La Radio c’è: si conclude l’edizione 2021 del Radiocompass

La quinta edizione di Radiocompass dal titolo “La Radio c’è”, e si fa in tre.

Nel primo appuntamento di Radiocompass “La Radio Rende”, tenutosi lo scorso 15 aprile, abbiamo analizzato l’efficacia delle campagne radiofoniche e il passaggio del mezzo a piattaforma. Giovedì 6 maggio, durante il secondo incontro dal titolo “La Radio Costruisce”, abbiamo visto, attraverso il medesimo format della sessione precedente, come il mezzo sia in grado di agire efficacemente lungo tutto il funnel di acquisto lavorando in termini di awareness ed equity di marca. Questo pomeriggio, invece, in occasione del terzo ed ultimo appuntamento di Radiocompass “La Radio Innova”, abbiamo parlato di futuro ampliando la visione sia al mezzo radio sia alle emittenti radiofoniche, collegandoci in diretta con Tammy Greenberg (SVP, Business Development RAB USA). L’incontro è stato dedicato soprattutto alle premiazioni delle campagne radiofoniche che sono riuscite a distinguersi in diversi ambiti. Si è iniziato parlando di futuro con una presentazione di Roberto Binaghi (Chairman & CEO di Mindshare Italia) che fin dal principio ha rivelato una doppia visione di futuro, quello del mezzo e quello delle emittenti che lo compongono.

“È importante distinguere questi due aspetti” – dichiara Binaghi – “perché se da un lato il futuro della radio ci mostra un percorso di innovazioni tecnologiche, quello delle emittenti radiofoniche è legato a come le singole brand sapranno distinguersi ed adattarsi alle esigenze dei propri ascoltatori”. Infatti il futuro della radio è strettamente collegato allo sviluppo tecnologico, con aumento di occasioni di consumo che vanno dallo streaming agli smart speaker passando per il podcast.

“Un supermercato dell’ascolto dove ogni ascoltatore può creare il proprio palinsesto e dove la tecnologia facilita il moltiplicarsi di occasioni di consumo, non solo attraverso i device di ultima generazione ma anche con i nuovi stili di vita come ad esempio lo smart-working” – spiega Binaghi. “Lo abbiamo visto nelle due puntate precedenti: il mezzo radio è diventato una piattaforma e come tale proseguirà anche nel prossimo futuro, adattandosi – o meglio – aderendo alle innovazioni tecnologiche e alle esigenze del suo pubblico”. Se il futuro della radio è quindi tecnologico, il futuro delle radio, intese come emittenti, è strettamente legato al valore di brand. Essere in grado di far valere il proprio posizionamento sul mercato dell’offerta è altrettanto importante e il percorso si articola su tre assi: Social, Video e Territorio.

“Non si tratta di territori nuovi per le radio” – precisa Binaghi – “ma non possiamo negare l’importanza che riveste, e sempre più rivestirà, il Social, che sta diventantando sempre più il fulcro della vita delle persone. Saper sfruttare le potenzialità delle piattaforme offrirà l’opportunità di creare nuovi contenuti. Anche il video consente alle radio di appropriarsi di un territorio apparentemente lontano ma che è in grado di valorizzare il legame con il proprio pubblico. Infine il territorio che, pur avendo avuto un arresto a causa della situazione pandemica, tornerà ad essere un pillar fondamentale della relazione radio-ascoltatori anche grazie alla tecnologia che consentirà di allargare l’audience oltre al luogo fisico”. Su questa slide riassuntiva del futuro Binaghi passa la parola a Federica Setti (Chief Research Officer, Business Intelligence & Insight GroupM) che si collega con New York per intervistare Tammy Greenberg (SVP, Business Development RAB USA) e per approfondire i temi trattati avendo anche una visione d’oltre oceano dei nuovi trend emergenti.

