La storia dell’Italia raccontata a teatro e su Rai Radio3

Torna in teatro “L’Italia alla radio”, un serie in sei episodi dallo Stabile di Bolzano. I dettagli nel comunicato.

Secondo appuntamento, giovedì 14 marzo alle 20.30, in diretta su Rai Radio3 con “L’Italia alla radio”, una serie in sei episodi firmata da Roberto Cavosi, per altrettanti spettacoli messi in scena dal Teatro Stabile di Bolzano e presentata nell’ambito di “Wordbox- Parole per il teatro”.

“Una piccola famiglia” – questo il titolo del secondo episodio – tratteggia una vicenda accaduta nel 1969, ma che abbraccia tutti gli anni ’60 fino all’inizio del terrorismo. La messa in scena è interpretata dallo stesso Cavosi affiancato da Salvatore Cutrì, Daniela Giordano, Alessandra Limetti e Maria Giulia Scarcella.

Le letture sceniche sono un omaggio ai 100 anni di “vita” della radiofonia pubblica italiana (nata come U.R.I. quindi E.I.A.R. e infine Rai), raccontano le vicende del nostro Paese dalla Seconda guerra mondiale alla strage di Nassirya. Il filo conduttore costante è rappresentato dalla famiglia: si alternano racconti del “piccolo vivere” familiare in contrapposizione ai grandi avvenimenti di cui naturalmente è immancabile messaggera la radio.

(Comunicato stampa)

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Rai Radio3: si rinnova “Wikiradio”

Prende il via una nuova versione di “Wikiradio”, il programma pomeridiano di Rai Radio3. I dettagli nel comunicato.

Per dodici anni “Wikiradio”, la trasmissione di Radio3 in onda alle 14 dal lunedì al venerdì, ha raccontato quotidianamente una vicenda storica accaduta proprio quel giorno.

Settimana dopo settimana, ha costruito un’enciclopedia radiofonica realizzata impastando nuove fonti e materiali del passato.

Dopo dodici anni, la trasmissione si rinnova.

Dal 16 gennaio nasce “Wikiradio. Le voci della Storia”, la nuova enciclopedia di Radio3 che riorganizza la memoria storica attenendosi a cinque categorie ricorrenti ogni settimana: il lunedì è riservato ai discorsi, il martedì alle immagini fotografiche, il mercoledì agli influencer nella Storia (ovvero personaggi che per qualche motivo cambieranno il corso degli eventi), il giovedì ai carteggi, il venerdì ai luoghi (raccontati attraverso la testimonianza di chi li ha attraversati in momenti cruciali).

Ogni giorno studiosi, storici, esperti e critici, a partire da un documento sonoro, dalla descrizione di un’immagine o dalla lettura di un testo, raccontano il nostro recente passato per un pubblico appassionato, curioso, interessato a riflettere, comprendere e interpretare il presente attraverso la conoscenza approfondita della storia.

“Wikiradio. Le voci della Storia” diventa così non solo un’enciclopedia sonora, ma anche un omaggio alla storia orale, che quotidianamente aiuta a preservare, divulgare e attualizzare, grazie anche al supporto del prezioso archivio Rai, baule di voci e suoni originali del passato.

Il nuovo format di Wikiradio sarà presentato il 15 gennaio 2024 in un luogo rappresentativo: la Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, a Roma.

Quel giorno la prima trasmissione della nuova stagione sarà eccezionalmente realizzata in diretta, e introdotta dal direttore editoriale dell’Istituto Treccani, Massimo Bray.

Dalle 14 alle 15 cinque esperti – Umberto Gentiloni, Alessandra Mauro, Maria Cristina Marcuzzo, Francesco Fiorentino, Arnaldo Colasanti – presenteranno cinque fonti storiche risalenti a un anno cruciale, il 1946: il discorso di Alcide De Gasperi alla conferenza di pace pronunciato il 10 agosto a Parigi, lo scatto di Margaret Bourke-White di Gandhi all’arcolaio, il pensiero dell’economista J.M. Keynes, il carteggio tra Hannah Arendt e il drammaturgo Hermann Broch, la fondazione della Casa della cultura di Milano.

Ad accompagnare dal vivo la puntata ci sarà la musica di Riccardo Manzi.

(Comunicato stampa)

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La “prima” della Scala: il “Don Carlo” su Rai1 in 4K, su Rai Radio3 e su RaiPlay

Giovedì 7 dicembre, la Rai seguirà come sempre la “prima” della Scala di Milano. I dettagli nel comunicato.

