Rai: stop al precariato dei giornalisti impegnati nei programmi di Radio e Tv

Riaprire immediatamente le trattative per la regolarizzazione di tutti i giornalisti che operano nei programmi di radio, tv e web Rai inquadrati con contratti a partita Iva, riconoscere loro il contratto che meritano dopo anni di attese e promesse e allo stesso tempo garantire il giusto contratto anche a chi, da dipendente, svolge attività giornalistica da professionista.

Lo ha chiesto il sindacato Unirai, guidato da Francesco Palese, che ha organizzato un presidio sotto la sede di Viale Mazzini a Roma.

Oltre 200 giornalisti in Rai lavorano senza alcuna tutela. In molti programmi lavorano senza ferie, straordinari, contributi previdenziali, minimi adeguati. Hanno la partita Iva.

Lavorano 10 mesi all’anno poi devono arrangiarsi e ad ogni scadenza di contratto comincia il calvario per la riconferma.

Ci sono pure giornalisti che, svolgono attività giornalistica, ma hanno un contratto spesso da programmista.

Sono quelli che aspettano la cosiddetta fase 2 del “giusto contratto”. La aspettano da troppo tempo.

Quattro anni in cui non hanno ricevuto nessun segnale di apertura, di attenzione.

Per questo, UniRai, appena insediato il nuovo vertice dell’azienda, ha deciso di mettere al centro dell’attenzione questa che rappresenta una vera urgenza.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]