“Guglielmo Marconi, un visionario in Inghilterra”: Giorgio Zanchini rivive i primi anni dello scienziato

Una puntata dedicata alla storia di Guglielmo Marconi, lo scienziato che ha rivoluzionato la storia delle comunicazioni.

Se ne è parlato nel terzo appuntamento di “Italic, carattere italiano”, il programma del sabato sera di Rai3 condotto da Giorgio Zanchini.

Nell’episodio tramesso il 14 ottobre, ci si è concentrati soprattutto sul periodo britannico dell’inventore bolognese, a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900.

Comunicazioni wireless, radio, televisione: Marconi ha dato il suo contributo ad ognuno di questi apparecchi e lo ha fatto dal Regno Unito.

Lì, il giovane scienziato ha consolidato i suoi esperimenti sulle onde elettromagnetiche, arrivando a collaborare con la Royal Navy e approntando i primi dispositivi per il salvataggio in mare.

Grazie a Marconi e al telegrafo senza fili, furono inviati i primi messaggi di SOS.

A completare il racconto, servizi video originali realizzati tra l’Italia e la Gran Bretagna, che raccontano i luoghi ed i paesaggi attraversati da Marconi.

Inoltre, interviste con ospiti d’eccezione.

Insieme a Giorgio Zanchini ci sono Elettra Marconi (figlia di Guglielmo), Guido Tonelli (fisico che è stato portavoce ed ha contribuito all’esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs) e Gabriele Balbi (professore di Media Studies).

“Italic, carattere italiano” è disponibile su RaiPlay, cliccando QUI.

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Dal 23 ottobre, “Aspettando Viva Rai2”

Si avvicina la data del ritorno di “Viva Rai2”.

Lo spettacolo del primo mattino di Fiorello, come già annunciato da diversi spot in onda, prenderà il via il 6 novembre e sarà anticipato alle 7.00.

Nelle ultime ore, tuttavia, è arrivata un’altra anteprima.

Come nella scorsa edizione, anche quest’anno lo show vero e proprio avrà una sorta di ‘rodaggio’ social con “Aspettando Viva Rai2”.

Lo rende noto lo stesso Fiorello, specificando che si potrà seguire su Instagram e su RaiPlay.

In questo caso, l’esordio è per lunedì 23 ottobre.

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borgnino raiplay sound

RaiPlay Sound e il futuro dell’ascolto radiofonico: intervista a Andrea Borgnino (RAI)

Andrea Borgnino (RAI): Rai PlaySound sta crescendo rapidamente, ora anche con i contenuti regionali e con versioni ottimizzate per la mobilità. Nell’ online si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM, con classifiche di ascolto sovvertite.
Contenuti RAI su altri aggregatori? È una questione molto complessa. Radio 2 Visual è disponibile solo su Rai Play, noi siamo una app dedicata all’audio.

RAI e il mondo dell’audio OnLine

Prosegue la nostra serie di articoli “Intrattenimento e lavoro in auto”. Dopo aver parlato con l’ing La Teana di RTL e con Charles Kelly è oggi la volta RAI, dove Andrea Borgnino (IWOHK) ricopre da circa 2 anni il ruolo di head di RaiPlay Sound, la app/aggregatore dei contenuti RAI ispirata in parte anche al prestigioso modello inglese di BBC Sounds.  

Con Andrea abbiamo parlato dei nuovi contenuti, del profilo di chi ascolta i podcast rispetto a chi ascolta la radio lineare ma anche della questione app proprietarie (mono-broadcaster) vs gli aggregatori. 

L’audio completo della conversazione è disponibile a questo indirizzo.

Andrea Borgnino 

Grande appassionato di radio, ne ha fatto il suo lavoro presso RAI fin dal 1997.  Autore del programma Golem di Radio 1, successivamente si è occupato del canale Radio Techetè. Da oltre dieci anni ha uno spazio settimanale di nome Interferenze nel programma Radio 3 Mondo e da luglio del 2021 è responsabile editoriale di RaiPlay Sound, la piattaforma RAI dedicata all’ascolto liveon demand e al podcast. 

L’intervista

Marco Hugo Barsotti:  Innanzitutto aggiornaci su RaiPlay Sound. Ci eravamo lasciati ad Aprile con 12 canali Live, più decine on demand e in quanto utenti avevi detto che nei primi quattro mesi i numeri andavano della direzione che vi aspettavate….

Andrea Borgnino: Allora diciamo che il progetto sta crescendo. I canali live da 12 sono diventati 14, ci sono 2  nuovi canali regionali, uno in sloveno uno e uno in tedesco che arrivano dalla sede di Trieste e dalla sede di Bolzano.
C’è un lavoro di integrazione dei contenuti regionali, quindi oltre questi due canali in live in più ci sono anche i contenuti delle sedi,  Trieste, la Sardegna, la Sicilia e a breve porteremo dentro anche Bolzano e Trento.
Quindi non soltanto contenuti in italiano, ma anche in sardo,in sloveno, in tedesco e in ladino in furlano e in patois.  

