MilleRegioni, le voci del territorio

Puntuale, come ogni fine settimana, torna il nostro viaggio virtuale tra le radio d’Italia, in compagnia di Mauro Roffi.

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  • Piemonte: vita dura per le emittenti locali

“Operatori televisivi, delle Radio e delle testate giornalistiche locali sono lavoratrici e lavoratori che in questo momento di estrema difficoltà per il Paese stanno svolgendo un servizio di pubblica utilità: garantire una informazione capillare e di qualità, centrata sul territorio e sui suoi bisogni”.

Lo sostengono in una nota congiunta Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom – Uil del Piemonte e Associazione Stampa Subalpina, che evidenziano la grave crisi del settore, che dura da anni e che si è accentuata ovviamente in questo delicatissimo e pesante momento. I sindacati ricordano come coloro che operano in questo settore siano lasciati in balia dell’incertezza dal Governo ma anche dalla Regione Piemonte, alla quale da tempo viene chiesto un investimento mirato per il settore.

Le Tv locali in Piemonte, in particolare, hanno subito duri colpi in questi anni con il fallimento di Quartarete (52 lavoratori) e le chiusure di Telesubalpina (18 posti di lavoro) e Telestudio (20 lavoratori a casa). La situazione delle testate locali è altrettanto critica e la stessa sorte sta capitando anche alle Radio locali e alle Televisioni via Web.

“Chiediamo alla Regione e alle Istituzioni di definire un Fondo specifico per il rilancio del settore, affinché l’informazione locale possa cogliere la sfida della digitalizzazione attraverso la formazione delle proprie professionalità, un patrimonio da preservare anche definendo specifiche misure economiche, che possano rilanciare l’informazione di qualità in questa regione – concludono i sindacati – . Al momento le due leggi regionali di sostegno al settore non sono finanziate: serve con urgenza dare loro capienza, intervenendo su una disciplina di riordino del sistema e rilancio dell’informazione di qualità e del servizio pubblico di prossimità sul territorio”.

  • Emittenti e Coronavirus: tre interviste in Sardegna

Pierpaolo e Giuseppe Podda dalla Sardegna ci hanno inviato questa volta tre brevi interviste ad altrettanti editori radio-tv isolani alle prese con i tanti problemi causati dal Coronavirus. Si tratta di Nino Marginesu di Teleromangia di Sorso e, per le Radio, di Giuseppe Niolu di Radio Onda Stereo di Alghero e Massimiliano Pilloni di Radio Stella di Selargius. Ecco le loro dichiarazioni.

Marginesu, come sta affrontando questo momento la sua emittente? È cambiato qualcosa nel lavoro?

“Al momento siamo fermi, perché ho dovuto far fronte ai problemi di salute di mia moglie e quindi la Tv è rimasta… diciamo sospesa, ma a breve conto di ricominciare (ricordiamo che la Tv è ospite del mux Edimedia Telegì ch. 25 Lcn 215 del ragionier Giovanni Francesco Angius; N.d.R). Il vero problema è che non posso lavorare, in quanto non mi è permesso svolgere la mia attività di geometra, se non tramite computer, ma così non è possibile andare avanti…”.

Cambierà qualcosa una volta ripreso il lavoro in Tv?

“Vedremo, certo è che lo Stato dovrebbe aiutare le piccole realtà, che sono importanti almeno quanto lo sono le grandi. Noi, per quanto piccoli svolgiamo un compito importante per il nostro territorio…”.

Giuseppe Niolu, come stai facendo fronte a questa crisi?

“Per adesso non ho utilizzato la cassa integrazione, ma se continua così, dovrò farlo. La Radio è ferma, nel senso che non stiamo incassando nulla, anche se le bollette arrivano ugualmente. La pubblicità non la sto facendo pagare, perché tutti i negozi sono chiusi e dunque ho preferito bloccare i pagamenti e posticiparli più avanti, sperando che si possa ricominciare a lavorare al più presto…”.

Dunque tutti i dipendenti sono al loro posto?

“Diciamo di sì, anche se stanno lavorando in smart working da casa loro …”.

Si sono adattati facilmente a questo nuovo modo di lavorare?

“Sì, e penso che probabilmente continuerò ad utilizzare questo sistema anche in futuro…”.

Massimiliano Pilloni, come si sta comportando la sua emittente in questo periodo?

