Salotto FM-world: “Le radio locali hanno ancora un grande valore per le comunità”

Le radio locali hanno ancora un grande valore per i singoli territori.

La conferma è emersa dall’ultimo appuntamento di “Salotto FM-world”, trasmesso dalla app e dalla pagina Facebook del nostro sito.

Al centro dell’incontro, dieci voci note dei propri territori di pertinenza.

Ognuno dei protagonisti della serata ha raccontato il proprio rapporto con il pubblico, che cosa significa fare radio locale oggi (in un settore sempre più ricco di concorrenza tra network e “native digitali”) e quali sono le prospettive del mezzo in futuro.

Ad alternarsi durante la diretta, sono stati Alessandro Masti (Radio Toscana), Jonathan Mensi (Radio Firenze 95.4 e Radio Toscana), Paolo Simonetti (Radio SempreViva, Radio Sound Piacenza e Radio Mambo), Roberto Bagazzoli (Radio Vela, Radio SempreViva e Radio Sound Piacenza), Matteo Sandri (Is Good For You, Radio Verona e Radio Vicenza), Rocco Foti (Top Italia Radio), Giuseppe Saponaro (Radio Enjoy), Ilaria Cuoci (Radio Pico), Andrea Secci (Radio Nostalgia) ed Enzo Sangrigoli (Radio Flash).

Come sempre, tanti gli spunti emersi grazie anche alle domande del pubblico.

In attesa del prossimo “Salotto” (in programma lunedì 6 luglio con una serata speciale), ecco ciò che è andato in onda da un insolito “trono” per il conduttore Nicola Franceschini.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Le voci del territorio: le radio locali si raccontano nel “Salotto” di FM-world

Che ruolo hanno oggi le radio locali? Qual è il futuro delle emittenti che negli anni 70 hanno costruito l'”ossatura” del settore privato?

In un’epoca dove le reti nazionali fanno sempre più spesso gruppo, con iniziative quali ‘I love my radio’, “Salotto FM-world” rende protagoniste le voci areali dell’etere.

I dieci ospiti della serata (scelti da realtà tra di loro eterogenee per contenuti e location) ci racconteranno come si conquista il rapporto con il pubblico, perchè una parte consistente dell’ascolto radiofonico cerca un contenuto locale rispetto ad uno nazionale, qual è il significato di territorialità per un’emittente medio-piccola e molto altro.

A rompere il ghiaccio, due note voci di Radio Toscana – Alessandro Masti (già RTL 102.5) e Jonathan Mensi (che è anche direttore artistico di Radio Firenze 95.4) – insieme ad altri due professionisti dell’etere: Roberto Bagazzoli (Radio Sound Piacenza e Radio Vela) e Paolo Simonetti (Radio SempreViva),  entrambi con esperienze su diverse superstation.

A seguire, tre giovani protagonisti della radiofonia locale (e non solo): Matteo Sandri (editore di “Is Good For You” recentemente collegata in FM a Trieste, direttore artistico di Radio Vicenza e conduttore di Radio Verona), Rocco Foti (direttore artistico di Top Italia Radio di Aosta), Giuseppe Saponaro (editore della pugliese Radio Enjoy).

Infine, Ilaria Cuoci, giovane ma consolidata “voce” di Radio Pico, insieme a due editori-conduttori quali Andrea Secci di Radio Nostalgia ed Enzo Sangrigoli di Radio Flash (a sua volta conduttore della “Hit Chart”, classifica in onda su decine di emittenti locali in tutta Italia).

Tante esperienze ed aneddoti, dunque, in un “Salotto” che come sempre potrà essere commentato in diretta su www.facebook.com/fmworld, dando spazio alle opinioni di altre professionisti della radiofonia, ma anche dei tanti ascoltatori.

Il “Salotto FM-world” apre le porte al pubblico martedì 30 giugno, come sempre alle 21.00.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

MilleRegioni: le voci del territorio

Tutte le novità dalla radiofonia territoriale tornano anche questa settimana, come sempre curate da Mauro Roffi.

Per info e segnalazioni: [email protected]

  • Radio Radio: dati molto confortanti sull’attività Web e digitale

Sono tanti gli effetti della pandemia sul mondo radiofonico, come su tutti gli altri settori.

Nei giorni scorsi, in specifico, sono stati diffusi dati davvero significativi e interessanti che riguardano queste settimane a Radio Radio, l’importante emittente romana (‘calcistica’, ma certo non solamente a carattere sportivo e impegnata su tutti i fronti dell’informazione) che per molte iniziative ha fatto anche da ‘avanguardia’ a tante altre Radio.

Fra queste iniziative va assolutamente citato l’impegno sul fronte televisivo, prima sul satellite e poi sul digitale terrestre, con la creazione di una vera ‘doppia natura’ di Radio Radio. Quest’ultima, poi – va ricordato – è fra le pochissime emittenti di rilievo e molto ascoltate che ha scelto di non aderire all’indagine TER.

I dati di cui sopra riguardano invece soprattutto il fronte del Web, dove ugualmente Radio Radio si è messa in luce con radioradio.it. L’emittente che fa capo a Fabio Duranti e Ilario Di Giovambattista qui vanta “risultati straordinari, con una crescita nell’ultimo anno di dimensioni importantissime”.

In particolare, secondo i dati Google Analytics diffusi dal gruppo romano, il sito web dell’emittente, diretto da Luigi Vocalelli, ha raggiunto ad aprile in media 11 milioni di visualizzazioni di pagina a settimana e oltre 3 milioni di utenti in un mese. Molto bene anche il canale YouTube Radio Radio Tv, cui vengono attribuite 500 mila visualizzazioni medie al giorno e 20 milioni nell’ultimo mese.

Come riportato da primaonline e da newslinet.com, Duranti e Di Giovambattista sono molto soddisfatti. Ecco la parole di quest’ultimo: “La cosa più bella è ritrovare su radioradio.it l’anima della Radio, lo spirito di seria informazione e la voglia di un dibattito di qualità. Ogni giorno Radio Radio si impegna per dare il massimo ai suoi ascoltatori e lo stesso stiamo facendo sul Web, fornendo tanti contenuti unici e di alto livello”.

Per Duranti, invece, “a prescindere dalla straordinarietà dei numeri raggiunti, la maggiore soddisfazione proviene dal gradimento, che si attesta oltre il 96%. La qualità dei commenti, e quindi la possibilità per gli utenti di intraprendere un’interazione costruttiva per il tramite dei nostri contenuti, è il raggiungimento della nostra missione, che è quella di informare e di favorire un costruttivo dibattito pubblico”.

  • Salta l’edizione 2020 del Festival Show

Le tappe previste erano Padova, Caorle, Jesolo, Bibione, Lignano Sabbiadoro, Mestre e Trieste. Ma il Festival Show 2020, il formidabile evento estivo musicale delle seguitissime emittenti venete Radio Birikina e Radio Bella & Monella (con le rispettive Tv), non ci sarà, non essendoci le condizioni per garantire i sette grandi appuntamenti previsti citati prima. Ora si punta direttamente al 2021.

La comunicazione ufficiale è stata data il 27 aprile scorso e profondo è il rammarico, anche nel pubblico, fino a oggi sempre presente con grande entusiasmo. L’evento, che nelle varie edizioni aveva saputo resistere anche ai più turbolenti agenti atmosferici, stavolta viene sconfitto da un virus tremendo. Ma naturalmente conta di tornare con forza il prossimo anno.

  • Puglia: Studio 100 cambia proprietà. Quali prospettive per la Radio?

