Al via il nuovo palinsesto di Radio Rock. “The Rock Show” giunto alla 23esima edizione

Radio Rock è pronta alla stagione 2024/2025, con il nuovo palinsesto che prenderà ufficialmente il via lunedì 9 settembre.

Tra conferme e novità, il nuovo anno segna un traguardo importante per il morning show dell’emittente romana, The Rock Show, che spegne ben 23 candeline sulla sua torta di compleanno confermandosi uno dei più longevi d’Italia. Al timone sempre Emilio Pappagallo cui, dal 2017, si sono aggiunti Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi. Un trio consolidato, dunque, che quest’anno potrà contare anche su Martina Caronna che entra nella programmazione giornaliera del programma. The Rock Show andrà in onda nel consueto orario 6-10, dal lunedì al venerdì.

Il palinsesto di Radio Rock continua con la conferma di Gagarin dalle 10 alle 13, sempre con Tatiana Fabbrizio e Marco Muscarà, cui farà seguito il nuovo format di Giuliano Leone, Soul Driver, in onda dalle 13 alle 15.

Il pomeriggio di Radio Rock si apre con la conferma del trio di Antipop, con Valerio Cesari, Riccardo Castrichini ed Emanuele Forte che dopo aver svegliato gli ascoltatori nel morning show estivo tornano al loro consueto orario (15-17) per avviare la quinta stagione del format.

Il ritorno a casa targato Radio Rock sarà ancora una volta con La soddisfazione dell’animale, con tutta l’irriverenza e l’energia di Luigi Vespasiani, Sandro Canori, Gianpiero Giiuli e Paulonia Zumo che saranno in onda dalle 17 alle 20.

Le serate in compagnia della musica rock di oggi e di ieri si allungano nella nuova stagione di Radio Rock. Matteo Strano e il suo Bring on the night sarà infatti in onda dalle 20 alle 24, un’ora in più che porta all’ultimo appuntamento giornaliero del palinsesto: a chiudere sono Edoardo Conti e Matteo Cillario con La Skolpendra by night, dalle 24 all’una di notte.

Il weekend di Radio Rock vede l’ingresso di Sandro “Fuffo” Bernardini che, insieme a Nicole Fondato, condurrà Rockbusters dalle 7 alle 9. A seguire Malrumore di Paulonia Zumo (9-12), Animal House di Jacopo Morroni (12-15), I racconti della Skolopendra con Edoardo Conti e Matteo Cillario (15-18), Wasabi con Lollo (18-21) e Citofonare: Maurovich con Simone Maurovich (21-24).

In seguito alla longevità di “The Rock Show”, abbiamo approfondito l’argomento proprio con Emilio Pappagallo, da sempre ‘anima’ del programma.

Ventitreesima edizione di “The Rock Show”: che cosa rappresenta per te questo programma?

Verrebbe facile rispondere: tutta la mia vita (se non tutta diciamo che la trasmissione c’è stata quasi per metà, conti alla mano). Ci sono generazioni di ascoltatori cresciuti con il programma, genitori, figli ed ora anche nipoti, che ho visto nascere e crescere. Ci sono ragazzi che quando abbiamo iniziato (stagione 2002/03) andavano ancora a scuola ed ora continuano ad ascoltare con la loro famiglia, con il partner e i figli che sono nati nel frattempo. Ci sono coppie che si sono conosciute grazie a noi, il programma è una vera e propria community di amici che – in alcuni casi – si incontrano e si frequentano grazie alla radio. Abbiamo creato delle nuove famiglie!

Ma soprattutto – e questa è la cosa che mi piace di più – ci sono tantissimi nuovi ascoltatori che ci seguono da cinque anni, da due, da uno e moltissimi (riceviamo messaggi giornalieri in tal senso) che si sono aggregati da tutta Italia negli ultimi mesi grazie all’espansione in DAB+. E’ stato finora un viaggio bellissimo.

Quali sono i contenuti che proponete ogni giorno?

