A Radio Milano International arriva Christopher Anderson con “Anndy’s World”

“Anndy’s World” è il titolo del nuovo programma condotto interamente in ‘inglese americano’ che andrà in onda su Radio Milano International ogni martedì alle 22.30.

Lo anticipa un comunicato dell’emittente.

Ai microfoni: Christopher Anderson, 30 anni di Washington D.C., ‘focolaio’ di groove e luogo di partenza delle più grandi figure dell’R&B, tra cui la leggenda Marvin Gaye.

Dopo un’esperienza nell’Esercito degli Stati Uniti d’America, Christopher Anderson è approdato a Milano per frequentare un percorso di specializzazione presso lo IED (Istituto Europeo di Design), dove Radio Milano International ha una partnership con il gruppo che si occupa del coordinamento e dell’eventistica degli studenti.

Dagli Stati Uniti al ritmo della città che l’ha adottato, Christopher ama definirsi “un americano che porta il suo mondo in radio” e nel suo “Anndy’s World” sicuramente ritroveremo tutta la potenza e la profondità della black music.

(Comunicato stampa)

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Radio Milano International: nuova offerta on demand dei contenuti

Radio Milano International avvia la comunicazione di prossimità.

Lo riporta un comunicato.

Su circa 4000 bacheche digitali, installate negli androni dei palazzi di Milano e di altre città della provincia di Milano, è partita da pochi giorni una collaborazione con la società Laserwall per la diffusione di informazioni e QR Code che rimandano ai contenuti di RMI.

“L’accordo con Laserwall – dichiara Pierfrancesco Borra amministratore della società a cui fa capo Radio Milano International – ci consente di sperimentare questo importante veicolo di comunicazione che raggiunge le comunità locali con forme di interazione innovativa, utilizzabili anche per l’ascolto dei nostri contenuti on demand. RMI ha sempre precorso i tempi e questo progetto favorirà lo spacchettamento del flusso radiofonico, garantendo accessibilità alle proposte di RMI da ascoltare nel momento più opportuno”.

“La sinergia con Radio Milano International – dichiara Salvatore Dolce founder di Laserwall – irrobustisce l’offerta di contenuti delle nostre piattaforme che nascono per offrire informazioni sul condominio, su offerte speciali per i condòmini e notizie circa i migliori professionisti della zona. Le aziende che entrano nel nostro mondo hanno l’occasione di geolocalizzare il proprio target e di interagire con esso. Su questi aspetti non escludiamo un ampliamento commerciale delle sinergie con Radio Milano International”.

(Comunicato stampa)

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A Radio Milano International suona il vinile di Dario Piana

Radio Milano International arricchisce il proprio palinsesto con un nuovo appuntamento, dedicato al vinile di qualità.

Dal 4 luglio, ogni domenica alle 21.30, sarà on air Dario Piana con “Underskin”, un viaggio musicale attraverso Deep, Afro, Latin, Soulful e Jazz House.

Dario Piana – riporta un comunicato – è uno dei maggiori collezionisti internazionali di vinili Rare Groove, Jazz, Funk, Brasil, Bossanova e Soundtrack, e segue con passione ogni evoluzione e contaminazione della black music. DJ, producer, remixer, dal 1979 Dario ha portato il suo suono eclettico e ritmato in centinaia di club italiani ed europei proponendo nei suoi DJ set House suoni con contaminazioni Deep, Afro, Latin, Soulful e Jazz dove il groove rimane il cardine della sua massima espressione musicale.

Oltre a Piana, il mosaico dei protagonisti di Radio Milano International è composto da: Master Freez, Fabio Negri, Irene Lamedica & Steve ‘Dub’ Lucarelli, Lucia Schillaci, Bruno Bolla, Paolo Bardelli e Dario Piana. Ogni domenica, infine, l’appuntamento è con il “Guest DJ Set”.

Radio Milano International è in onda in versione digitale su web e app, ma grazie alla partnership con Radio News è anche in FM in Lombardia dalle 21.00 alle 06.00 sui 98.2 e 98.3 MHz e h24 in DAB+ in Calabria e Sicilia.

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Radio Milano International entra nel football americano

RAMS Milano è una delle prime squadre di football americano del capoluogo lombardo.

La nascita risale al 1978, mentre nel 1981 è stata fondatrice dell’AIFA (Associazione Italiana Football Americano).