Mondo Automotive

Per quanto riguarda l’APP, la grande novità è che è stata resa compatibile con il mondo automotive, quindi Android Auto e Apple car.
Per entrambe c’è un’
interfaccia ottimizzata che permette di fruire tramite queste due interfacce tutte le funzioni di RaiPlay Sound.
Questo è un grande passo avanti che vi posso dare in anteprima, visto che non abbiamo ancora comunicato ufficialmente.
Stiamo anche lavorando ad una piattaforma per le TV connesse, che penso sara’ disponibile a settembre. 

In quanto all’offerta editoriale, ad oggi abbiamo oltre 200 podcast original – e ti faccio notare che siamo online da soli due anni. Abbiamo anche oltre 500 programmi radiofonici disponibili online e 200 audiolbri.

Utenza sofisticata

MHB: Chi ascolta via PlaySound fa le stesse scelte di chi ascolta tramite FM? In altre parole, le “classifiche di ascolto” dei vari programmi sono le stesse o sono differenti?

AB: Di sicuro non sono dati che RAI fa uscire, ma possiamo dare dati generali. La risposta è che il pubblico di RaiPlay Sound è molto diverso da quello che trovamo negli ultimi dati TER, quando TER riportava ancora i dati RAI.
Ad esempio su PlaySound Radio3 è uno dei contenuti live più ascoltati. Discorso diverso (ma sinile) per l’on-demand. 

Noi abbiamo fatto uno strumento molto simile alla top10 di Netflix, che tutti possono trovare sul nostro sito.
In questo momento (intervista registrata il 4 agosto 2023 N.d.R.) vediamo che il contenuto più richiesto è Radio3 Mondo, poi c’è Prima Pagina e Ad Alta Voce: tre contenuti di Radio 3.

Regole sovvertite

Poi la versione audio del programma tv Blu Notte di Lucarelli, poi Wikidadio, poi I Promessi Sposi…. diciamo che nell’ascolto on demand si va a saltare qualsiasi regola classica dell’ascolto in FM: E’ un ascolto spezzettato di contenuti più vari.
E anche nel lineare non valgono le regole dell’FM, come dicevo.

Aggregatori

MHB: Parliamo di aggregatori e app dedicate. Sia voi che RTL, per fare solo due nomi, avete una app dedicata, molto ricca.
Ma usandola uno resta confinato li, mentre molti ascoltatori passano rapidamente dai contenuti di un broadcaster a quelli di  un altro: un aggregatore è a da questo punto di vista molto più pratico.
Ma li ovviamente i contenuti dedicati si perdono. Non è pensabile un’integrazione delle due esperienze, almeno con gli integratori sviluppati in Italia?

AG: la questione è ampia, è una questione di distribuzione e di sistema. Per quanto riguarda il video puoi vedere che i contenuti non sono solo  su Rai Play, la nostra app per il video.
Li sono stati fatti accordi di distribuzione. Ma noi siamo ancora molto giovani, non abbiamo ancora due anni. L’unico export riguarda Spotify ed è stato fatto perché il mercato italiano è su Spotify. Ma non è stata fatta una trasposizione: su Spotify andiamo a mettere delle serie che pubblichiamo su RaiPlay Sound, ma in un secondo tempo. 

A oggi la scelta RAI è di spingere le nostre sue app, RaiPlay e RaiPlay Sound.

Convergenza

Ne parlavo tra l’altro alcune settimane fa ad alcuni colleghi di BBC: anche loro immaginano un unica app, un merge di iPlayer e di BBC Sound. Una sola app per tutto il servizio pubblico…

MHB: … Si, ma non ti sembra che dal punto di vista degli ascoltatori non sia la scelta ottimale?  Certo, è nell’interesse del broadcaster, ma non è comoda per chi ascolta… che potrebbe alla fine rifiutare il prodotto e preferire un aggregatore dove ha libertà totale.

AB: Si, ma devi tenere conto che noi, come ente pubblico, dobbiamo fare accordi chiari e trasparenti per la distribuzione dei nostri contenuti: non è un discorso banale, non lo è per niente.

Visual

MHB: Terminiamo con la  tecnologia. Pensate di evolvere l’offerta visual di PlaySound, anche nell’ottica di andare incontro alla fruizione in mobilità?  Penso agli schermi per i passeggeri posteriori o anche per il conducente, nelle future auto a guida autonoma.

