“Basta testi violenti nella musica”: a RTL 102.5, la dichiarazione del sottosegretario Gianmarco Mazzi

Il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi è intervenuto in settimana nel corso di “Non Stop News” su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

«Il governo è stato profondamente colpito – ha dichiarato il già direttore del Festival di Sanremodall’appello lanciato da importanti personalità del mondo dello spettacolo, tutte donne, tra cui Cristiana Capotondi, Anna Foglietta e Paola Cortellesi, che hanno denunciato alcuni testi estremamente violenti contenenti contenuti misogini. Abbiamo accolto questo appello perché non possiamo ignorare il problema: alcuni testi sono veramente sconcertanti. Non intendiamo adottare un atteggiamento censorio, ma ci poniamo delle domande legittime. Ad esempio, ci chiediamo come mai questi testi vengano editati e pubblicati da importanti case discografiche, che spesso sono multinazionali e all’interno delle quali vige una cultura del rispetto delle donne e dell’uguaglianza sul lavoro. Come possono queste case discografiche trasgredire il loro stesso codice etico pubblicando testi così violenti?».

«Inoltre – ha aggiunto nel corso di “Non Stop News” abbiamo discusso della questione con i dirigenti di Spotify. Ci chiediamo come mai Spotify, rispetto a molti social media che impediscono l’inserimento e la pubblicazione di contenuti violenti, permetta la diffusione di questi testi. Non è che il fatto di far parte di un genere musicale renda meno violento il contenuto del testo. Ci hanno assicurato che sono disponibili ad un confronto. Abbiamo organizzato un incontro per maggio dal titolo “Quando la musica diventa violenta”, nel quale non intendiamo imporre nulla, ma semplicemente dialogare. La nostra attività è pragmatica, ma quando le donne sollevano un problema, dobbiamo ascoltarle. Il nostro obiettivo principale è aprire un dialogo costruttivo. Abbiamo già ricevuto alcune risposte dagli artisti, che ha sostenuto che questi testi sono iperbolici, una sorta di fiction, una forma d’arte».

«Mi hanno fatto un paragone – ha poi sottolineato il Sottosegretario alla Cultura dicono sia un po’ analogo a quello che fa nel cinema Tarantino. Io penso che questo sia vero fino ad un certo punto, perché vediamo che poi gli artisti, che spesso fanno parte del mondo del rap e della trap, hanno poi delle vite improntate alla violenza che propugnano. Poi sono testi che parlano alle fasce più giovani della popolazione; secondo me non è fiction, ma in questi incontri sarò un ascoltatore, vogliamo dialogare. Poi non so se arriveremo ad un protocollo dove ogni operatore del settore si prenda un impegno affinché questo fenomeno venga in qualche modo arginato. Potremmo arrivare a proporre un protocollo, ma vorrei farlo coinvolgendo il mondo della musica, le case discografiche, gli editori e la SIAE. Noi capiamo il disagio, ho ricevuto una telefonata da un sacerdote che mi ha spiegato che per alcuni di questi artisti la musica è un riscatto. Questo lo capisco, ma non a discapito di tanti giovanissimi, parliamo di ascoltatori che hanno 10 o 11 anni, sono quasi dei bambini, neanche adolescenti. Io sono figlio degli anni ’60, la musica è la prima fonte di formazione culturale; sono stato fortunato ad aver incontrato la musica dei cantautori, e rispondo ai ragazzi del rap e della trap che, se questi artisti fossero fermati a fotografare la realtà degli anni ’70, che musica avrebbero lasciato? Invece, con i loro testi, hanno dato speranza».

«Io sono un grande stimatore di Amadeus – ha concluso Mazzie credo che quest’anno abbia fatto un lavoro eccezionale. Ho letto dei testi che quest’anno avevano anche un significato sociale importante. Vorrei che tutto ciò non fosse considerato pesante o censorio, ma una regolamentazione che il sistema si dia. Credo nella musica e alla rilevanza sociale di questo mondo, e chiedo solo di prendere coscienza di questo e di non trattare le cose solo da un punto di vista commerciale».

(Comunicato stampa)

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RTL 102.5: puntata speciale di “Non Stop News” dal Vaticano

Martedì 12 dicembre, dalle 6.00 alle 9.00, RTL 102.5 torna in Vaticano per una speciale puntata natalizia di Non Stop News.

Lo rende noto l’emittente tramite un comunicato.

Ivana Faccioli, Enrico Galletti e Valentina Iannicelli insieme a Don Dario Viganò condurranno dalla Casina Pio IV un’edizione straordinaria del programma, per far vivere agli ascoltatori la magia del Natale.

Come sempre, il programma sarà in radiovisione su tutte le piattaforme di RTL 102.5 ed in streaming su RTL 102.5 Play.

