RadioIncontri: l’evento di Riva del Garda rimasto nel cuore di tanti radiofonici

Un appuntamento imperdibile per sette anni consecutivi.

Dal 2004 al 2010 compresi, Riva del Garda è stata la località centro di ritrovo di fine primavera per radiofonici da ogni parte d’Italia.

La cittadina del Trentino era stata scelta da Renzo Ceresa e Massimo Cirri per ospitare i “RadioIncontri”, un punto di scambio e di confronto, dove discutere di radio e mettere insieme professionisti del settore e ascoltatori, in un contesto assolutamente informale.

Numerose le emittenti aderenti alle sette edizioni, alcune in maniera costante, altre soltanto in determinate annate, molte delle quali trasmettevano direttamente in loco.

L’evento durava mediamente due-tre giorni (ma nel 2005 si estese a quattro).

Queste le presenze delle singole realtà, anno per anno:

2004 (dal 14 al 16 maggio): Rai Radio2, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Kiss Kiss, RIN Radio Italia Network, RTL 102.5

2005 (dal 19 al 22 maggio): Rai Radio2, Rai Radio3, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Monte Carlo, RIN Radio Italia Network, RTL 102.5

2006 (dal 2 al 4 giugno): Play Radio, Rai Radio1, Rai Radio2, Radio 24, Radio Deejay, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana – Rete Uno, Radio Vaticana, RTL 102.5

2007 (dall’8 al 10 giugno): Rai Radio2, Rai Radio3, Radio 24, Radio Deejay, Radio Popolare, Radio Vaticana, RTL 102.5

2008 (6 e 7 giugno): Rai Radio2, Rai Radio3, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Popolare, RTL 102.5

2009 (dal 19 al 21 giugno): Rai Radio2, Rai Radio3, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Popolare, RTL 102.5

2010 (18 e 19 giugno): Rai Radio2, Rai Radio3, Radio 24, Radio Dolomiti, Radio Deejay, Radio Popolare

In occasione dei RadioIncontri veniva organizzata la RadioRegata Onde Anomale, a cui prendevano parte otto emittenti radiofoniche con un equipaggio formato da speaker e ascoltatori. Le barche e gli skipper erano messi a disposizione dal circolo velico Fraglia Vela Riva.

Ampio spazio, all’interno dell’iniziativa, anche alle radio universitarie – in particolare grazie all’associazione RadUNI – ed ai nascenti podcast.

Un evento rimasto nel cuore di chi, ogni anno, tornava – quasi come fosse un rito – presso la località trentina, per approfondire tematiche, immersi in un clima rilassato e informale.

Ci sarebbe ancora bisogno oggi di RadioIncontri?

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