“Mi sono sentito come in un fermo-immagine”: Mauro Coruzzi si racconta alla Gazzetta di Parma

Mauro Coruzzi – alias Platinette – si sta gradualmente riprendendo, dopo l’ictus che l’ha colpito qualche settimana fa.

Alla Gazzetta di Parma, il conduttore e giornalista ha raccontato i momenti terribili vissuti ed il suo graduale ritorno alla normalità.

Nell’articolo – ripreso dall’Ansa – racconta di essersi sentito “bloccato in un fermo immagine, paralizzato dall’incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere reazione alcuna”.

Immediata la chiamata al 118, grazie al suo fisioterapista Andrea che capisce subito la gravità della situazione.

“Solo quando ti senti in mezzo ad un mare di guai” – racconta Coruzzi – “è la tua spinta che diventa una marcia in più a farti risalire in superficie, la sola che farà la differenza”.

Ora il percorso di riabilitazione ed un messaggio molto forte: “Non permettete che vi sia strappata via la speranza, per voi, per chi vi sta vicino, per un dopo che può solo migliorare”.

L’ultimo impegno radiofonico di Mauro Coruzzi è proprio legato alla sua città, ovvero al morning show di Radio Parma.

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Migliorano le condizioni di salute di Mauro Coruzzi

“In piedi e da solo per la prima volta dopo 15 giorni”.

Mauro Coruzzi migliora, dopo l’ictus che l’ha colpito un paio di settimane fa.

Il noto conduttore non ha mai perso il contatto con il proprio pubblico, raccontando l’evoluzione di quanto gli era successo.

Nelle ultime ore, uno scatto che ha fatto ben sperare i tanti follower.

Coruzzi si mostra in piedi, terminando il post con l’hashtag “W la vita”.

Numerosi i messaggi di affetto nei suoi confronti, tutti in attesa di rivederlo e risentirlo presto in radio e in tv.

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Mauro Coruzzi colpito da ictus: è stato soccorso in modo tempestivo

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è stato colpito da ictus ischemico lo scorso martedì 14 marzo.

A renderlo noto è il suo agente.

“Fortunatamente” – riporta la nota “è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico”.

Ad oggi, quello che si sa è che le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti.

Mauro Coruzzi era apparso in tv alcune settimane fa, in ricordo di Maurizio Costanzo nei giorni della sua scomparsa.

Da qualche tempo, conduce il morning show di Radio Parma “Good Morning Parma”.

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Mauro Coruzzi torna a Radio Parma: nuovo morning show dal 3 ottobre

Dopo la pausa estiva, Mauro Coruzzi – alias Platinette – torna a Radio Parma.

Dal 3 ottobre, sarà in onda ogni mattina dalle 8.00 alle 10.00 con il nuovo “Good morning Parma”.

Un contenitore – come anticipato dal telegiornale di 12 Tv Parma – non solo di intrattenimento, ma anche di informazione e approfondimento.

Non è un caso, dunque, il cambio di nome del programma che ha abbandonato il “Mauro Coruzzi Show” della scorsa stagione, per diventare un vero e proprio appuntamento ‘di servizio’ dedicato alla città e alla provincia di riferimento.

Radio Parma si ascolta in FM sui 102.0 e 104.0, ma è ovviamente disponibile anche in streaming su radioparma.it.

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Mauro Coruzzi ogni mattina su Radio Parma

Che fine ha fatto Mauro “Platinette” Coruzzi?

La domanda – postaci più volte anche dai nostri lettori – si riferisce all’assenza, già da alcune settimane, dal palinsesto di RTL 102.5, pur risultando ancora parte degli speaker del network.

Coruzzi non è assente dalla radio in questo periodo, ma sta continuando a condurre a livello ‘locale’.

Ogni giorno – dalle 8.00 alle 10.00 – è in onda su Radio Parma con il suo “Mauro Morning Show”.

Radio Parma si ascolta in FM in Emilia occidentale sui 102.0 e 104.0, ma è disponibile per tutti in streaming su www.radioparma.it/diretta.

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Non solo radio: esce un brano interpretato da Mauro “Plati” Coruzzi

Si chiama “Inno della pettegola” ed è il nuovo brano che vede protagonista Mauro Coruzzi (Platinette) come featuring del cantautore Dario Gay.

Nel video del pezzo compaiono diversi personaggi popolari del mondo dello spettacolo, come descritto nel seguente comunicato stampa.