AB: In questo momento non abbiamo progetti di offerta visual. Noi come sai abbiamo Radio 2, ma la sua offerta video è esclusivamente su RaiPlay, non sulla nostra applicazione che è puramente dedicata all’audio.
Se in futuro ci saranno video podcast le cose potrebbero cambiare, ma per il momento, come dicevo, siamo un’offerta puramente audio. (M.H.B. per FM-World)

Eurovision Song Contest: arriva la seconda semifinale

Tutto pronto per la seconda serata dell’Eurovision Song Contest, trasmesso dalle reti Rai e da San Marino Rtv. Questo il comunicato dell’Ufficio Stampa Rai.

I pronostici della vigilia sono stati rispettati: i primi 10 Paesi che hanno “staccato” il biglietto per la finale del 13 maggio, alla Liverpool Arena, per la 67ª edizione di Eurovision Song Contest sono Croazia, Moldavia, Svizzera Finlandia, Cechia, Israele, Portogallo, Svezia, Serbia e Norvegia.

E già questo giovedì 11 maggio alle 21.00 su Rai2, nel corso della seconda semifinale condotta dall’inedita coppia Corsi-Maionchi, si potranno conoscere le altre nazioni e i rispettivi artisti che andranno a completare il parterre di finalisti del 13 maggio. Per un totale di 26 Paesi che comprende anche i cosiddetti Big Five tra cui l’Italia (rappresentata da Marco Mengoni), la Spagna, la Francia, la Germania, l’Inghilterra più, quest’anno l’Ucraina, in qualità di campione uscente dell’edizione dello scorso anno a Torino, che entra di diritto in finale.

L’effervescente coppia di conduttori, nell’anteprima in onda alle 20.15 sempre su Rai 2, andrà alla scoperta di Liverpool. Avvicinandosi alla seconda semifinale, Gabriele Corsi e Mara Maionchi si recheranno in quei luoghi come Strawberry Fields e il Cavern Club, da dove ha avuto inizio la leggenda dei Beatles, per respirare musica a pieni polmoni e prepararsi a commentare le esibizioni di giovedì 11 maggio.

Anche se l’Italia non sarà in concorso, in gara ci sarà comunque anche un pò di azzurro, con la band funk-rock pistoiese dei Piqued Jacks, che rappresentano qui a Liverpool i nostri vicini di San Marino con l’energia della loro “Like An Animal”.

La gara di giovedì 11 maggio vedrà sfidarsi le seguenti nazioni: Danimarca, Armenia, Romania, Estonia, Belgio, Cipro, Islanda, Grecia, Polonia, Slovenia, Georgia, San Marino, Austria, Albania, Lituania e Australia. Solo dieci di loro riusciranno a qualificarsi grazie al televoto del pubblico. Dall’Italia in questa seconda semifinale non si potrà votare.

Sul palco saliranno, fuori concorso, anche i rappresentanti di Spagna, Ucraina e Regno Unito, che accedono direttamente alla finale.

Tra gli ospiti della serata ci saranno anche la popstar ucraina Mariya Yaremchuk, già in gara nel 2014 con l’iconico numero dell’uomo che correva nella ruota del criceto. In scaletta anche un breve intermezzo con Peppa Pig, il popolare cartoon britannico che ha conquistato i bambini di tutto il mondo.

Per Rai Radio2, radio ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2023, in diretta radio e video, sul canale 202 del digitale terrestre e tivùsat, saranno ai microfoni Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario che daranno spazio alla grande musica internazionale, a curiosità, retroscena e al racconto dei secondi 16 semifinalisti in gara.

(Comunicato stampa)

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Rita Pavone ripercorre la sua carriera dalla Sala A di Rai Radio

Una serata speciale con Rita Pavone, direttamente dalla sede di Rai Radio.

È quella che si terrà giovedì 20 aprile dalle 21.00, presso la Sala A di via Asiago a Roma.

In occasione del nuovo tour “Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, la celebre artista proporrà un evento live, presentato da Gianmaurizio Foderaro.

La serata sarà trasmessa da RaiPlay e da Rai Radio Tutta Italiana.

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La storia di Clelia Bendandi ‘on demand’ su RaiPlay

Ha destato interesse e commozione la puntata di lunedì 17 aprile del programma tv “Le ragazze”, appuntamento condotto da Francesca Fialdini in onda nella seconda serata di Rai3.

Le due storie a confronto erano quelle della psicologa Alberta Basaglia e della conduttrice radiofonica Clelia Bendandi, quest’ultima scomparsa poche settimane dopo aver rilasciato l’intervista.

Clelia ha raccontato la propria vita, partendo dal forte legame con i genitori fino al ‘colpo di fulmine’ per la radio, che, dall’epoca pioneristica delle prime ‘locali’ romane, l’ha portata a diventare una delle voci più popolari in Rai negli anni ’80.

Poi il trasferimento a New York – dove si sposò – fino al ritorno a Roma, con gli ultimi anni trascorsi in onda su RTL 102.5 Best, chiamata da Federica Gentile.

La puntata è disponibile su RaiPlay, cliccando sull’immagine qui sotto.

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