Giornata Mondiale della Televisione: su RaiPlay Sound, selezioni audio che ne ripercorrono la storia

Martedì 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione. Diverse le iniziative in Rai, tra cui la proposta di selezioni audio che ripercorrono la storia del piccolo schermo.

L’accessibilità e l’impegno della tv a essere alla portata di tutti: questo il tema centrale della Giornata mondiale della televisione, istituita dalle Nazioni Unite nel 1996, che ricorre martedì 21 novembre 2023.

In occasione della Giornata, Rai manderà in onda su tutte le sue reti lo spot “World Tv Day”, mentre sulla piattaforma di RaiPlay saranno resi disponibili diversi contenuti, come le fiction “C’era una volta Studio Uno” (2016) di Riccardo Donna e “Non è mai troppo tardi” (2014) di Giacomo Campiotti.

Nella sezione Teche si potrà invece scegliere tra: “La Tv prima della Tv“, antologia di rari materiali prodotti nei due anni precedenti all’inizio ufficiale delle trasmissioni Rai; “Tv a Colori”, antologia che celebra l’avvento del colore, con i primi programmi prodotti e quelli della fase sperimentale, antecedente al 1977; “Arriva la Mondovisione”, antologia di nuova pubblicazione, realizzata in collaborazione con la direzione Teche, che include le prime immagini via satellite – dagli Stati Uniti in Europa e viceversa – trasmesse dalla Rai il 23 luglio 1962 e anche alcuni servizi sul fenomeno sociale che questo evento televisivo rappresentò per il pubblico europeo. Tra i contenuti di questa antologia è presente anche un commento di Alberto Sordi che, per vedere la Mondovisione, si allontana dal set del film “Il Mafioso” di Alberto Lattuada e viene intervistato in abiti di scena da Carlo Mazzarella.

Sempre su RaiPlay sarà disponibile una collezione dedicata, suddivisa in tre sezioni, dal titolo “Cult in Tv”. Nella sezione programmi cult ci saranno: “Con Mario Riva a Il Musichiere”; “Il Mattatore”; “Studio Uno” con Mina; “Controfagotto” (1961); “Specchio segreto” (1964); “Sanremo” (1967); “Il Tappabuchi” (1967); “Ma che sera” (1968); “Zecchino d’Oro” (1968); “Teatro 10” (1971); “Milleluci”; “Discoring” (1977); “No stop” (1977); “Tribuna politica”; “Fantastico” (1979); “Made in England”; “Quelli della notte” (1985); “Telefono giallo” (1987); “Complimenti per la trasmissione” (1988); “La tv delle ragazze”; “Cartolina” (1989); “La televisione di Arbore”; ”Pippo Chennedy Show” (1997); “Blob”; “L’ottavo nano” (2001); “Melevisione”; “Albero Azzurro”. Nella sezione Carosello sarà disponibile la puntata de “La Grande Storia su Carosello”, mentre particolarmente ricca è la sezione dedicata agli sceneggiati Rai con titoli come: “Le avventure di Pinocchio”; “Anna Karenina”; “L’isola del tesoro”; “Delitto e castigo”; “Odissea”; “I Promessi Sposi”; “Il giornalino di Gian Burrasca”; “Il mulino del Po”; “Cuore”; “La cittadella”; “Sandokan”.

Anche l’offerta di RaiPlay Sound si rimodula in occasione della Giornata mondiale della televisione con la proposta di una selezione di audio che ripercorrono la storia del piccolo schermo e della Rai attraverso trasmissioni che hanno segnato un’epoca – da “Carosello” a “Lascia o raddoppia?” e ancora, “Festival di Sanremo”, “Tribuna politica”, “Rischiatutto”, “Specchio segreto”, “Portobello”, “Quelli della notte” – con figure iconiche della televisione italiana, come Alberto Manzi, Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Raffaella Carrà, Corrado, Enzo Tortora, Maurizio Costanzo, Piero Angela.

(Comunicato stampa)

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“Fedeli alla Linea”: Giovanni Lindo Ferretti ‘rivive’ su RaiPlay Sound

RaiPlay Sound propone un podcast in nove episodi, per rivivere la carriera di Giovanni Lindo Ferretti.

