Prix Italia: “Add to Playlist” (BBC Radio4) è il vincitore della sezione Radio Music

Sono stati proclamati i vincitori della sezione radio della 74esima edizione del Prix Italia.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato.

Un serie musicale che abbraccia tutti i continenti, i generi e le epoche, trovando collegamenti sorprendenti tra i più diversi tipi di musica, i cui brani vengono analizzati nel corso della trasmissione. “Add to Playlist” della Bbc è il vincitore della sezione Radio Music del 74° Prix Italia, che si è tenuto a Bari. Per spiegare il funzionamento della musica, di alcuni brani in particolare, vengono in aiuto alcuni esperti. La giuria ha voluto premiare “Una meravigliosa combinazione di approccio educativo e divertimento. I conduttori entusiasti mescolano diversi generi musicali per farci ascoltare e capire meglio la musica”.

Menzione speciale invece a “Nasza kołysanka” (La nostra ninna-nanna) della radio pubblica polacca PR, storia di un brano musicale che si fonde con i rumori di un macchinario che tiene in vita una bambina. “Una grande storia raccontata con grazia. – scrive la giuria nelle motivazioni del riconoscimento assegnato – La musica si fonde con la mitologia, i suoni della vita con la melodia e la narrazione straordinaria ci porta lontano, e oltre”.

Nella categoria Radio Drama vince “803” della norvegese NRK. Il racconto si snoda attraverso gli eventi sempre più inquietanti della vita di Emma, che vive in un monolocale mentre studia all’università. La studentessa sente delle voci, qualcuno usa la sua doccia, viene aggredita ed è perseguitata da incubi sempre più terrificanti mentre l’ascoltatore si chiede se veramente stia accadendo qualcosa o è tutto solo nella mente di Emma. Nella valutazione dei giurati il lavoro si distingue per “Una sceneggiatura eccezionale e una regia intelligente guidano l’interpretazione emotiva e autentica di un cast eccellente”.

Menzione speciale a “Endless Second” della Bbc, in cui si tratta di un caso di stupro in un college e si riflette attraverso la narrazione sul tema del consenso sessuale. “L’ascoltatore – scrivono i giurati – rimane commosso e trasformato da una storia di urgente attualità, che parla al nostro tempo nel modo più creativo”.

Va alla tedesca ARD il premio della sezione Radio Documentary and Reportage per “Babys für die Welt – Das Geschäft mit ukrainischen Leihmüttern” (Bambini per il mondo – Il business delle madri surrogate ucraine), che esplora il tema delicato e drammatico della gestazione per altri. “Vince un capolavoro di narrazione e lavoro investigativo” spiega la giuria sottolineando come la storia sia “raccontata con grande rispetto, sia per i genitori che sognano un figlio, sia per le madri surrogate, prigioniere di un meccanismo cinico”.

Menzione speciale a “Gilles, ma sœur et moi” (Gilles, mia sorella e io) di Arte France, storia familiare in cui due sorelle si ritrovano vicine nel capire e scoprire di più della sindrome di Tourette di cui soffre la maggiore. Un lavoro caratterizzato da una rara ironia “Camille Descroix – dichiara la giuria nelle motivazioni del riconoscimento – dimostra un superbo senso dell’umorismo e grande capacità nella musica e nella narrazione”.

(Comunicato stampa)

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Ha preso il via a Bari il 74esimo Prix Italia

È una Bari ‘in grande spolvero’ quella che ha appena accolto l’edizione 2022, la 74esima della serie, del Prix Italia, la classica manifestazione internazionale organizzata ogni anno dalla Rai. Tocca dunque alla Puglia, stavolta, ospitare l’iniziativa ed è una bella novità, che ha visto infatti un impegno particolare della Regione Puglia e della città stessa di Bari, come si diceva, che ha offerto all’evento soprattutto una delle sue aree più belle, quella del cosiddetto ‘miglio dei teatri’, con il Petruzzelli e diverse altre location di grande prestigio a disposizione del Prix.

