Tiberio Timperi critica la radiofonia odierna e riscopre in RTR 99 il talento di Teo Bellia e Luciana Biondi

“Nel nostro mestiere, in radio in particolare, non si invecchia ma si acquisisce solo esperienza”.

Termina così un post pubblicato da Tiberio Timperi, dove elogia due grandi voci della radiofonia italiana, ovvero Teo Bellia e Luciana Biondi, in onda sulla capitolina RTR 99.

Il tutto parte da una serie di considerazioni molto critiche, che il conduttore muove verso la emittenti – specialmente quelle nazionali – di oggi.

Timperi pubblica una riflessione contro il “cazzeggio” e l’“omologazione” che contraddistingue le radio odierne a fronte dei conduttori citati che “sanno di cosa parlano, intrattengono, alleggeriscono, scelgono la musica”.

“Professionisti come loro” – riporta via social“meriterebbero ben altre platee e microfoni. Ma il merito, da qualche tempo in qua, è nemico di logiche e alieno a certe aziende”.

Riportiamo l’intera riflessione di Tiberio Timperi in coda a questo articolo.

 

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Radiofonia e giovani: quali saranno le ‘voci’ del domani?

La radiofonia italiana è caratterizzata da numerosi professionisti che, da anni, portano grandi ascolti alle emittenti del nostro territorio.

Ma quali sono le voci emergenti che potrebbero diventare, un domani, i nuovi punti di riferimento?

Lo chiediamo a voi, allargando lo spettro non solo alle radio nazionali, ma anche locali e web.

Attendiamo suggerimenti sui nostri canali social e su [email protected] per costruire ‘virtualmente’ quello che potrebbe essere un palinsesto degli anni a venire.

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In che cosa è ‘migliorata’ la radiofonia dagli albori ad oggi e in che cosa è ‘peggiorata’?

Nel podcast di questa settimana, mettiamo a confronto due epoche diverse: gli anni ’70 ed il periodo contemporaneo.

In questo lasso di tempo, ormai prossimo al mezzo secolo, la radiofonia è stata al centro di numerosi cambiamenti.

A metà degli anni ’70 nascevano – solo in ambito locale – le radio ‘libere’, molte delle quali improvvisate, con tanta voglia di comunicare e di trasmettere su un mezzo che per la prima volta in Italia si apriva anche ai privati.

Oggi abbiamo meno emittenti (per lo meno via etere), ma più strutturate e indubbiamente più professionali.

Che cosa rimpiangete degli anni passati e in che cosa ritenete che ci sia stato un netto miglioramento rispetto agli albori?

Ce lo siamo chiesti nel podcast di questa settimana.

 

Nuove attivazioni DAB+ per la Rai

Mentre Club Dab Italia continua ad attivare impianti nel centro-sud (ricordiamo le recenti accesioni di Firenze, Roma e Bari), la Rai risponde a nord-est capilarizzando il proprio segnale. Dalla seconda metà di novembre sono previsti, infatti, nuovi tasselli che vanno ad aggiungere importanti porzioni di territorio.

I primi due riguarderanno il Trentino Alto Adige. La radiofonia di Stato, infatti, sarà operativa a Rovereto per ottimizzare la copertura del trasmettitore della Paganella (Tn) ed estendere la ricezione fino ai confini con il Veneto. In direzione nord, invece, arriverà a fare servizio il nuovo impianto in Penegal per Bolzano città e parte della provincia.

Discorso analogo, infine, per il Friuli Venezia Giulia di cui dovrebbe mancare poco alla partenza delle emissioni da Castaldia (Ud), finalizzate ad illuminare la vasta area che va da Portogruaro (Ve) fino a Monfalcone, Grado e Gemona.

Nuovi dati Radio Monitor: RTL conferma il vertice

RTL 102.5 sempre più leader degli ascolti: è questa, in estrema sintesi, l’analisi dei nuovi dati Radio Monitor relativi a 120.000 casi compresi tra marzo 2012 e marzo 2013.

L’ascolto nel giorno medio ieri del network di Suraci sfiora ormai i 7 milioni, raggiungendo quota 6.878.000. Complessivamente non sono molte le variazioni che possiamo evidenziare nell’ultima indagine.

Al secondo posto troviamo Radio Deejay con 5.171.000, seguita da Radio 105 con 4.909.000. Quarto posto per RDS, anch’essa poco distante dalle due reti antecedenti, ed oggi a quota 4.758.000. Prosegue lo slancio di Radio Italia Solo Musica Italiana, con l’ottima performance di 4.573.000 ed una quinta posizione sempre più stabile.

Soltanto sesta Radio 1 Rai (4.399.000), seguita – a debita distanza – da Radio 2 (3.041.000). Tornando ai network, all’ottavo posto si posiziona Virgin Radio (2.384.000), mentre R 101 totalizza 2.069.000 ed è l’ultima emittente che resiste sopra la soglia psicologica dei due milioni di contatti quotidiani.
Proseguendo con la chart delle emittenti nazionali più ascoltate, troviamo in posizione n.10 Radio 24 (1.896.000), tallonata da Kiss Kiss (1.883.000). Mantiene un buon posizionamento m2o (1.670.000), anche se avvicinata dalla sorella Radio Capital (1.639.000).

Quattordicesima è Radio Maria (1.457.000), seguita da Radio 3 (1.356.000) e Radio Monte Carlo (1.256.000). Fanalino di coda come sempre Radio Radicale (279.000).

Poche le novità a livello regionale, dove le superstation ai vertici restano sempre le stesse. Tuttavia, dalla Lombardia arriva una curiosità importante: l’iscrizione all’indagine di Radio Peter Flowers. Sta per tornare in onda una delle emittenti che ha fatto la storia della radiofonia?

In attesa di risposta, ricordiamo che i dati sono disponibili in versione integrale all’indirizzo http://radiomonitor.it/dox/RadioMonitor_dati_1o_trimestre_2013.pdf

Max Gazzè scalza Mengoni

Continui “colpi di scena” tra i brani più trasmessi dalle radio in Italia.
L’ultima classifica redatta dal sito Earone ha evidenziato la continua ascesa di Max Gazzè che, partito in sordino, è diventato il brano più trasmesso in radio.

Il suo “Sotto casa” ha scalzato Marco Mengoni che scende in seconda posizione con “L’essenziale“. E di provenienza sanremese resta solo Malika Ayane nella “top 7” con “E se poi“.

La chart che tiene monitorata buona parte della radiofonia italiana conferma la tenuta di Lykke Li che con “I follow rivers” si conferma terza.
A seguire Jutty Ranx con “I see you” (quarta) e la crescita di “Pompeii” dei Bastille, ora in posizione numero 5.

L’unico brano italiano esterno al palco dell’Ariston resta quello di Vasco Rossi, attualmente sesto con “L’uomo più semplice“.