Attraverso un’ampia selezione di interviste dagli anni ’80 a oggi, la voce ipnotica e allucinata di Giovanni Lindo Ferretti da giovedì 12 ottobre in boxset su RaiPlay Sound, propone un lungo viaggio, geografico e biografico, sempre pieno di suono.

Un suono “alternativo” che tuttavia, è presente in numerose registrazioni dal vivo della Rai, sia televisive che radiofoniche.

Grazie al podcast “Fedeli alla Linea: la linea non c’è”, sarà possibile seguire la sua evoluzione nel corso degli anni che – per quanto sorprendente – resta ben riconoscibile e coerente: non segue una linea, ma la determina.

Ad arricchire il racconto sul lavoro di Giovanni Lindo Ferretti, alcuni interventi dei compagni di viaggio, Massimo Zamboni e Gianni Maroccolo.

Il podcast passa in rassegna molti generi musicali: punk, new wave, elettropop, post-rock, elettronica, musica popolare e orchestrale, attraversando l’Europa, dalla Berlino dei CCCP – Fedeli alla linea, negli anni ’80, con il “punk filosovietico”, fino ai viaggi dei CSI, in Bretagna, in Italia alla scoperta delle storie della Resistenza, nella ex-Jugoslavia, fino ai deserti della Mongolia.

Quando si scioglie il Consorzio Suonatori Indipendenti, Giovanni Lindo Ferretti torna al suo piccolo paese dell’appennino, Cerreto Alpi, in cui è nato. Gli ascoltatori lo seguiranno con la formazione dei PGR (Per Grazia Ricevuta), conosceranno la sua passione per i cavalli e la vita di montagna, le sperimentazioni con la musica elettronica e con il teatro.

Con Barberio Corsetti, si scoprirà la scrittura e la ricerca delle storie dell’Appennino, il ritorno alla religione e poi alla musica popolare, con l’orchestra di Ambrogio Sparagna e lo spettacolo “Litania”.

Il podcast in nove episodi, seguendo la carriera di Giovanni Lindo Ferretti e dei gruppi con cui ha “fatto il cantante” è l’occasione per far riascoltare in sequenza una serie di storie e di racconti che non fanno parte solo della storia recente della musica italiana, ma della cultura e persino del paesaggio. Ascoltandolo, ci si potrà irritare o esaltare (o le due cose insieme), ma sarà difficile staccarsi.

Il tutto, con una selezione di brani registrati dal vivo, tratti dall’archivio Rai, di esibizioni di CCCP, CSI e PGR, e inoltre registrazioni tratte da “BCGLF” (lo spettacolo teatrale di Giovanni Lindo Ferretti con Barberio Corsetti) e da “Litania” (il concerto di Giovanni Lindo Ferretti con l’orchestra di Ambrogio Sparagna). Selezione, editing, cura di Edoardo De Falchi, Sound design di Alexandra Gensini.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

RAI and the future of online audio listening: interview with Andrea Borgnino (RAI)

Andrea Borgnino (RAI): Rai PlaySound is growing rapidly, now also with regional content and versions optimized for mobility. Online, any classic FM listening rule is overturned, as is the case of our Radio3 (culture) network, that is top in the charts. RAI content on 3rd parties aggregators? It’s a very complex issue. Radio 2 Visual is only available on Rai Play, our app is dedicated to audio.

 

RAI and the Online Audio World

We continue our series of articles “Entertainment and Work in the Car”. After talking with Eng. La Teana from RTL and with Charles Kelly, today it’s RAI’s turn, where Andrea Borgnino (IWOHK) has held the role of editorial head of RaiPlay Sound for about 2 years, the RAI app/aggregator inspired in part by the prestigious BBC Sounds English model.

With Andrea we talked about new content, the profile of podcast listeners compared to linear radio listeners, and the issue of proprietary apps (single broadcaster) vs aggregators.

The full audio of the conversation is available at this address.

