Radio Capital conferma il palinsesto dell’ultima stagione

Prende il via il palinsesto della stagione 2023/2024 di Radio Capital.

L’emittente del gruppo GEDI conferma la programmazione dell’anno scorso, con la novità di Marco Maisano la domenica mattina.

Questa l’offerta della radio dal 4 settembre.

* Lunedì – Venerdì

06.00 Capital Warm Up

07.00 The Breakfast Club con Andrea Lucatello, Riccardo Quadrano ed Imma Baccelliere

09.00 Le Mattine pt.1 – I Miracolati con Fabio Canino e LaLaura

10.00 Le Mattine pt.2 – L’Ora Daria con Daria Bignardi

11.00 Le Mattine pt.3 con Ambra

12.00 Il Mezzogiornale con Stefano Meloccaro e Benny

14.00 Capital Records pt.1 – con Mixo e Luca De Gennaro

16.00 Capital Records pt.2 – con Gigi Ariemma

18.00 Tg Zero con Edoardo Buffoni e Mary Cacciola

20.00 Vibe con Massimo Oldani

22.00 B-Side con Alessio Bertallot

24.00 Extra con Alex Paletta

01.00 Capital Gold

* Sabato

06.00 Best Guest

07.00 The Breakfast Club con Doris Zaccone e Silvia Mobili

10.00 I Sopravvissuti con Pif e Michele Astori

12.00 Cose che Capital con Betty Senatore

14.00 Capital Hall of Fame pt.1 con Fabio Arboit

17.00 Capital Hall of Fame pt.2 con Camilla Fraschini

20.00 Capital Party

24.00 Capital Gold

* Domenica

06.00 Best Guest

07.00 The Breakfast Club con Doris Zaccone e Silvia Mobili

10.00 On Air con Marco Maisano

12.00 Cose che Capital con Betty Senatore

14.00 Capital Hall of Fame pt.1 con Fabio Arboit

17.00 Capital Hall of Fame pt.2 con Camilla Fraschini

20.00 Capital Classic

24.00 Capital Gold

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Talkmedia: di cosa si parla nel gruppo Facebook di FM-world

Riassumiamo in questo articolo alcuni dei post di maggior interesse (in base al numero di commenti) apparsi nel mese di agosto sul gruppo Facebook Talkmedia. Gli argomenti e il riassunto sono stati selezionati ed elaborati da PeperoniAI Claude di Anthropic, con fact checking a cura della redazione.

Radioincontri

RadioIncontri, la manifestazione che si è svolta a Riva del Garda tra il 2004 e il 2010, è rimasta nel cuore di molti radiofonici, come testimoniano i numerosi commenti nostalgici al post originale di Nicola Franceschini.

In generale, traspare tutta la nostalgia per i “RadioIncontri” di Riva del Garda, appuntamento annuale tra il 2004 e il 2010 che riuniva professionisti e appassionati da tutt’Italia per confrontarsi sul mondo della radiofonia.

Tra i commenti, c’è chi evoca con affetto l’atmosfera di condivisione e socialità che vi si respirava, paragonandoli ad un vero e proprio “gruppo Facebook dal vivo“. Chi ricorda i bei momenti trascorsi con vecchie conoscenze, stringendo nuove amicizie destinate a durare.

Si rievocano anche le storiche “gare di volume” tra gli impianti radiofonici portati da vari espositori, sempre più potenti e all’avanguardia. E la presenza, accanto alle radio universitarie, delle nuove web radio emergenti dell’epoca, a testimonianza di un evento al passo coi tempi.

Tra i contributi, il noto editore di alcune storiche webradio italiane fa notare come in realtà le proprie radio di punta fossero state escluse da quegli incontri, suscitando non poche perplessità. Una visione critica che offre uno spunto di riflessione, pur senza intaccare il sentimento nostalgico prevalente.

Il futuro della radiofonia al centro del dibattito su Facebook

Un post pubblicato da Massimo Siddi che analizza i nuovi trend di consumo on demand rispetto ai palinsesti radiofonici tradizionali ha suscitato un acceso dibattito sul futuro della radiofonia.

Tra i commenti, c’è chi mostra preoccupazione per lo spostamento di massa degli ascoltatori verso contenuti personalizzati sulle piattaforme digitali, abbandonando l’ascolto lineare. Siddi però ridimensiona questa visione, spiegando come si tratti di un processo in atto già da anni in molti settori, non di un cambiamento improvviso.

