MilleRegioni, le voci del territorio
Puntuale, come ogni fine settimana, torna il nostro viaggio virtuale tra le radio d’Italia, in compagnia di Mauro Roffi.
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- Piemonte: vita dura per le emittenti locali
“Operatori televisivi, delle Radio e delle testate giornalistiche locali sono lavoratrici e lavoratori che in questo momento di estrema difficoltà per il Paese stanno svolgendo un servizio di pubblica utilità: garantire una informazione capillare e di qualità, centrata sul territorio e sui suoi bisogni”.
Lo sostengono in una nota congiunta Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom – Uil del Piemonte e Associazione Stampa Subalpina, che evidenziano la grave crisi del settore, che dura da anni e che si è accentuata ovviamente in questo delicatissimo e pesante momento. I sindacati ricordano come coloro che operano in questo settore siano lasciati in balia dell’incertezza dal Governo ma anche dalla Regione Piemonte, alla quale da tempo viene chiesto un investimento mirato per il settore.
Le Tv locali in Piemonte, in particolare, hanno subito duri colpi in questi anni con il fallimento di Quartarete (52 lavoratori) e le chiusure di Telesubalpina (18 posti di lavoro) e Telestudio (20 lavoratori a casa). La situazione delle testate locali è altrettanto critica e la stessa sorte sta capitando anche alle Radio locali e alle Televisioni via Web.
“Chiediamo alla Regione e alle Istituzioni di definire un Fondo specifico per il rilancio del settore, affinché l’informazione locale possa cogliere la sfida della digitalizzazione attraverso la formazione delle proprie professionalità, un patrimonio da preservare anche definendo specifiche misure economiche, che possano rilanciare l’informazione di qualità in questa regione – concludono i sindacati – . Al momento le due leggi regionali di sostegno al settore non sono finanziate: serve con urgenza dare loro capienza, intervenendo su una disciplina di riordino del sistema e rilancio dell’informazione di qualità e del servizio pubblico di prossimità sul territorio”.
- Emittenti e Coronavirus: tre interviste in Sardegna
Pierpaolo e Giuseppe Podda dalla Sardegna ci hanno inviato questa volta tre brevi interviste ad altrettanti editori radio-tv isolani alle prese con i tanti problemi causati dal Coronavirus. Si tratta di Nino Marginesu di Teleromangia di Sorso e, per le Radio, di Giuseppe Niolu di Radio Onda Stereo di Alghero e Massimiliano Pilloni di Radio Stella di Selargius. Ecco le loro dichiarazioni.
Marginesu, come sta affrontando questo momento la sua emittente? È cambiato qualcosa nel lavoro?
“Al momento siamo fermi, perché ho dovuto far fronte ai problemi di salute di mia moglie e quindi la Tv è rimasta… diciamo sospesa, ma a breve conto di ricominciare (ricordiamo che la Tv è ospite del mux Edimedia Telegì ch. 25 Lcn 215 del ragionier Giovanni Francesco Angius; N.d.R). Il vero problema è che non posso lavorare, in quanto non mi è permesso svolgere la mia attività di geometra, se non tramite computer, ma così non è possibile andare avanti…”.
Cambierà qualcosa una volta ripreso il lavoro in Tv?
“Vedremo, certo è che lo Stato dovrebbe aiutare le piccole realtà, che sono importanti almeno quanto lo sono le grandi. Noi, per quanto piccoli svolgiamo un compito importante per il nostro territorio…”.
Giuseppe Niolu, come stai facendo fronte a questa crisi?
“Per adesso non ho utilizzato la cassa integrazione, ma se continua così, dovrò farlo. La Radio è ferma, nel senso che non stiamo incassando nulla, anche se le bollette arrivano ugualmente. La pubblicità non la sto facendo pagare, perché tutti i negozi sono chiusi e dunque ho preferito bloccare i pagamenti e posticiparli più avanti, sperando che si possa ricominciare a lavorare al più presto…”.
Dunque tutti i dipendenti sono al loro posto?
“Diciamo di sì, anche se stanno lavorando in smart working da casa loro …”.
Si sono adattati facilmente a questo nuovo modo di lavorare?
“Sì, e penso che probabilmente continuerò ad utilizzare questo sistema anche in futuro…”.
Massimiliano Pilloni, come si sta comportando la sua emittente in questo periodo?
“Dall’inizio di aprile ho dovuto far ricorso all’utilizzo alla cassa integrazione per 2 dipendenti…”.
Quindi, è rimasto solo lei ad occuparsi dell’emittente?
