Ascolti annuali 2017: le radio al vertice, regione per regione

Come facilmente presumibile, a pubblicazione avvenuta dei dati d’ascolto annuali 2017 dell’indagine RadioTER, tutti – che più chi meno – esaltano i lati positivi della propria performance.

Quali emittenti, tuttavia, possono vantare risultati davvero eccellenti? Scopriamo che cosa è successo sul podio degli ascolti del giorno medio ieri, regione per regione.

Partiamo dal Piemonte, dove le più ascoltate sono RTL 102.5 (544.000), Radio 105 (483.000) e Radio Deejay (474.000), mentre tra le locali/superstation spiccano i 144.000 di GRP Giornale Radio Piemonte (che in totale ne raccoglie 149.000), i 134.000 di Radio Sportiva (dato nazionale: 1.119.000) ed i 130.000 di Radio Manila.

Nella vicina Valle d’Aosta, a dominare gli ascolti è RDS (16.000), seguita da Radio Deejay ed RTL 102.5, entrambe a quota 12.000. Prima tra le “locali” è Radio Zeta (7.000), mentre a quota 6.000 si posiziona Top Italia Radio (unica emittente valdaostana iscritta) e a 1.000 contatti chiude GRP Giornale Radio Piemonte.

La Liguria vede al vertice RTL 102.5 (178.000), tallonata da Radio 105 (161.000) e con RDS (133.000) che chiude il podio. In ambito territoriale, spicca Radio Babboleo (111.000), mentre Radio Nostalgia raccoglie 56.000 dei suoi 150.000 contatti complessivi e Radio Zeta totalizza 41.000 ascolti.

In Lombardia, dopo il “bulgaro” dato di RTL 102.5 (1.649.000), troviamo Radio Deejay a quota 1.090.000 e Radio Italia Solo Musica Italiana con 1.069.000 contatti. Prima “locale” è Discoradio (413.000 su 521.000), seguita da Radio Sportiva (284.000) e da Radio Zeta (271.000 su un totale di 731.000).

Il network dei 102.5 domina anche in Veneto (566.000), con il podio completato da Deejay (424.000) e 105 (419.000), ma in questa regione sono numerose le territoriali presenti che vedono al vertice Company (388.000 su 470.000 complessivi), seguita da Birikina (298.000 su 489.000) e Piterpan (228.000 su 271.000), queste ultime facenti parte del medesimo gruppo editoriale.

Dal vicino Friuli Venezia Giulia, si fa strada la Rai con Radio1 seconda a 169.000 contatti, poco distante dal vertice, anche in questo caso appannaggio di RTL 102.5 (171.000). Terza nazionale è Radio Deejay con 125.000. Tutte venete le locali sul podio: Radio Birikina (94.000), Radio Company (57.000) e la seconda rete Radio 80 (54.000 su 228.000 totali).

In Trentino Alto Adige, la più ascoltata non è un network ma la locale Sudtirol 1 con 120.000 contatti. A seguire, Radio1 ed RTL 102.5 a pari merito (102.000), mentre Radio 105 ottiene 89.000 fedelissimi. Tra le areali, si posizionano seconda e terza rispettivamente Radio Dolomiti (35.000) e Radio Tirol (32.000).

Discorso analogo in Emilia-Romagna, con la leadership totale (e non solo tra le “locali”) di Radio Bruno, prima assoluta con 496.000 regionali (e 687.000 totali), a cui seguono RTL 102.5 (470.000), Radio 105 (436.000) e Radio Deejay (423.000). Tra le altre locali, ricordiamo Radio Studio Delta (129.000 su un totale di 132.000) e Radio Gamma (60.000 su 62.000). Da sottolineare i 115.000 contatti di Radio Pico, provenienti in buona parte da Veneto e Lombardia (in Emilia-Romagna sono 14.000).

Passando al centro-Italia, si entra nelle aree “dominate” da RDS e Radio Subasio. E proprio il network capitolino è al vertice della classifica della Toscana (463.000), mentre seconda si posiziona RTL 102.5 (388.000) e terza Radio Deejay (367.000). La superstation di Assisi (oggi del gruppo Radio Mediaset) è prima tra le “locali” con 347.000 contatti su un totale di 1.824.000, mentre seconda è Radio Sportiva (144.000) e terza una crescente Radio Bruno (109.000).