Secondo la sua analisi, la sfida per la radio è aprirsi oltre la linearità tradizionale, sperimentando nuove modalità di produzione di contenuti. In caso contrario rischia di rimanere indietro rispetto alle scelte del pubblico. Un commentatore condivide questa prospettiva, evidenziando come il cambiamento stia arrivando in modo inesorabile.

Non mancano però vedute più possibiliste, come quella di un utente secondo cui la radio lineare non è necessariamente destinata a scomparire. Piuttosto, potrà trasformarsi e ritagliarsi una nuova collocazione specifica, come è avvenuto per esempio al cinema in sala con l’avvento dello streaming.

Siddi ribadisce che non si tratta di decretare la morte della radio, quanto di comprendere i cambiamenti in atto per reinventare il mezzo radiofonico in una nuova dimensione al passo coi tempi.

Com’era la radio ai tempi dell’analogico: il ricordo dei vecchi mixer

Il post di Giuseppe Fiorellini del 18 agosto che ritrae Leonardo Leopardo mentre  usa un vecchio mixer analogico (nota 1) il mitico mixer di RMI marcato Semprini ha suscitato nei commenti un vivace scambio di ricordi tra i veterani del settore.

In tanti hanno citato con nostalgia i marchi di mixer che hanno utilizzato dagli anni ’70 in poi: oltre al mitico Semprini, vengono menzionati frequentemente anche Soundcraft, Munter, Davoli, FBT ed altri marchi storici dell’elettroacustica italiana.

C’è chi ricorda di aver usato questi mixer fino agli anni 2000, chi invece sottolinea come oggi il timbro sonoro venga dato dai processori digitali. Non mancano riferimenti anche ai riverberi a molla e agli equalizzatori analogici dell’epoca, che richiedevano una certa abilità nella taratura.

I commenti esprimono tutta la nostalgia per una tecnologia che, nonostante alcuni difetti come il rumore di fondo, garantiva un “calore” sonoro maggiore rispetto all’era digitale. Una passione che accomuna i reduci di quella radio artigianale in cui la differenza la faceva il tocco personale.

Le “chart” di FM-World al centro del dibattito sugli ascolti radiofonici

Durante le ultime settimane sulla pagina di Talkmedia sono state riportate più volte le classifiche delle radio piû ascoltate sull’aggregatore FM-World, denominate (mutuando il nome dalle classifiche di dischi) “charts” (anzi: top-charts!).

Il post originale a firma Franceschini che riporta le classifiche delle radio più ascoltate sulla piattaforma FM-World ha innescato nei commenti una discussione sul tema della rilevazione degli ascolti nel mondo radiofonico.

In particolare, un primo utente fa notare come i pur piccoli numeri di audience generati da FM-World facciano capire quanto siano di fatto inutili le tradizionali indagini condotte su campioni dalle società specializzate.

Un altro commentatore entra nel merito delle chart di FM-World, sottolineando come vi sia una netta predominanza di un’emittente nazionale durante la notte, fatto che contrasterebbe con i dati ufficiali disponibili. Questo viene visto come un segnale di possibile discrasia tra le classifiche di ascolto istituzionali e i trend emergenti dalla piattaforma.

Non mancano poi le osservazioni sulle radio mancanti in queste chart: vengono fatte notare ad esempio l’assenza di un’emittente nazionale molto popolare e quella di una storica radio locale, apprezzata nella sua area. Questo limiterebbe una visione completa del panorama radiofonico.

C’è anche chi sottolinea l‘opportunità offerta da FM-World di scoprire nuove emittenti tra le oltre 500 presenti, rispetto alla più ridotta offerta degli aggregatori istituzionali. E si ricorda, a ulteriore sostegno dei dubbi sulla validità dei dati ufficiali, la recente uscita della Rai dalla rilevazione condotta dalla società PER.

In sintesi, tramite queste varie obiezioni e puntualizzazioni sembra emergere una diffusa perplessità sull’attendibilità delle classiche indagini di ascolto realizzate su campione.

FM-World viene vista come possibile alternativa più realistica per quantificare le effettive performance delle varie emittenti radiofoniche.

