Radio Onda d’Urto presenta a Bologna il nuovo progetto in DAB+

Radio Onda d’Urto si presenta a Bologna.

L’emittente antagonista – con sede a Brescia e diffusa anche a Milano – aveva annunciato, nelle scorse settimane, l’imminente arrivo in Emilia-Romagna tramite DAB+.

Venerdì 10 giugno, due redattori della radio hanno partecipato ad un incontro, negli spazi di ExCentrale Bologna, in cui si è parlato del nuovo progetto.

Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime ore.

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Radio Onda d’Urto annuncia l’arrivo in Emilia-Romagna in DAB+ e l’apertura di una redazione

Radio Onda d’Urto sarà collegata prossimamente in Emilia-Romagna in DAB+.

Lo annuncia l’emittente tramite un post sui social.

Inoltre, la radio intende aprire una redazione locale a Bologna.

Nel mese di giugno si terranno i primi incontri per la realizzazione del progetto.

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Salta la Festa di Radio Onda d’Urto

L’emittente bresciana antagonista Radio Onda d’Urto non svolgerà la propria festa di agosto, come avviene ogni anno.

L’emergenza covid ha costretto a far slittare l’evento – che per la radio è fonte di autofinanziamento – al 2021.

Attraverso i social network, lo staff di Onda d’Urto ha così comunicato al proprio pubblico le motivazioni:

Abbiamo atteso ancora qualche settimana, con la speranza che i contagi si azzerassero e che si potesse programmare qualche appuntamento estivo in una condizione di maggior sicurezza e con minori restrizioni.

Purtroppo il virus – che nei mesi scorsi, soprattutto nei nostri territori, ha seminato morte e sofferenze – è ancora in circolazione, in particolare in Lombardia, e di conseguenza non è ancora possibile organizzare eventi musicali o aggregativi che non siano contrassegnati o da incoscienza e irresponsabilità o da limitazioni e norme per noi impossibili da gestire sul piano ideale e sociale. C’è troppa attesa, in agosto, per la Festa della Radio; lo constatiamo senza presunzione, ci sono troppe aspettative da parte di decine di migliaia di persone: se organizzassimo qualcosa in questo periodo dovremmo lasciare fuori dai cancelli centinaia se non migliaia di persone, creando magari involontariamente quegli assembramenti pericolosi che vorremmo evitare all’interno; dovremmo imporre la prenotazione ed un numero chiuso escludente, selezionare ed impedire gli ingressi.

Dovremmo insomma andare nella direzione opposta rispetto a quanto fatto in tutti questi anni: la creazione di uno spazio aperto, di un luogo di aggregazione popolare, intergenerazionale ed interculturale, di musica e cultura, basato sull’inclusione di chiunque volesse viverlo condividendone l’impostazione ed i valori di fondo. Non ce la sentiamo di snaturare in questo modo la manifestazione estiva che esprime ciò che siamo e che pensiamo. E non intendiamo nemmeno non essere coerenti con la posizione, tesa alla difesa della salute di tutti e tutte, che abbiamo assunto come Radio onda d’urto anche durante la fase più acuta della pandemia, ispirata al principio di precauzione e alla priorità dell’interesse collettivo di tutela sanitaria.

Non faremo nulla? Per ora no, anche se non escludiamo in assoluto di cambiare idea se le condizioni mutassero, magari verso fine estate-settembre, perchè sappiamo che sarebbe importante per la nostra città e non solo, perchè abbiamo bisogno di incontrarvi, perchè sentiamo l’esigenza di stare insieme dopo i terribili giorni del confinamento domiciliare, dell’isolamento e della solitudine che abbiamo cercato di superare anche tramite le nostre frequenze radiofoniche; infine, ultimo ma non meno importante, perchè senza i vostri contributi l’autofinanziamento della Radio va in profonda crisi e non sappiamo come faremo ad affrontare le sue spese di gestione nel prossimo anno.

Possiamo per ora solo chiedervi di starci vicini e vicine, di restare in contatto. Insieme ce la faremo e l’anno prossimo tornerà la Festa della Radio, ancora più grande ed accogliente.

(Comunicato Radio Onda d’Urto)

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“Cura il gatto nero”: al via la nuova campagna di abbonamenti di Radio Onda d’Urto per salvare l’emittente

Radio Onda d’Urto è l'”emittente antagonista” di Brescia, operativa dal 1985.

Si ascolta in FM in varie zone della Lombardia (compresa la città di Milano), del Trentino e del Veneto occidentale.

Come tante altre realtà, l’emergenza Covid 19 ha messo in ginocchio la radio che ha sempre fatto affidamento sulla festa di agosto come momento di entrata fondamentale per l’emittente.

L’iniziativa – in programma dal 4 al 22 agosto – molto probabilmente per questo 2020 non ci sarà (o comunque non si potrà svolgere nelle abituali modalità), per cui Onda d’Urto lancia un appello molto diretto ai propri ascoltatori: la radio non ha le risorse per affrontare un intero anno di trasmissioni.

Per questo, la campagna di abbonamenti che si tiene ogni anno a dicembre, è stata anticipata a maggio (più esattamente da lunedì 18 a giovedì 28) per tentare di compensare quello che gli eventi esterni non potranno garantire.

Un appello – quello di Radio Onda d’Urto – che probabilmente in questo periodo accomuna le difficoltà di molte realtà, ma che poche finora le hanno esplicitato in maniera così diretta.

Radio Onda d’Urto è on-line all’indirizzo www.radioondadurto.org e, come la maggiorparte delle radio locali del nostro Paese, è presente anche sulla app di FM-world.

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