La Rai celebra i 70 anni della tv: giornata speciale di iniziative

Il 3 gennaio 1954 esordiva ufficialmente la tv in Italia. La Rai celebra questi settant’anni con diverse iniziative, alcune delle quali anche in radio (che il prossimo 6 ottobre festeggerà a sua volta il centenario). Questo il comunicato di Rai Cultura inerente alla programmazione di Rai Storia.

Settant’anni di tv firmata Rai. Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della prima trasmissione televisiva regolare, Rai Cultura dedica al “compleanno” del piccolo schermo targato Rai – con i suoi grandi protagonisti di ieri e di oggi – gran parte della programmazione di mercoledì 3 gennaio su Rai Storia.

Ad aprire il palinsesto sono le “pillole” della tv sperimentale di “SettantaRai”, alle 00.30, e alle 7.30 “Storie della Tv” con Aldo Grasso racconta gli anni tra il 1926 e il 1954, a partire dalla prima dimostrazione pubblica di un sistema di ripresa e trasmissione televisiva in Italia che diede il via a una lunga fase di sperimentazione, interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale.

Alle 9.30, poi, “Dietro le quinte della tv” di Rinaldo Del Fabbro che – nel 1953 – documentò l’organizzazione della TV negli studi di Milano in vista dell’avvio ufficiale delle trasmissioni, mentre – a seguire – “Storie della Tv” racconta il primo decennio della Tv italiana, dal lancio e dall’affermazione come medium nazionale, sotto il segno delle linee impartite dalla Bbc, “informare-intrattenere-educare”. Alle 10.45, poi, il doc firmato da Ugo Zatterin “Tv dieci anni prima”, trasmesso in occasione dei primi 10 anni di trasmissioni, da cui prende il via anche la puntata di “Storie della Tv”, alle 12.00. Alle 13.00 ancora Zatterin con “Tv dieci anni dopo”, trasmesso nel 1964, l’anno del raggiungimento del quinto milionesimo abbonamento alla Tv.

Ai cambiamenti portati dalla riforma televisiva del 1975 – che introduce il pluralismo delle idee e la concorrenza interna delle reti e delle testate, oltre all’applicazione del colore e alla Terza Rete regionale – è dedicato “Storie della Tv”, alle 15, mentre “Rai54 – Questa è la Tv”, alle 16.00 è una “radiografia” del lavoro della Rai, datata 1973.

Alle 16.45 torna “Storie della Tv” incentrato sul periodo post 1984, quando la Rai deve misurarsi, per la prima volta nella sua storia, con la concorrenza, in particolare con i network privati di Silvio Berlusconi.

E proprio la tv commerciale è il bersaglio della satira di “Indietro tutta”, scritta da Renzo Arbore e Ugo Porcelli, riproposta alle 17.45, e seguita dall’ultimo capitolo delle “Storie della Tv” che si sofferma sullo scenario degli anni 2000.

In serata, poi, a “Passato e Presente” – in onda alle 20.30 – Paolo Mieli e la professoressa Silvia Cassamagnaghi analizzano in particolare la presenza delle donne all’interno della televisione, inizialmente limitato al ruolo di annunciatrice o di conduttrice, ma destinato a intensificarsi notevolmente, davanti e dietro le telecamere.

A chiudere la programmazione dedicata su Rai Storia una puntata speciale di “SettantaRai” che raccoglie tutte le “pillole” trasmesse quotidianamente dal 13 novembre per raccontare i mesi di sperimentazioni e prove che precedettero l’avvio ufficiale delle trasmissioni.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

70 anni di TV, 100 anni di radio: i loghi dell’anniversario Rai

Il 2024 sarà un anno importante per la Rai.

La radiotelevisione di Stato celebrerà i 70 anni della TV ed i 100 anni della radio.

Una doppia prestigiosa ricorrenza, celebrata con un logo speciale che evidenzia i due numeri.

I loghi, che saranno disponibili in versione statica e dinamica, verranno posizionati in testa e in coda a tutti i programmi che tratteranno il tema dell’anniversario.

Inoltre, per tutto il 2024, il logo on screen sarà visibile nella parte alta dello schermo durante la messa in onda.