Andrea Borgnino

A real radio enthusiast, he has made it his job at RAI since 1997. Author of the Radio 1 program Golem, he later dealt with the Radio Techetè channel. For over ten years he has had a weekly slot called Interferences in the Radio 3 Mondo program and since July 2021 he is editorial manager of RaiPlay Sound, the RAI platform dedicated to live, on demand and podcast listening.

The Interview

Marco Hugo Barsotti: First of all, update us on RaiPlay Sound. We left off in April with 12 Live channels, plus dozens of on-demand and as users you said that in the first four months the numbers were going in the direction you expected….

Andrea Borgnino: _So let’s say the project is growing. The live channels have gone from 12 to 14, there are 2 new regional channels, one in Slovenian and one in German coming from the Trieste headquarters and the Bolzano headquarters.

So a big work of integration of regional contents.  In addition to these two more live channels there are also contents from the local newsrooms, Trieste, Sardinia, Sicily and soon we will also bring in Bolzano and Trento.
So: not only content in Italian, but also in Sardinian, Slovenian, German and Ladino, Friulian and Patois.

Automotive World

As for the APP, the big news is that it has been made compatible with the automotive world, meaning Android Auto and Apple Car. For both we developed  an optimized interface  that allows users to enjoy all the functions of RaiPlay Sound through these two interfaces.
This is a big step forward that I can tell you first, since we haven’t officially announced it yet.
We are also working on a platform for connected TVs, which I think will be available in September.

In terms of editorial content, to date we have over 200 original podcasts – and I point out that we’ve only been online for two years. We also have over 500 radio shows available online and 200 audiobooks.

Sophisticated Users

MHB: Do PlaySound listeners make the same choices as FM listeners? In other words, are the “listening charts” of the various programs the same or different?

AB: Well.. these are not data that RAI releases, but I  can give some general information.
The answer is that the RaiPlay Sound audience is very different from what we have in FM, as found in the last TER data.
For example, on PlaySound Radio3 is one of the most listened to live contents.
(Radio3 RAI can be loosly defined as  equivalent of BBC Radio3+BBC Radio 4, Ed. note)

Different (but similar) situation  for on-demand

Now, we made a tool very similar to Netflix’s top 10, which everyone can find on our site.
At this time
(interview recorded on August 4, 2023)  the most requested content is Radio3 Mondo,then Prima Pagina and Out Loud: all three contents from Radio 3.

Overturned Rules

What follows is the audio version of Lucarelli’s TV program Blu Notte, then Wikiradio, then …. let’s say that in on-demand listening, any classic FM listening rule no longer applies: It’s a fragmented listening of more varied content.

And even in linear online listening,  FM rules do not apply,

Aggregators

MHB: Let’s talk about aggregators and dedicated apps. Both you and RTL 102.5, to name just two, have a dedicated, very rich app. But by using it you remain confined there, while many listeners quickly switch from one broadcaster’s content to another’s: an aggregator is very more practical from this point of view. But obviously the dedicated content is lost there. Isn’t it conceivable an integration of the two experiences, at least with the aggregators developed in Italy?

AG:  The issue is broad; it’s a matter of distribution and system.
As for the video, you can see that the contents are not only on Rai Play, our app for video.
Distribution agreements have been made there. But us… we are still very young, not even two years old yet.
The only export concerns Spotify and it was done because the Italian market is on Spotify. But it wasn’t a transposition: on Spotify we go to put some series that we publish on RaiPlay Sound, but at a later time._

Today, RAI’s choice is  clear: to push our own apps  RaiPlay and RaiPlay Sound.

Convergence

I was talking about it a few weeks ago with some colleagues from BBC: they even imagine a single app, a merge of iPlayer and BBC Sounds. A single app for the entire public service.

MHB: … Yes, but… doesn’t it seem to you that from the point of view of listeners it is not the optimal choice? Of course, it is in the interest of the broadcaster, but it is not convenient for those who listen…who could ultimately  reject the product and prefer an aggregator where they have total freedom.

