Il concerto di Parigi de “Il Volo” in diretta su Radio Italia

Giovedì 31 ottobre, a partire dalle 20.20, Radio Italia trasmetterà in diretta il concerto de “Il Volo” da Parigi – Salle Pleyel.

Lo annuncia RadioItalia.it.

A commentarlo sarà Fiorella Felisatti.

Dopo aver incantato il pubblico di Londra, Bratislava, Budapest, Praga, Barcellona, Düsseldorf, Berlino, Francoforte e Atene, “Il Volo” prosegue con l’atteso 2024/2025 World Tour (prodotto da Michele Torpedine), con il concerto in programma giovedì 31 ottobre a Parigi (Salle Pleyel).

Il prossimo anno si partirà il 10 gennaio al Palazzo del Turismo di Jesolo (Ve), per poi proseguire con le date di Milano (@ Unipol Forum, 11 gennaio), Treviso (@ Palaverde, 13 gennaio), Firenze (@ Nelson Mandela Forum, 15 gennaio), Bologna (@ Unipol Arena, 17 gennaio), Torino (@ Inalpi Arena, 18 gennaio), Roma (@ Palazzo dello Sport, 21 gennaio), Eboli (@ Palasele, 23 gennaio), Bari (@ Palaflorio, 24 gennaio), Messina (@ Palarescifina, 26 gennaio).

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La radio digitale fa crescere la Tour Eiffel

 

A 133 anni dalla sua inaugurazione, la Tour Eiffel cresce portandosi da 324 a 330 metri di altezza.

Il motivo? L’installazione di una antenna DAB+, che migliorerà la ricezione della radio digitale a Parigi.

La notizia ha fatto il giro nel mondo in poche ore, non tanto per quello che verrà trasmesso dal ripetitore, quanto per l’ulteriore innalzamento di quello che è uno dei simboli della Capitale francese.

La precedente antenna – non dedicata al DAB+ – che era stata fissata sulla torre risaliva al 2000.

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Il 13 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della Radio

Il 13 febbraio è la data del World Radio Day.

Anche quest’anno, a celebrare l’evento della Giornata Mondiale della Radio è l’UNESCO in una iniziativa giunta all’ottava edizione.

Questo giorno – si legge in un comunicato – segna un momento in cui le persone di tutto il mondo celebrano la radio, raccontando come modella le nostre vite. La radio ci informa, ci trasforma e ci unisce. Mette insieme persone e comunità di ogni provenienza per favorire un dialogo positivo per il cambiamento. Più specificamente, la radio è il mezzo perfetto per contrastare gli appelli alla violenza e alla diffusione del conflitto, specialmente nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà.

Su questa base, la Giornata Mondiale della Radio 2019 celebrerà il tema “Dialogo, Tolleranza e Pace”.

Le trasmissioni che forniscono una piattaforma per il dialogo e il dibattito democratico su questioni come la migrazione o la violenza contro le donne possono aiutare a sensibilizzare gli ascoltatori e ispirare la comprensione di nuove prospettive nel preparare la strada ad azioni positive.

La programmazione radiofonica può anche costruire tolleranza e superare le differenze che separano i gruppi unendoli sotto obiettivi e cause comuni, come garantire l’istruzione per i propri figli o affrontare problemi di salute locali.

Nello spirito di celebrare il World Radio Day 2019, un evento aperto al pubblico si svolgerà presso la sede parigina dell’UNESCO mercoledì 13 febbraio 2019, dalle 11:00 alle 16:00. Due stazioni radio trasmetteranno dal vivo, tra cui Radio UNESCO, una stazione radio temporanea dedicata al World Radio Day. Inoltre, sarà offerto un totale di 10 “Speed ​​Workshops” per tutti per acquisire esperienza pratica nella produzione radiofonica.

Ulteriori dettagli sulla Giornata Mondiale della Radio e sugli eventi collegati sono on-line all’indirizzo https://en.unesco.org/feedback/journee-mondiale-radio-world-radio-day

Il 18 aprile è la Giornata Mondiale del Radioamatore

Il 18 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Radioamatore, una data non casuale perchè proprio oggi – nel 1925 – nasceva a Parigi l’Unione Internazionale Radio Amatori (I.A.R.U.), in quello che era il primo meeting mondiale di appassionati di comunicazioni via radio.

L’Italia arrivò due anni dopo, con la nascita dell’A.R.I. (oggi Assiociazione Radioamatori Italiana, in origine Associazione Radiotecnica Italiana), fondata nel 1927 da Ernesto Mondi ed il cui Presidente onorario fu, fino alla sua morte, Guglielmo Marconi.

Il primo caso legato all’utilità sociale che ebbero (e che hanno tuttora) i radioamatori risale a qualche anno prima: era il 1913 quando, durante una calamità naturale che colpì il Midwest, negli Stati Uniti, fu proprio grazie alle comunicazioni via onde radio che le autorità vennero informate delle gravi inondazioni che avevano colpito l’area.

Ancora oggi, in un periodo storico in cui le possibilità di comunicare si sono moltiplicate, nel mondo si stimano circa 2 milioni di radioamatori, di cui circa 35.000 in Italia.