L’esordio ufficiale della televisione in Italia avvenne il 3 gennaio 1954, mentre quello della radio il 6 ottobre 1924.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

La Rai per la Giornata internazionale delle Persone con disabilità

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale della disabilità. Diverse le iniziative in programma sulla Rai (radio e tv).

In occasione della Giornata internazionale indetta nel 1992 dalle Nazioni Unite per le persone disabili e i loro diritti, che si celebra ogni anno il 3 dicembre, la Rai propone un palinsesto dedicato, a cominciare dalla puntata speciale de “Il giorno e la storia”, in onda su Rai Storia a mezzanotte e in replica alle 8.30, 11.30, 13.30 e 20.10.

Si continua su Rai 1, sempre nella mattinata di domenica 3, con “Uno Mattina in famiglia” e poi alle 10.30 con “A Sua Immagine“. Su Rai 3, invece, alle 10.15, andrà in onda la consueta puntata di “O Anche No” il programma di Paola Severini Melograni dedicato al mondo dei diversamente abili e ai loro problemi. Del tema si parlerà anche in “Timeline” sempre in onda su Rai 3 alle 10.45.

Si prosegue nel pomeriggio domenicale su Rai 2 nell’ambito delle sue consuete trasmissioni sportive, a partire dal Tg Sport della domenica alle 18:05 per continuare alle 18.25 con “90° minuto”. Nel corso de “La Domenica Sportiva”, dalle 22.45, l’annuncio che Rai 2 sarà rete olimpica e paraolimpica per i Giochi di Parigi 2024.

Anche le testate d’informazione regionale e nazionale domenica 3 dicembre proporranno servizi e approfondimenti sul tema: TGR Abruzzo e Puglia garantiranno servizi dedicati nello spazio Buongiorno Regione e nei telegiornali e giornali radio regionali, e Rai Radio coprirà con diversi servizi nei GR. Di arte, fruizione dell’arte e persone disabili si occuperà anche il programma radiofonico “Te la do io l’arte” in onda su Rai Radio 1 la domenica dalle 9.30 alle 10.00 e a cura di Nicolas Ballario. Quasi in contemporanea alle 9.30 su Rai Radio 3 “Uomini e profeti”, la trasmissione religiosa con Felice Cimatti. Sul tema tornerà alle 12.25 “Domenica Sport” su Rai Radio 1, mentre su Radio 3 alle 20 “Radio 3 Suite” con Anna Soffici, coordinatrice area accessibilità Gallerie degli Uffizi, tratterà del secondo libro tattile delle Gallerie degli Uffizi dedicato al ritratto di Raffaello conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti.

Lunedì 4 dicembre alle 10.35 dei problemi clinici e medici legati alla disabilità e alla mancanza di inclusione delle persone diversamente abili si parlerà nella trasmissione “Elisir” su Rai 3, e martedì 5 dicembre la trasmissione “Geo” condotta da Sveva Sagramola ospiterà in studio l’allenatore e un giocatore dell’unica scuola di calcio italiana per non vedenti, quella offerta dalla ASDD Roma dove da oltre 20 anni si impara il “blind football”, il calcio cieco, un esempio che spiega quanto di straordinario può aggiungere lo sport alla vita di una persona con disabilità.

Per quanto riguarda le piattaforme Rai, il 3 dicembre saranno pubblicati vari contributi che saranno fruibili su richiesta.

Si parte da Rai Scuola che propone quattro interviste a giovani diversamente abili che testimoniano il potere che ha lo sport di abbattere tutte le barriere. Tratte dal programma “Toolbox2”, le storie della schermitrice Loredana Trigilia, di Arturo Mariani della nazionale calcio amputati, della maratoneta Manuela Migliaccio e di Matteo Cavagnini capitano della Nazionale di basket in carrozzina. Dal programma “La scuola in tivù” sono tratti invece gli approfondimenti dedicati alle paraolimpiadi.