Un Don Carlo mai visto. Per la prima volta Rai Cultura riprende in 4K una prima della Scala per trasmetterla come ormai di consueto in diretta su Rai1.

Avrà quindi una definizione quattro volte superiore rispetto agli standard televisivi a cui siamo abituati il Don Carlo di Giuseppe Verdi che inaugura la stagione del Teatro alla Scala giovedì 7 dicembre 2023, con il Direttore musicale Riccardo Chailly sul podio e la regia di Lluis Pascal.

Dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto.

Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta anche su Radio3 e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la prima. Oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Verdi nelle case degli italiani, perché la grande musica è di tutti, come ha dimostrato il milione e mezzo di telespettatori del Boris Godunov del 7 dicembre 2022.

Oltre a trasmettere l’opera, con grande attenzione per la ripresa audio e video curata dal Centro di Produzione TV di Milano, come di consueto la Rai racconterà anche ciò che accade attorno allo spettacolo più atteso della Stagione.

Su Rai1 Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Serena Scorzoni dal foyer, condurranno la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti. Per Rai Radio3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Oreste Bossini. Saranno coinvolte anche le diverse testate giornalistiche della Rai con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e dal foyer della Scala.

Come per il Boris Godunov del 2022, anche quest’anno la trasmissione dell’opera sarà corredata dall’audiodescrizione in diretta, grazie alla quale anche le persone cieche e ipovedenti potranno avvalersi di tutte quelle informazioni visive non trasmesse verbalmente – costumi, aspetto e mimica dei personaggi, azioni non parlate, location, scenografia e luci –, tale accessibilità sarà estesa anche a tutto ciò che accadrà intorno allo spettacolo e verrà trasmesso in TV prima dell’inizio e durante l’intervallo. Il servizio è realizzato da Rai Pubblica Utilità – Accessibilità.

L’audiodescrizione, attivabile dal televisore sul canale audio dedicato – e fruibile anche in streaming su RaiPlay – fa parte del percorso di inclusione intrapreso con impegno e determinazione dalla Rai, con l’obiettivo di rendere sempre più concreta e ampia l’offerta di vero servizio pubblico. L’intero evento sarà anche sottotitolato su Rai1.

Si avvarranno delle riprese in Alta Definizione diffuse da Rai circa 40 sedi coinvolte nell’iniziativa sociale “Prima Diffusa” del Comune di Milano e il maxischermo collocato al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, che offre la Prima ai cittadini.

Sono numerosi i broadcaster di tutti i continenti che trasmetteranno l’evento in diretta da Milano grazie agli accordi sottoscritti con Rai Com: da ARTE per Austria, Belgio, Francia, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo alla Svizzera RSI, dalla portoghese RTP alla ceca Česká Televize. Dall’Europa al Giappone, dove la NHK manderà in onda “Don Carlo” (in differita) in formato 4K HDR.

La prima della Scala sarà fruibile in tutto il mondo sulla piattaforma Medici Tv e sarà proiettata in diretta anche nelle sale cinematografiche di Spagna, Svizzera, America Latina, Australia e Nuova Zelanda e in un network di quindici sale italiane.

(Comunicato stampa)

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“La Barcaccia” cambia volto: nuova edizione per lo storico programma di Rai Radio3

“La Barcaccia”, storico programma di Rai Radio3 in onda alle 13.00 e nato nel 1988, cambia volto.

Lo annuncia Roberta Vespa, regista e curatrice dell’appuntamento meridiano.

“Il 13 novembre alle 13.00 parte Voci in Barcaccia Lab, appuntamento che diventa fisso ogni lunedì e venerdì. Musica dal vivo, radio partecipata, dibattiti musicali tra generazioni offriranno la possibilità di approfondire grandi temi legati al mondo dell’opera”, riporta via social.

“Il 13” – continua – “cominciamo con una delle voci più belle della seconda edizione del concorso Voci in Barcaccia.Largo ai giovani!, il soprano Maria Cristina Napoli, al pianoforte Sabrina Trojse. Parte anche la collaborazione con Agis Scuola con l’intento di coinvolgere i più giovani mettendoli in contatto con le opportunità offerte dalle più importanti fondazioni lirico sinfoniche”.