Tammy Greenberg inizia mostrando il panorama dei mezzi americani: “È importante capire il panorama globale dei media: nonostante quello che alcuni potrebbero pensare, di tutti i media, tutti gli schermi, tutte le piattaforme che sono disponibili durante una giornata, la radio continua ad essere il mezzo di comunicazione n. 1 in America, toccando 223MM di americani ogni singola settimana – che rappresenta il 91% della popolazione. A questo si aggiungono circa 150 milioni di persone che ascoltano la radio in streaming tramite dispositivi mobili”. La radio è quindi il centro dell’universo audio americano. “I Broadcast rimangono e continueranno a rimanere i protagonisti dell’universo audio e questo accade perché la radio è di facile accesso, è divertente, è coinvolgente e intima e offre un’enorme diversità dal punto di vista della programmazione e del formato. Inoltre, è affidabile, più di qualsiasi altra piattaforma digitale disponibile ed è importante per la vita quotidiana dei consumatori” – spiega Tammy Greenberg.

“Il podcasting è esploso negli ultimi 5-10 anni e le emittenti radiofoniche sono in prima linea nella creazione di contenuti poiché sono convinte si tratti di una transizione naturale che consente loro di approfondire l’argomento d’interesse” – spiega Greenberg e aggiunge -: “oltre al podcasting, anche i social media hanno aperto l’industria dell’influencer marketing che in USA vale 14 miliardi di dollari. Ci piace dire che la radio è il mezzo social originale, capace di collegare comunità di ascoltatori che la pensano allo stesso modo con personalità radiofoniche che avviano e guidano il dialogo e li portano nelle conversazioni che continuano su tutte le piattaforme social”.

Ed infine gli eventi: “Ogni anno, milioni di persone partecipano a piccoli e grandi eventi trasmessi dalle radio di tutto il Paese. Come si diceva, la pandemia ha sconvolto gli eventi live e le emittenti radiofoniche si sono affrettate a reinventare la ruota. Per tutto il 2020, hanno prodotto eventi ed esperienze che alla fine hanno aumentato sia l’attrazione che il coinvolgimento e hanno fornito contenuti eccezionali unendo le comunità quando più ne avevano bisogno”. Dopo l’intervista a Tammy Greenberg inizia la sessione di premiazione delle campagne che si sono distinte in quattro diversi ambiti: creatività B2B; creatività tabellare per originalità e contenuti innovativi; creatività tabellare di natura strategica; creatività tabellare di natura tattica. Ad affiancare Binaghi durante la presentazione si sono alternati personaggi radiofonici di diverse emittenti, intervallati da video prodotti dalle radio stesse che hanno voluto mostrare le migliori attività dello scorso anno.

Ecco, quindi, tutti i premi assegnati:

PREMIO MIGLIORE CREATIVITÀ B2B
• 1° Classificato: M.A.N. Truck & Bus Italia;
Credits Agenzia Creativa: XG Publishing (Paolo Monesi)

• 2° Classificato: Fatture In Cloud (FIC)
Credits Agenzia Creativa: Bcube

• 3° Classificato: CNA Nazionale
Credits Agenzia Creativa: Enteractive

PREMIO MIGLIORE CREATIVITA TABELLARE PER ORIGINALITÀ E CONTENUTI INNOVATIVI
• 1° Classificato: Radio Agenti.IT
Credits Agenzia Creativa: Radio Agenti.IT (Agenzia interna)

• 1° Classificato: MAIL BOXES ETC Worldwide
Credits Agenzia Creativa: Openspace (creatività interna)

• 2° Classificato: MAPEI
Credits Agenzia Creativa: VMLY&R

• 3° Classificato: Bosch Termotecnica
Credits Agenzia Creativa: McCann Central 

PREMIO MIGLIORE CREATIVITÀ TABELLARE DI NATURA STRATEGICA
• 1° Classificato: Gorgonzola DOP
Credits Agenzia Creativa: Metrics

• 2° Classificato: Salumificio Fratelli Beretta
Credits Agenzia Creativa: Omni@ (Gruppo Omnicom)