Come ho specificato in un lungo articolo su newslinet.com, ci sono novità importanti nel mondo televisivo pugliese, con la recente assegnazione dell’importante emittente Studio 100 da parte del Tribunale fallimentare di Taranto alla società BD Editore. Quest’ultima fa riferimento a Luigi Blasi per il 55% e a Domenico (meglio noto come Mino) Distante per il 45%. Studio 100 aveva fatto capo per molti anni a Gaspare Cardamone.

Per ciò che riguarda la Radio, il gruppo di Cardamone era stato a lungo importante per una bella fetta della Puglia, con diverse emittenti di successo. Ma quella realtà radiofonica è stata mano a mano smembrata, con una serie di cessioni nel tempo, fino a quando l’originaria Radio Studio 100 ha perso anche l’ultima frequenza.

Successivamente però, soprattutto in rapporto all’esigenza di mettere in onda le radiocronache del Taranto calcio, per Radio Studio 100 è stata recuperata la frequenza dei 92.300 MHz, su cui in precedenza era diffusa Radio Taranto Uno. Ora si spera che la nuova gestione del gruppo possa rilanciare anche la storica presenza radiofonica di Studio 100.

  • Il Salone del Libro di Torino in edizione virtuale, anche grazie a RadioTre

Il Salone del Libro di Torino in queste settimane non si è potuto svolgere nella sua consueta versione ‘fisica’, per ovvi motivi, e allora è stata ideata un’dizione ‘virtuale’, che si svolge sino a domenica 17 maggio ed è stata dedicata alle vittime del virus, ai loro parenti, al personale medico e paramedico. Sul sito del Salone e sui canali social della manifestazione è così attualmente in atto un programma di eventi gratuiti in live streaming.

Alcuni degli appuntamenti di venerdì 15 maggio sono stati trasmessi in diretta su Rai RadioTre (nei programmi ‘Tutta la città ne parla’, ‘Radio3Mondo’, ‘Radio3Scienza’, ‘Fahrenheit’, ‘Hollywood Party’, ‘Radio3Suite’). La Rai è infatti presente, anche in questa ‘edizione straordinaria’, come main media partner.

Su un ‘fronte analogo’, caro anch’esso a RadioTre, ossia il Festivaletteratura di Mantova, va purtroppo segnalata, invece, la prematura scomparsa di Luca Nicolini, che della nota manifestazione virgiliana era stato l’ideatore. Nicolini, libraio notissimo non solo a Mantova, aveva manifestato i primi segni della malattia che l’ha portato alla morte durante l’edizione dello scorso settembre del Festival.

  • Focus emittenti: Radionova (provincia di Reggio Emilia)

Dal 10 maggio scorso il pubblico che segue l’emittente dell’Appennino reggiano Radionova (un bell’esempio di ‘stazione di una certa importanza a livello sociale’ per un’area particolare e specifica del territorio della provincia emiliana) sui 94.3 MHz e in streaming su radionova.it può godere di una programmazione debitamente rinnovata.

Il tutto è frutto di un ritrovato slancio attorno a questa storica emittente che, di recente, oltre a programmi di produzione locale, ha permesso di condurre in porto anche collaborazioni con speaker che operano su Radio nazionali e locali.

“Devo ringraziare le persone che ogni giorno lavorano in Radio come Marco e Simone – commenta il presidente della Cooperativa Novanta (cui fa riferimento l’emittente) Gabriele Arlotti – , gli speaker che ci hanno messo tempo e voce in queste lunghe giornate di lockdown e Maria Grazia Vasirani, che, oltre che sul portale on line Redacon, si è attivata nel coordinare queste importanti novità che, comunque, non saranno le ultime. C’è chi si attiva per studiare il futuro digitale, chi il potenziamento dello streaming, chi per cercare nuove trasmissioni. Un bel lavoro di squadra degno dei 36 anni della nostra storia”.

Moltissime le trasmissioni segnalate da Radionova, con la precisazione che il nuovo palinsesto sarà dinamico: varierà cioè nel tempo in base alle esigenze e alle richieste del pubblico e alle opportunità che si paleseranno.

Ricordiamo dunque ‘Nova Playlist’ e ‘Nova by night’, con la musica selezionata da Marco Notari e Simone Tapognani, coordinati da Milano da Claudio Chierici. Si spazia dalla musica pop e frizzante del mattino alle coccole sonore della notte, con note di blues, jazz e smoth jazz.

Diego Costetti cura invece ‘Nova Top Ten’ con le canzoni ‘di grido’ del momento, il martedì alle 12:32 e in replica il venerdì alle 23:30 e la domenica alle 16.

Prosegue in diretta la S. Messa domenicale proposta alle 10 dalla parrocchia di Castelnovo ne’ Monti (paese in cui ha sede Novaradio), mentre durante il mese di maggio alle 20:30 viene recitato anche il Rosario.

‘Tg neMonti’ è il Radio Telegiornale della Montagna e viene diffuso il venerdì sera in diretta (e poi riproposto in replica nei giornate successivi), a cura di Ornella Coli e Cecilia Tondelli. Tutte le sere alle 18:30 ci si può ‘scatenare’ con “Liscio e dintorni’, mentre fa il suo ingresso su Radionova ‘Nima show live’, in onda dal lunedì al sabato in diretta alle 11:20 grazie alla collaborazione con Nicola Marchese: viene trasmesso un mix di musica da ballo, informazioni, appuntamenti nei locali, circoli, feste. Infine Alessandra Sassa alle 20 conduce il notiziario quotidiano ‘Nova News’.

Il citato Redacon (acronimo che sta per Redazione della Cooperativa Novanta) è un portale on line gestito interamente da una redazione e una rete di collaboratori attivi nel mondo dell’informazione che incentrano il proprio interesse e punto di riferimento nel territorio dell’Appennino reggiano e nei dintorni. È di proprietà della già menzionata cooperativa sociale Novanta, che comprende appunto anche Radionova, ‘decollata’ il 20 ottobre 1984, e ReggioEmiliaMeteo. Tutte queste attività sono portate avanti senza scopo di lucro. L’emittente radiofonica è gestita con l’apporto di diversi volontari, ruotati nel corso dei suoi 36 anni di vita.

Redacon e Radionova sono media che, pur nell’indipendenza dell’informazione, fanno riferimento ai princìpi cristiani: le attività sono infatti sorte all’interno del mondo parrocchiale di Castelnovo ne’ Monti.

(ringrazio Giampaolo Mirandola per la segnalazione)

  • Radio Macomer Centrale e il Coronavirus

Grazie a Pierpaolo e Giuseppe Podda, continuiamo il nostro giro della Sardegna per sentire come gli editori radiofonici hanno affrontato e stanno affrontando l’emergenza dettata dal Coronavirus. Questa volta abbiamo fatto quattro chiacchiere con Roberto Salvatore Melis, editore e direttore di Radio Macomer Centrale di Macomer, paese del Marghine, nel centro-ovest dell’isola.

Roberto, come ha affrontato l’emergenza Coronavirus nella sua emittente? Ha intrapreso particolari contromisure, nel senso che ha dovuto licenziare o porre in cassa integrazione il suo personale?

Ho dovuto, purtroppo, mettere in cassa integrazione 2 dipendenti da marzo, anche se però sino ad oggi non si è ancora visto un Euro…

Dunque a gestire l’emittente è rimasto solamente Lei?

Diciamo di sì, anche se ormai con le nuove tecnologie la Radio la si può gestire benissimo da casa…

Per tenere legati i suoi ascoltatori e magari trovarne altri ha escogitato qualcosa di nuovo?

