Olimpiadi: grandi ascolti per la Rai. Anche la radio protagonista

Dopo il successo delle ultime Olimpiadi di Parigi, la Rai traccia un bilancio, mettendo in evidenza anche il ruolo che ha avuto la radio. I dettagli nel comunicato.

“Le Olimpiadi di Parigi appena concluse resteranno una pagina tanto indimenticabile ed entusiasmante quanto ‘impegnativa’ per il Servizio Pubblico: indimenticabile ed entusiasmante per le tante emozioni sportive e i successi italiani raccontati, ‘impegnativa’ perché ha rappresentato un traguardo da cui ripartire per continuare a portare – come abbiamo fatto quest’anno – il grande sport e le sue storie, in chiaro, nelle case di tutti gli italiani, con straordinari risultati d’ascolto, culminati nel 40 per cento di share e oltre 5 milioni e mezzo di spettatori per la trionfale finale di volley femminile Italia-Usa. Uno sport che, al di là delle prestazioni di chi gareggia, è un linguaggio universale, è cultura del saper vincere e saper perdere, come tanti atleti ci hanno dimostrato”. Lo ha detto il Presidente e Ad della Rai Roberto Sergio.

Sono stati straordinari gli ascolti Rai per il racconto delle Olimpiadi. Due settimane abbondanti nelle quali il Servizio Pubblico ha assicurato al grande pubblico la visione delle gare e dei grandi successi degli atleti azzurri. Una programmazione articolata, dalle dirette agli spazi di informazione e di narrazione particolarmente apprezzato dal pubblico. Nello specifico, il dato da record è da assegnare alle ragazze del volley: la finale per l’oro contro gli USA, in onda nel pomeriggio di ieri, è stato l’evento più visto in assoluto dei Giochi, con una media di 5.5 milioni (40,3% di share) e un picco di quasi 7 milioni (6 milioni e 983mila) alle 14.20, con la metà esatta delle tv degli italiani (50% di share) sintonizzate su Rai2.

Al secondo posto del podio televisivo due gare di atletica, la semifinale dei 100 metri, con la qualificazione di Marcell Jacobs in finale per la seconda Olimpiade consecutiva, vista da 5 milioni e 800mila spettatori (con share del 30,5%) e la finale del salto in alto, con lo sfortunato Gimbo Tamberi impossibilitato a difendere il titolo di Tokyo, apprezzata da 4 milioni 623 mila spettatori (con il 35,8% di share).

Nel complesso, i sedici giorni di gare hanno fatto registrare un’audience media, tra le 9 e le 23, di 2 milioni e 656mila spettatori sintonizzati, con uno share quotidiano del 20,7% su Rai2, mentre RaiSport Hd è stato il canale specializzato più visto in prima serata nell’intero periodo olimpico. I Giochi si sono confermati anche stavolta amati dal pubblico giovane (38,4% di share in prime time per la fascia 15-24 anni) e da quello femminile, 34,2 % tra le donne dai 25 ai 34 anni.

Un contributo importante è arrivato dalla visione su Second Screen, nella quale il 32% degli appassionati è Under 35.

I Giochi Olimpici, poi, generano sempre un enorme impatto sui social, dove, con 34,2 milioni di interazioni la piattaforma più utilizzata resta Instagram, il 5 agosto è stata la giornata più commentata sui social, con 3,4 mln di interazioni, mentre il primato virtuale va all’oro di Errani-Paolini nel doppio femminile, che ha generato oltre 700 mila interazioni, il livello più alto registrato dalle medaglie azzurre.

La disciplina più vista, infine, in termini di audience media, è stata proprio il volley femminile, con il primo storico successo delle ragazze guidate in panchina dal guru Velasco che ha raggiunto 3 milioni e 673mila appassionati in media, e che avuto la meglio, in questa sfida tutta azzurra, sulla “regina” atletica, scelta, in media, da 3 milioni e 502mila appassionati. Al terzo posto ancora il volley, maschile questa volta, con un ascolto televisivo medio di 3 milioni e 372mila.

“Sono orgoglioso – continua Sergio per i risultati ottenuti e il mio grazie più sincero va a chi ha permesso alla Rai uno straordinario risultato: il direttore Jacopo Volpi, i giornalisti di Rai Sport, quelli del Gr Radio 1 capitanati da Francesco Pionati che hanno condiviso con il pubblico le emozioni olimpiche, i tecnici e tutti i lavoratori che – tutti insieme, nella diversità di ruoli e responsabilità – sono stati una vera ‘squadra’ vincente.”