• 3° Classificato: Monge
Credits Agenzia Creativa: Area 52

• 3° Classificato: A2A
Credits Agenzia Creativa: F.C.B. Milan

PREMIO MIGLIOR CREATIVITÀ TABELLARE DI NATURA TATTICA
• 1° Classificato: Coop Italia
Credits Agenzia Creativa: Havas Creative

• 2° Classificato: Arcaplanet
Credits Agenzia Creativa: Alkemy

• 3° Classificato: Fileni
Credits Agenzia Creativa: EY YELLO

(Comunicato stampa)

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La radio costruisce: secondo appuntamento con Radiocompass

Lo scorso 15 Aprile, in occasione del primo appuntamento di Radiocompass “La Radio Rende”, abbiamo analizzato l’efficacia delle campagne radiofoniche e il passaggio del mezzo a piattaforma. Questa mattina, invece, si è tenuto il secondo appuntamento dal titolo “La Radio Costruisce” che ha avuto il compito di illustrare, attraverso il medesimo format della sessione precedente, come il mezzo sia in grado di lavorare efficacemente lungo tutto il funnel di acquisto agendo in termini di awareness ed equity di marca. Ad aprire la giornata è stato Roberto Binaghi, Chairman e CEO Mindshare Italia, che ha introdotto il tema di come la radio aggiunga valore nel funnel di acquisto dei consumatori e come il mezzo sia un formidabile brand builder. Nell’arco della giornata, inoltre, si è parlato anche di creatività per la quale gli ascoltatori dimostrano di essere reattivi, dove si può e si deve osare di più.

“Il passaggio da elettrodomestico a piattaforma ha elevato la Radio al ruolo di brand-builder al pari dei mezzi più noti e pianificati” spiega Binaghi “i dati a supporto segnano un’importante evoluzione del mezzo Radio ma dimostrano anche quanto la creatività rivesta un ruolo centrale nella comunicazione.”

Sul palco sono intervenute anche Federica Setti, Chief Research Officer GroupM, e Alice Porrati, Head of Business Consulting GroupM che, come nello scorso appuntamento, hanno illustrato sia teoricamente che attraverso esempi concreti quanto preannunciato da Binaghi. La Radio riesce, quindi, a creare valore per la marca su tutto il funnel di comunicazione e il mezzo è in grado di spingere, partendo dalla conoscenza del prodotto (anche per la prima volta), alla prova o all’acquisto, ma anche al consiglio e al passaparola.

E se questi sono i dati teorici da dichiarato, anche i dati delle ricerche raccolti dal gruppo Business Consulting GroupM guidato da Porrati confermano che la Radio è in grado di lavorare sull’Awareness in particolare sugli indicatori spontanei. Ma evidentemente questo non basta. Il mezzo, grazie al rapporto privilegiato con il suo pubblico, riesce a lavorare anche su tutti gli altri step del funnel, sia dal lato del messaggio, che risulta chiaro e impattante, sia nei confronti della marca pubblicizzata, con aumento della qualità percepita e attivazione del passaparola. “Sono dati sicuramente rilevanti” spiega Alice Porrati “che posizionano il mezzo Radio come una piattaforma efficace”.

Ma la Radio è in grado anche di lavorare sulla Brand Preference, innescando un processo virtuoso nel suo pubblico e nelle scelte di acquisto che compie: “Per quasi tutti i clienti di 15 diverse categorie di prodotto (ad esempio acquirenti di Auto, di Largo Consumo, di prodotti di Lusso e Servizi e così via) la radio riesce a indirizzare l’interesse e la preferenza verso una marca rispetto alle offerte concorrenti” spiega Federica Setti.

E gli effetti dell’efficacia non tardano a mostrarsi. Se analizziamo una campagna del largo consumo vediamo che, oltre a generare una risposta positiva sulla marca pubblicizzata, è stata in grado anche di creare un effetto halo su altri prodotti del gruppo che, a sua volta, ne hanno beneficiato indirettamente.