“Dall’inizio di aprile ho dovuto far ricorso all’utilizzo alla cassa integrazione per 2 dipendenti…”.

Quindi, è rimasto solo lei ad occuparsi dell’emittente?

“Sì! Anche se oggi è tutto più semplice, perché con le nuove tecnologie è possibile gestire l’emittente da remoto anche con uno smartphone”.

Voi siete stati i primi nell’isola a passare in tecnologia digitale (Dab) abbandonando (nel vostro caso cedendo) la frequenza Fm. Come vi siete trovati? Ci sono delle differenze nel modo di approcciarsi al lavoro?

“Sì, è vero: siamo stati i primi a scegliere di trasmettere solo in Dab ed abbandonare la Fm ma non ci sono grosse differenze nel lavoro. Le differenze sono che il segnale è più pulito rispetto alla Fm, nel senso che in Dab non abbiamo più le interferenze tipiche della Fm”.

  • A Fabriano parte la Radio di Elica

Elica, multinazionale di Fabriano (nelle Marche) leader nel settore delle cappe aspiranti, lancia la sua Radio digitale, per “sperimentare nuove strade per sentirci uniti, la strada che abbiamo scelto per tenere compagnia a tutte le persone di Elica nel mondo”.

Il martedì e il venerdì, due giorni a settimana si parla dell’azienda, ma è anche previsto uno spazio per ascoltare il parere di tutti i lavoratori attraverso l’invio di un messaggio vocale di 40 secondi. Ci sono ospiti, a distanza, per ciascuna puntata, a iniziare dall’AD di Elica, Mauro Sacchetto, in collegamento dalla propria abitazione a Vercelli.

Per lui questo significa anche un ritorno al suo passato radiofonico: “Quando ero studente universitario ho avuto un’esperienza in una Radio libera, facevo il dj dalle 23 all’una di notte e parlavo con tutti quelli che chiamavano. Devo dire che è stata una scuola di formazione molto importante”.

  • Prosegue la partnership fra Musicultura e Radio Rai

Il concerto dei 16 finalisti di Musicultura 2020 (la nota manifestazione marchigiana), che era in programma al teatro Persiani di Recanati il 24 aprile, non ha potuto svolgersi nelle modalità previste a causa delle restrizioni per il rischio Covid. Ma per l’appuntamento, che è un ‘classico’ della primavera recanatese, si sono studiate idee alternative.

Il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri ha spiegato: “Con l’amministrazione comunale abbiamo concordato che dare ove possibile segnali di normalità trasmetta fiducia. L’idea è di fare slittare di qualche settimana l’evento e di adattarlo alle disposizioni in materia di contenimento epidemico. Non sarà semplice e a questo punto vorremmo produrre un vero happening crossmediale. Lo streaming, i social, Radio Rai saranno i mezzi per raggiungere con belle storie e belle canzoni, da Recanati, una platea nazionale”.

Nel frattempo le sedici canzoni finaliste di Musicultura sono protagoniste proprio sulle frequenze di Radio 1 Rai, presentate e commentate nell’ambito di ‘Radio 1 Music Club’ da John Vignola e nei week-end da Duccio Pasqua e Sandro Fioravanti.

  • Emittenti, siti, giornali nel Centro Media pugliese

La struttura speciale della comunicazione in capo alla Giunta Regionale della Puglia ha definito l’elenco degli aventi diritto a far parte del Centro Media Regionale, anno 2020. Il Centro Media è un Ente deputato all’acquisto di spazi pubblicitari sui mass media per campagne di comunicazione istituzionale sul territorio pugliese.

All’avviso pubblico del 20 dicembre 2019 hanno partecipato emittenti televisive e radiofoniche locali e i loro siti web, quotidiani, periodici, quotidiani online e Web Tv che pubblicano almeno l’80% di notizie relative alla Puglia. In dettaglio hanno inviato domanda d’iscrizione 27 emittenti Tv, 32 emittenti radiofoniche, 10 quotidiani regionali, 8 periodici regionali, 5 quotidiani online, 5 emittenti web. Sulla base di queste domande sono appunto stati definiti gli aventi diritto (quasi tutti, con alcune eccezioni).