E’ difficile spiegare il ‘The Rock Show’ a chi non l’ha mai ascoltato. Charlie Gnocchi – nostro fedelissimo ascoltatore – ci ha definiti “liberi ed imprevedibili” (quest’ultimo è diventato col tempo uno dei claim della trasmissione”). Da sempre il programma vuole essere uno schizofrenico contenitore di praticamente qualsiasi tema: dalle notizie di stringente attualità, agli argomenti seri ed impegnati nel “sociale”, dal “cazzeggio” totale, sul serio senza filtri e senza censure, alla presentazione di libri, concerti, mostre. Negli anni abbiamo avuto inoltre più di 1500 ospiti in studio, tra giornalisti, attori, musicisti, scrittori e persone di spettacolo.

Chi vuole davvero sapere cos’è il ‘The Rock Show’ deve obbligatoriamente sintonizzarsi su Radio Rock, ogni mattina dal lunedì al venerdì.

Come si è evoluto nel tempo il contenitore? E qual è il vostro pubblico?

Ho condotto da solo il ‘The Rock Show’ per 15 anni (avvalendomi però di importantissimi collaborazioni, come quella che va avanti praticamente da sempre con il mio amico e stimatissimo critico cinematografico Boris Sollazzo, con cui parliamo di cinema e molto altro una volta a settimana) e quando ho iniziato ne avevo 26. Ero ancora “solo” il programmatore musicale della radio e non sapevo che sarei progressivamente diventato direttore artistico e successivamente anche co-editore. È chiaro quindi che lo show è da un lato cambiato moltissimo, riflettendo i cambiamenti del suo conduttore nel corso degli anni. Dall’altro però ho sempre cercato di mantenere quella libertà e follia di cui parlavo prima, scommettendo sul principio che in radio si può parlare veramente di tutto, si può veramente fare cultura (in modo fruibile) e dare anche leggerezza e buonumore. Quando un ascoltatore ci dice che l’abbiamo fatto ridere ma anche riflettere e conoscere nuove cose (per esempio un libro che abbiamo presentato o un film, una mostra o una serie tv), vuol dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

In diretta tra il 2011 e il 2012, in quattordici mesi, ho letto – dieci minuti al giorno – tutto Infinite Jest, 1179 pagine, il capolavoro di David Foster Wallace, un’impresa da guinness dei primati che non mi risulta sia mai stata tentata in nessuna radio del mondo. Al tempo stesso siamo lo show delle “rumorossime” battaglie in onda, senza esclusione di colpi, tra me e gli ascoltatori o tra me e i miei compagni di microfono.

Sì, perché nel frattempo, dal 2017 sono accompagnato ogni giorno in studio da Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, due magnifici attori teatrali con importanti e pluridecennali esperienze radiofoniche, con i quali in questi ultimi sette anni ho costituito un terzetto davvero inossidabile. Da quest’anno poi la novità è la presenza stabile con noi in studio della giovanissima e bravissima Martina Caronna, che trasformerà ufficialmente il trio in quartetto.

Ventitré anni di riconferme significa che Radio Rock non ne può fare a meno? O è difficile oggi ‘rischiare’ qualcosa di nuovo in radio?

Radio Rock festeggia quest’anno quarant’anni, ha un marchio fortissimo ed una grandissima credibilità e non dipende da nessun format o conduttore. Il ‘The Rock Show’ però è riuscito a ricavarsi un importante seguito che ha permesso e giustificato una riconferma così a lungo. Non credo che sia difficile ‘rischiare’ qualcosa in radio (con Radio Rock cerco di farlo ogni stagione, proponendo format ambiziosi e a volte addirittura “rischiosi”, che però ci hanno dato grandi soddisfazioni). È però vero che tutti i programmi più ascoltati ed apprezzati delle radio italiane sono particolarmente longevi; la radio – ed in particolare i “drive time” radiofonici – vive di affezione verso i propri protagonisti ed è quindi molto facile che i programmi che funzionano vengano riconfermati. Diciamo poi che in questi 23 anni ci siamo divertiti davvero tanto – io e gli ascoltatori – e questa credo che sia un’ottima base di partenza per una riconferma.

Che cosa auspichi per il futuro del programma?

Direi assolutamente continuare a divertirci tutti insieme, a mettere a disposizione di chi ci segue – da 23 anni o da pochi mesi – un’insieme di emozioni, di ragionamenti, di spunti di riflessione e di evasione.