Ma se il pubblico radiofonico ha dimostrato di essere particolarmente ricettivo e reattivo agli stimoli del mezzo, come si pone nei confronti della pubblicità in termini di gradimento e valutazione?

Attualmente il ruolo principale della pubblicità radiofonica è informativo – e questo vale per una grande maggioranza degli ascoltatori come per una generazione di giovani adulti tra cui la Gen X. A seguire, le persone pensano che l’adv debba spingere la call to action, e portare a un’azione ancora più sentita tra i Millennial, pur rimandando sempre ad approfondimenti specifici. E che la creatività abbia un ruolo importante nella comunicazione radiofonica lo dimostra una campagna in cui, cambiando il copy, si sono raggiunti risultati decisamente migliori sia in termini di efficacia che di efficienza.

Ma non è solo questo. Infatti si può cominciare a pensare di affiancare ai territori tradizionali, nuovi contesti di comunicazione volti all’intrattenimento, al relax e all’evasione. “Lo spazio c’è, le persone considerano la radio un vero e proprio companion media dal quale aspettarsi una forma di comunicazione più calda e vicina e non esclusivamente di servizio” continua Federica Setti.

È dunque giunto il tempo di evolvere anche questo aspetto del mezzo, seguendo le tendenze emergenti dei consumatori, che si attendono a linguaggi non sempre considerati nelle campagne radiofoniche.

Chiude infatti su questa chart Federica Setti: “Le basi restano legate ai linguaggi tipici del mezzo: è centrale la costruzione di una narrativa fatta di linguaggi ironici e divertenti, ma sembra non essere più sufficiente perché la buona memorabilità comincia a passare attraverso il racconto di emozioni forti e linguaggi ricercati. Abbiamo dimostrato ancora una volta sul campo come la radio sia in grado di creare valore, ponendosi come partner della marca, valorizzando il messaggio, la percezione e la propensione verso il brand e i suoi prodotti. Non solo, oltre ad avere riconosciuto la forza della piattaforma radiofonica nei diversi step del funnel, abbiamo anche identificato quale ruolo dare alla pubblicità in radio, nei suoi diversi contesti di fruizione e quale tone of voice utilizzare”.

Roberto Binaghi, a chiusura dei lavori, si è collegato con cinque creativi che hanno approfondito come la creatività giochi un ruolo importante sia per il mezzo che per il suo pubblico.

Al panel creativo hanno partecipato:
Rosy Mary Apone – Creative Director presso VMLY&R Italy
Josè Bagnarelli – Titolare e regista di Eccetera Produzioni Audio
Davide Boscacci – Executive Creative Director presso Publicis
Paolo Monesi – Founder & CEO SPOT.RADIO (Gruppo xG Publishing)
Francesco Taddeucci – Creative Director and Partner presso SuperHumans

Le cinque testimonianze hanno ribadito come la creatività radiofonica si presti ad essere interpretata in modi efficaci ed artistici facendo leva anche sulle caratteristiche dell’audio, musica compresa, e avendo il coraggio di non aggiungere troppe parole per spiegare i concetti. La creatività radiofonica è rapida nella sua realizzazione e consente ai creativi di essere liberi di interpretare il messaggio in modo che questo possa essere efficace, adattandolo al mood dell’emittente. In questo le concessionarie radio possono essere dei partner formidabili.

“Abbiamo dimostrato ancora una volta sul campo come la Radio sia in grado di creare valore, ponendosi come partner della marca valorizzando il messaggio, la percezione e la propensione verso il brand e i suoi prodotti” spiega Binaghi e aggiunge: “Non solo, oltre ad aver riconosciuto la forza della piattaforma radiofonica nei diversi step del funnel, abbiamo anche identificato quale ruolo dare alla pubblicità in radio, nei suoi diversi contesti di fruizione e quale tone of voice utilizzare.”