Qualcosa di nuovo no, ma ho potenziato l’informazione con notiziari in lingua sarda in 2 edizioni giornaliere da 3 minuti ciascuna. Poi, sempre legato all’uso della “limba”, ho creato degli approfondimenti che vanno il martedì, giovedì, sabato e in replica la domenica mattina. Inoltre abbiamo 12 edizioni del gr Area, poi io ogni giorno continuo ad occuparmi della rassegna stampa con le prime pagine dell’Unione e di La Nuova Sardegna.

A quanto pare, i suoi concittadini e gli ascoltatori in generale possono usufruire di una buona copertura informativa. Questo alla lunga la ripaga degli sforzi compiuti, nel senso che gli ascoltatori lo apprezzano?

Cerchiamo, nel nostro piccolo, di tenere informata la popolazione e non solo. Noi ce la mettiamo tutta affinchè la gente possa sapere ciò che sta accadendo. I risultati si vedranno più avanti, anche se ho già notato che ci seguono…

Immagino che in questo periodo stia sfruttando in modo maggiore i social, le app…

Sì! Li stiamo sfruttando, così pure internet, le app sui telefonini ed anche il Dab (ricordiamo che RMC appartiene al consorzio Ria Sardegna Dab e trasmette sul ch 10 C in Dab+ da Monte Serpeddì; N.d.R.), ma non è questo il problema. Il problema è la mancanza di pubblicità, derivante dalla chiusura delle attività commerciali. Il vero dramma è che se non si riparte al più presto moltissime attività purtroppo saranno costrette alla chiusura, perché sono ferme, ma le tasse da pagare arrivano ugualmente. A che serve spostarle in avanti se poi quando arrivano ti trovi a dover pagare 4 bollette anziché una?

  • Piemonte: altre Radio locali che aderiscono a ‘Scuola in Onda’

Nuove segnalazioni dal Piemonte per ciò che riguarda il progetto ‘Scuola in Onda’, di cui abbiamo scritto anche nelle scorse settimane, nato sotto la guida della ormai nota E.F.T. (Équipe Formativa Territoriale).

Questa volta sono interessati, in prima battuta, gli istituti comprensivi di Robilante, Demonte, Ceva, Cuneo Oltrestura e Mondovì 1, mentre sul versante radiofonico è stata coinvolta Luisella Mellino, responsabile delle emittenti radiofoniche Radio Piemonte Sound e Amica Radio, che ha recepito con entusiasmo la proposta delle docenti Barbara Baldi e Anna Nervo della provincia di Cuneo. “Scuola in Onda” è così su Radio Piemonte Sound (101.400 MHz) e Amica Radio (88.350) dal 4 maggio dal lunedì al venerdì alle ore 10.45.

Nell’Astigiano invece è stata coinvolta Radio Vega, riferimento per sette istituti scolastici (ad Asti la Direzione Didattica Quinto Circolo e l’Istituto Comprensivo 2; in provincia gli Istituti Comprensivi di Rocchetta Tanaro, Villanova, Moncalvo, San Damiano, Montegrosso). Almeno fino alla fine di giugno, le scuole coinvolte hanno quindi a disposizione su Radio Vega (88.500 MHz, oppure tramite l’app gratuita Radio Vega Italia e in streaming su radiovega.it.), dal lunedì al venerdì alle 12.05 e alle 15.35 alcuni minuti di trasmissione. Ogni giorno è protagonista una scuola diversa, che partecipa con interventi di insegnanti o studenti che spaziano sugli argomenti più svariati.

  • A Genova la Web Radio dei ragazzi con autismo

Una ventina tra ragazzi e ragazze con diagnosi di spettro autistico, seguiti dall’associazione genovese Philos, danno ora vita nel capoluogo ligure all’emittente digitale Radio Philos, un’iniziativa di rilievo da seguire con attenzione.

L’attore Andrea Carretti insegna a usare gli strumenti, fa da speaker e realizza i podcast, facendo in modo di trasformare il divertimento dei ragazzi in cura per aumentare autostima e sicurezza di sé.

Il progetto è nato subito dopo il recente lockdown.

  • In Umbria il turismo si rilancia con Radio Gallano

Il settore del turismo e dell’ospitalità è senza dubbio fra i più colpiti dalla crisi legata all’emergenza sanitaria.

In Umbria il gruppo della famiglia italo-lussemburghese Becca ha però deciso di provare il rilancio, continuando a investire nel made in Italy e nelle eccellenze della propria regione.

“Quella della famiglia Becca è una storia di grande capacità imprenditoriale e dedizione al lavoro ma è anche una storia di ritorno alle origini – scrive umbria24.it – . Aldo Becca, figlio di un macellaio di Valtopina, negli anni ’50 lasciò il piccolo comune umbro per cercare fortuna in Lussemburgo, dove iniziò a lavorare come operaio per poi aprire un piccolo ristorante e sviluppare un passo alla volta un business che oggi conta oltre 80 aziende”.

I Becca oggi sono proprietari in Umbria di un sistema di imprese attive nel settore agro-alimentare e in quello dell’ospitalità. E proprio perché la famiglia Becca è convinta dell’importanza della comunicazione, è nata Radio Gallano, l’emittente del gruppo, prima in Italia a trasmettere da un resort. La Radio diffonde attraverso il web il meglio della musica italiana degli ultimi 50 anni, i grandi successi del repertorio internazionale e news ad ogni ora, promuovendo il territorio umbro e i suoi prodotti d’eccellenza.

«È una realtà dinamica e in espansione, ascoltabile attraverso tutti i dispositivi digitali – ha spiegato Flavio Becca – che ora più che mai sta assolvendo al compito primario della Radio (rasserenare e fare compagnia) ma che è anche un importante strumento di comunicazione per il made in Italy e per tutte quelle attività del territorio che si stanno rimettendo in piedi dopo il lockdown».

Mauro Roffi

MilleRegioni, le voci del territorio

Dai contributi alle radio locali ad aneddoti legati alle radio libere, dalla nascita di nuove webradio alla partenza di visual radio.

Questo ed altro, nel consueto aggiornamento di “MilleRegioni”, curato come sempre da Mauro Roffi ([email protected]).

  • Le graduatorie radiofoniche dei contributi per il 2019

Come questo periodico ha già riportato, sono uscite nelle scorse settimane, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e finalmente con una certa sollecitudine, le graduatorie definitive delle domande ammesse ai contributi pubblici per l’anno 2019 per ciò che riguarda le emittenti televisive locali commerciali e comunitarie nonché le emittenti radiofoniche locali commerciali e comunitarie.

Il periodico ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo ha riportato alcuni interessanti dettagli:
“Per quanto riguarda le Tv locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 137 (di cui 2 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 43.018.800,40.

Per le Tv locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 274, di cui 52 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 2.264.147,39. L’importo della quota fissa è di Euro 4.131,66 per ognuna delle suddette 274 Tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 126.265,80 a Euro 26,18.

Per quanto riguarda le Radio locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 172 (di cui 1 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 5.993.331,33. Per le Radio locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019 sono 320 (di cui 1 con riserva), delle quali 69 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 1.997.777,11.

I suddetti quattro provvedimenti non comprendono, al momento, tutte le risorse previste per l’anno 2019 (non prevedono, infatti, l’extragettito del canone Rai) che saranno, quindi, oggetto, come ogni volta, di una successiva ulteriore ripartizione”.

A titolo di cronaca specifichiamo che le prime dieci emittenti in graduatoria per le Radio commerciali sono la lombarda Radio Popolare, InBlu del Lazio, l’umbra Radio Subasio, la campana Radio Alfa, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte Stereo ancora della Campania, Radio Bruno dell’Emilia-Romagna, Radio Pico della stessa regione, l’alto-atesina Südtirol 1 e la romana Radio Globo.