Continuare ad intrattenere ed informare, con leggerezza e profondità al tempo stesso. Spero di riuscire a far conoscere (anche grazie agli sviluppi del DAB+, nonché grazie alla tv, che arriverà a breve anche se siamo già in video su twitch 24 ore su 24) la trasmissione al maggior numero di persone e di restare per sempre “liberi e imprevedibili”.

(A cura di Nicola Franceschini)

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28 ore per AIL Roma: torna la Maratona Radio Rock

La solidarietà torna protagonista su Radio Rock. L’emittente capitolina sarà al centro di una maratona radiofonica benefica, per raccogliere fondi a favore di AIL Roma. I dettagli nel comunicato.

Dopo l’incredibile successo degli anni precedenti, torna la MARATONA RADIO ROCK for AIL ROMA, un’iniziativa promossa da Radio Rock 106.6 a sostegno dell’AIL Roma (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mieloma), giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Anno in cui sia la radio sia che la Sezione di Roma compiono 40 anni di grande attività.

Un nuovo progetto e una nuova sfida, dopo le tre precedenti in cui sono stati raccolti quasi ottantamila euro per l’acquisto di strumenti e macchinari per la ricerca e l’assistenza. Dalle 06:00 di venerdì 5 luglio alle 10:00 di sabato 6 luglio, gli speaker di Radio Rock si alterneranno alla conduzione per 28 ore di diretta, con l’obiettivo di riunire la grande comunità dell’emittente attorno a una nuova impresa benefica, contribuire alla ristrutturazione di un immobile per realizzazione di una seconda Casa AIL a ROMA: “Residenza Oriana Daniello”.

Il progetto prende spunto dalla costruttiva esperienza della Casa AIL “Residenza Vanessa”, la casa di accoglienza per i pazienti e i familiari che risiedono fuori Roma e che sono in cura presso la UOC di Ematologia del Policlinico Umberto I – Sapienza Roma diretta dal Prof. Maurizio Martelli; “Residenza Oriana Daniello” accoglierà invece i pazienti e i familiari non residenti in cura presso l’Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Tor Vergata diretta dal Prof. Adriano Venditti.

Il Policlinico di Tor Vergata, eccellenza della Sanità regionale nella zona Sud est di Roma, non è facilmente raggiungibile: l’esigenza di una casa alloggio è particolarmente sentita dal reparto di Ematologia che ha spesso in cura pazienti residenti in province diverse da quella di Roma e da altre regioni (in alcuni casi anche altre nazioni) per soggiorni anche lunghi, connessi ai cicli di terapia e alla necessità di cure prossimali in stretta contiguità assistenziale. Ventotto ore di intrattenimento tra, ospiti vip, messaggi, musica live e interventi di medici, ricercatori e volontari AIL ROMA, in cui Radio Rock cercherà nuovamente di sollecitare i suoi ascoltatori, già campioni di generosità. Una solidarietà che negli

anni si è andata a consolidare come testimoniano le tante Radio che per questa edizione hanno abbracciato il nostro progetto promuovendolo attraverso le loro frequenze.

Per questo si ringrazia, Centro Suono, Centro Suono Sport, Radio Italia Anni ’60, Radio Olympia, Radio Radio, Radio Roma Capitale, Radio Roma Sound, Radio Sei, UniRadio Tor Vergata, Retesport, RTR – Radio ti ricordi,Te la do io Tokyo, Tele Radio Stereo.

Radio Rock si può seguire anche tramite App, Steaming, DAB, Twich, sui 106.6 FM (Roma e Provincia) e 104.9 FM (Rieti e Provincia).

Oggi dai tumori del sangue si può guarire, ma per farlo serve l’aiuto di tutti. “All the small things”: ogni piccola cosa conta, perché ogni donazione anche se piccola, può fare la differenza.

(Comunicato stampa)

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Radio Rock 106.6 compie 40 anni: i festeggiamenti tra ‘live’ e mostre fotografiche

Grande festa per i 40 anni di Radio Rock. I dettagli nel comunicato.

Era il 1984 quando Radio Rock 106.6 dava inizio alle sue programmazioni. Da allora molto è cambiato, tranne la mission che l’emittente si era prefissata fin dai suoi esordi: porsi come volano di libertà, sia per la proposta musicale che per gli spazi di informazione ed intrattenimento.