Ricchissima la programmazione di RaiPlay, che per l’occasione pubblicherà dal 3 dicembre una serie dal titolo “Il Bene che opera”, realizzata da Rai Pubblica Utilità in collaborazione con l’Opera della Provvidenza S. Antonio da Padova, nell’ambito di una specifica media partnership: 6 brevi episodi con le testimonianze dirette degli operatori che lavorano a contatto con le persone diversamente abili per accompagnare i telespettatori nella riflessione sui diritti di queste persone e sui loro progetti di vita. Gli episodi saranno accessibili con sottotitoli dal 3 dicembre, poi con la LIS e l’audiodescrizione.

Sulla piattaforma RaiPlay saranno inoltre pubblicati numerosi documentari dedicati al tema.

RaiPlay Sound, la piattaforma radiofonica, proporrà testimonianze, interviste, approfondimenti dai programmi “Tutta la città ne parla”, “La lingua batte”, “Giù la maschera”, e dai podcast “Il sillabario delle emozioni”, “La montagna che cura”.

Particolare evidenza sarà data ai documentari radiofonici del catalogo di “Tre soldi”: “Tutto normale. Un altro sguardo sulla disabilità” di Enrichetta Alimena, che racconta le storie di Giampiero, Ketty e Daniele, tre persone che lottano quotidianamente per avere una vita appagante nonostante la loro condizione di disabilità, e “Salto nel buio” di Valentina Lo Surdo, che racconta la straordinaria esperienza di un gruppo – cinque donne, di cui una non vedente, e un uomo – in cammino sulla Via degli Dei, la via transappenninica che unisce Bologna a Firenze, dove l’esperienza fisica del cammino diventa un percorso di ascolto in cui ognuno dei partecipanti impara a vedere con le orecchie, il naso, i piedi e affronta emozioni imprevedibili, difficoltà impreviste, sconfitte e vittorie.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Rai: i giornalisti senza contratto pronti alla mobilitazione

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.

Lunedì 6 novembre 2023, si è riunita l’assemblea dei giornalisti che lavorano nelle reti Rai senza contratto giornalistico.

Hanno partecipato in presenza e online 130 persone: si tratta di oltre il 50 per cento dei giornalisti non contrattualizzati come tali (‘false’ partite IVA e interni con contratto da programmisti multimediali) che ogni giorno contribuiscono in modo imprescindibile a realizzare i programmi di informazione del Servizio Pubblico: tutti, nessuno escluso, eccettuati i TG.

L’Assemblea ha votato a larghissima maggioranza il seguente documento.

“Esprimiamo profonda preoccupazione perché il tavolo aperto lo scorso marzo sulla nostra situazione contrattuale, che si protrae ormai da anni, si è arenato dopo continui rinvii. Chiediamo di convocarlo al più presto per avviare una rapida definizione positiva della nostra vertenza. Rivendichiamo il nostro diritto ad avere il contratto nazionale di lavoro giornalistico Rai-Usigrai. Consideriamo inaccettabile che la Rai, azienda pubblica, non riconosca ai lavoratori il contratto previsto dalla legge, e si renda colpevole dell’applicazione di contratti illegittimi e irregolari”.

L’Assemblea si è infine dichiarata pronta ad aprire, assieme alle proprie legittime rappresentanze sindacali, una fase di mobilitazione che contempli ogni iniziativa utile a conseguire il riconoscimento dei propri diritti.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Ascolti radiofonici: Mucciante (Rai) replica a Silvestri (Ter)

A distanza di 24 ore dalle dichiarazioni del presidente Federico Silvestri (Tavolo Editori Radio), in merito alle novità che riguarderanno l’indagine TER, arriva la replica di Flavio Mucciante, vicedirettore della Direzione Radio della Rai. Questo il comunicato.

Chi ha paura del meter nelle rilevazioni radiofoniche in Italia? Perché non si vuole costituire una nuova Audiradio? Chi trae vantaggio dagli attuali equilibri di mercato? Ha senso riproporre lo sbiadito remake di una governance che in questi anni ha mostrato totale inadeguatezza, costretta ad un cambio di passo solo da una delibera dell’AgCom?

Sono alcuni degli interrogativi, lanciati da Flavio Mucciante, vicedirettore della Direzione Radio della Rai e responsabile del Centro di via Asiago, che bolla come “surreali” alcune delle dichiarazioni, rilasciate ieri dal presidente del Tavolo Editori Radio Federico Silvestri. “Sono anni che denunciamo l’inadeguatezza dell’indagine telefonica” – incalza Mucciante.