Queste invece le prime dieci emittenti nella graduatoria 2019 per le Radio comunitarie: Umbria Radio InBlu, la sarda Radio Kalaritana, Radio Pollino della Calabria, Radio Hollywood del Molise, la riminese Radio Icaro InBlu, Rete Toscana Classica, Radio Azzurra della Campania, Novaradio della Toscana, Radio Onde Furlane per il Friuli, Radio Spazio Noi InBlu della Sicilia.

  • Sicilia: la Radio a Favara nell’arco di 45 anni

Poiché in queste complicatissime settimane si è notato uno spirito che riporta all’epoca ‘mitica’ della creazione delle Radio ‘libere’ in Italia, ormai circa 45 anni fa, fa piacere segnalare un lunghissimo articolo rievocativo a firma di Giuseppe Maurizio Piscopo apparso nelle scorse settimane sul periodico on line siciliaonpress.com e che riguarda Radio Favara, oggi RF101.

“A Favara il fenomeno (delle Radio libere di cui sopra; N.d.R.) meriterebbe diversi articoli, uno per ciascuna Radio, che allora erano cinque: Radio Favara, Radio Favara Centrale, Radio Faraci, Radio Onda Rossa, che poi si chiamò Big Boy, e Radio Città Aperta del Partito Comunista – scrive il periodico – .

Ogni Radio aveva una sua particolarità: Radio Favara, definita Radio sociale e della gente, che vedeva la partecipazione di tante persone di vari ceti sociali; Radio Centrale, il cui responsabile era Angelo Liotta, molto attenta ai vari generi musicali di autori italiani e americani; Radio Faraci, gemellata con Radio Aut di Cinisi di Peppino Impastato…; Radio Big Boy curata da Antonio Lombardo, detto ‘mpari ‘Ntò e dal fratello Salvatore, con un grande pubblico popolare e di sinistra…

Quando penso all’importanza della Radio in Sicilia, mi vengono in mente due grandissimi personaggi che hanno fatto storia: Danilo Dolci, con la Radio dei poveri cristi, e (proprio; N.d.R.) Peppino Impastato, con Radio Aut. Erano due Radio di contro informazione. Entrambi avevano capito, prima degli altri, che la Sicilia stava per essere soffocata dalla mafia e dalla classe politica”.

Il periodico (a cui rimandiamo per chi voglia approfondire a dovere l’argomento) si dilunga poi in specifico sulla Radio a Favara (in provincia di Agrigento) e su Radio Favara, riportando le testimonianze dirette di Enzo Vullo, Sergio Castellana, Giuseppe Moscato, Lillo Pecoraro e altri ancora.

Sergio Castellana precisa, per esempio, che “la data ufficiale di costituzione di Radio Favara non è stata nel marzo 1976, bensì l’anno successivo e cioè marzo 1977, come peraltro testimoniano alcune foto nel giorno dell’inaugurazione avvenuta, appunto, domenica 20 marzo 1977, con il trasferimento nei nuovi locali concessi dai frati francescani ed in particolare da padre Pacifico Nicosia, nominato Presidente, e da padre Francesco Schifano”.

RF101, come detto, esiste ancora, anche se Lillo Pecoraro (si direbbe, ovviamente e fatalmente) specifica che “sono cambiati tempi e persone”.

  • Sicilia: a Brolo è partita B-Radio.it

Come segnalatoci da Giampaolo Mirandola, l’associazione Quadrivium, nata per la promozione della cultura sotto ogni forma e sfaccettatura, ha dato vita a Brolo (in provincia di Messina) a B-Radio, emittente on line che si propone di essere uno strumento al servizio di tutti, dalle istituzioni alla gente comune.

Il Presidente Antonino, insieme ai soci fondatori dell’associazione, con l’ausilio di volontari che si sono aggiunti in corso d’opera, con B-Radio ha voluto creare uno strumento che possa essere una piattaforma di condivisione, confronto, impegno, ma anche spensieratezza e creatività per tutti coloro che desiderano esprimersi sotto ogni forma: vocale, musicale, scritta.

B-Radio (direttore responsabile è il giornalista Salvatore Calà) vuol far emergere talenti, dare spazio alle iniziative e alla creatività dei ragazzi e (perché no?) di chi è giovane nello spirito e desidera mettere le proprie esperienze al servizio degli altri.

Tra gli scopi della Radio, oltre alla trasmissione di musica per tutti i gusti, c’è lo spazio dedicato all’informazione, con appuntamenti giornalieri per le news, informazioni meteo, comunicazioni istituzionali, rubriche su tematiche riguardanti fatti di attualità o proposte dal pubblico. Il tutto con riferimento al territorio di Brolo e della provincia di Messina.

  • Radiolina finalmente anche in Tv

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda, finalmente anche la sarda Radiolina ha acceso la sua ‘radiovisione’. È la seconda emittente isolana a partire con questo progetto. La prima è stata, a suo tempo, Radio Iglesias di Maria Antonietta Gaviano, con la sua ‘visual radio’ veicolata dal mux TTS Terranova Tv Sardegna sul ch. 21.

Radiolina è ora visibile sul ch. 36 denominato Videolina 2, con Lcn 110, nato come canale in cui venivano replicate le varie edizioni del Tg di Videolina a rullo, poi spento per un periodo e in seguito ripartito come spazio per la replica dei programmi della rete ammiraglia.

Un particolare che salta subito agli occhi è che quando mancano i video dei brani trasmessi in Radio, in contemporanea lo schermo Tv compare nero, con al centro il nuovo logo dell’emittente (Radiolina); la stessa cosa accade, almeno per ora, quando va in onda la pubblicità. Sono inoltre visibili sulla sinistra, in basso, l’orologio e sulla destra il nome Videolina 2; scorre anche un banner informativo. Il logo della Radio compare invece in alto a destra.

  • Sardegna: Radio Onda Stereo e il 25 aprile

‘Linea diretta’, il programma di Nicola Nieddu, direttore di Radio Onda Stereo di Alghero edita da Giuseppe Niolu (che cura anche la regia), ha pensato bene di festeggiare il 25 aprile da poco trascorso con una puntata speciale. Al fianco del conduttore c’era come sempre l’ex sindaco della città ‘catalana’ Mario Bruno.

La puntata è stata aperta dalla canzone ‘Bella Ciao’ interpretata da Chiara Effe. In studio con Nieddu si sono alternati: Giacomo Mameli; il sindaco della città Giacomo Conoci; il presidente del consiglio comunale Raffaele Salvatore; i consiglieri comunali Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Valdo di Nolfo e Mimmo Pirisi.

Sono intervenuti anche la deputata Paola Deiana, il presidente dell’Anpi cittadina Tonino Budruni, il professor Guido Melis, l’avvocato Elias Vacca e lo scrittore e storico Raffaele Sari. In collegamento da Cagliari c’era il giornalista Michele Fioraso.

L’evento per l’occasione è stato trasmesso su Catalan Tv di Riccardo Giorico, l’unica emittente algherese ancora attiva.

  • Focus emittenti: Radio Gioconda (Udine)

Questa ‘rubrica nella rubrica’ intende dare spazio alle emittenti radiofoniche (in Fm ma non solo) che vogliano inviarci notizie in merito alla loro attività, ai loro programmi, alle loro iniziative. Per essere presenti in questa forma su MilleRegioni basta inviarci (ovviamente in forma totalmente gratuita) informazioni, foto, resoconti, news in genere. L’indirizzo mail è quello ormai consueto: [email protected].