AB:  Yes, but you have to keep in mind that we, as a public body, have to make clear and transparent agreements for the distribution of our content: it’s not a trivial matter, not at all

 

Visual

MHB: Let’s close with technology. Do you plan to evolve the visual offer of RaiPlay Sound, also with a view to meeting the needs of mobile use? I’m thinking of screens for rear passengers or even for the driver, in future self-driving cars.

AB: At the moment, we don’t have any visual offer projects. As you know,   Radio 2 is  available in audio and video format, but its video offer is exclusively on RaiPlay, not on our application which is purely dedicated to audio.
If in the future there will be video podcasts things could change, but for now, as I said, we are a pure audio offer.
 (M.H.B. for FM-World)

borgnino raiplay sound

RaiPlay Sound e il futuro dell’ascolto radiofonico: intervista a Andrea Borgnino (RAI)

Andrea Borgnino (RAI): Rai PlaySound sta crescendo rapidamente, ora anche con i contenuti regionali e con versioni ottimizzate per la mobilità. Nell’ online si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM, con classifiche di ascolto sovvertite.
Contenuti RAI su altri aggregatori? È una questione molto complessa. Radio 2 Visual è disponibile solo su Rai Play, noi siamo una app dedicata all’audio.

RAI e il mondo dell’audio OnLine

Prosegue la nostra serie di articoli “Intrattenimento e lavoro in auto”. Dopo aver parlato con l’ing La Teana di RTL e con Charles Kelly è oggi la volta RAI, dove Andrea Borgnino (IWOHK) ricopre da circa 2 anni il ruolo di head di RaiPlay Sound, la app/aggregatore dei contenuti RAI ispirata in parte anche al prestigioso modello inglese di BBC Sounds.  

Con Andrea abbiamo parlato dei nuovi contenuti, del profilo di chi ascolta i podcast rispetto a chi ascolta la radio lineare ma anche della questione app proprietarie (mono-broadcaster) vs gli aggregatori. 

L’audio completo della conversazione è disponibile a questo indirizzo.

Andrea Borgnino 

Grande appassionato di radio, ne ha fatto il suo lavoro presso RAI fin dal 1997.  Autore del programma Golem di Radio 1, successivamente si è occupato del canale Radio Techetè. Da oltre dieci anni ha uno spazio settimanale di nome Interferenze nel programma Radio 3 Mondo e da luglio del 2021 è responsabile editoriale di RaiPlay Sound, la piattaforma RAI dedicata all’ascolto liveon demand e al podcast. 

L’intervista

Marco Hugo Barsotti:  Innanzitutto aggiornaci su RaiPlay Sound. Ci eravamo lasciati ad Aprile con 12 canali Live, più decine on demand e in quanto utenti avevi detto che nei primi quattro mesi i numeri andavano della direzione che vi aspettavate….

Andrea Borgnino: Allora diciamo che il progetto sta crescendo. I canali live da 12 sono diventati 14, ci sono 2  nuovi canali regionali, uno in sloveno uno e uno in tedesco che arrivano dalla sede di Trieste e dalla sede di Bolzano.
C’è un lavoro di integrazione dei contenuti regionali, quindi oltre questi due canali in live in più ci sono anche i contenuti delle sedi,  Trieste, la Sardegna, la Sicilia e a breve porteremo dentro anche Bolzano e Trento.
Quindi non soltanto contenuti in italiano, ma anche in sardo,in sloveno, in tedesco e in ladino in furlano e in patois.  

Mondo Automotive

Per quanto riguarda l’APP, la grande novità è che è stata resa compatibile con il mondo automotive, quindi Android Auto e Apple car.
Per entrambe c’è un’
interfaccia ottimizzata che permette di fruire tramite queste due interfacce tutte le funzioni di RaiPlay Sound.
Questo è un grande passo avanti che vi posso dare in anteprima, visto che non abbiamo ancora comunicato ufficialmente.
Stiamo anche lavorando ad una piattaforma per le TV connesse, che penso sara’ disponibile a settembre. 

In quanto all’offerta editoriale, ad oggi abbiamo oltre 200 podcast original – e ti faccio notare che siamo online da soli due anni. Abbiamo anche oltre 500 programmi radiofonici disponibili online e 200 audiolbri.

