Pippo Pelo: “La radio merita rispetto”

La radio è un mezzo di comunicazione indubbiamente molto amato dal pubblico.

Ce ne rendiamo conto noi di FM-world, che di radio parliamo ogni giorno; se ne rendono conto i professionisti del settore; ne sono consapevoli ovviamente anche i milioni di ascoltatori che seguono il mezzo.

Eppure, talvolta questo “medium” non è tenuto in sufficiente considerazione dagli altri “media”.

A metterlo in evidenza, in queste ore, è una nota “voce” della radiofonia italiana: Pippo Pelo.

Il conduttore del seguitissimo “Pippo Pelo Show” di Radio Kiss Kiss sottolinea, in un post pubblicato sui social network: “Stamattina riflettevo su come, quasi sempre, la tv generalista maltratta e svilisce la radio e di quanto invece in molti casi, la Radio continui ad osannare i personaggi della tv generalista”.

La riflessione di Cesare Falcone – questo il nome all’anagrafe del celebre speaker radiofonico – continua con un confronto tra la realtà italiana e quella oltre-oceano: “Negli Stati Uniti da tempo si sono accorti che il mondo non dovrebbe andare esattamente così. E non è un caso se i conduttori delle radio americane sono delle vere e proprie superstar”.

Pippo Pelo ricorda, con esempi, quanto chi fa radio sia messo in secondo piano quando si è in tv e non nasconde un pizzico di amarezza su come si è concluso il progetto “I love my radio” che – di fatto – non ha coinvolto i protagonisti dell’etere di oggi.

“Se non invertiamo la rotta” – conclude – “in questo Paese la radio non riceverà mai il rispetto che merita, il rispetto che meritano i ‘nostri’ milioni di ascoltatori per i quali noi non siamo inferiori a nessuna entità televisiva”.

Il post ha generato numerosi commenti, sia da parte del pubblico di Pippo Pelo (che lo segue sempre con fedeltà) sia da addetti ai lavori che si sono ritrovati in queste considerazioni.

E il pubblico di FM-world, che cosa ne pensa?

Prima o poi lo capiremo. Stamattina riflettevo su come , quasi sempre, la tv generalista (Rai e Mediaset) maltratta e…

Pubblicato da Pippo Pelo su Domenica 29 novembre 2020

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

La radio come mezzo di comunicazione educativo nelle scuole: lo chiede il CNDDU

Il 13 febbraio si celebra il World Radio Day.

In occasione della giornata, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone il mezzo di comunicazione come strumento di educazione dei giovani.

Questo il comunicato stampa:

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della IX Giornata Mondiale della Radio (World Radio Day), 13 febbraio, istituita su iniziativa dell’UNESCO dall’Assemblea generale dell’ONU con la risoluzione 67/124 del 18 dicembre 2012, intende promuovere negli istituti l’importanza e l’attualità della radio come mezzo di comunicazione. La data della ricorrenza coincide con l’istituzione della Radio delle Nazioni Unite, avvenuta nel 1946, con il seguente messaggio inaugurale: “Qui, sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”.

La scuola è la dimensione privilegiata in cui tutte le componenti della comunità educativa hanno possibilità di confrontarsi e sviluppare idee, tematiche, suggerimenti e interessi; per dare un respiro “formativo” più ampio di lunga durata, ci si propone di organizzare un quadro organico delle suddette attività, orientandole in funzione di un’acquisizione di saperi e principi di valore universale.

La convivenza sociale pacifica attualmente è contrastata da una serie spinte fortemente disgregatrici: sessismo, microcriminalità giovanile, bullismo, violenza di genere, omofobia, xenofobia, aggressività, cyberbullismo, razzismo; per scongiurare la degenerazione delle dinamiche relazionali, è di vitale importanza attivare strategie didattiche mirate per diffondere tra gli studenti l’importanza dei diritti universali e del rispetto della persona.

La radio, da sempre veicolo d’intrattenimento e informazione, può assumere in tale contesto e a buon diritto il ruolo di “cassa di risonanza” per garantire un clima armonico e rispettoso delle norme condivise a scuola e fuori.

La musica unisce, diverte, commuove, stimola la riflessione e costituirà il filo conduttore del palinsesto pensato dagli studenti e per gli studenti.

La radio nelle scuole potrebbe consentire di attribuire molto spazio ad argomenti di forte valore civico e di supportare campagne di sensibilizzazione contro la discriminazione, le disparità e a favore del rispetto delle norme condivise. La web radio negli istituti scolastici dovrebbe rendersi veicolo degli ideali di cittadinanza responsabile, come la lotta alla droga, alle violenze di genere e ad ogni forma di violazione dei diritti umani tramite “scalette” atte a coprire i diversi ambiti disciplinari, mediante piccole “pillole” informative, e nel contempo stimolare la curiosità del pubblico attraverso incontri, servizi con personaggi impegnati nel sociale con l’intento di diffondere il valore della legalità, della libertà e della giustizia sociale.

La proposta del CNDDU in oggetto è in realtà assai pregnante di significato e funzionale per l’acquisizione di una forma mentis “civica”, il cui scopo conclusivo consiste nel potenziare e incrementare le competenze civiche-sociali, comunicative, digitali; rispettare sé, gli altri e l’ambiente circostante; essere responsabili e consapevoli; essere costruttivi, creativi, cooperativi; riflettere criticamente; condividere esperienze e mediare; risolvere problemi, fare scelte e prendere decisioni.

Il Coordinamento, inoltre, suggerisce ai DS degli istituti scolastici che abbiano adottato una web radio di divulgare messaggi di pace e di civiltà in sintonia con la Giornata internazionale e inviarci il file.

Il nostro hasthag è #BUONGIORNORADIO.