È quello che ha fatto Radio Gioconda di Udine, nella persona di Linda Fiore, che ci ha fatto pervenire immagini, un articolo del quotidiano locale ‘Messaggero Veneto’ e una bella mole di notizie. Vediamo allora le caratteristiche di questa interessante emittente friulana.
Radio Gioconda assicura intanto di coprire tutto il territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia e di raggiungere anche il Veneto orientale, la regione istriana e la città di Nova Gorica (Slovenia).

In questo periodo si è arricchita di nuovi contenuti per essere ancora più vicina ai suoi ascoltatori. Tra i nuovi format segnaliamo, per esempio, ‘Chi Ben Continua – mezz’ora di musica a parole per farci compagnia’ (spin off del già noto programma ‘Chi ben comincia’), in onda dal martedì al venerdì dalle 18.00, una rubrica condotta dalla già citata Linda Fiore e da Stefano Palaferri.

RadioGioconda trasmette in Fm (98.5 MHz per Udine – 98.3 per Pordenone – 105.9 per Gorizia – 107.3 per Trieste – 104.8 per Tolmezzo – 106.9 per Gemona), in streaming sul sito www.radiogioconda.it e attraverso l’app Radio Gioconda, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store.

Il nome Radio Gioconda è di relativamente recente arrivo nella Fm friulana (1 gennaio 2018) ma la storia è assai più lunga. L’emittente è nata a Udine nel 1990 col nome di Radio Azzurra, da una ‘costola’ della mitica Radio Time, che per oltre un decennio è stata una stazione dance ‘di riferimento ‘ per i giovani friulani.

Radio Azzurra, invece, voleva essere ‘a disposizione’ degli animi melodici, nostalgici, innamorati delle canzoni d’amore, soprattutto italiane. Così, quando nel 1997 si presentò l’occasione della syndication LatteMiele, aderirvi fu una scelta naturale.

Con il 2018 invece venne presa una nuova decisione: si optò per una nuova totale autonomia e il marchio venne cambiato in quello, appunto, di Radio Gioconda. Che vuol fare riferimento all’opera di Leonardo ma significa anche gioia, piacere e ancora di più. Radio Gioconda, infatti, che trasmette musica italiana, vuol anche dare spazio e diffondere specialità, bellezze ed eventi del Friuli-Venezia Giulia: dai vini ai salumi, dall’arte alle località turistiche.

Molto importanti, fra le altre trasmissioni, sono gli appuntamenti riservati al calcio dilettantistico, ogni mattina con ‘Friuli in Gol’ con Franco Poiana, la domenica pomeriggio con ‘Friuli in gol Sprint’ e infine con il portale www.friuligol.it.

Come spiega l’articolo comparso sul ‘Messaggero Veneto’ cui abbiamo già fatto riferimento, neppure “il Coronavirus ha fermato Radio Gioconda, anzi (ne) ha aumentato gli ascolti…
«In questo periodo di quarantena forzata sono in molti a decidere di accendere la radio per sentire un po’ di buona musica o semplicemente per sentirsi meno soli» – racconta Linda Fiore…

Diminuito il lavoro? «Tutt’altro – ci confida – : non solo andiamo avanti con i nostri programmi ma ne abbiamo addirittura introdotti di nuovi. Andiamo in onda rispettando tutte le misure igienico-sanitarie previste, ma con la stessa energia di sempre»”.
«Non smetterò mai di ripetere quanto sia importante la musica – ha detto ancora Linda – . Canta che ti passa è secondo me, una massima molto importante nella vita di ciascuno, niente affatto canzonatoria. Ascoltare un brano può tirarci su di morale, farci ricordare un momento piacevole: la musica ha il grande potere di renderci felici. Un dono ancora più importante ora che siamo costretti a restare in casa».

E per i più piccoli c’è ‘La Favola mia’, curata dalle figlie della giornalista Monica Bertarelli, che si occupa del notiziario giornaliero di Radio Gioconda.

  • Emilia-Romagna: la rubrica ‘Eduradio’ anche in Tv

La rubrica in onda su Radio Città Fujiko di Bologna ‘Liberi dentro – Eduradio’, di cui abbiamo già parlato su queste colonne, dedicata allo scomodo tema del carcere e ai servizi culturali, educativi e di assistenza spirituale ad esso connessi nella città felsinea, ha trovato una nuova forma di diffusione mediante Tv.

Infatti il programma viene messo in onda alle 10.15, 14.30 e 21 dalla nuova emittente RTR – Canale 292 su buona parte della regione Emilia-Romagna. RTR è presente in alcuni mux emiliani e romagnoli alle numerazioni 292 e 620.

In precedenza questi canali trasmettevano con la scritta Medianews e l’audio di Radio Erre. Infatti il riferimento è quello del gruppo Medianews, appunto, che su altre numerazioni diffonde i programmi della nota TeleTricolore di Reggio Emilia.

Mauro Roffi

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

MilleRegioni, le voci del territorio

Dal Piemonte alla Puglia, dal Lazio alle Marche, dalla Toscana alla Sicilia, sono numerose anche questa settimana le segnalazioni di “MilleRegioni”.

Un viaggio tra le radio territoriali italiane redatto, come sempre, da Mauro Roffi.

  • Le radio sportive romane ai tempi della pandemia

Un bell’articolo di Marco Calabresi ha dato conto sul ‘Corriere della sera’ (edizione di Roma) della situazione (e della programmazione, un po’ diversa rispetto ad alcune settimane fa) delle tante emittenti romane a tema (fisso) calcistico, una caratteristica peculiare, come si sa, della FM romana.

In effetti, domandarsi di cosa dibattano le stazioni romane quando il calcio da parecchio tempo non dà spunti agonistici di alcun tipo è assolutamente interessante, oltre che una lecita curiosità. E sarebbe bello anche sapere quanto ‘tengano’ gli ascolti, sempre elevati in passato. Peraltro le Radio della Capitale sono alle prese, come tutte le altre, con le molte difficoltà ad operare normalmente che hanno caratterizzato tutte le altre emittenti in questo periodo.

Ma vediamo cosa scrive, in sintesi, Calabresi:

“La tecnologia al tempo del Coronavirus ha svuotato gli studi e gli editori delle tante emittenti che trasmettono quotidianamente parlando di Roma e Lazio dall’alba a notte fonda si sono allineati alle misure di prevenzione della diffusione del contagio. Regole di base per tutti: un solo speaker dietro il microfono (anche se la trasmissione, di norma, sarebbe condotta da due o tre persone), ambienti sanificati più volte al giorno, liquido igienizzante all’ingresso, guanti e mascherina. E per chi non è in studio, la via d’uscita è Skype: collegamenti telefonici o video, per le Radio che vanno anche su Facebook o sul digitale terrestre…

«E l’interazione con gli ascoltatori è altissima – dice Alessandro Cristofori, speaker di Rete Sport – . Del nostro gruppo fanno parte anche Radio Sei (che si occupa di Lazio; N.d.R.) e Radio Roma Capitale, a carattere generalista, con cui andiamo ad affrontare i temi che riguardano l’attualità. Ovviamente, anche i collegamenti non possono essere legati soltanto alla Roma: tra i vari interventi…, cito quello di Fabio Cannavaro, che ci ha aiutato a capire la situazione della Cina»”.

L’interessane racconto continua:

“Studi più vuoti e palinsesti ridotti, ma abitudini meno stravolte di quanto si possa pensare anche sulla Via Salaria, che ospita TeleRadioStereo (Roma), Radio Incontro Olympia (Lazio) e Radio Sonica. Nelle Radio di questi giorni c’è tutto: dibattito calcistico ma anche intrattenimento e servizio pubblico. Si passa da un collegamento di prima mattina con Carlo Verdone o Alessandro Borghese alle parole serali di medici o di Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Locale. Frequente, per chi trasmette nella fascia delle 18, l’interconnessione con la conferenza stampa della Protezione Civile…”.