In Umbria, la più seguita (come presumibile) è Radio Subasio (222.000), con Radio Suby (oggi ormai scomparsa) a 34.000 (su 89.000) e Radio Delta a 29.000. Tra i network, prima è RTL 102.5 (122.000), seguita da RDS (101.000) e Radio Deejay (77.000).

Sempre Subasio al vertice anche nelle Marche (271.000), mentre le nazionali sul podio sono RTL 102.5 (172.000), RDS (160.000) e Radio 105 (132.000). Spiccano tra le locali Radio Linea N.1 (66.000 su 69.000 complessivi), Radio Azzurra (36.000 su 45.000) e la lombarda Radio Studio Più (36.000 su un totale di 264.000).

Il Lazio è appannaggio di RDS, confermata al vertice con 789.000 contatti. Seconda è Subasio a quota 636.000, mentre tra i network spiccano anche RTL 102.5 (559.000) e Radio Deejay (446.000). La prima delle locali capitoline è Radio Globo (356.000 su 357.000 totali), mentre in ambito strettamente regionale RAM Power (223.000) supera le altre seconde reti del gruppo Dimensione Suono.

RDS è prima anche in Abruzzo (200.000), mentre RTL 102.5 ne conquista 174.000 e Radio Italia Solo Musica Italiana 112.000. Tra le locali, è Radio Parsifal ad avere la meglio (64.000), ma le dirette concorrenti ottengono performance migliori grazie a frequenze extra-regionali. E’ il caso di Radio Delta 1 (63.000 regionali, ma 75.000 totali) e di Radio Ciao (rispettivamente 61.000 e 77.000).

Il Molise riporta al vertice RTL 102.5 (56.000), ma posiziona seconda Radio Kiss Kiss (42.000) e terza RDS (38.000). E le superstation del sud-Italia si fanno strada, tra Kiss Kiss Italia (15.000 su un totale di 612.000) e Radionorba (11.000 su 902.000). Sempre a quota 11.000 anche l’abruzzese Radio Ciao.

In Campania è un “testa a testa” tra RTL 102.5 (860.000) e Radio Kiss Kiss (828.000), mentre RDS segue a distanza con 606.000 contatti. E le locali al vertice fanno tutte parte del gruppo Niespolo: Kiss Kiss Italia 539.000, Kiss Kiss Napoli 412.000, Radio Ibiza 400.000 (su 425.000).

Situazione analoga con Radionorba in Puglia che raccoglie 678.000 contatti, dominando i network che seguono tra RTL 102.5 (646.000), Radio Italia Solo Musica Italiana (421.000) ed RDS (333.000). Ottima performance PURE per Radionorba Music (157.000 su 174.000) e per Ciccio Riccio (153.000).

Radionorba domina anche in Basilicata (85.000), mentre RTL 102.5 è poco distante con 82.000, RDS arriva a 64.000 e Radio Italia Solo Musica Italiana a 50.000. Buone performance tra le locali Radio Carina (55.000 su 72.000 totali) e Radio Potenza Centrale (43.000 su 67.000).

E’ noto l’ottimo seguito di RTL 102.5 in Calabria (441.000), a cui seguono Radio Italia Solo Musica Italiana (242.000) ed RDS (204.000). Tra le locali/superstation, prima è Radio Juke Box (78.000 su 84.000), seconda Radio Ricordi (65.000 su 91.000), mentre ottengono entrambe 40.000 contatti Ionica Radio (totale 45.000) e Radio News 24 (su 336.000).

Concludiamo il giro d’Italia con le due isole, partendo dalla Sicilia, con RTL 102.5 prima (960.000), Radio Italia Solo Musica Italiana seconda (633.000) ed RDS terza (587.000). Radio Margherita mantiene la sua leadership tra le superstation (385.000 su 716.000). Buoni risultati anche per RGS Radio Giornale di Sicilia (151.000) e per Radio Sportiva (112.000).

