids prosegue la sua missione di intrattenere, divertire e far giocare i bambini, con tanta musica, racconti e programmi. Per il prossimo autunno, ai cavalli di battagli della radio come “Big Bang”, “Krud dal pianeta Cott” o “Pigiama party” si aggiungerà “Salute a tutti”: un nuovo format con Armando Traverso e il debuttante pupazzo Moccio in cui si cercherà di sensibilizzare i bambini sulle corrette abitudini, stili di vita e di alimentazione. Il tutto in chiave scherzosa e leggera, secondo lo stile del canale. “Salute a tutti” è realizzato in collaborazione son la Società Italiana Pediatri.

Rai Radio Techete’, la radio fatta con gli archivi originali Rai, apre l’autunno con una novità. Inizia il ciclo “Radio Techete’ in giallo” con la riproposizione radio della fiction “Il Commissario Montalbano”, in collaborazione con Rai Fiction. Con il commissario di Vigata inizia così un percorso che porterà sul canale digitale Rai i racconti gialli che hanno maggiormente appassionato il pubblico televisivo.

Rai Radio Tutta Italiana apre con due novità. Innanzitutto, arriva sul canale “Disco sveglia”, in diretta dalle 5 del mattino dal lunedì al venerdì con Gianmaurizio Foderaro. L’altra novità sarà “Ritorno al futuro”, con professionisti Rai che tornano al primo amore, la radio, per presentare le loro canzoni preferite e parlare di musica ed emozioni.

Infine, i podcast con i nuovi titoli che stanno per essere pubblicati sulla piattaforma Rai Play Sound. “Quadrare i conti” di e con Monica Setta: l’economia e la finanza spiegate in termini semplici. Il caro bollette, i mutui, gli investimenti: gli impatti dell’economia sulla vita quotidiana. “Giubileo, viaggio nel tempo” di Maria Carfora: gli aspetti culturali, artistici, di fede, economici, turistici, politici che sono collegati al Giubileo e ai Giubilei del passato. “Xenos”: le storie di chi ha vissuto l’esclusione dalla nostra società e ha intrapreso oggi un percorso di integrazione. “Sacro e profano”: Barbara Alberti ed Elisa Fuksas raccontano in ogni puntata tre biografie, una sacra e due profane. “Passione a 4 zampe”: un viaggio che racconta come il legame tra l’uomo e il cane si sia evoluto negli anni. “Diapason, piccola enciclopedia degli strumenti musicali”: la storia e le curiosità degli strumenti musicali, l’oboe, il flauto, il fagotto, il violino e così via. E infine il podcast audio delle performance jazz registrate lo scorso luglio in via Asiago da Piero Angela, che peraltro proprio in Rai Radio aveva iniziato la sua carriera.

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Rai Radio si è posta come obiettivo strategico la completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. La prossima tappa del percorso è la realizzazione di un “metastudio” che consentirà ai Canali Specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestite direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione.

Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere. L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video FB, destinazioni audio, configurazioni microfoni.

L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà durante la diretta fare attività di promozione social. Mentre al personale tecnico sarà affidata la supervisione.

Il valore aggiunto dell’iniziativa consiste quindi nella possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio mantenendo ciascuno la propria identità caratteristica e valorizzando al massima l’immediatezza della conduzione radiofonica autonoma.

Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane che si sta progettando in queste settimane. E sarà proprio la nuova radio a testare e sperimentare le nuove modalità trasmissive del metastudio: una finestra aperta sul metaverso.

“Credo che innovare e sperimentare sia parte della mission di servizio pubblico – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – e noi non ci fermiamo mai. Questa è una vera scommessa che sono sicuro abiliterà nuove modalità con cui intendere e fare radio. Siamo entusiasti del nuovo studio e ci stiamo lavorando con grandissima passione”.

In arrivo anche due grandi nuovi studi per Rai Radio 1, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago. Studi per dirette radio con possibilità di accendere le modalità visive, come ormai da standard Rai Radio.

(Comunicati stampa)

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Roberto Sergio (Rai Radio) a Italia Oggi: “Presto una radio per la fascia 15-24”

Il direttore Rai Radio Roberto Sergio ha rilasciato una interessante intervista a Claudio Plazzotta di Italia Oggi.

Diverse le tematiche trattate, tra cui l’indagine RadioTER, ritenuta ormai obsoleta.

E ancora, l’arrivo della visual radio – che Sergio distingue dalla radiovisione di RTL 102.5 – sul canale 202 del digitale terrestre a inizio 2023, oltre che su tivùsat.

Nuovi studi per Rai Radio1, Rai Radio3 e Rai Isoradio.

E poi l’anticipazione: la nascita di un canale per la fascia 15-24 anni che sarà diffuso su tutte le piattaforme digitali Rai a partire dal mese di ottobre.

L’intervista – rilanciata dallo stesso Sergio sui propri canali social – è disponibile su Italia Oggi di sabato 9 luglio a pagina 17.

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