Da Radio Marelli a Giornale Radio: l’emittente del gruppo Next si trasferisce in villa

Durante il weekend, molti hanno scritto in redazione e sui social media segnalandoci lo stop delle trasmissioni di Giornale Radio. La vera notizia, che probabilmente pochi affezionati potevano sapere, è ora visibile sul sito dell’emittente stessa, con la grafica che pubblichiamo in apertura: “Da Radio Marelli a Giornale Radio“.

Villa (Radio) Marelli

Si tratta dunque di un trasferimento di sede. Un’attività, ci ha fatto sapere l’editore Zambarelli tramite l’ufficio stampa, che è iniziata venerdì 15 novembre e che terminerà… a brevissimo. Anzi già mercoledì: in serata l’emittente ci ha comunicato la ripresa delle trasmissioni in diretta per le ore 6 del 20 Novembre.

Comunque il punto interessante è un altro, anzi forse altri due.

104,8 – 92,8 = 2,2 (Km)

Intanto il fatto che l’asse delle radio “all” news del nord è ormai tutto in direzione Sesto San Giovanni: Viale Sarca 223 per Radio24 e ora via Oberdan 22 per Giornale Radio. Poco più di 2Km separano le radio che gli appassionati di analogico ascoltano ancora rispettivamente sui 104.8 e sui 92.8.

E l’altro è l’indirizzo: viale Oberdan 22, storicamente legato a un grande nome dell’industria italiana Radio Marelli.

Folla in Galleria

Radio Marelli, un’eccellenza italiana: una società per anni è stata “colpevole” di rendere difficoltoso passeggiare per Galleria Vittorio Emanuele a Milano: negli anni ’30, quando il negozio omonimo trasmetteva i concerti del Regio Conservatorio di Milano, e alla fine degli anni ’60, quando tre meravigliosi televisori a 26 pollici trasmettevano programmi animati… a colori. Non le “prove tecniche per la TV a colori” pomeridiane della RAI: produzione originale Radio Marelli.

Segnale digitale, cuore analogico

Una radio nata 100% digitale in una villa molto analogica: ma non deve meravigliare, da parte di un editore che – il giorno del lancio di Giornale Radio – per spiegare bene la diffusione allora totalmente digitale della sua emittente si è presentato alla stampa con una magnifica Grundig Satellit 2400. (M.H.B. per FM-world)

Fioriscono in Francia le radio all-news. Anche in inglese, come nell’Italia degli anni ’70

Continua la nascita di nuove emittenti “All News” sul DAB francese. Dopo Radio Figaro abbiamo scoperto recentemente Radio BFM, Radio RE News e perfino un’emittente in inglese prodotta a Parigi, WRP News.  In Italia esistevano iniziative simili negli anni ’70: un’opportunità di mercato da cogliere al volo?

Un format lineare

C’e un format radiofonico che non teme la concorrenza degli algoritmi alla Spotify o degli imperanti  podcast: quello delle notizie sempre aggiornate, un tipo di programmazione che potremmo forse definire intrinsecamente lineare. In Francia, dopo un avvio del DAB ritardato perfino rispetto all’Italia e popolato inizialmente di emittenti improbabili sembra che questo tipo di contenuto sia in fase di grande espansione.

Abbiamo parlato di Radio Figaro (che nella seconda settimana di Maggio ha perfino acceso una frequenza FM), ma recentemente ha fatto la sua comparsa BFMRADIO, che riproduce l’audio del canale televisivo corrispondente (con tanto di “come vedete nelle immagini“) e le interessantissime RE News e WRP News.

Il caso di BFMRADIO è di particolare interesse: per fare un paragone nostrano è come se SkyTG24 accendesse un proprio canale radiofonico, “Radio SkyTG24“. O se la Rai lanciasse Radio RaiNews24.

Re News e WRP News

RE News – o Replay News – utilizza un originale format “news ogni 5 minuti“. Un clock che si ripete 12 volte ogni ora, composto da un notiziario di circa 3 minuti seguito da traffico, meteo e/o rubriche varie. Emissione per la Costa Azzurra da Montecarlo, 10 kW ERP.

WRP News è ancora più interessante in quanto prodotta in inglese, con target le due aree più internazionali di Francia: Parigi e la Costa Azzurra (dove utilizza un MUX nazionale da 3kW).

Chi volesse ascoltarle può trovare tutte le emittenti nell’aggregatore FM-World.

E in Italia?

La nascita di tante emittenti nella Francia odierna è frutto di un’opportunità di mercato: con il rinnovo del parco auto gli ascoltatori potenziali iniziano a concretizzarsi, mentre il costo di uno slot a 88 Kbps su un mux DAB resta trascurabile. Perché dunque in Italia poche realtà si affiancano a GiornaleRadio e a Veneto24 (e alle storiche – ma non strettamente all news –  Radio 24 e Rai Radio1)?


Eppure all’alba delle radio private italiane, negli anni ’70, non mancavano simili iniziative anche nel nostro paese.  Cercando nell’archivio storico di Newslinet e limitandoci a Milano abbiamo trovato le due radio create da Luzzatto Fegiz, Radio Derby e Radio Città 2, senza dimenticare Radio IRRS-Globe Radio Milan, che diffondeva totalmente in lingua inglese.

International Milan Radio

Ai tempi la scelta di emettere in inglese era così spiegata: “Milano è la città cosmopolita del Nord Italia. Le sue mostre specializzate settimanali presso la Fiera locale attirano ogni anno molti visitatori stranieri. Qui vivono un numero piuttosto elevato di residenti stranieri di lingua inglese (oltre 20.000) così come molti italiani che parlano questa lingua in modo fluente.”

Ma la Milano degli anni ’70 era un paesone di provincia se paragonata alla Milano del dopo Expo: dal 2003 al 2023 il numero di stranieri è triplicato, e in ogni caso un semplice viaggio in metropolitana è oggi sufficiente per rendersi conto del pubblico potenziale di un’emittente anche solo in inglese dedicata all’attualità delle metropoli.

Ma chissà, l’auspicio di Costantino da Tos di Veneto24 potrebbe anche essere già in fase di gestazione senza che la nostra redazione ne sia al corrente. Per cui, come usa fare Bloomberg, diremo: News tips? I’m on Signal at +33603283535 (M.H.B. per FM-World)