Utenza sofisticata

MHB: Chi ascolta via PlaySound fa le stesse scelte di chi ascolta tramite FM? In altre parole, le “classifiche di ascolto” dei vari programmi sono le stesse o sono differenti?

AB: Di sicuro non sono dati che RAI fa uscire, ma possiamo dare dati generali. La risposta è che il pubblico di RaiPlay Sound è molto diverso da quello che trovamo negli ultimi dati TER, quando TER riportava ancora i dati RAI.
Ad esempio su PlaySound Radio3 è uno dei contenuti live più ascoltati. Discorso diverso (ma sinile) per l’on-demand. 

Noi abbiamo fatto uno strumento molto simile alla top10 di Netflix, che tutti possono trovare sul nostro sito.
In questo momento (intervista registrata il 4 agosto 2023 N.d.R.) vediamo che il contenuto più richiesto è Radio3 Mondo, poi c’è Prima Pagina e Ad Alta Voce: tre contenuti di Radio 3.

Regole sovvertite

Poi la versione audio del programma tv Blu Notte di Lucarelli, poi Wikidadio, poi I Promessi Sposi…. diciamo che nell’ascolto on demand si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM: E’ un ascolto spezzettato di contenuti più vari.
E anche nel lineare non valgono le regole dell’FM, come dicevo.

Aggregatori

MHB: Parliamo di aggregatori e app dedicate. Sia voi che RTL, per fare solo due nomi, avete una app dedicata, molto ricca.
Ma usandola uno resta confinato li, mentre molti ascoltatori passano rapidamente dai contenuti di un broadcaster a quelli di  un altro: un aggregatore è a da questo punto di vista molto più pratico.
Ma li ovviamente i contenuti dedicati si perdono. Non è pensabile un’integrazione delle due esperienze, almeno con gli integratori sviluppati in Italia?

AG: la questione è ampia, è una questione di distribuzione e di sistema. Per quanto riguarda il video puoi vedere che i contenuti non sono solo  su Rai Play, la nostra app per il video.
Li sono stati fatti accordi di distribuzione. Ma noi siamo ancora molto giovani, non abbiamo ancora due anni. L’unico export riguarda Spotify ed è stato fatto perché il mercato italiano è su Spotify. Ma non è stata fatta una trasposizione: su Spotify andiamo a mettere delle serie che pubblichiamo su RaiPlay Sound, ma in un secondo tempo. 

A oggi la scelta RAI è di spingere le nostre sue app, RaiPlay e RaiPlay Sound.

Convergenza

Ne parlavo tra l’altro alcune settimane fa ad alcuni colleghi di BBC: anche loro immaginano un unica app, un merge di iPlayer e di BBC Sound. Una sola app per tutto il servizio pubblico…

MHB: … Si, ma non ti sembra che dal punto di vista degli ascoltatori non sia la scelta ottimale?  Certo, è nell’interesse del broadcaster, ma non è comoda per chi ascolta… che potrebbe alla fine rifiutare il prodotto e preferire un aggregatore dove ha libertà totale.

AB: Si, ma devi tenere conto che noi, come ente pubblico, dobbiamo fare accordi chiari e trasparenti per la distribuzione dei nostri contenuti: non è un discorso banale, non lo è per niente.

Visual

MHB: Terminiamo con la  tecnologia. Pensate di evolvere l’offerta visual di PlaySound, anche nell’ottica di andare incontro alla fruizione in mobilità?  Penso agli schermi per i passeggeri posteriori o anche per il conducente, nelle future auto a guida autonoma.

AB: In questo momento non abbiamo progetti di offerta visual. Noi come sai abbiamo Radio 2, ma la sua offerta video è esclusivamente su RaiPlay, non sulla nostra applicazione che è puramente dedicata all’audio.
Se in futuro ci saranno video podcast le cose potrebbero cambiare, ma per il momento, come dicevo, siamo un’offerta puramente audio. (M.H.B. per FM-World)

Tre premi per i podcast RaiPlaySound

Importanti riconoscimenti per i podcast di RaiPlaySound. I dettagli nel comunicato.