L’ultimo appuntamento, “La Radio innova”, sarà giovedì 27 maggio con una sessione preserale, nello slot tra le 17:30 e le 19:00, in cui si parlerà del futuro della radio e in cui verranno celebrate le migliori campagne e le iniziative più interessanti degli ultimi 18 mesi (“La Radio premia”). Durante questo incontro sarà possibile ascoltare la testimonianza di un rappresentante del Radio Advertising Bureau statunitense (RAB USA) che fornirà il suo punto di vista sulle prospettive future del mezzo, mentre la premiazione sarà vivacizzata dall’intervento di alcuni dei personaggi radiofonici più amati.

(Comunicato stampa)

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“La radio c’è” e si fa in tre: al via il Radiocompass

Per il quinto anno consecutivo FCP-Assoradio, in partnership con Mindshare – agenzia media di GroupM – rilanciano, Radiocompass, l’ormai immancabile evento di promozione e approfondimento dedicato alla radio e alle opportunità che questa offre.

In un contesto complesso, durante il quale le aziende hanno dovuto ripensare le proprie strategie di comunicazione e ridisegnare le regole del gioco, il mezzo radio ha dimostrato, ancora una volta, la sua resilienza, sapendosi adattare ad uno scenario inaspettato.

Diversamente dalle edizioni precedenti, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, quest’anno Radiocompass non si svolge “in presenza” ma in formato 100% digitale, con tre appuntamenti in streaming, ognuno dei quali dedicato all’approfondimento di diversi aspetti strategici del mezzo.

Il partner tecnologico degli eventi sarà Special Glue, agenzia che opera nella live communication e che ha curato tutti gli aspetti tecnici di produzione e creatività.

Il primo appuntamento di Radiocompass “La Radio Rende” si è tenuto questa mattina con una sessione dedicata all’efficacia delle campagne radiofoniche (dal titolo “La Radio rende”).

Roberto Binaghi, Chairman & CEO di Mindshare, ha focalizzato l’attenzione su alcuni dei temi approfonditi durante l’incontro sfruttando l’aritmetica per esplicitare i quattro concetti cardine che hanno caratterizzato la giornata: “Anche grazie al periodo che abbiamo vissuto, che ha accelerato la digitalizzazione degli italiani, la radio è stata in grado di adattarsi al nuovo contesto, moltiplicando i suoi ascolti sui diversi e più moderni device, diventando di fatto una piattaforma; di conseguenza anche il suo ascoltatore ha seguito la sua evoluzione, diventando un fruitore smart e migliorando di fatto quello che era già un profilo estremamente evoluto.”

Binaghi aggiunge: “Abbiamo sempre detto che la Radio è un formidabile strumento per il drive to store; ora, anche per via dei negozi chiusi, ha saputo portare clienti ai negozi virtuali, all’eCommerce. Infine, ancora con più efficacia, ha dimostrato di lavorare in sinergia con gli altri mezzi, primi tra tutti TV e Digital.”

A testimonianza di questi quattro punti Federica Setti (Chief Research Officer della unit Business Intelligence & Insight GroupM) e Alice Porrati (Head of Business Consulting GroupM) si sono alternate mostrando tavole di scenario e case history di successo.

Inizialmente Federica Setti si è focalizzata sui dati fondamentali della radio ricordando che questi numeri sono molto vicini ai due mezzi con cui questa lavora. Infatti sono circa 34 milioni gli individui che si connettono ogni giorno a internet, e quasi quattro le ore trascorse in media davanti alla Televisione. Di conseguenza, la Radio è, a tutti gli effetti, di fatto un mezzo di massa.

Gli ultimi mesi hanno accelerato il cambio da sistema a piattaforma con un incremento degli ascolti dai diversi device che riportano un’attenzione maggiore rispetto alla media.

E in particolare sul cluster degli Heavy Listener Radio che la molteplicità dei device prende il sopravvento.