Si citano poi Radio Radio e TMW Radio (che trasmette gran parte del palinsesto da via della Bufalotta), dove opinionisti e ascoltatori si confrontano soprattutto sulla ripresa (o meno) del campionato. C’è poi, come nel caso di Centro Suono Sport, chi ha avuto modo di ricordare l’esordio in A di Francesco Totti direttamente dalla voce di Alberto Mandolesi, che nel 1993 fece la radiocronaca dallo stadio di Brescia. Con lui nello spazio pomeridiano dell’emittente c’è Massimo D’Adamo.

  • La radio ‘resiste’: una panoramica di Fabrizio Carnevalini

Continuando a parlare di come si riesca a fare Radio anche in questi tempi eccezionali, vi riportiamo parte del contenuto di un articolo avvero interessante scritto per il quotidiano ‘Avvenire’ da un amico di sempre per tutti noi che amiamo la Radio, Fabrizio Carnevalini.

Fabrizio fa una panoramica completa di quel che sta succedendo nelle emittenti, di ogni tipo, e scrive fra l’altro:

“Anche le Radio non sono rimaste esenti dagli effetti terribili del Coronavirus. Da un primo bilancio provvisorio, basato sul tam tam della rete, la più colpita per ora è l’Italia, primo paese europeo investito dalla pandemia. Tra gli ammalati: Enrico Gualdi e Clarissa Martinelli di Radio Bruno; Claudio Chiari e Luca Viscardi di Radio Number One; Graziano Fanelli di Radio Studio Più…

Altri, purtroppo, sono morti, come Raffaele Masto, giornalista di Radio Popolare, Raniero Cecchini, tra i fondatori di Veronica HitRadio di Pesaro, e Franco Lo Conte, ideatore negli anni ’70 di Cine Radio Sud di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.

In Spagna, dove l’onda del contagio è arrivata dopo, si segnalano Jordi Basté, la voce più ascoltata in Catalogna: il suo programma El món (Il mondo) in onda sulla regionale RAC1, viene sintonizzato da 270.000 persone tra le 8 e le 9 del mattino…”.

L’ampia panoramica continua a livello internazionale, con la citazione anche di ‘iniziative pirata’ (che contano di non essere scoperte, in tempi così diversi dal solito), e torna poi nel nostro Paese:

“In Italia il 20 marzo è stata segnalata sui 6330 kHz in onde corte Radio Zona Rossa, nome ispirato alla trasmissione ideata da Radio Codogno ma si tratta di una Radio autonoma e con una propria programmazione”.

E poi ci sono le note davvero dolenti:

“La riduzione o il blocco delle attività commerciali ha provocato un crollo della pubblicità radiotelevisiva. Le emittenti pubbliche potenziano i programmi, ma quelle che non hanno finanziamenti statali soffrono: i network tagliano i costi fissi, mentre le medie spengono le frequenze minori. E se si rompe il trasmettitore… il rischio è di non poterlo sostituire”.

  • A Pesaro c’è Radio Esercito

Lo sapevate che esiste anche Radio Esercito? Lo spiega un periodico on line di Spoleto che non poteva che chiamarsi duemondinews.com. Protagonista dell’articolo che ne parla è il Caporal Maggiore Scelto Marta Lucidi, ovviamente spoletina, in servizio a Pesaro, appunto nella redazione di Radio Esercito.

“Ho vinto il concorso da volontario in ferma prefissata di 4 anni e sono stata trasferita al 28° Reggimento ‘Pavia’, che si occupa di Comunicazioni Operative a Pesaro” – spiega Marta. E poi entra nel vivo:

“Radio Esercito è la web radio dell’Esercito Italiano ed uno strumento di comunicazione interna. Fondamentale per le sue caratteristiche di flessibilità, versatilità e velocità, con cui l’informazione arriva a tutta la comunità militare. Io faccio parte della redazione della Radio e mi occupo della rassegna stampa e delle notizie a carattere militare, che poi leggo ogni ora nello spazio delle news. La Radio è gestita totalmente da personale militare, c’è un direttore dei programmi, speaker, tecnici di regia e una redazione. Siamo in onda h24, 7 giorni su 7”.

Marta ci dà poi molte altre informazioni interessanti:

“Il processo di creazione della Radio è stato lungo ed è passato per una valutazione dall’audience che dovevamo raggiungere, è calibrata sulle abitudini, che sono legate ovviamente agli orari di caserma. Il claim della Radio è ‘la Radio che marcia al tuo fianco’. Abbiamo un pubblico molto vario, quindi si ascolta un po’ di tutto, dalle hit del momento al pop e rock anni ‘80 italiano e straniero. L’informazione ha un suo preciso appuntamento, ogni inizio ora con la rassegna stampa che ci invia lo Stato Maggiore dell’Esercito e poi raccontiamo tutto ciò che accade nella Forza Armata, da nord a sud e anche all’estero”.

  • La scomparsa a Firenze di Andrea Mi

Cordoglio a Firenze (e non solo) per la scomparsa, a soli 49 anni, di Andrea Mi, speaker radiofonico, esperto di musica, video e nuovi media e molte altre cose ancora. Classe 1971, salentino di nascita, da molti anni viveva a Firenze.

Era noto per la sua attività di dj radiofonico nell’emittente Controradio-Popolare Network. Negli anni aveva lavorato in numerosi club italiani e internazionali, tra Spagna, Grecia, Albania e Kosovo.

  • La relazione annuale del Corecom Sicilia

La presidente del Corecom Sicilia Maria Astone ha illustrato la relazione annuale 2019 dell’organismo.

Per quel che ci riguarda più da vicino Maria Astone ha spiegato come nell’isola crollino “le nuove iscrizioni al Registro degli Operatori della Comunicazione (il noto R.O.C.; N.d.R.)” e aumentino le cancellazioni, da che si desume la profonda crisi dell’editoria radiotelevisiva in Sicilia.

Per il monitoraggio 2019 delle emittenti locali, ne state controllate 43, per 7mila ore di trasmissioni. Il controllo ha messo in evidenza 30 infrazioni, che sono state segnalate all’Agcom per eventuali sanzioni.

Nel 2019 il Corecom Sicilia ha poi promosso la costituzione di due tavoli tecnici sull’informazione locale, attivati in seguito ad un’indagine conoscitiva svolta dall’Agcom, che ha messo in evidenza notevoli criticità nel sistema dell’informazione locale.

L’iniziativa ha permesso di acquisire proposte di azione e linee da seguire per una possibile legge locale di riforma sull’informazione, che sono state presentate nel corso di un convegno il 3 dicembre scorso.

  • Bologna: su Radio Città Fujiko si parla di carcere

Da lunedì 13 aprile sulla nota Radio Città Fujiko di Bologna (103.1 MHz) dalle 9.00 alle 9.30 va in onda un nuovo programma radiofonico. Si tratta di ‘Liberi dentro – Eduradio’ una trasmissione dedicata allo scomodo tema (ancor più di questi tempi) del carcere.

Nata dal desiderio di non interrompere, a causa dell’emergenza sanitaria, il servizio culturale, educativo e di assistenza spirituale che da alcuni anni fornisce una importante rete bolognese formata da alcune realtà esterne che operano appunto in carcere, la rubrica unisce le voci di tutti gli insegnanti della scuola del carcere Dozza di Bologna (CPIA metropolitano), le associazioni di volontariato, i Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale e i diversi rappresentanti delle fedi religiose.