Per informazioni: regione.puglia.it

  • Radio Sonora e altre Web Radio dell’Emilia-Romagna

“Make Radio, don’t panic!” è la proposta che circa venti Web Radio cui danno vita diversi giovani dell’Emilia-Romagna e attive da Piacenza a Rimini, hanno scelto di offrire alle ragazze e ai ragazzi costretti in casa per via dell’emergenza coronavirus.

Molte delle emittenti sono sostenute dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Regione attraverso la legge regionale 14/08.

L’idea, lanciata da Radio Sonora, la Web Radio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e condivisa con le altre realtà, è quella di far partecipare direttamente i giovani alla costruzione di un programma radiofonico.

Il percorso vede la partecipazione ogni settimana di speaker di emittenti nazionali, youtuber, rapper, esperti di storytelling e di comunicazione radiofonica. Al primo appuntamento ha partecipato lo speaker e autore di Radio Deejay WAD, che ha dialogato con ragazze e ragazzi di musica, rap e ok boomer. Poi è toccato a Andrea Borgnino, ideatore e curatore di Radio Techetè, e a Marco Villa, co-fondatore di Serialminds.com, sito dedicato alle serie tv, critico musicale e fra gli autori di ‘E poi c’è Cattelan’ di Sky Uno.

Gli appuntamenti si svolgono attraverso la piattaforma web Zoom e possono partecipare tutti i giovani speaker e collaboratori delle Web Radio dell’Emilia-Romagna. I podcast, che verranno prodotti da Radio Sonora, saranno poi pubblicati sul sito delle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna giova zoom.it.

La romagnola Radio Sonora, in generale, si sta dando molto da fare. La prima idea è stata lanciata a inizio emergenza e si chiama, molto semplicemente Radio Sonora Covid-19: quattro persone diverse ogni giorno hanno raccontato la propria quarantena; sono ‘amici di Radio Web Sonora’ che hanno illustrato i pensieri, le emozioni, le esperienze nei confronti di questa emergenza.

“Fin dalla sua fondazione Radio Sonora si è distinta per la capacità di sviluppare idee innovative, coinvolgenti e di ampio respiro – ha detto Riccardo Francone, sindaco referente per le Politiche giovanili dell’Unione della Bassa Romagna – . Basti pensare al Sonora Radio Fest, che appena nato si è subito dimostrato un format vincente”.

  • Emittenti che si mettono in luce a Varese e Milano

Come segnala il sito del quotidiano di Varese ‘La Prealpina’, ovvero prealpina.it, nella città lombarda si è messa in luce in queste settimane la stazione on line Radio A8, nata lo scorso anno.

“Nel giro di due settimane abbiamo avuto un aumento dei follower del 20% e notiamo un ascolto sempre più attento” – ha detto Simone Zamignan, direttore artistico di Radio A8. L’emittente offre programmi dedicati alla musica e allo sport, con attenzione anche a quelli meno conosciuti, nell’ottica della condivisione e dell’animazione.

“Tutti i pomeriggi – prosegue Zamignan – con la trasmissione Per un sorriso, alla quale partecipano tutti i collaboratori via telefono, vogliamo proprio ‘strappare’ un sorriso agli ascoltatori, parlando di storia locale, ricette, social, territorio, ma anche dando consigli, con una particolare attenzione, soprattutto in questo momento, a mettere a bada contro le fake news”.

“Riceviamo molte più telefonate di prima – sottolinea anche Paola Farina che sulla nota Radio Lombardia si occupa del notiziario e del ‘programma contenitore’ Mattino Lombardia dalle 9 alle 12 – , per segnalare accadimenti o anche per chiedere informazioni e gli ascoltatori ci usano anche come momento di sfogo”.

E c’è anche una forte partecipazione di bambini, in particolare attraverso i disegni inviati e le risposte dei più piccoli a Una fiaba al giorno di Radio Lombardia, presente sul sito in uno spazio di 5 minuti letti da una speaker.

Mauro Roffi

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Coronavirus, ricerca GfK: gli italiani non rinunciano alla radio

E’ stata presentata oggi la ricerca curata dall’istituto GfK, “L’ascolto della Radio ai tempi del COVID – 19”, commissionata da TER, Tavolo Editori Radio, che racchiude la quasi totalità delle emittenti pubbliche e private, nazionali e locali della radiofonia italiana.

