I protagonisti della radio a confronto al Pirellone di Milano

“La radio dal territorio alla globalizzazione: informazione, comunicazione, intrattenimento”.

E’ questo il titolo del convegno tenutosi mercoledì 23 ottobre al Palazzo Pirelli di Milano, sede della Regione Lombardia, che ha messo a confronto diversi “big” della radio.

A moderare, Patrizia Cavallin di Otto FM e Alberto Davoli di Radio Monte Carlo.

Dopo i saluti istituzionali, il primo ad intervenire è stato Cristiano Militello che, tra le altre, ha parlato del rapporto tra radio, social e messaggi, ritenendo che la radio non debba basare i propri contenuti su whatsapp e vocali degli ascoltatori, salvo che non vengano contestualizzati in maniera specifica.

Isabella Eleodori, dopo aver raccontato la propria esperienza ed il proprio avvicinamento quasi casuale alla radio, ha toccato un argomento delicato: gli argomenti “difficili” da trattare in radio (per lo meno quelle più vicine all’intrattenimento), quali politica, ambiente (ed altro), che col dilagare dei social, hanno amplificato le spaccature tra la gente e tra gli ascoltatori.

E’ stata poi la volta di Claudio Del Frate del Corriere della Sera, che ha focalizzato l’attenzione sull’informazione della carta stampata e del web che oggi passa anche attraverso strumenti “audio” quali podcast e assistenti vocali.

Tra le tante tematiche affrontate da Gigio D’Ambrosio, è stata fatta una distinzione tra radio e Spotify, piattaforma che lo speaker di RTL 102.5 ha paragonato a quelle che erano le musicassette degli anni ’70/’80. Una fonte, in sintesi, per ascoltare musica “on demand”, ma distinta dalla radio che si basa sulla comunicazione e sul contatto con l’ascoltatore.

Il futuro della radio, tuttavia, non è solo tecnologia, ma anche ricambio generazionale. Un passaggio sempre più complesso, come raccoltato da Dario Desi, poichè oggi sono sempre più rare le radio locali “palestra”, dove gli stessi “big” di oggi si sono formati quando erano poco più che adolescenti.

Spazio poi anche a realtà locali fatte con professionalità nazionale. È il caso di Radio Alta di Bergamo e di Teo Mangione che ha ripercorso la sua carriera professionale, passando (tra le altre) per Circuito Marconi fino ad arrivare all’emittente su cui trasmette ormai da diversi anni.

Grande soddisfazione da parte degli interlocutori e del pubblico per il convegno, riconosciuto come corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti, che verrà replicato con altri importanti ospiti mercoledì 27 novembre.

L’avanzata di Radio Cusano Campus

Radio Cusano Campus è un progetto promosso e sviluppato dall’Università Niccolò Cusano.

Nata nel 2014, l’emittente propone contenuti dedicati alla politica e alla geopolitica, all’attualità, all’economia ma anche alla storia, alla psicologia, alla salute, alla giurisprudenza, alla scuola e alla ricerca scientifica.

Da anni presente in modulazione di frequenza a Roma e sul web, da qualche tempo è partita una vera e propria espansione a livello nazionale, per lo meno nelle principali metropoli italiane.

E così, i primi tasselli sono state le città del sud-Italia, con frequenze rilevate da quella che era la ex-rete meridionale di RMC Sport, da Napoli a Bari a Palermo.

Parte delle frequenze del centro-nord invece erano state inizialmente girate a (R)MC2.

In queste ore, tuttavia, sembra che anche questi canali siano destinati ad irrobustire l’emittente universitaria.

Prima Cagliari (99.3), poi Bologna (89.2), e probabilmente presto anche altre città sono state collegate alla programmazione di Radio Cusano Campus.

Maggiori dettagli a riguardo sono disponibili all’indirizzo www.radiocusanocampus.it

Confindustria Radio TV chiede più tutela dei diritti in rete

Confindustria Radio Televisioni interviene sulla tutela dei diritti in rete.

Oggi, il presidente Franco Siddi ha partecipato al Convegno “Uso responsabile della rete e tutela dei diritti” che si è svolto presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati.

“Affinchè lo sviluppo e l’innovazione abbiano valore per tutti – ha dichiarato – occorre condividere un percorso che concili la tradizione giuridica europea con i processi di innovazione innescati dalla Rete. Ma quando l’innovazione si poggia sull’attività creativa messa a disposizione del pubblico – film, musica, audiovisivi, informazione professionale – tale attività deve essere remunerata”.

Siddi ha aggiunto che “il link da solo non è sufficiente, l’attività intellettuale deve ricevere un compenso equo, come ad esempio attraverso il sistema delle licenze da tempo abbracciato dagli operatori radiotelevisivi per il diritto di autori artisti, interpreti ed esecutori o attraverso l’informazione professionale”.

L’intervento del presidente di Confindustria Radio Televisioni si è concluso sostenendo: “Il modello di business audiovisivo ha una tradizione di remunerazione e investimento nella creatività e nella professionalità. Tali meccanismi devono essere attivati anche per gli utilizzi online. Non si tratta di mettere una camicia di forza all’innovazione ma creare regole condivise fra tutti gli stakeholder del sistema per evitare che la rete diventi un ‘Far Web’. Si tratta di alimentare con risorse lo sviluppo del sistema dell’informazione e della creatività audiovisiva nazionale ed europea, patrimonio economico, industriale, identitario”.

Fiorello porta l’edicola su Radio2

Fiorello è tornato a Radio2. Non lo ha fatto con un nuovo programma, ma portando in FM la sua “Edicola Fiore”, rassegna stampa dal taglio ironico, girata in un bar romano e diffusa sul web.

Dal 21 novembre, la nota edicola è in onda sulla seconda rete Rai alle 7.55 per un quarto d’ora circa, con un’anteprima alle 7.20.

Slitta conseguentemente alle 8.15 la partenza del consolidato “Ruggito del coniglio”.

Radio Italia: la musica è vicina alla Sardegna

“Dopo l’ondata di maltempo che ha devastato la Sardegna centro-settentrionale, numerosi protagonisti della musica italiana hanno fatto sentire il loro calore sul web.” 

A riportarlo è il sito di Radio Italia Solo Musica Italiana che aggiunge: “I Negramaro hanno pubblicato su Twitter la foto di un vetro appannato su cui è stato scritto col dito “Forza Sardegna”; sullo stesso social network Alex Britti si è detto “senza parole” e vicino agli amici sardi, Fedez ha inviato loro un abbraccio virtuale mentre Marco Mengoni e Laura Pausini hanno invitato gli utenti della rete a non abbandonare il popolo sardo e hanno pubblicato alcuni numeri alternativi al “115” da chiamare in caso di emergenza.”

E poi si parla di Paolo Belli (colpito dopo aver vissuto in prima persona il sisma dell’Emilia), Marco Carta (di origine sarda) e Kekko Silvestre dei Modà che ha espresso la sua vicinanza al popolo sardo.

TgCom24 arriva in radio

TgCom24 sbarca in radio.
Da lunedì 21 ottobre, la rete all-news del gruppo Mediaset fornirà quattro notiziari al giorno a quattro emittenti, la cui raccolta pubblicitaria è gestita dal gruppo Mondadori.

Si tratta di due network (Radio Italia Solo Musica Italiana ed R 101) e di due superstation (Radio Subasio e Radionorba), il tutto per un’audience potenziale di 8 milioni di ascoltatori. 

I notiziari di TgCome24 verranno trasmessi nelle ore di punta del drive-time: il mattino alle 8 e alle 9, nel tardo pomeriggio alle 18 e alle 19.