“The Popes on air”: il libro che racconta la storia di Radio Vaticana

Appuntamento martedì 28 maggio all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per la presentazione di un libro che racconta la storia di Radio Vaticana. I dettagli nel comunicato.

“Radio Vaticana è stata inaugurata nel 1931 ed è diventata in poco tempo un mezzo di comunicazione transazionale, in assoluto una delle prime stazioni radiofoniche a trasmettere in italiano, inglese, tedesco e spagnolo”. Lo afferma monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (MAC) e fondatore del Centro di ricerca CAST dell’Università Internazionale Uninettuno, alla vigilia della presentazione del libro di Raffaella Perin intitolato ‘The Popes on Air. The History of Vatican Radio from Its Origins to World War II’ (Fordham University Press), in calendario martedì 28 maggio alle ore 11:00 all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

“La BBC ha iniziato i suoi programmi in lingue diverse dall’inglese solo a partire dal 1938”, aggiunge Viganò che interverrà al convegno dopo i saluti dell’ambasciatore Francesco Di Nitto, assieme a Gianluca Della Maggiore, professore dell’Università Uninettuno, e al Colonnello Paolo Storoni, Capo divisione del Dipartimento Relazioni Internazionali della DIA.

Viganò anticipa alcuni risultati del volume pubblicato in lingua inglese nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario della nascita dell’inventore della Radio Vaticana, Guglielmo Marconi. “La ricerca – precisa – è stata realizzata sulla base di nuove fonti dopo l’apertura degli archivi sul pontificato di Pio XII e per questo riesce a chiarire alcuni aspetti relativi ai rapporti tra papa Pacelli, la Segreteria di Stato e la direzione dell’emittente; agli scambi tra i diplomatici e la Santa Sede; alle diverse posizioni rispetto alla Seconda Guerra Mondiale di personalità di Curia o in qualche modo legati agli ambienti vaticani”.

Secondo l’autrice, la Radio Vaticana può essere considerata una cartina tornasole del governo della Chiesa di Pio XII durante quegli anni. “La ricostruzione della struttura geografica e linguistica dei programmi della Radio Vaticana – osserva monsignor Viganò ha permesso di sottolineare l’esistenza di diversi punti di vista sulla guerra e su quella che poteva o doveva essere la politica della Santa Sede”.

La gestione della Radio Vaticana rifletteva anche la sensibilità della Compagnia di Gesù a cui era stata affidata fin dalla sua nascita. “Dalla ricerca – afferma ancora Viganò è emersa una molteplicità di posizioni tra i gesuiti e i prelati che componevano l’entourage del papa, nonché il ruolo del generale dei gesuiti, Włodzimierz Ledochowski, che lottò affinché la Radio Vaticana potesse continuare le trasmissioni nonostante le proteste dell’Ambasciata Tedesca”.

Un capitolo è dedicato a come la Radio Vaticana ha affrontato nelle sue trasmissioni la questione del razzismo, dell’antisemitismo e della distruzione degli ebrei in Europa. Si affronta anche il periodo dell’occupazione nazifascista di Roma, fino alla liberazione e all’annuncio della fine della guerra. Nell’epilogo, invece, si riassume quanto è stato possibile ricostruire sul potenziamento avvenuto negli anni Cinquanta.

“Il successo globale della Radio Vaticana – commenta ancora Viganò a proposito del dopo guerra – convinse Pio XII a pianificarne l’espansione, aumentando di anno in anno il numero dei programmi e garantendo la copertura di nuovi Paesi, cercando di soddisfare, anche grazie ai progressi tecnici, le esigenze dei suoi ascoltatori in una società in rapida evoluzione”. Si arriva così all’importante azione svolta nei nazioni sotto l’influenza sovietica, simboleggiata da alcuni dati richiamati da Viganò: “Pochi mesi prima dell’Anno Santo del 1950, tra le 19 lingue di Radio Vaticana comparivano per la prima volta il bulgaro, il croato, il bielorusso e, seppure in maniera saltuaria, l’arabo. Nel 1955, l’emittente trasmetteva in 28 lingue, per un totale di 239 programmi settimanali di quindici minuti”.