L’emergenza sanitaria ha fortemente condizionato le abitudini quotidiane determinando effetti non trascurabili sulla mobilità in auto (il 67% della popolazione utilizza meno l’auto) e sui percorsi verso il lavoro (il 30% della popolazione non si reca più al lavoro fuori casa), costringendo tra le mura domestiche gran parte della popolazione.

L’impatto sugli ascolti delle radio è molto contenuto – si legge nella ricerca – con un calo del 17%, pressoché compensato dall’aumento del tempo medio di ascolto cresciuto dell’11% (sull’ascolto degli ultimi 7 giorni).

“Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device – dice Giorgio Licastro, Responsabile Area Media di GfK – non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la TV, lo smartphone e il PC (con riscoperta da parte delle fasce giovanili); crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device”.

Particolare menzione merita l’accesso digitale attraverso siti e app radio, sia che si tratti di piattaforme proprietarie, sia che si tratti di aggregatori. L’accesso digitale con le nuove necessità di collegamento al mezzo radio – continua la ricerca – vede un incremento importante: +24% di reach e + 61% di tempo speso. La nuova domesticità plasma le modalità di ascolto della radio.

“Rilevante in casa è l’inedita presenza maschile e delle donne lavoratrici – sottolinea Giorgio Licastro – che aumenta le occasioni di esposizione (da 1,1 a 1,5 al giorno) e spinge verso l’alto, nella lista delle attività, l’ascolto mentre si lavora, mentre si fa ginnastica, nei momenti di relax. Le aree che maggiormente migliorano dopo l’inizio dell’emergenza sono proprio quelle rassicuranti della vicinanza e del comfort, come antidoto alla solitudine forzata; e contemporaneamente quelle che agiscono sullo stato di benessere, sull’umore, sull’emozione”.

In questo, il ruolo della musica ascoltata alla radio appare fondamentale: veicola un senso di comunità, di partecipazione collettiva, di serenità nonostante tutto.

La costrizione a casa ha avuto effetti non trascurabili sull’ascolto della radio, senza tuttavia minarne il ruolo grande protagonista nella comunicazione di massa.

La sua capacità di presentare un mix unico di emozione, vicinanza, empatia e informazione credibile, unita alla possibilità di essere fruita in qualsiasi momento della giornata la rendono difficilmente sostituibile.

La radio è un mezzo a cui gli Italiani non rinunciano – si legge nella ricerca – piuttosto, ne ricalibrano l’uso in funzione dei nuovi stili e delle nuove abitudini, favoriti, in questo, da un mezzo che è in grado di sfruttare vecchie e nuove tecnologie per consentire l’ascolto anche in modi innovativi e diversi rispetto al passato.

La crisi ha favorito la relazione con il mezzo, soprattutto in termini di vicinanza, di veicolo di emozioni positive e secondariamente anche di informazione, di partecipazione e confronto. La musica ascoltata alla radio appare fondamentale, contribuendo al senso di comunità, di partecipazione collettiva, di serenità.

Il ruolo informativo della radio non è meno rilevante, assolvendo sia il compito della presenza tempestiva e del realtime, sia quello dell’approfondimento e dell’autorevolezza.

In questo periodo di isolamento forzato aumentano gli ascoltatori che creano interazione. L’iniziativa «La Radio per l’Italia» – conclude la ricerca GfK – è stata ampiamente riconosciuta e apprezzata come modo di ulteriore avvicinamento al mezzo.

(Comunicato stampa)

Con gli italiani in casa, aumenta l’interazione in radio

La radio è da sempre il mezzo di comunicazione più diretto e vicino alla gente.

Molte emittenti hanno basato il proprio successo sul contatto diretto con gli ascoltatori, che siano impostati commentatori di una rassegna stampa o irriverenti “habituè” di programmi quali “Lo Zoo di 105” o “La Zanzara”.

Con gli italiani costretti in casa, tuttavia, questo stretto rapporto si è ulteriormente irrobustito.

A confermarlo sono tutte le emittenti, alcune delle quali interpellate dal Corriere della Sera in un pezzo firmato da Renato Franco e Andrea Laffranchi.

Alla base c’è un potenziamento dell’informazione. Le incognite del coronavirus hanno fatto lievitare i contatti di tutto ciò che sia news: notiziari, telegiornali, reti all news, siti web.

Non si vive tuttavia di sole notizie (e di sola paura).