Orgoglio e soddisfazione per lo straordinario lavoro di tutta la Rai in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono stati espressi anche dal Direttore Generale Giampaolo Rossi: “Più di due settimane di dirette, approfondimenti, commenti e interviste esclusive con uno sforzo produttivo ed editoriale che pochi broadcaster in Europa sanno sostenere e che hanno reso la Rai leader indiscussa di ascolti e di emozioni. Numeri e cifre che raccontano una prodigiosa pagina di storia sportiva e televisiva. Un doveroso grazie alla squadra di RaiSport e Radio1 protagoniste di un incredibile lavoro di cura editoriale e capacità giornalistica.”

Il Presidente e Ad Sergio ha concluso “rivolgendo un pensiero profondamente affettuoso e riconoscente all’indimenticabile Pier Francesco Forleo che aveva chiuso l’accordo per l’acquisizione dei diritti tv delle Olimpiadi: grazie, da tutti noi, per aver messo la tua firma su una pagina che resterà nella nostra storia”.

(Comunicato stampa)

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“Parigi like a Deejay”: dal 29 luglio, Linus racconta le Olimpiadi

Terminata l’edizione 2023/2024 di “Deejay chiama Italia” (che riprenderà il 2 settembre), prende il via un nuovo appuntamento con Linus.

Da lunedì 29 luglio, racconterà ogni giorno le Olimpiadi dalla Capitale francese.

“Parigi like a Deejay” è il nome dell’appuntamento, in onda dalle 9.00 alle 10.00.

Linus lo ha annunciato, insieme allo staff di “Deejay chiama Italia”, nel seguente reel.

 

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(A cura di Nicola Franceschini)

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Al via le Olimpiadi della Radio, per la prima volta in Italia: la cerimonia di apertura a Castel San Pietro Terme

Prende il via un importante evento internazionale in Italia. I dettagli nel comunicato.

Sono 120 i radioamatori in arrivo in Emilia-Romagna e provenienti da ogni parte del mondo in occasione delle Olimpiadi della Radio che si terranno per la prima volta in Italia.

L’8 e il 9 luglio a competere ininterrottamente per 24 ore e aggiudicarsi il titolo di campione del mondo, saranno 60 team dislocati su 60 agriturismi dell’Emilia-Romagna.

A vigilare 60 arbitri di provenienza internazionale.

Su LepidaTV, sarà possibile seguire la diretta della cerimonia di apertura – che si terrà alle 18.00 di mercoledì 5 luglio a Castel San Pietro Terme – e la cerimonia di premiazione al termine delle competizioni.

L’Italia ha ottenuto nel 2018 la possibilità di ospitare l’edizione del 2022 e ha indicato l’Emilia-Romagna come luogo della manifestazione, valutando la Pianura Padana come un ottimo terreno di gioco, paritario tra tutti i concorrenti.

Purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria, della guerra in Ucraina e di varie restrizioni sulla mobilità è stato necessario prorogare di un anno.

(Comunicato stampa)

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Nel 2023 l’Emilia-Romagna ospiterà ‘le Olimpiadi della Radio’

L’anno prossimo l’Italia – e in specifico l’Emilia-Romagna – ospiterà nientemeno che ‘le Olimpiadi della Radio’. Non parliamo di un concorso di radiofonia nel senso che normalmente si attribuisce a questo termine, non facciamo riferimento a emittenti e professionisti del microfono rivolto al pubblico ma di radioamatori, persone che a livello internazionale amano il senso originario di questo mezzo di comunicazione e, visto che parliamo della regione che ha dato i natali a Gugliemo Marconi, ne onorano anche lo spirito più autentico.

Partiamo dal principio. Già il 16 luglio 2018, all’atto di chiusura del WRTC (‘le Olimpiadi’ di cui parliamo) di quell’anno in Germania, era stato annunciato che l’Italia sarebbe stata il Paese ospitante dell’edizione successiva e che la location sarebbe stata Bologna, ‘capitale del radiantismo internazionale’ con la sede della Fondazione Marconi a Villa Griffone di Pontecchio.

Il World Radiosport Team Championship (WRTC, appunto) è un concorso mondiale di radioamatori che, secondo le regole stabilite, operano tutti dallo stesso luogo e con le stesse attrezzature; come le Olimpiadi, la manifestazione si tiene ogni quattro anni.