E oggi, “nonostante la durissima presa di posizione dell’AgCom – apprendiamo che anche nel 2024 non avremo dati affidabili. Del resto – aggiunge Mucciante – il presidente Silvestri, anche nella sua ultima dichiarazione, rilancia come un sorprendente risultato i 3 milioni di ascoltatori in più, registrati in solo semestre, quando tutti sanno che quel dato è stato drogato da martellanti campagne di autopromozione e da un questionario obsoleto”. E poi – si chiede il vicedirettore di Radio Rai – come fa Silvestri a dire che Ter rappresenta la quasi totalità delle componenti pubbliche della radiofonia italiana? Chi ha interesse a tenere fuori la Rai? “Chi sceglie di investire su una rete del Servizio pubblico lo fa per un preciso posizionamento culturale e sociale. La sola presenza della Rai al tavolo è garanzia di affidabilità”.

“È di tutta evidenza che, in questo scenario, non possiamo prendere in esame una riedizione di Ter – dice Mucciante – ma saremmo pronti ad entrare subito in una nuova società per una nuova indagine, che abbia tutti gli elementi indicati da AgCom”. Una ricerca “integrata con altri strumenti, anche di rilevazione passiva, come il meter. E non solo, come propongono alcuni, con l’ascolto digitale, che rappresenta ancora una percentuale troppo esigua rispetto al totale”. Radio Rai non può stare sul mercato senza ascolti- sostengono alcuni. Ma un’indagine seria -secondo Mucciante – “non può prescindere dalla presenza delle reti del Servizio Pubblico”.

Cosa augurarci, allora, in questo scenario, per il futuro della radio in Italia? Mucciante non ha dubbi: “che la presidenza di Ter con un atto di responsabilità, che finora non c’è stato, prenda atto della bocciatura di AgCom, del fallimento delle scelte di questi ultimi anni, facendo un passo indietro, che consenta l’avvio di una fase nuova : una nuova società con editori, investitori e pubblicitari e una nuova Audiradio, alla quale Rai ha già manifestato la sua convinta adesione”.

(Ufficio Stampa Rai)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Dj Osso: “Ho deciso di non andare più in onda su Rai Radio2”

Dj Osso non sarà più in onda su Rai Radio2. Lo annuncia lui stesso, tramite il seguente post condiviso sui social.

Ciao a tutti!

Volevo annunciare che da sabato 16 Settembre, dopo 4 anni, ho deciso di non andare più in onda su Rai Radio2 nel programma Tutti Nudi.

Ho preso questa difficile decisione in quanto nella vita ci sono delle priorità ed in questo momento la Rai per me non è vista come una priorità in quanto il mio modo di pensare, di vivere e di fare radio si discosta da quello che avrei dovuto continuare a fare (in poche parole odio lavorare solo per prendere uno stipendio).

Ciò non vuol dire che abbia discusso o litigato con qualcuno, anzi mi mancheranno tutti, ma solamente che ho bisogno di altro ora.

Il lavoro fatto con i miei amici Antonio Mezzancella e Pippo Lorusso credo sia stato ottimo avendo tirato su gli ascolti in una fascia oraria che, nel momento in cui siamo entrati, era praticamente morta.

Sono stati 4 anni belli e ringrazio la Rai per l’opportunità che mi ha concesso, ringrazio chi ha lavorato con me (oltre a Pippo ed Antonio) in primis Paola Masini per aver creduto in noi, i curatori ed amici Roberto Deidda e Fabio Casalinuovo, i registi Alessandro Provenzano, Luca Bona ed Edi Brundo, il direttore del weekend Gustavo Pacifico, la redazione Roberto Testarmata, Laura Zullo e Maria Vittoria Scartozzi, in ultimo, ma non d’importanza, il nostro manager Andrea Mainolfi MM Agency&Management per il lavoro svolto.

Sono stati 4 anni intensi ma ora è il momento di pensare a nuovi orizzonti e portare tutta la mia passione e le mie idee, sempre strambe ma diverse, verso nuovi progetti…

Perché la pentola già bolle….!

(dalle pagine social di Dj Osso)