La radio lo sa bene e per venire incontro ai propri ascoltatori ne ha amplificato la loro presenza.

Se RTL 102.5 in questi giorni manda in onda anche 6-7 telefonate all’ora del proprio pubblico, il gruppo RadioMediaset ha “spinto su conduzioni improntate alla familiarità e alla normalità proprio perché viviamo un periodo tutt’altro che normale”.

A Radio Deejay i messaggi che arrivano in diretta sono raddoppiati, mentre Radio Italia – che già gode abitualmente di un alto seguito casalingo – ha avvertito una crescita sostanziale di presenza in questi giorni.

Ma le iniziative da citare sono molte altre. Nel palinsesto di Radio Kiss Kiss, per esempio, in questi giorni c’è ogni giorno un “Corrispondente del buonumore”, ovvero un ascoltatore che, pur con i limiti vigenti, diffonde un messaggio positivo della propria quotidianità.

Le stesse radio locali, in alcuni frangenti, hanno riscoperto una nuova vitalità, quasi dimenticata.

E poi ci sono le webradio: decine di realtà dalla rete sono nate in questi giorni, con l’obiettivo di tenere compagnia ad un pubblico forse circoscritto, ma sicuramente presente ed interattivo.

La radio, quindi, per l’ennesima volta conferma la propria vicinanza con il pubblico e la capacità di entrare in sinergia con la gente, specialmente quando il bisogno di comunicare è forte.

La voce delle regioni: aggiornamenti dal mondo delle “locali”

FM-world si arricchisce di uno spazio dedicato a notizie dalle regioni italiane, redatto da una importante firma del giornalismo di settore: Mauro Roffi.

Questa la “puntata zero” con le prime tre segnalazioni di una rubrica, a cadenza periodica, che presenteremo la prossima settimana.

+++ La scelta della siciliana Radio Zammù; niente dirette dagli studi, tanti programmi in onda

Ci piace segnalare la scelta di queste ore della siciliana Radio Zammù, l’emittente dell’Università di Catania legata per la diffusione in Fm al gruppo della locale Radio Amore (per la precisione, nella sua ‘declinazione’ Radio Amore Rock).

“A seguito delle stringenti disposizioni contenute nel Dpcm dell’8 marzo 2020 e nei successivi del 9 e 11 marzo scorsi, Radio Zammù – scrivono i responsabili dell’emittente siciliana – ha deciso di sospendere le dirette dai propri studi. La scelta di ‘restare a casa’ era stata in realtà già presa prima dell’estensione a tutto il territorio nazionale delle disposizioni dell’8 marzo, inizialmente previste per Lombardia e altre 14 province. Questo perché si è ritenuto opportuno non mettere a rischio la salute degli studenti/speaker che fanno parte della redazione, evitando così l’uso promiscuo degli spazi e delle attrezzature radiofoniche e gli spostamenti giornalieri dei ragazzi per raggiungere la sede di piazza Università, trattandosi di un’attività che – pur nell’assoluta consapevolezza dell’importanza dei mezzi di comunicazione e dell’ottimo lavoro svolto dagli studenti – non può essere considerata tra quelle necessarie”.

Ma, ad evitare equivoci, le trasmissioni (oltretutto con la sede dell’Università di Catania chiusa, come le altre in Italia) sono tutt’altro che sospese.

“Questo non significa che ci fermeremo – spiega infatti lo station manager di Radio Zammù Alberto Conti – . I nostri speaker e redattori si sono messi subito al lavoro per realizzare contenuti ‘home made’ che serviranno a dare continuità alla nostra attività e a contribuire all’intrattenimento dei nostri ascoltatori. Da lunedì 16 marzo ogni giorno alle 15 viene pubblicato un nuovo podcast che va anche in onda allo stesso orario e in replica il giorno successivo alle 10”.

Il primo format, lunedì, è stato ‘La voce di Erasmo’, condotto da Giulia Grasso, che racconta le esperienze degli studenti che grazie al programma Erasmus+ stanno trascorrendo un periodo di studi all’estero e che in alcuni casi vivono le disposizioni contro la diffusione del Coronavirus lontani da casa. Martedì è stato il turno di ‘In fondo è arte’, in cui Danilo Nuncibello ha descritto un quadro, ma senza rivelarne subito titolo e autore.