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RTL 102.5: “Non Stop News” in Vaticano per una puntata speciale dalla Palazzina Leone XIII

RTL 102.5 torna in Vaticano per una puntata speciale di “Non Stop News”. I dettagli nel comunicato.

Giovedì 15 dicembre, dalle 6.00 alle 9.00, RTL 102.5 torna in Vaticano per una speciale puntata natalizia di Non Stop News.

Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro insieme a Don Dario Viganò condurranno dalla palazzina Leone XIII un’edizione straordinaria del programma per far vivere agli ascoltatori la magia del Natale.

Il filo conduttore della puntata sarà l’Editoria Cattolica, tema a cui RTL 102.5 e i media vaticani sono particolarmente attenti.

L’appuntamento speciale si aprirà dando voce agli ascoltatori, che potranno chiamare in diretta per confrontarsi con Don Dario Viganò e per condividere le loro riflessioni e i loro auguri di Natale in una sorta di giro d’Italia, che avrà come fulcro la Città del Vaticano.

L’ultima parte di Non Stop News andrà in onda in contemporanea a reti unificate su RTL 102.5 e Radio Vaticana e in streaming su RTL 102.5 PLAY.

(Comunicato stampa)

RTL 102.5: uno speciale “Non stop news” dedicato ai referendum

Appuntamento speciale su RTL 102.5 di “Non stop news”.

Mercoledì 8 giugno si farà chiarezza sui cinque referendum.

Domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23, gli italiani saranno chiamati alle urne per i cinque quesiti referendari sul tema della giustizia: dalla legge Severino alle misure cautelari, dalla separazione delle carriere alla valutazione sui magistrati, fino alle elezioni per il Consiglio Superiore della Magistratura.

Mercoledì 8 giugno, dalle 8.00 alle 9.00, in “Non Stop News”, approfondimento dedicato al voto. In studio, Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro si collegheranno con il cronista parlamentare di RTL 102.5, Alberto Ciapparoni, e ospiteranno – per due confronti sulle ragioni del e del no ai quesiti – Enrico Costa (deputato di Azione e uno dei promotori del referendum), Andrea Delmastro (responsabile giustizia di FdI), Francesco Paolo Sisto (FI, sottosegretario alla Giustizia) e Giulia Sarti (M5S, coordinatrice del comitato giustizia del M5S).

In diretta su RTL 102.5 e in streaming su RTL 102.5 PLAY. RTL 102.5 è in radiovisione sul canale 36 del DTT, sul 736 di SKY e in streaming su RTL 102.5 PLAY.

(Comunicato stampa)

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RTL 102.5: speciale “Non Stop News” dedicato a Lucio Dalla

Le canzoni di Lucio Dalla e il ricordo degli amici storici: dalle 6.00 alle 9.00, martedì 1° marzo RTL 102.5 omaggerà il cantautore bolognese a dieci anni dalla sua scomparsa.

A lui sarà dedicata una puntata speciale di “Non Stop News”, il programma del mattino condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

Nel corso delle tre ore, saranno proposti alcuni dei brani più belli di Lucio Dalla. Un modo per ripercorrere la sua vita grazie alle testimonianze di tanti suoi amici: Gianni Morandi, Ron, Samuele Bersani, Silvana Casato (sua addetta stampa per 35 anni), Daniele Caracchi (cugino di Lucio) che sarà in collegamento dalla storica casa-museo di via D’Azeglio a Bologna ed Ernesto Assante, critico musicale e autore del libro “Lucio Dalla”.

Negli studi romani, invece, ci sarà Pierdavide Carone che partecipò nel 2012 al Festival di Sanremo, con Lucio Dalla nelle vesti di direttore d’orchestra.

Nel corso di “Non Stop News”, sarà inoltre proposto un inedito e prezioso backstage di Dalla negli studi di RTL 102.5.

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RTL 102.5: Giuseppe Cruciani ospite di “Non Stop News”

Giuseppe Cruciani ospite di RTL 102.5.

È accaduto nella mattinata di lunedì 21 febbraio, nel corso di “Non Stop News”.

Il programma informativo del primo mattino del network è condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

Cruciani è stato protagonista negli studi di Milano per commentare i fatti di cronaca e attualità del giorno, interagendo con il pubblico di RTL 102.5.

  • Questo il comunicato dell’emittente:

“Sono vicino a Bassetti, l’aggressione verbale subita è frutto dell’imbecillità di alcune persone”: Cruciani a RTL 102.5.

Microfoni aperti con gli ascoltatori. Il giornalista romano è ospite d’eccezione di Non stop news, in onda sulla prima radiovisione d’Italia. Tanti i temi affrontati: dalla questione Ucraina ai Referendum, passando per l’emegenza Covid.

arriva negli studi milanesi di RTL 102.5.

