La radio è il mezzo più credibile: lo rivela l’ultimo rapporto Censis

Il 69.7% considera la radio molto o abbastanza affidabile.

E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Censis, giunto alla 52esima edizione, che conferma la leadership del mezzo in fatto di credibilità.

In Italia, cala leggermente il seguito della televisione che tuttavia resta il medium più fruito (il digitale terrestre si attesta all’89,9%).

Aumenta l’utilizzo del web (dal 75,2% al 78,4%) che non aggancia di poco la radio, al 79,3%. I social network e le chat sono sempre più presenti nella nostra quotidianità, anche se subiscono una battuta d’arresto nel loro uso a scopi informativi.

Sono i telegiornali e le reti all-news a trarne vantaggio in fatto di audience, mentre è sempre più in calo l’acquisto dei quotidiani cartacei.

Complessivamente, dunque, una promozione per il mezzo radio che, a fronte di un’offerta sempre più ampia, non mostra segni di cedimento per quanto riguarda l’informazione e la sua credibilità.

Informazione: gli italiani credono alla radio e dubitano dei social network

Otto italiani su dieci sono utenti di internet, sette su dieci posseggono una smartphone.

Se da un lato la digitalizzazione proceda a passi da gigante, dall’altra gli italiani diffidano sempre di più dell’attendibilità dei “new media” e soprattutto dei social network. E a vincere in credibilità – ancora oggi – è la radio.

Il dato emerge dal “15° Rapporto sulla Comunicazione” che il Censis presenterà giovedì 11 ottobre in Senato e che il profilo Facebook di “Deejay Chiama Italia” ha anticipato con alcuni importanti dati.

Nel dettaglio, è il 69,7% degli italiani a ritenere credibili le informazioni diffise dalla radio, dato poco distante da quella della televisione (69,1%) e con qualche punto di scarto sulla stampa (64,3%).

Soltanto il 33,6% considera affidabili le notizie che circolano sui social network.

(Si ringrazia per la collaborazione Fabrizio Tripaldi)

Rapporto Censis: aumenta l’ascolto della radio

La radio resta un mezzo a larghissima diffusione (la ascolta l’83,9% della popolazione: +3,7% in un anno).

A sostenerlo è il rapporto del Censis dedicato a comunicazione e media, pubblicato nei giorni scorsi.
I mezzi di comunicazione che riscuotono un successo crescente sono quelli che integrano le funzioni dei vecchi media nell’ambiente di Internet, come gli smartphone e i tablet.

Prosegue l’emorragia della carta stampata: i lettori di quotidiani (-2,3% tra il 2011 e il 2012), che erano il 67% degli italiani cinque anni fa, sono diventati oggi solo il 45,5%.
Perde lettori anche l’editoria libraria: ormai meno della metà degli italiani legge almeno un libro all’anno (49,7%), anche se si segnala un +1% per gli e-book.

La penetrazione di Internet ha guadagnato 9 punti percentuali nell’ultimo anno ed oggi l’utenza si assesta al 62,1% degli italiani (90,8% tra i giovani).
Continua anche la forte diffusione dei social network: è iscritto a Facebook il 66,6% delle persone che hanno accesso a Internet (il 41,3% dell’intera popolazione). Al tempo stesso i telefoni cellulari (utilizzati ormai da 8 italiani su 10) aumentano ancora la loro utenza complessiva (+2,3%).

La televisione continua ad avere un pubblico che coincide con la totalità della popolazione (il 98,3%: +0,9% rispetto di utenza complessiva rispetto al 2011), ma cambiano i modi guardarla: il 42% degli italiani collegati ad Internet cerca i canali su YouTube per costruirsi i propri palinsesti.

(Fonte: ANSA)