Il WRTC 2022 avrebbe dunque dovuto ospitare a Bologna oltre 60 team provenienti da tutti i continenti che si sarebbero nel frattempo qualificati per partecipare a queste ‘Olimpiadi’. Sarebbero state organizzate almeno 60 postazioni radio, stile field-day (antenne, tende, generatori ecc.), con le quali i migliori radioamatori del mondo dovevano gareggiare per determinare il miglior team mondiale, in una competizione ad armi pari (stesso terreno, stesse antenne e potenza).

Non è però stato possibile rispettare questa data (si pensi alla pandemia), per cui l’appuntamento è fissato adesso ai mesi più caldi del 2023 e non dovrebbero esserci rinvii, stavolta.

Il WRTC2022 (il nome resta, naturalmente, anche nell’anno successivo) si svolgerà per la precisione dal 4 al 10 luglio 2023, il quartier generale sarà appunto in provincia di Bologna e i siti, dove andranno montate le antenne, saranno invece sparsi nelle province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Modena.

Indicativamente le 67 antenne previste potranno essere montate a partire dal mese di maggio del 2023.

Per capire meglio di cosa parliamo – e comprendere anche le dimensioni di questa particolare Olimpiade e quale sarà anche ‘l’indotto’ possibile – vediamo cosa scrive del WRTC Wikipedia:

“Il World Radiosport Team Championship è una competizione radioamatoriale a livello mondiale. La partecipazione è solo tramite invito e l’ingresso a ogni WRTC quadriennale richiede la qualificazione in posizioni elevate nei principali concorsi radioamatoriali mondiali. Il principio principale del WRTC è quello di fornire condizioni di parità per i concorrenti qualificati di tutto il mondo per competere l’uno contro l’altro utilizzando stazioni radioamatoriali situate in aree con lo stesso terreno di propagazione e dotate di antenne identiche, operando sotto gli occhi attenti di arbitri qualificati. Ogni evento WRTC è organizzato da un gruppo di radioamatori volontari nella località in cui si svolge la competizione con l’aiuto di un comitato permanente di concorrenti riconosciuti a livello internazionale. Il WRTC è la cosa più vicina a un campionato del mondo nello sport. Nel 2018 sono state coinvolte oltre 1000 persone con un costo di oltre mezzo milione di euro”.

Non resta allora che aspettare, sperando che non insorgano altri problemi nel frattempo, e augurarsi che anche in queste Olimpiadi della Radio, come sempre, ‘vinca il migliore’.

Mauro Roffi

Un’estate di sport raccontata da Rai Radio1

La Coppa degli Europei di calcio e 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo.

Si conclude in maniera trionfale l’estate 2021 per lo sport italiano e con esso, in particolare, per Rai Radio1.

La prima rete Rai ha descritto, per due mesi, ogni competizione sportiva, trasmettendo in voce le emozioni che hanno unito gli italiani.

Non è possibile avere dati concreti degli ascolti ottenuti dall’emittente, ma nel limitato campione che può essere la app di FM-world, possiamo confermare che l’interesse verso lo sport “raccontato” è ancora molto alto.

E ce lo confermano anche i dati lusinghieri ottenuti da chi le competizioni le commenta ogni giorno come Radio Sportiva, spesso arrivata in “top ten” tra le selezionate nel nostro aggregatore, o dai risultati raggiunti da RTL 102.5 durante le radiocronache di Euro2020.

Intanto mancano due settimane alla ripresa del campionato di calcio, che a sua volta riuscirà a catalizzare l’interesse di tanti ascoltatori.

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Rai Radio1 a tutto sport per le Olimpiadi

Saranno due settimane a tutto sport quelle che attendono Rai Radio1.

Venerdì 23 luglio prendono il via le Olimpiadi di Tokyo, che la prima rete di Stato (insieme alla digitale Radio1 Sport) racconterà “minuto per minuto”.

Le cronache di “Radio1 in campo” saranno in onda dalle 3.00 del mattino fino alle 16.00 (ovvero dalle 10.00 alle 23.00 giapponesi), con brevi intermezzi dedicati all’informazione.

Le voci che si alterneranno al microfono saranno quelle di Filippo Corsini, Guido Ardone e Daniele Masala.

Le Olimpiadi di Tokyo si concluderanno domenica 8 agosto.

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