Ma non solo: “Il martedi, mercoledi e giovedi la striscia quotidiana si chiamerà Voci in Barcaccia e ospiterà tantissimi critici musicali, grandi nomi dell’opera e ogni giovedì i protagonisti del dietro le quinte dei nostri più importanti teatri”.

Il concorso “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!” tornerà dal 16 gennaio per proseguire fino al 16 maggio, con sette serate dal vivo, di cui sei in diretta dalla sede di via Asiago a Roma e la finale dal Teatro dell’Opera.

A condurre questa nuova versione del programma, in onda come sempre dalle 13.00 alle 13.45, sarà Enrico Stinchelli, ‘orfano’ del collega storico Michele Suozzo.

Proprio Stinchelli – che dal 30 ottobre è tornato in onda con “Suona l’una”, programma preludio a “Voci in Barcaccia” – ha spiegato in un post sui social le motivazioni che hanno portato a questo ‘ridimensionamento’.

La Barcaccia ha rappresentato una parte importante del mio lavoro in Rai, nacque dalle ceneri di “Foyer” (trasmissione inventata da Paolo Donati: io conducevo ogni giorno, Sandro Rinaldi tre volte a settimana e Michele Suozzo due giorni). Dopo la morte prematura di Sandro restammo io e Michele, che mi affiancò nella quotidiana. Fino al giugno del 2023: da Foyer si passò al Club dell’Opera per tre anni, poi il format divenne La Barcaccia“, scrive.

“Da 35 anni a questa parte moltissime cose sono cambiate: quello che un tempo poteva essere tollerato come lazzo o scherzo o battuta, oggi non lo è più. Molti nomignoli affibbiati qua e là, risatine, allusioni, scherzi e soprattutto battute autoreferenziali non sono più accettabili. Bisogna rinnovare il proprio linguaggio (salvandone il lato satirico e la leggerezza), creare nuove rubriche e cambiare, questa è la nuova linea editoriale voluta e determinata assieme alla direzione di Radio3 e alla regista e curatrice Roberta Vespa, con i quali si è avviato un processo di cambiamento fin dai tempi del covid. Voglio tranquillizzare gli animi più esacerbati, i leoni da pastiera e i vari amici e nemici che navigano nelle tumultuose acque del web: non c’è stato alcun litigio, alcuna epurazione (né politica né di alcun tipo), non ci sono vittime e non ci sono killer (come pure ho letto). Semplicemente é venuta meno l’armonia e l’adesione al nuovo format, nonostante i moltissimi consigli e i segnali inviati di continuo, da me e dalla curatrice della trasmissione. Ogni programma, soprattutto se annoso, ha bisogno di rinnovarsi: non si può continuare con la routine, con l’autoreferenzialità e crogiolarsi sugli allori del passato. Ora più che mai “Voci in Barcaccia” guarda avanti. Questa è la nuova sfida che ci attende a partire da lunedì 13 novembre su Rai Radio3, conclude il conduttore.

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Su Radio3, il debutto del nuovo Direttore principale dell’Orchestra Rai

Importante esordio su Rai5 e su Rai Radio3. I dettagli nel comunicato.

È il primo concerto di Andrés Orozco-Estrada sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dopo la sua nomina a Direttore principale della compagine, quello in programma sabato 14 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, proposto in serata unica e fuori abbonamento.

L’appuntamento, ripreso da Rai Cultura che lo trasmetterà su Rai5 successivamente, precede l’avvio della Stagione 2023/2024 previsto il 26 e 27 ottobre, con il Direttore emerito Fabio Luisi sul podio e la grandissima Martha Argerich al pianoforte. Il concerto, con trasmissione in live streaming sul portale di Rai Cultura, sarà registrato anche da Radio3 che lo manderà in onda successivamente in differita.

In apertura Orozco-Estrada propone la celebre Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551 di Wolfgang Amadeus Mozart detta “Jupiter”. Composta in un periodo difficile per il musicista austriaco, dato da incertezze economiche, affettive e psichiche, la pagina è caratterizzata da un tono grandioso e olimpico, e conclude il ciclo delle sue ultime tre sinfonie, scritte in soli tre mesi tra giugno e agosto del 1788.