(nota 1): Siamo stati costretti a correggere la IA, probabilmente nata troppo tempo dopo il 1975

(Articolo a cura di Peperoni ai e Claude/Anthropic su supervisione di M.H.B. per FM-World)

Dai “Miracolati” a “L’Ora Daria”, tornano i programmi mattutini di Radio Capital

Il palinsesto di Radio Capital sta tornando gradualmente alla “normalità”.

Questa settimana, è ripresa la programmazione abituale dalle 12.00 alle 20.00, oltre alla versione estesa fino alle 10.00 di “The Breakfast Club”.

Il programma d’informazione, da lunedì 4 settembre, andrà nuovamente in onda fino alle 9.00, in seguito al rientro di altri conduttori della radio del gruppo GEDI.

Già annunciati ufficialmente il ritorno de “I Miracolati”, con Fabio Canino e LaLaura (Laura Piazzi) dalle 9.00 alle 10.00, così come de “L’Ora Daria” con Daria Bignardi dalle 10.00 alle 11.00.

In entrambi i casi, i conduttori lo rendono noto tramite alcune stories su Instagram.

Tutto tace – al momento – dal profilo di Ambra Angiolini, già anticipata tuttavia oggi da Betty Senatore.

In serata, infine, il ritorno di Massimo Oldani alle 20.00.

Ulteriori aggiornamenti a breve.

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Radio Capital: tornano i programmi con conduzione

Dopo un mese di sola musica e notizie, tornano su Radio Capital i programmi con conduzione.

Da lunedì 28 agosto, riprende buona parte del palinsesto abituale dell’emittente del gruppo GEDI.

Al mattino, dalle 7.00 alle 10.00, l’abituale “Breakfast Club” con Andrea Lucatello, Riccardo Quadrano ed Imma Baccelliere.

A seguire, due ore in compagnia di Betty Senatore con “Cose che Capital”.

Torna a mezzogiorno il “Mezzogiornale” con Stefano Meloccaro e Benny, così come è confermata la sequenza pomeridiana con Mixo e Luca De Gennaro nella prima parte di “Capital Records” (14.00-16.00), a cui seguire la seconda parte con Gigi Ariemma (16.00-18.00).

Chiudono il pomeriggio Edoardo Buffoni e Mary Cacciola con il loro “Tg Zero” dalle 18.00 alle 20.00.

Dopo le otto di sera, confermata al momento la programmazione estiva con “Capital Classic” dalle 20.00 e “Capital Gold” da mezzanotte.

Ulteriori riprese dalla prossima settimana.

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È morta Michela Murgia: è stata conduttrice su Radio Capital del “Tg Zero”

È morta la giornalista e scrittrice Michela Murgia.

Malata di cancro, come lei stessa aveva reso noto alcuni mesi fa, aveva 51 anni.

La sua è stata una lunga carriera, tra letteratura, stampa, teatro, televisione e tanto attivismo politico.

È stata anche conduttrice radiofonica.

Nella stagione 2019-2020, aveva condiviso con Edoardo Buffoni la conduzione del “Tg Zero” su Radio Capital.

E proprio l’emittente del gruppo GEDI la saluta con un post via social, che riporta semplicemente “Ciao Michela”.

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Italia Oggi: “Per Gedi, Radio Capital vale 25 milioni, ma gli Angelucci ne offrono 12”

La possibile cessione di Radio Capital continua ad essere al centro dell’inchiesta di Italia Oggi.

In un articolo a firma di Claudio Plazzotta, a pag. 18 del quotidiano del 5 agosto, si ipotizza che il nodo cruciale sia il prezzo a cui viene valutata l’emittente.

Brand e frequenze, secondo l’attuale editore GEDI, avrebbero un valore pari a 25-30 milioni, ma la famiglia Angelucci – editrice di “Libero”, “Il Giornale” e “Il Tempo”, potenziale acquirente della radio – ne offrirebbe solo 12.

Nell’articolo si parla anche del passaggio (non è chiaro se già avvenuto o in divenire) di alcune frequenze da Radio Capital a m2o, per alleggerirne il valore, ma il gap tra chi cerca e chi vende resterebbe ancora elevato.

Come si concluderà la vicenda?

Al momento, la ripresa dell’abituale programmazione di Radio Capital è attesa da settembre.

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