A raccontare tutto ciò sarà la mostra Radio Rock: 40 anni suonati” allestita negli studi della radio – nell’area post-industriale di Portonaccio, in Via Rodolfo Gabrielli di Montevecchio 4/6, sede degli uffici e degli studi di trasmissione.

  • Mostra sostenuta da Roma Capitale

L’esposizione è sostenuta da Roma Capitale: una forma di riconoscimento da parte dell’amministrazione capitolina nei confronti di un’emittente storica che nel corso della sua lunga attività ha saputo intessere uno speciale legame con il territorio che la abita, diventando un punto di riferimento per gli appassionati non solo di musica, ma di cultura in tutte le sue forme espressive.

Gli spazi espositivi ripercorreranno la storia di Radio Rock 106.6 tramite foto, installazioni e memorabilia e saranno fruibili dai visitatori durante le consuete attività di diretta e di redazione che scandiscono i ritmi dell’emittente e ne rappresentano il vivido presente. La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 18 giugno al 30 settembre – lunedì e martedì, dalle 15,00 alle 18,00 – previa prenotazione via e-mail [email protected].

  • Evento Live 22 giugno

Per sabato 22 giugno è invece in programma – come da tradizione – la festa di compleanno della radio, che si svolgerà al Largo Venue (Via Biordo Michelotti 2) a partire dalle ore 19,00, con molteplici attività: interventi musicali di special guest nel giardino del locale romano; il concerto dei Bud Spencer Blues Explosion e dj set fino a tarda notte.

Una festa rivolta non solo a coloro che seguono Radio Rock da tanti anni con passione e affetto, ma anche alle nuove generazioni di ascoltatori che hanno voglia di vivere la musica come un grande momento di festa, condivisione e partecipazione collettiva grazie alle emozioni che solo la musica dal vivo può dare.

  • L’editrice Patrizia Palladino: “Un piacere raccontare la storia di Radio Rock”

“Sarà un piacere raccontare ai visitatori la storia della radio attraverso aneddoti e curiosità” – ha commentato l’editrice e fondatrice di Radio Rock Patrizia Palladino. “Una storia così lunga ha tanto da dire, soprattutto per chi – come me – l’ha vissuta fin dall’inizio. Quando iniziammo in un seminterrato di Viale Etiopia 10, mai avrei immaginato che quel che avevamo creato, seppur con molta passione, avrebbe resistito alla prova del tempo. Eppure, eccoci qui, con una radio che supera i confini regionali ed approda in quasi tutta Italia grazie al DAB+”.

(Comunicato stampa)

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Morgan a Radio Rock: “Farei il direttore artistico di Sanremo, perché un mainstream sano determina un underground migliore”

Morgan è stato ospite di Radio Rock. Tra i vari temi affrontati, c’è stato anche quello inerente Sanremo. I dettagli nel comunicato.

Ospite a Radio Rock di Luigi Vespasiani, Sandro Canori e Gianpiero Giulii durante “La Soddisfazione Dell’Animale”, Morgan ha parlato della possibilità, da più parti ventilata, di curare personalmente la direzione artistica di Sanremo 2025.

Parlando ai nostri microfoni in occasione dell’uscita, il mese scorso, del nuovo EP “Sì, Certo L’Amore”, il già leader dei Bluvertigo si è detto disponibile in tal senso criticando l’operato di Amadeus nelle edizioni dalla 2020 al 2024.

“Lo farei ma ti spiego perché”, ha detto Morgan ai microfoni di Radio Rock parlando della possibilità di curare personalmente la direzione artistica di Sanremo 2025, “Non perché io sono convinto che Sanremo sia il dunque della situazione, e né che Sanremo sia la musica che importa. Non è da lì che passa la musica. Ma da lì cosa passa? Da lì passa il linguaggio che è appunto il linguaggio della committenza, della manipolazione. Il pubblico in quel modo, il mainstream, il mainstream poi dopo determina quello che c’è come sotto, l’underground. Il mainstream deve essere sanificato, perché così c’è il cancro, è malato. Quando il mainstream è malato, non può esserci un underground sano. Anche l’underground ne risente perché è come l’organismo in cui il cuore non va. […] Fenomeni underground che sono belli, è perché è sano il mainstream. È perché il mainstream è Bruce Springsteen, è David Bowie, non è le cazzate. Capisci che se il mainstream è Lucio Dalla, allora tutti gli altri sono un’altra roba? Ma se il mainstream è Mengoni, dove vogliamo andare? […] La cosa che più mi fa incazzare è vedere come la gente non reagisce alla dittatura artistica di Amadeus. […] Quella che mi rende più felice? Pensare che potrebbe finire la dittatura artistica da un momento all’altro”.