Nella seconda parte della serata sono invece in programma i “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij, proposti nell’orchestrazione realizzata nel 1922 da Maurice Ravel. L’occasione di una visita alla mostra postuma di disegni dell’amico architetto Viktor Hartmann, fornì a Musorgskij, nel 1874, lo spunto per una suite di pezzi pianistici di potente fantasia che, fra una “Promenade” e l’altra nelle sale dell’esposizione, descrive dieci quadri dietro cui si celano altrettanti stati d’animo. Ravel, sul quale la musica russa e in particolare quella di Musorgskij esercitò una grande attrattiva, fu talmente conquistato dal fascino dei “Quadri” che ne realizzò una versione orchestrale celebre per la sua ricchezza coloristica.

Andrés Orozco-Estrada, nato a Medellín, in Colombia, nel 1977, ha debuttato con l’Osn nel maggio 2022, e proprio nell’ottobre 2023 inizia una collaborazione di tre anni che lo porterà sul podio della Rai più volte in stagione e in tournée. È stato a capo di compagini come l’Orchestra della Radio di Francoforte, i Wiener Symphoniker e la Houston Symphony. Dalla stagione 2025/2026 diventerà Generalmusikdirektor della Città di Colonia, prendendo le redini della Gürzenich Orchestra e dell’Opera della città tedesca, una delle più importanti metropoli culturali europee. Dirige abitualmente orchestre come i Wiener e i Berliner Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Gewandhausorchester di Lipsia e quella del Concertgebouw di Amsterdam.

(Comunicato stampa)

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borgnino raiplay sound

RaiPlay Sound e il futuro dell’ascolto radiofonico: intervista a Andrea Borgnino (RAI)

Andrea Borgnino (RAI): Rai PlaySound sta crescendo rapidamente, ora anche con i contenuti regionali e con versioni ottimizzate per la mobilità. Nell’ online si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM, con classifiche di ascolto sovvertite.
Contenuti RAI su altri aggregatori? È una questione molto complessa. Radio 2 Visual è disponibile solo su Rai Play, noi siamo una app dedicata all’audio.

RAI e il mondo dell’audio OnLine

Prosegue la nostra serie di articoli “Intrattenimento e lavoro in auto”. Dopo aver parlato con l’ing La Teana di RTL e con Charles Kelly è oggi la volta RAI, dove Andrea Borgnino (IWOHK) ricopre da circa 2 anni il ruolo di head di RaiPlay Sound, la app/aggregatore dei contenuti RAI ispirata in parte anche al prestigioso modello inglese di BBC Sounds.  

Con Andrea abbiamo parlato dei nuovi contenuti, del profilo di chi ascolta i podcast rispetto a chi ascolta la radio lineare ma anche della questione app proprietarie (mono-broadcaster) vs gli aggregatori. 

L’audio completo della conversazione è disponibile a questo indirizzo.

Andrea Borgnino 

Grande appassionato di radio, ne ha fatto il suo lavoro presso RAI fin dal 1997.  Autore del programma Golem di Radio 1, successivamente si è occupato del canale Radio Techetè. Da oltre dieci anni ha uno spazio settimanale di nome Interferenze nel programma Radio 3 Mondo e da luglio del 2021 è responsabile editoriale di RaiPlay Sound, la piattaforma RAI dedicata all’ascolto liveon demand e al podcast. 

L’intervista

Marco Hugo Barsotti:  Innanzitutto aggiornaci su RaiPlay Sound. Ci eravamo lasciati ad Aprile con 12 canali Live, più decine on demand e in quanto utenti avevi detto che nei primi quattro mesi i numeri andavano della direzione che vi aspettavate….

Andrea Borgnino: Allora diciamo che il progetto sta crescendo. I canali live da 12 sono diventati 14, ci sono 2  nuovi canali regionali, uno in sloveno uno e uno in tedesco che arrivano dalla sede di Trieste e dalla sede di Bolzano.
C’è un lavoro di integrazione dei contenuti regionali, quindi oltre questi due canali in live in più ci sono anche i contenuti delle sedi,  Trieste, la Sardegna, la Sicilia e a breve porteremo dentro anche Bolzano e Trento.
Quindi non soltanto contenuti in italiano, ma anche in sardo,in sloveno, in tedesco e in ladino in furlano e in patois.  

Mondo Automotive

Per quanto riguarda l’APP, la grande novità è che è stata resa compatibile con il mondo automotive, quindi Android Auto e Apple car.
Per entrambe c’è un’
interfaccia ottimizzata che permette di fruire tramite queste due interfacce tutte le funzioni di RaiPlay Sound.
Questo è un grande passo avanti che vi posso dare in anteprima, visto che non abbiamo ancora comunicato ufficialmente.
Stiamo anche lavorando ad una piattaforma per le TV connesse, che penso sara’ disponibile a settembre. 