La manifestazione della Rai, di cui è segretario attualmente Chiara Longo Bifano, si tiene fino al prossimo 8 ottobre e, come ogni anno, premierà il meglio delle produzioni televisive, radiofoniche e web a livello internazionale. L’edizione 2022 del Prix Italia mette al centro l’attualissimo tema della sostenibilità, all’insegna dello slogan ‘Sustainable Me’. Tra i rami dell’ulivo scelto come simbolo della manifestazione compaiono alcune parole che declinano vari aspetti della sostenibilità: cibo, acqua, educazione, inclusione, comunità e altre ancora.

I numeri del Prix sono sempre più prestigiosi: sono 13 i nuovi membri (broadcasters) che partecipano alla manifestazione per la prima volta. Complessivamente, i prodotti entrati nelle shortlist provengono da 31 diversi broadcasters e da 23 differenti Paesi.

Nei cinque giorni del Prix naturalmente non mancano incontri internazionali, dibattiti, masterclass, anteprime, proiezioni e protagonisti, fra gli altri, sono anche gli studenti pugliesi, con le loro idee e i loro progetti per una società sostenibile.

Fra gli eventi appena svoltisi, segnaliamo l’approfondimento dedicato proprio al mondo della Radio, con il panel ‘Sustainable Sound – Dalla Radio all’audio di Servizio Pubblico’.

Molti gli esperti, nazionali e internazionali chiamati a tentare di individuare il nuovo ruolo della Radio (soprattutto quella di pubblico servizio) in un mondo nuovo, tra piattaforme, algoritmi, podcast e comandi vocali. È stata anche presentata la ricerca coordinata dall’Ufficio Studi Rai ‘Ecosistema Audio-Suono. Dalla Radio all’Audio di Servizio Pubblico’ (edizioni Rai Libri 2022).

Fra i tanti intervenuti al convegno, c’erano vari dirigenti Rai e di Rai Radio (fra cui la presidente Marinella Soldi e Elena Capparelli, direttore di Rai Play e Digital), Graham Ellis, Presidente del Prix Italia e Controller BBC Audio, Edita Kudláčová, Head of Radio dell’EBU, Albino Pedroia dell’Università La Sorbonne di Parigi, Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Tv.

Mauro Roffi
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Prix Italia: Rai Radio3 vince nella categoria ‘Radio Documentary and Reportage’

Rai Radio3 ha vinto il 72° Prix Italia, il più importante premio internazionale per le produzioni radiotelevisive, nella categoria ‘Radio Documentary and Reportage’ con “Labanof – corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo”, il primo podcast originale prodotto interamente da Rai Radio3. Labanof ha inoltre ottenuto la menzione speciale della Giuria del Premio Speciale in Onore del Presidente della Repubblica.

“Siamo particolarmente felici e anche orgogliosi” – ha dichiarato il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi – “di questo riconoscimento. Anzitutto perché Labanof tocca una delle pagine più sconvolgenti, eppure tra le più manipolate o rimosse del nostro tempo, ossia la morte “anonima” di migliaia di migranti nel mar Mediterraneo. E poi perché è un podcast originale interamente prodotto da Radio3 e destinato a circolare sulle piattaforme più diverse. Indica dunque che la Rai è all’altezza di quello che sarà il futuro della Radio”.

“Labanof – corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo” è la quinta puntata di una serie di podcast tutta dedicata al lavoro di Cristina Cattaneo e del suo team. Il Labanof è il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano dove ogni giorno la professoressa Cristina Cattaneo con odontologi, biologi, archeologi e antropologi, lavora per restituire un’identità a chi morendo l’ha persa.

Dopo aver risolto per anni alcuni dei casi più controversi di identificazione post mortem della storia italiana recente, nel 2016 una telefonata porrà tutto il team Labanof di fronte a una sfida mai tentata prima: dare un nome alle vittime di una delle più gravi tragedie del mar Mediterraneo, il naufragio di un barcone al largo delle coste libiche avvenuto il 18 aprile 2015.