(Comunicato stampa)

Il podcast integrale dell’intervista è disponibile cliccando QUI.

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“Unfamous 2024”: al via il contest di Radio Rock

Su Radio Rock nel programma “The Rock Show” con Emilio Pappagallo, Marco Biondi, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, ha preso il via il contest “Unfamous 2024” con la prima eliminatoria.

Protagoniste del primo appuntamento le seguenti 5 band: Artificial Heaven, Club Dumas, DMTNT Dead Men Tell No Tales, Emotional Ketchup Burst, Disconfort.

Le votazioni si sono aperte alle 9.00 di lunedì 8 gennaio e si chiuderanno lunedì prossimo alla stessa ora.

La band vincitrice accederà alle semifinali che si terranno a maggio 2024.

Le votazioni avvengono tramite la community di whatsapp e il canale telegram di The Rock Show.

Il regolamento del contest è online cliccando QUI.

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Radio Rock 106.6 lancia il contest “Unfamous”

Prende il via un nuovo contest su Radio Rock. I dettagli nel comunicato.

Nei suoi quasi quarant’anni di esistenza, Radio Rock 106.6 si è sempre distinta come catalizzatore di musica di alta qualità, non solo per realtà già affermate, ma anche emergenti. Sono molteplici, infatti, gli artisti e le band che grazie all’emittente romana – ora disponibile in DAB+ in buona parte dell’Italia – hanno potuto godere di una virtuosa risonanza, capace di avviarli nel music business.

É con il medesimo spirito che ci si appresta al lancio di un nuovo format: Unfamous. Un vero e proprio contest radiofonico per gruppi emergenti, in partenza dal prossimo 8 gennaio e che proseguirà ogni lunedì dalle 9,00 alle 10,00 durante la fascia del The Rock Show condotta da Emilio Pappagallo (conduttore e station manager di Radio Rock), Marco Biondi (discografico e speaker con passate esperienze a Virgin Radio, Radio Deejay e Radio 105), Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi (speaker radiofonici e attori).

In ogni appuntamento verranno proposte agli ascoltatori cinque band selezionate fra quelle che si iscriveranno, la più votata vincerà la puntata e accederà alle semifinali che si terranno a maggio 2024. Le finali, invece, verranno schedulate nel mese di giugno.

In tutto saranno ottanta le band che arriveranno alle eliminatorie e poi sedici quelle che entreranno nella fase delle semifinali. Solo quattro giungeranno in finale, avendo la possibilità di realizzare un live con intervista negli studi di Radio Rock e chi si aggiudicherà la vittoria vedrà il proprio brano inserito nell’alta rotazione della radio e vincerà tre mesi gratuiti di ufficio stampa, curato dall’etichetta Sorry Mom!.

Per iscriversi ad Unfamous basterà inviare una mail a [email protected], allegando un link Spotify o Youtube della canzone con cui si intende partecipare e aggiungendo una breve biografia. Il consiglio di Radio Rock è quello di procedere quanto prima con l’iscrizione, poiché, qualora dovesse verificarsi un caso di parità nelle eliminatorie, in semifinale o anche in finale, vincerà la band che per prima si è proposta tramite email.

Durante tutte le fasi del contest gli ascoltatori potranno votare le loro band preferite sul canale Telegram e sulla community WhatsApp di Radio Rock.

Radio Rock è in FM:
Sui 106.6 a Roma e Provincia;
Sui 104.9 a Rieti e Provincia;
Sui 93.2 nelle province di Viterbo e Terni.

In DAB+ a: Roma, Latina, Milano, Torino, Cuneo, Firenze, Prato, Pistoia, Frosinone e provincia, Perugia, Terni e relative province, a Genova e in tutta la Liguria.

In streaming audio tramite APP. In streaming video su Twitch.

(Comunicato stampa)

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