Ora, Radio Milano International ne è ufficialmente diventata partner e sponsor.

Sport e musica, dunque, si uniscono sotto il nome di una delle realtà tuttora più popolari e amate della radiofonia italiana.

Per info e dettagli: www.ramsmilano.it/football.

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Quell’aprile 1975 che cambiò la storia della radiofonia privata

Il 14 aprile 1975 è una data cruciale per la radiofonia privata.

Da poco più di un mese (esattamente il 10 marzo), era nata Radio Milano International che, con l’esordio sulla frequenza 101.0 MHz nel capoluogo lombardo, aveva portato una ventata di novità nell’etere locale.

Altri fenomeni analoghi stavano emergendo in diverse zone d’Italia, c’è chi rivendica accensioni antecedenti, ma tutte con il rischio di essere spente da un momento all’altro dall’Escopost.

La Rai deteneva ancora il monopolio delle trasmissioni via etere e quello che i fondatori (i fratelli Borra e Cozzi) temevano, avvenne il 14 aprile.

Gli impianti di Radio Milano International vennero sequestrati, in quanto la stazione era da considerarsi pirata.

Senza perdersi d’animo, contattarono l’avvocato Gianni Pistorio, presentando un ricorso in Pretura.

Da lì a pochi giorni, la sentenza che aprì le porte a centinaia, se non migliaia di nuovi voci dell’etere: il pretore di Milano, dott. Letterio Cassata, sentenziò dicendo che “È pienamente legittima l’attività di trasmissioni radiofoniche come quella di Radio Milano International fino a quando non si determinano interferenze che possono nuocere o disturbare la ricezione delle normali emittenti di Stato”.

E così, prima della fine del mese, i 101.0 tornano ad operare regolarmente, anche se per la ‘legalità definitiva’ della radiofonia privata si sarebbe dovuto attendere il 28 luglio 1976, data in cui la Corte Costituzionale legittimò ufficialmente le trasmissioni radiofoniche private via etere, purchè a diffusione locale.

Il resto è storia.

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Rino Borra: “La radio libera italiana è nata 46 anni fa”

Riceviamo e pubblichiamo un editoriale, scritto direttamente da uno dei fondatori di Radio Milano InternationalRino Borra – in occasione dei 46 anni dalla nascita dell’emittente.

La storia della radio libera italiana ha origine sul finire degli anni ’50, ma ha una data solenne che rappresenta la chiave di svolta di tutte le vicende, quella data è il 10 marzo 1975.

Sul finire degli anni’50, per aggirare monopoli statali che imponevano le emittenti governative, alcune radio “pirata” accesero i loro segnali sulle onde medie (AM) da vecchie carrette ancorate in acque internazionali nei mari del Nord, fuori dalle giurisdizioni degli Stati.

La danese Radio Mercur fu tra le prime e diede vita a uno stile americano con un parlato essenziale e veloce e musica che proveniva quasi tutta dagli Stati Uniti.

Fu subito successo, considerato che le etichette discografiche indipendenti con i relativi artisti erano state trascurate dalle emittenti di stato. La BBC, ad esempio, trasmetteva dischi solo per 28 ore settimanali ma le etichette accreditate erano Philips, Decca e poche altre, non certo quelle indipendenti.

Nel maggio del ’60 prese a trasmettere Radio Veronica dove esordì Federico “l’Olandese Volante” che dalla terra ferma registrava bobine che venivano portate sulla nave per essere trasmesse.

Furono diverse le “radio pirata” che animarono, dai mari del Nord, un bacino internazionale di ascoltatori composto da milioni di abitanti. La più famosa di tutte fu la britannica Radio Caroline, fondata dal manager dei Rolling Stones, Ronan O’Rahilly. Ma nel 1967 il governo britannico varò una legge che tappò la bocca a queste gloriose radio che avevano fatto la storia. Solo Radio Caroline sopravvisse, tra mille peripezie, fino al 1990. In Italia di quelle vicende arrivò solo l’eco lontano.

Nei primi anni ’60 la Rai intratteneva il suo pubblico con programmi e scelte musicali piuttosto monotone. Per sfuggire a quella condizione molti si attrezzarono per ricevere, tra le interferenze elettromagnetiche dell’AM, i segnali di Radio Luxembourg o Radio Monte Carlo che si riceveva sulla costa tirrenica fino alla Campania.