Il 6 novembre esce in radio e su tutte le piattaforme digitali Inno della pettegola, il primo singolo dell’inedita coppia composta dal cantautore Dario Gay e dal celebre conduttore radiofonico e artista a tuttotondo Mauro Coruzzi (Platinette). La collaborazione, che arriva dopo una lunga amicizia, segna l’inizio di un nuovo progetto artistico. Dario Gay e Mauro Coruzzi hanno scelto di interpretare insieme “Inno della Pettegola”, un trascinante brano reggaeton prodotto da Marco Guarnerio, scritto da Dario Gay e Giovanni Nuti, già noto per aver musicato gran parte delle poesie di Alda Merini.

Nel video, supportato da Kare Design, girato a Capena (RM) dal regista Daniele Gangemi e prodotto da Toed Production di Claudio Bucci compaiono, in qualità di special guest, diversi personaggi dello spettacolo e del cinema tra cui Maria Giovanna Elmi, Giancarlo Magalli, Alessandra Monti, Massimiliano Rosolino, Emanuela Tittocchia e Melissa Gilardi, tik toker da 3 milioni di follower presente nella classifica delle prime venti influencer che utilizzano il nuovo social network.

Inno della pettegola” racconta in maniera giocosa e ironica una realtà quotidiana che appartiene a tutti, uomini e donne. Vuole essere un omaggio all’attrice Franca Valeri, scomparsa recentemente, che con i suoi personaggi (tra i più noti la Sora Cecioni e la Signorina Snob) ha rappresentato in maniera surreale l’arte del pettegolezzo.
Il progetto è anche sostenuto da Stefania Bonfadelli, figlia di Franca Valeri.

Dichiara Mauro Coruzzi: “Quando Dario mi ha proposto la canzone, ho subito pensato che potesse suonare come un omaggio a Franca Valeri non tanto per il ruolo della pettegola, ma perché il pettegolezzo andando di bocca in bocca sembra essere trasmesso per telefono, come le famose telefonate di Franca da la Sora Cecioni, a Cesira la manicure. La canzone ha al tempo stesso, un’ironia devastante sottolineando come, oggi più che mai, ci siano persone che del pettegolezzo fanno una ragione di vita, un’arma. Proprio di recente Papa Francesco, in occasione di un Angelus si è occupato di questo tema, affermando che “Sparlare di qualcuno “chiude il cuore” e che “Il chiacchiericcio è peggio del Covid”. Questa canzone, invece, ha il solo scopo di fare sorridere su chi inventa, architetta e pregusta piccole vendette che al massimo fanno venire disturbi di stomaco, come dice la canzone. A me il disturbo di stomaco, se mai lo avessi avuto, lo avrebbe fatto passare. L’importante è che il pettegolezzo non sia devastante ma sia leggenda: Inno della pettegola è già una leggenda”.

Afferma Dario: “L’arte del pettegolezzo è un volo leggero sulle vite altrui, niente a che vedere col gossip che intenzionalmente cerca il male. Ricordo una battuta della grande Anna Magnani che rivolgendosi al pianista che si dilungava con una lunga intro, disse che quelli erano pettegolezzi e di arrivare al sodo. Ecco: il pettegolezzo è un arpeggio di piano leggero”. Prosegue: “Non è una canzone nuova. È stata parcheggiata per un po’ nel cuore. Da subito ho “sentito” che fosse perfetta per la voce di Mauro. Un giorno, ho preso il telefono e gli ho detto che volevo fargli sentire una cosa, di persona. Ci siamo incontrati e sotto la pioggia, in macchina, al primo ascolto ha subito detto il suo sì. Un amore a primo ascolto, un abito che calzava a pennello”.

Oggi il pettegolezzo ha assunto forme diverse rispetto al passato grazie alla rete. Recentemente il social gossip (la nuova frontiera del pettegolezzo online) ha trovato inediti e potenti canali di veicolazione grazie alle moderne piattaforme di social network. Attraverso le stories è possibile spiare la vita degli altri e commentarla con una facilità mai vista prima. E’ quindi possibile spettegolare sui contenuti che vengono quotidianamente pubblicati dagli utenti in modo veloce e istantaneo, rendendo questo fenomeno una pratica di costume sempre più discussa,  complessa e delicata.

“Una sta lì tutta una vita a sparlare degli altri e che nessuno parli mai di me non sta mica bene, non fa mica tanto signora. Che nervi!”.

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