Ogni mercoledì, poi, Mauro Gemma in ‘Storie dall’armadio’ legge racconti brevi ‘scovati nelle peggiori bancarelle di Caracas’: lui mette la voce, l’armadio fa il resto. ‘Il sotterraneo dell’androide’ è invece il titolo del podcast del giovedì di Vito Morando sul mondo nerd, con recensioni e suggerimenti su fumetti e videogiochi. Venerdì con ‘Dacci un trailer – Home edition’ Gloria Vincenti e Francesco Guerra consigliano agli ascoltatori, chiusi nelle loro case, quali film e serie Tv guardare.

In streaming sul sito radiozammu.it e in Fm, ogni giorno alle 19, va infine in onda uno dei programmi di successo della scorsa stagione: ‘Nel nome del padre’. In questa webserie radiofonica, episodio dopo episodio, si svelano i piani di un losco individuo deciso a prendere il controllo di tutto, iniziando da Radio Zammù.

Per tutto il periodo di chiusura degli studi, Radio Zammù rimarrà attiva anche sui social network e in particolare su Instagram, dove, oltre al video riassunto della settimana, i follower saranno coinvolti con sondaggi e quiz e invitati a raccontare le loro ‘storie #iorestoacasa’, che potranno mandare con un messaggio vocale.

“Speaker e redattori – conclude Conti – sono al lavoro per sviluppare altri format e nuove idee, per cui le novità potrebbero non essere finite”.

+++ In Sardegna è nata RadioUsini.it

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda dalla Sardegna, è partita una nuova emittente radiofonica in Sardegna, seppure via web. A decretarne la creazione è stata anche l’emergenza del Coronavirus, che ha spinto il sindaco di Usini, piccolo comune della provincia di Sassari, ad utilizzare il mezzo radiofonico per tenere informati i cittadini in merito all’evolversi della situazione venutasi a creare con l’arrivo della malattia nell’isola. Questo l’indirizzo a cui far riferimento: www.radiousini.it. In più l’emittente serve, con la sua musica, i suoi speaker e la sua allegria, ad intrattenere piacevolmente gli ascoltatori a casa in questi giorni così particolari.

In altri centri quali La Maddalena (ricordiamo che per un guasto al trasmettitore l’unica emittente sopravvissuta, Radio Tele Arcipelago, è momentaneamente fuori gioco in Fm) e Bonorva (sempre in provincia di Sassari) si è tornati all’antico, con il ‘banditore’, seppur rivisto e corretto, ovvero un’automobile che girando per le vie del paese informa i cittadini sull’epidemia.

+++ La scomparsa di Orietta Trivelloni, titolare della storica Radio Delta Velletri

È venuta a mancare improvvisamente, all’età di 68 anni, Orietta Trivelloni, che è stata titolare insieme al fratello Tonino della storica emittente dei Castelli Romani (in direzione Latina) Radio Delta Velletri Stereo (RDVS), che ha chiuso solo qualche anno fa (2015), dopo una lunga e significativa attività. Stimata e amata da tutta la comunità veliterna per la sua passione e la sua professionalità, Orietta era stata anche una storica voce di Radio Delta e aveva fatto compagnia ai cittadini di Velletri e delle zone vicine per oltre trent’anni.

La notizia ha dunque molto colpito quanti avevano seguito Orietta in Radio per tanti anni. Molto commosso, in specifico, il ricordo di Tiziana Mammucari, nota speaker veliterna, che anche a nome di Radio Studio 93 (altra emittente della zona) ha scritto su Facebook: “Era una persona straordinaria, una donna carismatica e una delle prime donne speaker. Radio Delta nacque agli albori delle Radio private e io andai a lavorare da lei, per me è stata una guida e una maestra, mi ha corretto i primi errori e fatto conoscere tanti artisti. Mancherà a tutti perché aveva il suo bel carattere, si faceva amare e rispettare. Aveva tanti estimatori e ha sempre regalato un sorriso a tutti ed era diventata volontaria della Caritas negli anni passati”.

Cordoglio anche da parte di un’altra stazione locale, Radio Antenne Erreci: “Con immenso dispiacere partecipiamo al lutto che ha colpito la famiglia Trivelloni, in particolare l’amico Tornino”.

Circa due anni fa il formidabile archivio storico con le trasmissioni di Radio Delta Velletri era stato donato dalla famiglia Trivelloni ad alcuni organismi culturali locali, al fine di metterlo a disposizione di tutta la cittadinanza.