(Comunicato stampa)

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Radio Vaticana apre alla ‘visual radio’

Dall’8 gennaio, Radio Vaticana avrà il suo primo programma in versione ‘visual’.

Lo annuncia l’emittente stessa, anticipando che si tratterà del mattutino “Radio Vaticana con voi”, in onda dalle 8.00 alle 10.00.

Pur specificando che si tratterà di una sperimentazione, l’appuntamento sarà diffuso su Facebook.

“Se darà i risultati sperati” – specifica il responsabile di Radio Vaticana Vatican News Massimiliano Menichetti“estenderemo ad altri programmi del palinsesto italiano e ad altre lingue, senza escludere la possibilità di abitare anche lo spazio televisivo del digitale terrestre”.

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La Radio Vaticana indaga il presente e il futuro delle onde corte

Come informa Vatican News, organo ufficiale del Vaticano, in un incontro nella sede storica della Radio Vaticana c’è stata nei giorni scorsi una attenta riflessione sulle nuove opportunità offerte dalla tecnologia contemporanea al sistema col quale Marconi inaugurò a fine Ottocento le trasmissioni senza fili. Si tratta delle famose onde corte, uno spetto di frequenza che non è poi solo un argomento per specialisti o appassionati della materia radiofonica ma un tema tuttora attuale, in considerazione appunto del possibile connubio con i sistemi di broadcasting più avanzati.

È stato questo il percorso offerto dal Dicastero per la Comunicazione assieme alla Commissione Informatica e alla Commissione Telecomunicazioni e Transizione Digitale, istituite presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ai partecipanti all’incontro ospitato (probabilmente non a caso) nella Palazzina Marconi della Radio Vaticana, la sede storica della prima emittente pontificia, costruita dall’inventore della Radio e inaugurata da Pio XI il 12 febbraio 1931.

Si è trattato di un seminario tecnico formativo – che ha coinvolto anche circa duecento partecipanti collegati online – la cui idea è stata proposta dal direttore della Direzione Tecnologica del Dicastero per la Comunicazione, Francesco Masci, e dai colleghi ingegneri Mauro Villarini, capo dell’Ufficio Gestione Tecnica dell’Apsa, e Paolo Reale, presidente della Commissione Informatica dell’Ordine, nell’ambito di un’iniziativa orientata a confermare e rafforzare il collegamento tra gli ingegneri del Vaticano e gli ingegneri italiani.

I lavori, avviati da monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione, e dall’ingegnere Massimo Cerri, a capo dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, e moderati dall’ingegner Paolo Reale, hanno spaziato dai primi esperimenti marconiani – la messa a punto dei collegamenti transoceanici, la vulnerabilità ma anche resilienza dei collegamenti via radio – all’analisi della situazione attuale e futura dei sistemi trasmissivi a onde corte, con l’alternarsi al microfono di esperti italiani, come gli ingegneri Giuseppe Ettorre, Giovanni Cancellieri e Giovanni Gasbarrone, assieme a professionisti del settore sul versante vaticano.

In particolare, l’ingegnere Paolo Lazzarini, tra i responsabili del settore tecnico del dicastero pontificio, ha avuto l’onere di approfondire il tema dei sistemi radio broadcast in onde lunghe, medie e corte, mentre la conclusione del direttore della Direzione Tecnologica Masci ha fatto il punto sui sistemi di trasmissione in onda corta tra passato, attualità e scenari in prospettiva, che puntano decisamente verso l’integrazione tecnica dei media.

Massimiliano Menichetti, responsabile della testata Radio Vaticana – Vatican News, ha infine svolto un excursus sui 90 anni della radiofonia e della comunicazione pontificia, rinnovata e lanciata in orbita multimediale dalla riforma dei media vaticani avviata da Papa Francesco nel 2015.

Mauro Roffi
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International Marconi Day: evento radioamatoriale a Radio Vaticana

Presso la sede della Radio Vaticana, si è celebrato l’International Marconi Day.