Il progetto ha anche ottenuto il beneplacito dell’amministrazione carceraria. L’utilizzo del mezzo radiofonico è stato scelto dai promotori perché è l’unico in grado di far tornare idealmente gli insegnanti e i volontari in carcere e, anche in questo momento, farli sentire vicini ai carcerati loro studenti.

All’iniziativa ha dedicato un apposito servizio il Tg3 nazionale del 13 aprile scorso.

  • Il network ANG InRadio in Campania

Come riposta il quotidiano ‘Il Riformista’, il network radiofonico digitale istituzionale ANG InRadio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, formato da 44 emittenti locali distribuite in 13 regioni italiane e animato da 600 ragazzi, scende in campo con iniziative solidali a favore della collettività, in tempi di Coronavirus. Alle attività collaborano le numerose associazioni territoriali a cui fanno capo le emittenti.

In Campania, in specifico, sono 6 le antenne Ang InRadio e sono state inaugurate lo scorso dicembre. Ad aggiudicarsi il bando sono state le associazioni Active Youth For Europe (Santa Maria la Carità), Generazione Sociale (Giugliano in Campania) e Rcm Live (Castel Morrone in provincia di Caserta), l’ente autonomo Giffoni Experience (inaugurata nel luglio 2019 nel corso del Giffoni Film Festival), le associazioni di promozione sociale Lab. Banda (Benevento) e Pro-Muovere Aps (Caposele).

L’Agenzia Nazionale per i giovani è l’ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio e dalla Commissione Europea, che gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà.

  • Scuola in onda anche a Radio Esse Effe di Domodossola

Segnaliamo una terza emittente piemontese per il meritevole e attualissimo progetto di ‘didattica radiofonica’ voluto dall’E.F.T. (Equipe Formativa Territoriale), un gruppo di lavoro costituito da 120 docenti esperti sui temi del digitale a supporto di scuole, docenti e territorio. Ricordiamo che ce ne siamo già occupati nelle scorse edizioni di questa rubrica.
Questa volta siamo a Domodossola, dove è stato fatto un piccolo esperimento di ‘didattica a distanza’ in collaborazione con una Radio del territorio, Radio Esse Effe (o, se si vuole, Radio San Francesco) in Blu.

L’iniziativa proposta a Domodossola coinvolge le insegnanti del 1° e del 2° circolo didattico ma grazie al passaparola si è sviluppato anche nelle scuole dei paesi vicini e consiste nel proporre a tutti i bambini ossolani, alla Radio, con la voce delle loro maestre, una filastrocca, una poesia, una storiella, una rima, di pochi minuti ma di grande empatia e simpatia.

Radio Esse Effe, nella persona di Filomena Viscomi, ha dato la massima disponibilità e molto aiuto tecnico.

  • A Bari c’è RKO – Radio Kismet Opera

La presentazione ufficiale doveva avvenire nello scorso mese di marzo ma ovviamente la cosa è saltata. Ciò nonostante in Puglia si parla già di RKO – Radio Kismet Opera, la nuova emittente radiofonica da poco partita nella bella cornice del nuovo Teatro Kismet Opera di Bari.

“Abbiamo deciso di non fermarci e continuare a trasmettere, ognuno dalla propria abitazione – spiegano nell’emittente – , non solo mantenendo la normale programmazione, ma creando nuovi spazi e collaborazioni. Sono programmi che vanno oltre l’intrattenimento ed abbracciano ogni tipo di proposta musicale e di informazione, con un occhio di riguardo al sociale, alle arti dello spettacolo, uno spazio LGBT ed altri riservati alla cultura giovanile. Il tutto in diretta dalle stazioni casalinghe dislocate in vari angoli della Puglia, in attesa di tornare a trasmettere dal Foyer del Teatro Kismet Opera di Bari e dagli studi dislocati nella regione”.

Tutte le attività, tra recensioni, programmi e liveset, possono essere seguite sulla piattaforma rkonair.com, oppure sulle pagine social del Teatro e della Radio.

Mauro Roffi

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Nasce “MilleRegioni”: la voce delle emittenti locali, a cura di Mauro Roffi

Dalla metà degli anni ’90, ho avuto il piacere di collaborare con “Millecanali”, mensile di riferimento per l’editoria radiotelevisiva italiana.

Il tutto è nato dal rapporto di fiducia (e col tempo anche di amicizia) con Mauro Roffi, nota firma del periodico, per molti ancora oggi la vera anima della pubblicazione.

Grazie a Mauro Roffi e a “Millecanali” ho potuto gradualmente crescere, in questo segmento di settore, entrando in contatto con editori, direttori, uffici stampa, speaker, tecnici.

Rapporti umani che oggi mi permettono di pubblicare ogni giorno notizie e aggiornamenti dal mondo della radio su FM-world.

Mancava solo un obiettivo: ospitare Mauro Roffi su “FM-world”, ricambiando lo spazio che lui per tanti anni mi ha concesso a “Millecanali”.

Nasce da queste idea “MilleRegioni”, una rubrica con cui ogni settimana Mauro Roffi ci farà conoscere meglio le realtà locali di un Paese, l’Italia, che sta vivendo una grandissima crisi a seguito dell’epidemia Covid-19, ma che proprio queste piccole voci stanno raccontando al meglio, ognuna nel proprio territorio.

Buon lavoro dunque a Mauro Roffi (che ringrazio pubblicamente per la sua disponibilità) e a tutte le realtà areali che in lui potranno trovare di nuovo un punto di riferimento.

Nicola Franceschini

* Nasce a Milano Stazione Radio, emittente ‘ferroviaria’ e della Martesana

Un lungo articolo del quotidiano ‘Il Riformista’, a firma di Rossella Grasso, ha riferito recentemente della imminente nascita a Milano di un’emittente radiofonica davvero ‘particolare’. Si tratta di Stazione Radio, “la prima Radio che viaggia su un binario”.

La struttura che la ospiterà è una casetta (una costruzione ferroviaria, appunto) posta accanto al binario ferroviario che collega Milano Centrale a Lecco ed è su quel binario che l’emittente intende tenere compagnia ad “appassionati di treno, bici e camminate in un’esplorazione sostenibile nei luoghi storici della Martesana, uno dei più belli e conosciuti della Lombardia”.

Detta così può sembrare solo una curiosità per amatori ma dietro c’è un progetto green che punta anche al recupero urbano della città di Milano, ristrutturando e riqualificando la struttura della vecchia sottostazione elettrica che un tempo trasformava l’energia per i treni in arrivo e in partenza da Milano Centrale.

L’idea è infatti frutto di Social Green Way, impresa sociale che raccoglie un gruppo di professionisti di vario tipo legati all’interesse e all’impegno verso la sostenibilità. E i nomi dei promotori, come vedremo, sono di tutto rispetto.

Ancora secondo ‘Il Riformista’, “la Radio avrà una serie di programmi in diretta e inoltre produrrà dei podcast che gli utenti potranno portare con sé nelle passeggiate lungo il percorso green verso Lecco. Basteranno un paio di cuffiette per conoscere tutte le curiosità sulle strutture che si incontrano andando verso Lecco: le centrali elettriche più antiche d’Europa, il villaggio operaio di Crespi D’Adda, le conche di navigazione, i luoghi di Leonardo da Vinci, le ville della nobiltà milanese, le fabbriche di mattoni e tanto altro”. Radio digitale in linea con la nostra epoca (il sito di riferimento è stazioneradio.eu), Stazione Radio avrà dirette, podcast e servizi on demand.