Sono tre i podcast di RaiPlaySound che sono stati premiati domenica 11 giugno, al Teatro Carcano di Milano, durante l’evento finale dell’Italian Podcast Awards.

Gli awards sono l’evento conclusivo de “Il pod”, premio annuale che mette in luce i migliori podcast prodotti nel nostro paese arrivato alla sua seconda edizione, ideato e creato da Andrea Colamedici e Maura Gancitano di Tlon, scuola permanente di filosofia e immaginazione, casa editrice, catena di librerie, agenzia di eventi e molto altro.

Il primo premio, nella categoria Documentari, l’ha ricevuto il podcast “Io Ero il Milanese” scritto e narrato da Mauro Pescio, dove in quattordici puntate si racconta un’incredibile storia vera intrisa di forte umanità, che racconta la storia degli errori e della rinascita di Lorenzo S., un ex-rapinatore di banche che riscatta ogni suo errore.

Nella categoria Green, dedicata ai podcast con tematiche ambientali, ha vinto “In Antartide”, un podcast daily che è stato realizzato nella base antartica Mario Zucchelli dal giornalista scientifico Andrea Bettini di RaiNews24, con la collaborazione di Augusto Piccioni e sonorizzato ogni giorno dalla squadra di RaiPlaySound.

Per la categoria “Sound Design” ha vinto Antannae, un podcast di storie vere e verosimili, raccontate a partire dai suoni custoditi in un luogo immaginario, l’Archivio Dendrosonico di Genova. Antennae è podcast collettivo ideato e curato da Francesca Berardi per RaiPlaySound e scritto con Alessandro Bernard, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi, Sara Poma, Marco Stefanelli.

(Comunicato stampa)

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“Ferite. Via d’Amelio: 30 anni dopo”, il nuovo podcast su RaiPlay Sound

Due episodi raccontati da Donatella Finocchiaro su RaiPlay Sound dal 15 luglio.

È il podcast “Ferite. Via d’Amelio: 30 anni dopo”.

Una storia fatta di uomini straordinari e uomini malvagi. Una storia, raccontata questa volta, dal punto di vista delle donne. “Ferite”, un Podcast Originale di RaiPlay Sound, vuole portare gli ascoltatori sui luoghi di due degli attentati più cruenti che hanno scosso l’Italia, quelli di Capaci e via d’Amelio, in cui persero la vita Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e altri uomini innocenti.

I due nuovi episodi sulla strage di via d’Amelio: 30 anni dopo, verranno rilasciati su RaiPlay Sound venerdì 15 luglio.

La morte di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio del 1992, sembra una strage annunciata. 57 giorni dopo la morte di Giovanni Falcone, l’attentato di via d’Amelio a Palermo conferma quanto sia pericoloso e letale il disegno di Cosa Nostra.

Donatella Finocchiaro racconta la paura di quei giorni, attraverso i ricordi di Piera Aiello, testimone di giustizia molto vicina a Borsellino, e della scrittrice Simonetta Agnello Hornby.

La voce narrante, quella dell’attrice Donatella Finocchiaro si alternerà a quelle di altre donne, che hanno vissuto sulla propria pelle quegli eventi tragici.

Donatella Finocchiaro viaggia tra gli eventi e le memorie di Claudia Loi, sorella di Emanuela, poliziotta uccisa nella strage di via d’Amelio, della professoressa e attivista Rosaria Melilli, della scrittrice Cristina Cassar Scalia e di Dina Lauricella, giornalista e scrittrice che alla questione “depistaggio” ha dedicato parte della sua attività professionale.

Cosa succede a Palermo, e all’Italia intera, dopo la morte di Paolo Borsellino e dei suoi agenti di scorta? All’indignazione generale si affianca un velo di insicurezze e ambiguità con la pericolosa ombra di un depistaggio sullo sfondo.

Ferite – Via d’Amelio: 30 anni dopo è un Podcast Originale RaiPlay Sound, prodotto da Loft produzioni, scritto da Matteo Billi, Francesca La Mantia e Giuseppe Paternò Raddusa.

(Comunicato stampa)

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