7 giugno 1976: l’ultimo tentativo (fallito) di fermare le radio libere

Il 7 giugno 1976, iniziava “la guerra del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni alle radio libere italiane”.

Lo riporta il sito Accadde Oggi, in un periodo storico in cui l’etere del nostro Paese abbondava già di antenne da nord a sud.

Si stima che a poco più di un anno dalla nascita di Radio Milano International (emittente simbolo dell’emittenza privata, per quanto non ufficialmente la prima a nascere in ordine cronologico), fossero già 400 le realtà attive in Italia.

Una situazione ancora in bilico e a cui, come pocanzi riportato, si tentò per l’ultima volta di frenarne lo sviluppo.

I tempi tuttavia erano ormai maturi ed in meno di due mesi (il 28 luglio 1976), la Corte Costituzionale sanciva la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale.

Terminava così il monopolio RAI, mentre fiorivano in modulazione di frequenza emittenti private in tutta Italia, offrendo contenuti alternativi rispetto a quanto finora proposto delle reti di Stato.

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“Quelli della radio” in podcast: l’autore Enzo Mauri sintetizza in un minuto l’essenza del libro

“Quelli della radio” è un libro che racconta gli albori della radiofonia privata in Italia.

A scriverlo è Enzo Mauri, che quel mondo l’ha vissuto in prima persona, sia come ascoltatore che come conduttore.

Il viaggio tra le prime radio libere italiane è concentrato soprattutto nel decennio che va dal 1975 al 1984.

Enzo Mauri, tuttora conduttore radiofonico (attualmente è in onda nel weekend di Radio Italia Anni 60 – Roma), ci ha sintetizzato in un minuto l’essenza del libro, con una presentazione che abbiamo inserito nel podcast settimanale di FM-world.

“Gli albori delle radio libere raccontati nel libro di Enzo Mauri | I 100 secondi di FM-world”

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43 anni fa nascevano ufficialmente le radio “libere”

Se le radio “libere” hanno una data di nascita, questa può essere considerata ufficialmente quella di mercoledì 28 luglio 1976.

Erano già molte le emittenti operative all’epoca, ma soltanto in quella giornata arrivò l’attesa sentenza della Corte Costituzionale che sanciva la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale.

Terminava così il monopolio RAI, mentre fiorivano in modulazione di frequenza emittenti private in tutta Italia, offrendo contenuti diversi rispetto a quanto finora proposto delle reti di Stato.