Da qui ha inizio una missione che tuttora li vede impegnati nello studio dei resti e degli effetti personali dei naufraghi. Restituire un’identità a tutti i morti sconosciuti, senza distinzione di provenienza, è l’obiettivo. Per ridare loro una dignità e per offrire risposte a chi rimane.

“Che cosa vuol dire cercare di dare un’identità a quelle che sono le vittime di un naufragio?” – chiede la professoressa Cristina Cattaneo – “La risposta è: dobbiamo farlo perché sono i diritti di tutti. Diritto alla salute e diritto all’identità dei miei morti perché mi serve per continuare la mia vita, è una questione di salute mentale di chi sta cercando il [suo] morto e una questione di banale vita amministrativa. Quindi è una questione di diritti umani. Di cose che dovrebbero essere obbligatorie”.

(Comunicato stampa)

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Il meglio di radio, tv e web premiati al Prix Italia

Si terrà a Roma, dal 24 al 26 settembre, la 72ª edizione del Prix Italia, la rassegna internazionale promossa dalla Rai che premia il meglio di Radio, Tv e Web da tutto il mondo.

Tema dell’edizione 2020, “Public Service and the Virtual Newsroom: Back to the Future?”.

Per la prima volta dopo l’emergenza da Covid19 i broadcaster provenienti da tutti i continenti si riuniscono fisicamente nella cornice del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, per scambiarsi competenze e visioni sul racconto dei media che diventano patrimonio comune.

Tutti i dettagli del programma sono on-line cliccando QUI.

(Ufficio Stampa Rai)

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Un tour presso la sede di via Asiago di Radio Rai

Una visita guidata presso la sede storica di Radio Rai di via Asiago 10 a Roma.

E’ quanto avverrà venerdì 27 settembre, dalle 10.00 alle 11.00, in occasione del 71° Prix Italia.

Ad organizzarlo è Rai Radio Techetè.

La locandina dell’evento invita gli utenti a seguire il sito www.raiplayradio.it per ulteriori informazioni o a collegarsi alla pagina www.facebook.com/RaiRadioTechete

La sede Rai di via Asiago rappresenta la storia della radiofonia italiana.

Gli studi sono operativi dagli ’30 ed hanno vissuto, al loro interno, tutti i cambiamenti della società italiana di ormai quasi un secolo.

Prix Italia: a Radio3 il premio nella categoria Documentary e Reportage

E’ giunto alla sua settantesima edizione il Prix Italia, concorso internazionale organizzato dalla RAI.

Obiettivo: premiare la qualità, qualsiasi sia il medium con cui è espressa, radio, tv e internet.

Anche quest’anno sono stati numerosi gli enti radiotelevisivi pubblici e privati che hanno partecipato all’evento che è tornato a Capri, sede della location che ospitò la prima edizione.

L’Italia si è distinta grazie a RAI e Gedi, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti.

E’ stata in particolare Radio3 a portare a casa l’ambito premio (nella categoria Radio Documentary e Reportage), grazie ad “Il sottosopra”, un viaggio sonoro nelle miniere della Sardegna, accompagnato da chi ha vissuto quei luoghi.

Francia e Finlandia completano il gruppo dei premiati in ambito radiofonico, con “Mon prince viendra”, una fiction di genere comico romantico trasmessa oltralpe da Arte Radio, e con “Queen of the cold land”, opera che riflette sul senso di un’identità nazionale.

Non riguardano la radio, invece, i riconoscimenti a Gedi, che ottiene il Premio Speciale Signis con il documentario “Un unico destino. Tre padri e il naufragio che ha cambiato la nostra storia” ed una Menzione Speciale con “Daphne. Chi era Daphne Caruana Galizia e perché è stata uccisa?”, sul recente omicidio della giornalista investigativa maltese.