Mauro Roffi

Giornata Mondiale della Radio: Elettra Marconi incontra gli studenti

Il 13 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della Radio.

In occasione dell’importante ricorrenza, martedì 11 la Principessa Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi, incontrerà gli studenti di un istituto di Viterbo per parlare del “miracolo tecnologico con il quale suo padre Guglielmo rivoluzionò la storia”.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato stampa.

Ricorre quest’anno la IX Giornata Mondiale UNESCO della Radio, nata a seguito di una richiesta dell’Accademia Radiofonica Spagnola del 20 settembre 2010, proposta accolta dal Comitato Esecutivo dell’UNESCO, per celebrare un mezzo di comunicazione che, nonostante l’avvento di Internet, ha continuato ad essere una importante piattaforma di libertà, di espressione e di dibattito.

Ad oggi, nonostante la sua età “centenaria”, rimane il Mass Media più diffuso al mondo, in grado di raggiungere più persone in più luoghi rispetto a qualsiasi altro mezzo.

L’11 febbraio 2020, presso l’Aula Magna dell’ Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo da Vinci, si svolgerà un evento patrocinato dall’UNESCO relativo alla Giornata Mondiale della Radio, con inizio alle ore11:00. Sarà presente come ospite d’onore la Principessa Elettra Marconi, che saluterà le personalità presenti e parlerà del “miracolo tecnologico” con il quale suo padre Guglielmo rivoluzionò la storia. Interverranno come relatori l’ing. Emanuele D’Andria, presidente AMSAT, il prof. Livio Spinelli, Parco G. Marconi di Santa Marinella, il prof. Gianni Cancellieri, docente Università di Ancona, l’ing. Alessandro Carelli, Sales Manager Communication JVC Kenwood, la dott.sa Jasmin Rauseo, dell’Istituto di Scienze Polari del CNR di Montelibretti, il dott. Giuseppe Biagi, nipote del marconista responsabile del salvataggio dei superstiti del Dirigibile Italia.

L’evento è stato realizzato dalla Lega Navale Italiana Lago di Bolsena e dall’ITT L. Da Vinci, in collaborazione con il Parco G. Marconi e la sezione della LNI di Santa Marinella.

Una cosa è subito evidente: nonostante i suoi quasi cento anni, la Radio vive oggi un periodo di rinnovata giovinezza e continua ad essere, tra i mezzi di comunicazione, uno dei più amati, amato ancora di più da coloro che non hanno la possibilità di poter vedere le immagini e hanno adottato la radio come il mezzo comunicativo per eccellenza, perfettamente accessibile.

Esiste addirittura una branca della scienza, una nuova area della psicofisiologia, la Neuropsicofonia, che studia la relazione tra suono – frequenza – mente e cervello, e si occupa del benessere mentale e fisico attraverso l’ascolto di particolari frequenze acustiche e toni binaurali.

La Radio a tutt’oggi rappresenta un fondamentale ponte di comunicazione per comunità remote, per regioni in via di sviluppo e popolazioni in situazioni vulnerabili. Basti pensare che è l’unico mezzo di comunicazione utilizzato in caso di emergenze o calamità, con un’immediata accessibilità alle frequenze speciali designate.

Secondo il giudizio del filosofo Henry Bergson: “La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima”; per Marilyn Monroe: “…Non è vero che non avevo niente, ho avuto la radio!”; per Steve Allen….“La Radio è il teatro della mente”! Per dirla con poche parole.. la Radio informa, trasforma e ci unisce!

Radio Kiss Kiss Tv inserisce la news a scorrimento

Dopo Deejay, R101 e Radio 105, anche la tv di Radio Kiss Kiss inserisce le news a scorrimento.

Si tratta del quarto canale radiofonico nazionale, dunque, a puntare sul binomio musica e informazione.

La novità arriva in concomitanza di alcune modifiche alla grafica del canale.

Ora il logo dell’emittente è posizionato in alto a sinistra, mentre alla stessa altezza sulla destra viene visualizzato l’indicazione dell’LCN (“CANALE 158”) e l’orario.

Oltre al 158 del digitale terrestre, Radio Kiss Kiss Tv è presente sul 65 di TiVuSat e sul 727 di Sky.

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