Infine la Sardegna, unica regione d’Italia dove RTL 102.5 non è sul podio. Il vertice è appannaggio di RDS (278.000), mentre seconde a pari merito arrivano Radio 105 e Radio Italia Solo Musica Italiana (215.000). Tra le locali, prosegue l’eterna sfida tra Radiolina (68.000) e Radio Sintony (55.000), mentre Radio Sportiva chiude la terna a quota 42.000.

Successo dell’Elenos Open Day

Il workshop, organizzato con la collaborazione del partner fm-world.it,
ha analizzato quello che sarà il futuro della radio 

FM WORLD - OPEN DAY
FM WORLD - OPEN DAY

Sarà il DAB+ la tecnologia del futuro della radio? Il tema è stato al centro del dibattito “Elenos Open Day” organizzato dal portale “fm-world.it”, una giornata di confronto tra operatori di reti nazionali e locali, tenutasi presso la sede della ditta Elenos di Poggio Renatico (Fe), per capire quali saranno i device utilizzati dai fruitori del mezzo.

Il digitale radiofonico sta per esordire in Trentino, dopo anni di tentennamenti e rimandi. Una partenza su cui non mancano dubbi e titubanze, ma a cui credono gli operatori della regione in oggetto, rappresentati durante il convegno da una delegazione di Radio Dolomiti. Il loro consorzio, che raggruppa undici emittenti del territorio, darà via alle trasmissioni in DAB+ tra poche settimane, assieme ai programmi interregionali e nazionali garantiti da Rai e privati. In totale, una quarantina di emittenti che saranno ricevibili in almeno la metà della provincia di Trento.

Quali sono i vantaggi del DAB+? Innanzitutto una miglior ricezione, ma anche possibilità di diversificare i contenuti rispetto all’FM e supportare il prodotto audio con altri elementi aggiuntivi (informazioni, news sul traffico ecc…).

Di DAB e DAB+, tuttavia, sono anni che si parla, e – per quanto quella del Trentino non sia più una sperimentazione ma una partenza vera e propria che dovrebbe gradualmente aprire le strade anche alle altre regioni – lo scetticismo è uno dei sentimenti prevalenti da parte degli operatori (circa una cinquantina) presenti all’Elenos Open Day.

Scetticismo dovuto al fatto che si tratta di una tecnologia ormai datata su cui c’è poco interesse ad investire – dopo ingenti spese affrontate da tutti i principali soggetti italiani nell’ottimizzare la copertura FM – e su cui ancora non esiste un mercato (reperire ricevitori DAB+ non è semplice, sebbene la ditta specializzata PURE abbia certificato la facile reperibilità in Trentino di sintonizzatori digitali).

Quali le prerogative che deve garantire questa tecnologia affinchè possa ottenere riscontri? Secondo alcuni, il punto di forza dev’essere il suono (cristallino e privo di interferenze, anche tramite il rinforzo di piccoli impianti cittadini nelle area urbane in cui si dovessero riscontrare coni d’ombra), mentre altri optano per una diversificazione dei contenuti che stimoli l’utente finale ad investire in qualcosa che ancora non c’è.

Ma la tecnologia avanza, e, per quanto in Italia si stimi che l’FM abbia ancora vita lunga, il digitale deve in un qualche modo diventare parte integrante del nostro presente e futuro. Se anche l’alternativa al DAB+ (ovvero il DRM+) non convince completamente, molti concordano sulle potenzialità della telefonia ed in particolare degli smartphone.

L’oggetto tascabile di cui tutti disponiamo offre già oggi una molteplicità di contenuti che consente all’utente di ascoltare la radio tramite il tradizionale FM così come attraverso applicazioni. Proprio grazie a queste ultime, la copertura via etere di un’emittente rischia di diventare superflua, se l’ascolto dovesse gradualmente trasferirsi attraverso questo device.

I tempi non sono ancora maturi, e lo stesso web pone  molti limiti, soprattutto se rapportato al fatto che troppi contatti simultanei rischierebbero di saturare la banda. Nessuna opzione esclude l’altra, tuttavia, poichè la forza della radio è la versatilità, ed il fatto di essere multipiattaforma la rende un mezzo che non solo dispone di un grande passato, ma che ha davanti a sé ancora un importante futuro.