Questo singolare e accattivante abbinamento di Radio e ferrovia è stato ideato da un team ‘illustre’. AD, intanto, è Maurizio Guagnetti, amministratore unico, giornalista radiofonico con una carriera ventennale fra Radio Monte Carlo, Radio 105 e Radio Popolare.

Non bastasse, c’è poi un nome conosciutissimo nell’ambito della pubblicità e del marketing come Carlo Momigliano, ex direttore di Publitalia e ex direttore marketing del Gruppo radiofonico Finelco. E ancora i giornalisti Thomas Mackinson e Paola Bonini, l’imprenditore Luca Martines, l’esperto di comunicazione e cittadinanza attiva Alessio Baù, il medico rianimatore Stefano Nespoli. E siccome non bastava ancora,ci sarà pure un Comitato Scientifico, composto da esperti e docenti.

Stazione Radio, infine, è partner di Fondazione MedSea, è sostenuto da Fondazione Triennale e ha il patrocinio di Fondazione FS e il sostegno del Gruppo Ferrovie dello Stato. I progetti di sviluppo vanno comunque ben oltre la Milano-Lecco e la Martesana, fino a coinvolgere (potenzialmente) buona parte della rete ferroviaria italiana, con particolare riguardo ai binari ‘lenti e locali’, a quelli diventati ciclovie, alle stazioni abbandonate, persino ai binari morti, in cui spesso ci sarebbe una biodiversità straordinaria che nasce dalla natura stessa, capace di rigenerare e rinaturalizzare gli spazi aperti.

Insomma, questa sembra un’avventura radiofonica tutta da scoprire, non solo in treno.

* Empoli: Elia Billero da Radio Lady e Radio Sei Sei a direttore di Clivo News

Ad Empoli, non lontano da Firenze, fa spicco la realtà informativa di XMedia Group, che comprende le emittenti locali Radio Lady (da non confondersi con la fiorentina quasi omonima Lady Radio) e Radio Sei Sei e i siti gonews.it (attentissimo alla realtà locale), Empoli Channel (a carattere sportivo) e Tempo Libero Toscana. Il tutto è diretto da Elia Billero.

Radio Lady, in specifico, è stata fondata nel 1981 ed è divenuta nel tempo un punto di riferimento per gli ascoltatori non solo del territorio dell’Empolese Valdelsa ma anche di quelli del Valdarno Inferiore.

Radio Sei Sei, invece, nata nel 1998, è un’emittente che si definisce “dinamica, fresca e molto apprezzata dai giovani. La sua programmazione prettamente musicale si adatta all’ascolto all’interno degli esercizi commerciali e dei locali pubblici”.

La novità dei giorni scorsi è che Billero ora ha assunto la direzione anche di Clivo News, il telegiornale delle 19.40 in onda su Clivo, emittente televisiva di recente nascita in onda in questa parte della Toscana sul canale 680 del digitale terrestre. Prima la direzione di Clivo News era stata assunta da Giovanni Scarselli, volto storico delle Tv locali della zona ad Antenna 5, storica Tv empolese che lasciò molti rimpianti quando nell’ottobre 2018 chiuse i battenti (dopo lunga agonia). Nell’occasione si creò un vuoto ad Empoli che in pochi giorni fu però riempito da ben due iniziative televisive: una era Antenna 50 (legata a 50 Canale di Pisa) e l’altra era proprio Clivo.

“Vogliamo che Clivo News si imponga finalmente come una delle autorevoli voci del territorio e che riesca a mobilitare l’opinione pubblica dell’Empolese Valdelsa e del comprensorio del cuoio – ha spiegato Billero – . La collaborazione sta avvenendo anche con i giornalisti con cui divido ogni giorno il lavoro nella redazione di gonews.it, per un nuovo modello organizzativo, per avere contenuti video originali e freschi, per avere un canale diverso per veicolare l’informazione che ci caratterizza da oltre 10 anni. Fare informazione in questi giorni di emergenza Coronavirus da una parte rende difficile e delicato il nostro mestiere, dall’altro è una sfida che non potevamo non raccogliere”.

Un’ultima nota riguarda proprio Antenna 5, i cui beni e frequenze saranno messi all’asta il prossimo 8 aprile. La base d’asta è stata fissata a 312.000 euro.

* Susi Ronchi del Corecom Sardegna: “Occorre aiutare le Radio e Tv locali in questo difficile momento”

Il Corecom – Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna invoca, in questa difficilissima fase, misure straordinarie a sostegno dell’informazione regionale e dell’emittenza radiotelevisiva locale. Per questo settore, come è noto, il Governo fino a questo momento non ha preso misure di sostegno specifiche.

“Alla grave e strutturale crisi che investe l’intero sistema dell’informazione si aggiunge in questa fase di massima emergenza il crollo degli investimenti pubblicitari che rappresentano fonte primaria di sopravvivenza per l’emittenza locale – ha spiegato la presidente (da pochi mesi) del Corecom Sardegna Susi Ronchi – , che oggi più che mai garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività”.

Susi Ronchi ha poi ricordato che in Sardegna “per il 90% i cittadini si informano attraverso le Tv e le Radio locali” (un dato davvero altissimo; N.d.R.). Ragion per cui, “il settore va protetto, tutelato e potenziato affinché nessuna voce si spenga nei territori”.

* Palermo: Radio Time in versione Tv su Che Tv

Lo avevo scritto nel mio piccolo reportage dalla ‘Sicilia radiotelevisiva’ (parlando cioè delle Radio che sono presenti sul digitale terrestre televisivo dell’isola) del 12 febbraio scorso su FM-world. Che Tv, emittente Tv presente su alcuni mux regionali (anche se è appena uscita da quello di Retecapri versione siciliana per entrare in quello di 7 Gold Sicilia 99) alle numerazioni 91 e 591, è una delle emittenti da tenere d’occhio, in quanto è ben diffusa in Sicilia e ha fatto la scelta di trasmettere il video di emittenti radiofoniche locali, in specifico (alla nostra verifica di inizio gennaio) Radio Italia Anni 60 Tv, con l’inserimento più sporadico di Otto Fm Tv.

Ora però si cambia, perché la segnalazione degli amici di litaliaindigitale.it è che ora Che Tv ritrasmette i programmi di Radio Time Tv, importante stazione radiofonica locale di Palermo in versione televisiva. Un passo importante, dunque, per Radio Time, di cui avevo segnalato appunto nell’articolo di febbraio la precisa scelta di fare la sua parte anche in Tv sul digitale terrestre.

* Catania: Ciancio torna a capo di Antenna Sicilia, Telecolor e delle Radio

Dopo circa un anno mezzo tutto torna al punto di partenza e Mario Ciancio torna ad essere in pieno l’editore di tutta una serie di testate a stampa e radiotelevisive molto diffuse e seguite in Sicilia e Puglia.

La Corte d’Appello di Catania ha infatti ribaltato la precedente decisione giudiziaria dell’ottobre 2018 e ha disposto il dissequestro di tutti i beni di Mario Ciancio Sanfilippo (che riguarda, nel complesso, decine di società).

Non certo di soli media parliamo ma, nel quadro delle attività imprenditoriali di Ciancio, l’importanza del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania, il principale dell’isola, è indiscutibile e le emittenti televisive di sua proprietà, poi, Antenna Sicilia e Telecolor, sono in assoluto le più seguite nella regione. A corredo ci sono diverse altre testate televisive nei mux delle due Tv citate e poi le Radio, che sono una parte ‘minore’ (dopo la chiusura dell’ambiziosa Radio Sis) ma ancora significativa, con le catanesi Radio Telecolor e Radio Video 3. Infine ci sono altre testate cartacee (‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ in Puglia), i libri e l’importante azienda di stampa.

Mauro Roffi