“In un contesto di scarsa mobilità, la radio ha dimostrato di non essere ascoltata soltanto in Autoradio, anzi! Si è espansa all’interno di diversi contesti di fruizione, creando così nuove occasioni di consumo nel consumer journey, dove l’attenzione ai contenuti editoriali tende a crescere e a stimolare una risposta immediata. La Radio diventa una vera e propria piattaforma capace di adattarsi al nuovo contesto e raccogliere una risposta reattiva dai propri ascoltatori” ha dichiarato Federica Setti.

Gli effetti di questa trasformazione non si sono fatti attendere nella lettura dei risultati di performance delle campagne durante il 2020. “Una pianificazione più mirata nel daytime ha portato a un incremento delle visite al sito di un cliente Telco, segno che il pubblico ha reagito tempestivamente allo stimolo – dichiara Alice Porrati.

Ma oltre al cambio di fruizione, la Radio ha vissuto anche un cambiamento nella composizione del suo pubblico che è, a tutti gli effetti, al passo coi tempi.

Che si tratti di un pubblico smart lo dimostra la case history di un cliente di beni durevoli che, pianificando la Radio, ha stimolato le ricerche su Google, non solo del prodotto che promuoveva, ma anche sul brand.

“Si è sempre detto che la Radio è un mezzo in grado di portare nei punti vendita i propri ascoltatori, ma in questo periodo abbiamo registrato anche un’attivazione per i canali eCommerce – spiega Federica Setti.

E gli effetti sul business non vengono delusi. Alice Porrati mostra alcune case in cui le vendite incrementali sui canali eCommerce raggiungono valori molto alti, come nel caso di un cliente servizi. “La Radio agisce efficacemente sulla conversione anche per l’eCommerce, con vendite incrementali aumentate di quasi il 30%.”

La nuova piattaforma Radio riesce a valorizzare non solo i contenuti editoriali, ma anche la pubblicità che risulta essere un valido supporto nelle decisioni d’acquisto.

Roberto Binaghi, a seguire, si è collegato con i rappresentanti di cinque aziende che hanno approfondito come la Radio sia entrata nelle loro strategie di comunicazione.
Al panel hanno partecipato:
Dennis D’Amico _ Chief Marketing Officer – Marketing Director di Estra S.p.A
Marcello Gelo _ Global Marketing Director di Mutti
Maurizio Ghidelli _ Amministratore Delegato – CEO di Kasanova S.p.A.
Massimo Rondoni _ Responsabile Brand, Marketing & Media di Volvo Car Italia Spa
Anna Sanfilippo _ Chief Marketing Officer di PrimaAssicurazioni S.p.A.

Le cinque case history aziendali hanno sottolineato, da diversi punti di vista, come la Radio sia sempre stata capace di apportare, all’interno del media mix, un contributo sostanziale, sia in termini di vendite che di awareness.

“In definitiva quello che abbiamo visto oggi è che il mezzo Radio ha dimostrato, nel periodo in cui tutta l’attenzione era rivolta a Televisione e Internet, di essere in grado di navigare e adattarsi al nuovo scenario, accompagnando i suoi ascoltatori in tutti i momenti della giornata e supportando le aziende che l’hanno pianificata. Speriamo sia un campanello per tutti coloro che l’hanno disertata” conclude Binaghi.
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Il secondo incontro è previsto per giovedì 6 maggio, sempre nello slot 10:00-11:00, dal titolo “La Radio costruisce”, dedicato al ruolo della radio nel media mix e in particolare a come questo mezzo possa avere un ruolo fondamentale nella costruzione della brand awareness e dell’equity di marca. Anche in questo caso offriremo un inquadramento teorico e lo certificheremo con alcune case history di successo. In chiusura è previsto un panel con alcuni tra i più importanti direttori creativi italiani che daranno testimonianza del loro approccio alla comunicazione radiofonica.