L’evento è una iniziativa radioamatoriale di 24 ore che si tiene ogni anno per ricordare la nascita di Marconi, avvenuta il 25 aprile 1874. L’appuntamento si svolge solitamente il sabato più vicino al compleanno di Marconi, per cui nel 2022 è stato il 23 aprile.

Lo scopo della giornata è che i radioamatori di tutto il mondo entrino in contatto con i Siti Storici Marconi, utilizzando tecniche di comunicazione simili a quelle utilizzate dallo stesso Marconi.

Quest’anno, una stazione radio è stata attivata nella sede dell’emittente della Santa Sede – fondata dal grande inventore italiano nel 1931 – e si è collegata con 50 luoghi in tutto il mondo, dove operò il grande inventore.

“I radioamatori sono le persone più vicine a mio padre, con le loro trasmissioni radio. Voglio molto bene a tutti loro e quando parlo di mio padre li vorrei sempre vicino a me”, ha affermato a Vatican News, la principessa – nonchè figlia di Guglielmo – Elettra Marconi.

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Radio Vaticana aumenta le trasmissioni in Ucraino e Russo

Nuove trasmissioni via etere di Radio Vaticana in lingua ucraina e russa, per portare “la speranza, la parola del Papa e la lettura dei fatti attraverso la luce del Vangelo” nei luoghi dove imperversa la guerra.

Accadrà da lunedì 21 marzo con il prolungamento dei programmi in lingua, già proposti dall’emittente.

“In queste settimane – dichiara a l’Avvenire Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana Vatican News – grazie a una rete di contatti diretti, che sta supportando anche il lavoro dei nostri inviati, cerchiamo di dare conforto a chi soffre e di garantire un’informazione puntuale. Le frequenze della Radio Vaticana, ma anche le pagine e i post di Vatican News in 51 lingue (compresi inglese e italiano nel linguaggio dei segni) cercano di non lasciare nessuno da solo, anche nella consapevolezza della forza della preghiera”.

Questi gli orari e le frequenze dei programmi tematici di Radio Vaticana, trasmessi in onde corte, per raggiungere anche i luoghi isolati da internet.

  • Fino al 26 marzo (ora solare)

Russo, CET-Central European Time 06:00-06:20, UTC 05:00-05:20, 7260 kHz, 9715 kHz; ​Ucraino, CET-Central European Time 06:20-06:40, UTC 05:20-05:40, 7260 kHz, 9715 kHz.

  • Da domenica 27 marzo (ora legale)

Ucraino, CET-Central European Time 06:40-07:00, UTC 04:40-05:00, 7260 kHz, 9705 kHz; Russo, CET-Central European Time 07:00-07:20, UTC 05:00-05:20, 7260 kHz, 9705 kHz.

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Radio Vaticana trasmette Beethoven per chiedere lo stop alla guerra

Venerdì 11 marzo su tutti i canali radiofonici della European Broadcasting Union (Unione Europea di Radiodiffusione) – la maggiore associazione mondiale dei media di servizio pubblico di cui la Radio Vaticana è membro fondatore – si tiene l’iniziativa “Beethoven call for solidarietà”.

Le emittenti sono invitate a trasmettere, in qualsiasi momento della giornata, la Nona Sinfonia in re minore op 125 di Beethoven (completa o nella parte con l’Inno alla gioia).

Anche l’emittente vaticana aderisce all’iniziativa a favore della pace del dialogo.

Lo riporta Vatican News.

Alle ore 22.00, il programma in lingua italiana di Radio Vaticana “Spazio EBU” (su 105.0 FM a Roma, in DAB+, sul satellite e sul portale Vatican News) manderà in onda la Nona Sinfonia nell’interpretazione di Bernard Haitink sul podio di coro e orchestra della Radio Bavarese, con solisti Sally Matthews soprano, Gerhild Romberger contralto, Mark Padmore tenore e Gerald Finley basso.

Il concerto è stato registrato a Monaco il 22 settembre 2019.

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