Il Principato di Monaco, proprietario insieme alla società Sofirad, di Radio Monte Carlo, varò un progetto radiofonico che mirava principalmente ad attrarre turisti verso il territorio monegasco.

Noel Coutisson diede vita a un gruppo affiatato. Anche qui troviamo Federico (l’Olandese Volante) insieme a tanti altri tra cui: Herbert Pagani: Awanagana e Antonio (Devia).

Ma le onde medie (AM) continuarono ad avere attenzione fino al 10 marzo 1975. Quel giorno fece capolino a Milano, sui 101 Megahertz della Modulazione di frequenza (FM), uno dei primi segnali pirata. Fino al giorno prima in FM si erano ascoltati solo Battisti e Cocciante, ma da quel momento, da una camera da letto di Via Locatelli, con mezzi di fortuna, avevamo deciso di iniettare tra gli hertz dell’FM un po’ di musica mai ascoltata, prevalentemente nera americana, funky e soul.

Dopo la comparsa in FM di brani del calibro di I’m Free – The Who nulla fu come prima. Quella musica, insieme alle potenzialità di banda dell’FM, qualitativamente superiori all’AM e senza interferenze elettromagnetiche, drogarono le orecchie dei radioascoltatori milanesi. Con un rapido passaparola numerosissimi si incollarono alle nostre trasmissioni pirata. Ben presto svelammo anche la nostra denominazione: Radio Milano International.

Con mio fratello Angelo, Piero e Nino Cozzi, diventammo eroi inconsapevoli di quella rivoluzione epocale. Anche la stampa non tardò ad occuparsi di noi con grossi titoli. Ma come per le radio pirata dei mari del Nord, il 14 aprile, arrivò il fermo di Stato: la polizia postale ci sequestrò il trasmettitore.

Fortunatamente dieci giorni dopo il Pretore di Milano accolse il nostro ricorso e ci riconsegnò le attrezzature.

Il 28 luglio dell’anno successivo, la Corte Costituzionale confermò il provvedimento del Pretore e dichiarò legittime le nostre e tutte altre le trasmissioni in ambito locale: fu la fine del monopolio Rai.

Da quel momento Radio Milano International prese a trasmettere in “non stop music”: Commoders, Ashford & Simpson, Chakan, Quincy Jones, Donna Summer. Molte altre Radio colorano di vivacità, spontaneità e creatività, l’FM di tutta Italia. Negli anni RMI mise in campo una squadra affiatata di DJ, tra cui, Gerry Bruno, Claudio Cecchetto, Gigio D’Ambrosio, Lilli Guacci, Moreno Guizzo, Jonathan Jan, Massimo Oldani, Leonardo “Leopardo” Re Cecconi, Gerry Scotti, Fausto Terenzi, Dr. Vibes, Patrizia Zani e molti altri ancora.

Nel 1987 cambiammo nome in 101 Network e in seguito in Radio 101. Nel 2005 poi la nostra concessione nazionale venne alienata dal Tribunale di Milano alla Arnoldo Mondadori Editore che diede vita a R101, una radio molto diversa da RMI che nessuno riconobbe come sua erede.

Il 10 maggio 2017, per onorare una promessa fatta al mio compianto fratello Angelo, ho fatto rinascere sul web Radio Milano International, riportando nel presente quella musica, quei jingle e quello spirito che hanno segnato generazioni intere. L’ho fatto per amore della storia e non tanto per una questione di business. Dal 26 ottobre 2020, grazie a ADN Italia, Radio Milano International è anche tornata in FM, in buona parte della Lombardia e in DAB+ in alcune regioni italiane. Rileggendo, a distanza di mezzo secolo, la storia delle Radio più rappresentative della prima stagione, penso di poter affermare che la che quella di Radio Milano International è un po’ la storia di tutte le radio libere italiane.

È la storia di tanti capelloni, sparsi un po’ dovunque per l’Italia, spiriti liberi, mai domiti che hanno animato, in questi lunghi anni, il mezzo radiofonico, per il quale le scommesse sono ancora infinite. Il 10 marzo 1975 non è quindi la data che segna la nascita di Radio Milano International, ma una data importante per celebrare tutta l’emittenza radiofonica commerciale italiana. Ad maiora.

Rino Borra