L’ultimo appuntamento, “La Radio innova”, sarà giovedì 27 maggio con una sessione preserale, nello slot tra le 17:30 e le 19:00, in cui si parlerà del futuro della radio e in cui verranno celebrate le migliori campagne e le iniziative più interessanti degli ultimi 18 mesi (“La radio premia”). A questo incontro parteciperà anche Erica Farber, Presidente e CEO del Radio Advertising Bureau statunitense (RAB USA) che darà la sua visione sulle prospettive del mezzo, mentre la premiazione sarà vivacizzata dall’intervento di alcuni dei personaggi radiofonici più amati.

(Comunicato stampa)

La radio e le sue opportunità: torna l’evento Radiocompass

Quali opportunità offre oggi la radio? Quale lo stato di salute del mezzo e quali le sue strategie?

Torna l’appuntamento con “Radiocompass”, quest’anno in versione esclusivamente digitale, che proporrà le seguenti iniziative nelle prossime settimane.

Per il quinto anno consecutivo FCP-Assoradio, in partnership con Mindshare – agenzia media di Group M – rilanciano Radiocompass, l’ormai immancabile evento di promozione e approfondimento dedicato alla radio e alle opportunità che questa offre.

In un contesto complesso, durante il quale le aziende hanno dovuto ripensare le proprie strategie di comunicazione e ridisegnare le regole del gioco, il mezzo radio ha dimostrato, ancora una volta, la sua resilienza, sapendosi adattare ad uno scenario inaspettato.

Durante l’edizione 2021 di Radiocompass racconteremo dell’efficacia ed efficienza della radio nel portare risultati di business, dei benefici in termini di ROI e resa degli investimenti.

Saremo inoltre affiancati da alcune aziende che condivideranno casi di successo nell’utilizzo virtuoso del mezzo. Diversamente dalle edizioni precedenti, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, quest’anno Radiocompass non potrà svolgersi “in presenza” ma sarà in formato 100% digitale con tre appuntamenti in streaming, ognuno dei quali dedicato all’approfondimento di diversi aspetti strategici del mezzo.

Il primo appuntamento di Radiocompass si terrà giovedì 15 aprile dalle 10:00 alle 11:00 con una sessione dedicata all’efficacia delle campagne radiofoniche (“La Radio rende”)  nel corso della quale verranno approfonditii “fondamentali della radio” e lo stato di salute del mezzo.

Inoltre, saranno presentate numerose ‘case’ di successo, mentre la chiusura sarà affidata ad un panel di professionisti provenienti dal mondo delle aziende che condividerà le proprie esperienze di uso del mezzo.

Per giovedì 6 maggio, sempre nello slot 10:00-11:00, è previsto il secondo incontro dedicato al ruolo della radio nel media mix ed in particolare a come questo mezzo possa avere un ruolo fondamentale nella costruzione della brand awareness e dell’equity di marca (“La Radio costruisce”). Anche in questo caso offriremo un inquadramento teorico e lo certificheremo con alcune case histories di successo.

In chiusura è previsto un panel con alcuni tra i più importanti direttori creativi italiani che daranno testimonianza del loro approccio alla comunicazione radiofonica.

La chiusura dei lavori sarà giovedì 27 maggio con una sessione preserale nello slot tra le 17:30 e le 19:00 in cui si parlerà del futuro della radio (“La Radio innova”) e verranno celebrate le migliori campagne e le iniziative più interessanti degli ultimi 18 mesi (“La radio premia”).

A questo incontro parteciperà Erica Farber, Presidente e CEO del Radio Advertising Bureaustatunitense (RAB USA) che darà la sua visione sulle prospettive del mezzo mentre la premiazione sarà vivacizzata dall’intervento di alcuni dei personaggi radiofonici più amati.

Il programma di Radiocompass 2021 sarà quindi ancora più ricco ed articolato rispetto a quello abituale; l’obiettivo è quello di fornire al mercato tutte le informazioni necessarie ad apprezzare le potenzialità di un mezzo che ha ancora molto da offrire alle strategie di comunicazione delle aziende.

(Comunicato stampa)

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]