“Sono grandi, sembra un set cinematografico”, dice. Occhiali da sole, maglioncino dolce vita ed inizia la sua ospitata a Non stop news, condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro. Il giornalista romano scherza subito con Galletti, dopo aver preso la sua postazione al tavolo al centro dello studio. “Ti ho sfrattato, vero”, scherza Cruciani. Poi ribatte: “Non ti sfratto dalla conduzione”. L’inizio della puntata è davvero scoppiettante.

“Alle 7 meno un quarto ho sentito per 45 minuti Davide Giacalone mentre venivo lì”, dice. Poi parla dell’Ucraina: “A noi giornalisti le guerre piacciono – diciamolo – perché ci sono gli ascolti che salgono, lo dico in maniera brutale. Ci definiamo pacifisti, ma ci piacciono”. Cruciani, a microfoni aperti con gli ascoltatori, parla di tutto.

Innanzitutto, la Pandemia e le restrizioni. “Mi pare che il mondo va in una direzione e noi verso un’altra. In Inghilterra c’è un ritorno alla normalità ed il trattamento del Covid come un’influenza, noi rimaniamo con il Green Pass: dovrebbe essere tolto ovunque. Francamente, diventa un laccio burocratico e anche per il turismo non va bene. I non vaccinati stanno subendo una punizione eccessiva, c’è un accanimento contro le discriminazioni che subiscono i non vaccinati: non puoi salire su un autobus, ad esempio. Oppure non possono fare attività sociale o sport”, puntualizza Cruciani. Poi parla del rimprovero di una preside ad un’alunna, finito su tutti i giornali per i forti toni utilizzati.

“Penso che uno possa andare in classe vestito come vuole, ma è come andare in chiesa o in un contesto simile. Ognuno deve sapere dove sta, quando la preside che dice: “Ma che stai sulla Salaria?” sicuramente è una frase forte. Tutti siano allergici ai rimproveri, il ruolo dell’insegnante è anche quello. Ovviamente, forse ha sbagliato i termini”, dice Cruciani. Prima di lasciare RTL 102.5 rivolge un pensiero al prof. Matteo Bassetti, vittima insieme a sua moglie di una vile aggressione verbale in un bar di Genova. “Saluto personalmente Matteo Bassetti, aggredito a Genova verbalmente. Ci sono profili di imbecillità, follia assoluta, quando un medico che combatte il Covid sta prendendo un aperitivo con sua moglie”, dice ancora Cruciani.

IL TEMA DELL’UCRAINA E I REFERENDUM

Cruciani pone un interrogativo al direttore del quotidiano Domani, in collegamento telefonicoa Non stop news. Scarsa mobilitazione di intellettuali sul tema Ucraina dalla parte di chi potrebbe essere vittima di un’invasione, come mai? “Giusta osservazione. Ci siamo chiesti come mai non ci fosse un movimento pacifista, forse perché non è una nostra guerra”, risponde Stefano Feltri alla domanda di Giuseppe Cruciani.

TELEFONI APERTI CON GLI ASCOLTATORI

Al telefono, il primo ascoltatore, è Mario da Napoli. La domanda è legata all’utilizzo delle mascherine all’aperto. “Penso che De Luca si debba distinguere dal resto d’Italia. Fa caso a sé”, risponde Cruciani.

Elena chiede del danno psicologico causato dal Covid e legato al Green pass per chi non lo possiede perché non vaccinato. “Ho una figlia che non può accedere in palestra, è un grande problema a livello psicologico”. E Cruciani risponde: “Senza aprire il dibattito ci sono persone che non possono accedere a servizi essenziali, sotto ai 50 non è obbligatorio. Quindi inutile dire “Vaccinati”. Sono tutte cose che possono creare nelle persone esclusioni”.

Fabio di Reggio Emilia, invece, è un genitore separato: sua figlia minorenne non è vaccinata e non può accedere a varie attività, ma con la mia ex abbiamo visioni diverse: lei no vax, io sono per i vaccini. “Cerca di metterti d’accordo con tua moglie”, risponde Cruciani. “Ex e non vax insieme: il combinato disposto può essere letale. Amico mio, ti sono vicino. Adesso speriamo tutti che finirà questa situazione”.

Telefona anche una pediatra, che dice degli effetti post Covid. “L’unica cosa è proteggersi con la vaccinazione”, dice la pediatra in collegamento al telefono. E Cruciani risponde: “Ho idea di quello che accade, rispetto il suo mestiere, dico che noi manteniamo solo molte restrizioni che vanno contro la psicologia. Solo regole che esistono solo in Italia e contestarle in modo pacifico è lecito, non significa andare contro la scienza”.

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