Radio Italia Solo Musica Italiana, vent’anni da network

Era il 1° gennaio 2000 quando Radio Italia Solo Musica Italiana passava da syndication a network.

In questi giorni, dunque, il progetto fondato e presieduto da Mario Volanti festeggia vent’anni da rete nazionale.

L’emittente, nata il 26 febbraio 1982, aveva scelto in un primo momento – all’inizio degli anni ’90 – di rimanere un circuito (quindi con mercato pubblicitario locale), delegando alla “sorella” Rete Italia il ruolo di network del gruppo.

Quest’ultima era nata nel 1996, con l’acquisizione della concessione e delle frequenze di Radio 105 Classic, e proponeva anch’essa solo musica italiana, senza programmi parlati.

Il primo gennaio 2000, tuttavia, Radio Italia Solo Musica Italiana è subentrata nella concessione a Rete Italia, con la scomparsa di quest’ultima, come riportava la versione Supereva di FM-world.

Alcune ex-affiliate di Radio Italia “syndication” hanno conseguentemente dato il via a progetti regionali di Radio Italia Anni 60, emittente che già esisteva in alcune aree e che nel 2000 diventò un “franchising” semi-nazionale.

La programmazione ad oggi di Radio Italia Anni 60 è diversificata a seconda delle zone e l’intero “pacchetto” delle versioni areali è disponibile in streaming all’indirizzo www.radioitaliaannisessanta.it

Radio Italia Solo Musica Italiana, invece, è tuttora una delle emittenti più ascoltate d’Italia (lo era già ai tempi della syndication), dispone di un canale televisivo (Radio Italia Tv) e di una seconda rete dedicata ad un pubblico più giovane (Radio Italia Trend) disponibile esclusivamente su piattaforme digitali ed anch’essa presente in versione radio e tv.

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Audiradio “history”, annuali 1998: quando si ascoltavano Rete Italia e Station One

Da alcuni anni, gli ascoltatori della radio nel giorno medio ieri oscillano tra i 34 ed i 35 milioni.

Il dato fa parte dei tanti passaggi emersi durante i due recenti incontri RadioCompass, che hanno evidenziato un mezzo in salute, con un importante incremento del fatturato pubblicitario negli ultimi 4 anni (+23%).

Esattamente 20 anni fa, tuttavia, con l’indagine annuale Audiradio del 1998, la fidelizzazione verso il mezzo che si registrava era piuttosto simile.

Erano 35.523.000 gli italiani che dichiaravano di ascoltare la radio ogni giorno, che salivano a 42.242.000 se si prendevano in considerazione i 7 giorni.

Radio1 e Radio2 erano le emittenti più seguite, rispettivamente con 8.388.000 e 6.086.000 contatti nel giorno medio ieri.

Completava il podio RDS (all’epoca iscritta col nome per esteso RDS Radio Dimensione Suono) con 5.057.000 fedelissimi.

Piuttosto distaccate le inseguitrici Radio Deejay, RTL 102.5 e Radio Italia Solo Musica Italiana, rispettivamente a quota 4.268.000, 4.161.000 e 4.068.000 ascoltatori.

Settima e ottava erano le due reti Finelco, Radio 105 (3.416.000) e Radio Monte Carlo (2.189.000).

La top ten terminava con una Lattemiele in splendida salute (1.980.000) e Radio3 (1.845.000).

Le nazionali proseguivano con Radio Maria (1.734.000), Radio Cuore (1.718.000) e Radio Italia Network (1.575.000), mentre al quattordicesimo posto si inseriva una già seguitissima Radio Subasio con 1.458.000 contatti.

Limitandoci a network e circuiti, sopra il milione si collocavano Isoradio (1.212.000), Radio 101 (1.177.000) e Radio Kiss Kiss (1.160.000).

Ancora acerbo nel 1998 l’ascolto di Radio Capital che si fermava a 660.000 unità, seguita da Radio Radicale (613.000) e da due realtà ormai scomparse da tempo: Rete Italia con 543.000 e Station One a quota 403.000.

A chiudere la classifica delle nazionali, l’indimenticabile Notturno Italiano con 282.000 contatti ed il Circuito Marconi con 91.000 fedelissimi.