In quanto all’offerta editoriale, ad oggi abbiamo oltre 200 podcast original – e ti faccio notare che siamo online da soli due anni. Abbiamo anche oltre 500 programmi radiofonici disponibili online e 200 audiolbri.

Utenza sofisticata

MHB: Chi ascolta via PlaySound fa le stesse scelte di chi ascolta tramite FM? In altre parole, le “classifiche di ascolto” dei vari programmi sono le stesse o sono differenti?

AB: Di sicuro non sono dati che RAI fa uscire, ma possiamo dare dati generali. La risposta è che il pubblico di RaiPlay Sound è molto diverso da quello che trovamo negli ultimi dati TER, quando TER riportava ancora i dati RAI.
Ad esempio su PlaySound Radio3 è uno dei contenuti live più ascoltati. Discorso diverso (ma sinile) per l’on-demand. 

Noi abbiamo fatto uno strumento molto simile alla top10 di Netflix, che tutti possono trovare sul nostro sito.
In questo momento (intervista registrata il 4 agosto 2023 N.d.R.) vediamo che il contenuto più richiesto è Radio3 Mondo, poi c’è Prima Pagina e Ad Alta Voce: tre contenuti di Radio 3.

Regole sovvertite

Poi la versione audio del programma tv Blu Notte di Lucarelli, poi Wikidadio, poi I Promessi Sposi…. diciamo che nell’ascolto on demand si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM: E’ un ascolto spezzettato di contenuti più vari.
E anche nel lineare non valgono le regole dell’FM, come dicevo.

Aggregatori

MHB: Parliamo di aggregatori e app dedicate. Sia voi che RTL, per fare solo due nomi, avete una app dedicata, molto ricca.
Ma usandola uno resta confinato li, mentre molti ascoltatori passano rapidamente dai contenuti di un broadcaster a quelli di  un altro: un aggregatore è a da questo punto di vista molto più pratico.
Ma li ovviamente i contenuti dedicati si perdono. Non è pensabile un’integrazione delle due esperienze, almeno con gli integratori sviluppati in Italia?

AG: la questione è ampia, è una questione di distribuzione e di sistema. Per quanto riguarda il video puoi vedere che i contenuti non sono solo  su Rai Play, la nostra app per il video.
Li sono stati fatti accordi di distribuzione. Ma noi siamo ancora molto giovani, non abbiamo ancora due anni. L’unico export riguarda Spotify ed è stato fatto perché il mercato italiano è su Spotify. Ma non è stata fatta una trasposizione: su Spotify andiamo a mettere delle serie che pubblichiamo su RaiPlay Sound, ma in un secondo tempo. 

A oggi la scelta RAI è di spingere le nostre sue app, RaiPlay e RaiPlay Sound.

Convergenza

Ne parlavo tra l’altro alcune settimane fa ad alcuni colleghi di BBC: anche loro immaginano un unica app, un merge di iPlayer e di BBC Sound. Una sola app per tutto il servizio pubblico…

MHB: … Si, ma non ti sembra che dal punto di vista degli ascoltatori non sia la scelta ottimale?  Certo, è nell’interesse del broadcaster, ma non è comoda per chi ascolta… che potrebbe alla fine rifiutare il prodotto e preferire un aggregatore dove ha libertà totale.

AB: Si, ma devi tenere conto che noi, come ente pubblico, dobbiamo fare accordi chiari e trasparenti per la distribuzione dei nostri contenuti: non è un discorso banale, non lo è per niente.

Visual

MHB: Terminiamo con la  tecnologia. Pensate di evolvere l’offerta visual di PlaySound, anche nell’ottica di andare incontro alla fruizione in mobilità?  Penso agli schermi per i passeggeri posteriori o anche per il conducente, nelle future auto a guida autonoma.

AB: In questo momento non abbiamo progetti di offerta visual. Noi come sai abbiamo Radio 2, ma la sua offerta video è esclusivamente su RaiPlay, non sulla nostra applicazione che è puramente dedicata all’audio.
Se in futuro ci saranno video podcast le cose potrebbero cambiare, ma per il momento, come dicevo, siamo un’offerta puramente audio. (M.H.B. per FM-World)