Quell’aprile 1975 che cambiò la storia della radiofonia privata

Il 14 aprile 1975 è una data cruciale per la radiofonia privata.

Da poco più di un mese (esattamente il 10 marzo), era nata Radio Milano International che, con l’esordio sulla frequenza 101.0 MHz nel capoluogo lombardo, aveva portato una ventata di novità nell’etere locale.

Altri fenomeni analoghi stavano emergendo in diverse zone d’Italia, c’è chi rivendica accensioni antecedenti, ma tutte con il rischio di essere spente da un momento all’altro dall’Escopost.

La Rai deteneva ancora il monopolio delle trasmissioni via etere e quello che i fondatori (i fratelli Borra e Cozzi) temevano, avvenne il 14 aprile.

Gli impianti di Radio Milano International vennero sequestrati, in quanto la stazione era da considerarsi pirata.

Senza perdersi d’animo, contattarono l’avvocato Gianni Pistorio, presentando un ricorso in Pretura.

Da lì a pochi giorni, la sentenza che aprì le porte a centinaia, se non migliaia di nuovi voci dell’etere: il pretore di Milano, dott. Letterio Cassata, sentenziò dicendo che “È pienamente legittima l’attività di trasmissioni radiofoniche come quella di Radio Milano International fino a quando non si determinano interferenze che possono nuocere o disturbare la ricezione delle normali emittenti di Stato”.

E così, prima della fine del mese, i 101.0 tornano ad operare regolarmente, anche se per la ‘legalità definitiva’ della radiofonia privata si sarebbe dovuto attendere il 28 luglio 1976, data in cui la Corte Costituzionale legittimò ufficialmente le trasmissioni radiofoniche private via etere, purchè a diffusione locale.

Il resto è storia.

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