“Sì! Anche se oggi è tutto più semplice, perché con le nuove tecnologie è possibile gestire l’emittente da remoto anche con uno smartphone”.
Voi siete stati i primi nell’isola a passare in tecnologia digitale (Dab) abbandonando (nel vostro caso cedendo) la frequenza Fm. Come vi siete trovati? Ci sono delle differenze nel modo di approcciarsi al lavoro?
“Sì, è vero: siamo stati i primi a scegliere di trasmettere solo in Dab ed abbandonare la Fm ma non ci sono grosse differenze nel lavoro. Le differenze sono che il segnale è più pulito rispetto alla Fm, nel senso che in Dab non abbiamo più le interferenze tipiche della Fm”.
- A Fabriano parte la Radio di Elica
Elica, multinazionale di Fabriano (nelle Marche) leader nel settore delle cappe aspiranti, lancia la sua Radio digitale, per “sperimentare nuove strade per sentirci uniti, la strada che abbiamo scelto per tenere compagnia a tutte le persone di Elica nel mondo”.
Il martedì e il venerdì, due giorni a settimana si parla dell’azienda, ma è anche previsto uno spazio per ascoltare il parere di tutti i lavoratori attraverso l’invio di un messaggio vocale di 40 secondi. Ci sono ospiti, a distanza, per ciascuna puntata, a iniziare dall’AD di Elica, Mauro Sacchetto, in collegamento dalla propria abitazione a Vercelli.
Per lui questo significa anche un ritorno al suo passato radiofonico: “Quando ero studente universitario ho avuto un’esperienza in una Radio libera, facevo il dj dalle 23 all’una di notte e parlavo con tutti quelli che chiamavano. Devo dire che è stata una scuola di formazione molto importante”.
- Prosegue la partnership fra Musicultura e Radio Rai
Il concerto dei 16 finalisti di Musicultura 2020 (la nota manifestazione marchigiana), che era in programma al teatro Persiani di Recanati il 24 aprile, non ha potuto svolgersi nelle modalità previste a causa delle restrizioni per il rischio Covid. Ma per l’appuntamento, che è un ‘classico’ della primavera recanatese, si sono studiate idee alternative.
Il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri ha spiegato: “Con l’amministrazione comunale abbiamo concordato che dare ove possibile segnali di normalità trasmetta fiducia. L’idea è di fare slittare di qualche settimana l’evento e di adattarlo alle disposizioni in materia di contenimento epidemico. Non sarà semplice e a questo punto vorremmo produrre un vero happening crossmediale. Lo streaming, i social, Radio Rai saranno i mezzi per raggiungere con belle storie e belle canzoni, da Recanati, una platea nazionale”.
Nel frattempo le sedici canzoni finaliste di Musicultura sono protagoniste proprio sulle frequenze di Radio 1 Rai, presentate e commentate nell’ambito di ‘Radio 1 Music Club’ da John Vignola e nei week-end da Duccio Pasqua e Sandro Fioravanti.
- Emittenti, siti, giornali nel Centro Media pugliese
La struttura speciale della comunicazione in capo alla Giunta Regionale della Puglia ha definito l’elenco degli aventi diritto a far parte del Centro Media Regionale, anno 2020. Il Centro Media è un Ente deputato all’acquisto di spazi pubblicitari sui mass media per campagne di comunicazione istituzionale sul territorio pugliese.
All’avviso pubblico del 20 dicembre 2019 hanno partecipato emittenti televisive e radiofoniche locali e i loro siti web, quotidiani, periodici, quotidiani online e Web Tv che pubblicano almeno l’80% di notizie relative alla Puglia. In dettaglio hanno inviato domanda d’iscrizione 27 emittenti Tv, 32 emittenti radiofoniche, 10 quotidiani regionali, 8 periodici regionali, 5 quotidiani online, 5 emittenti web. Sulla base di queste domande sono appunto stati definiti gli aventi diritto (quasi tutti, con alcune eccezioni).
Per informazioni: regione.puglia.it
- Radio Sonora e altre Web Radio dell’Emilia-Romagna
“Make Radio, don’t panic!” è la proposta che circa venti Web Radio cui danno vita diversi giovani dell’Emilia-Romagna e attive da Piacenza a Rimini, hanno scelto di offrire alle ragazze e ai ragazzi costretti in casa per via dell’emergenza coronavirus.
Molte delle emittenti sono sostenute dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Regione attraverso la legge regionale 14/08.
L’idea, lanciata da Radio Sonora, la Web Radio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e condivisa con le altre realtà, è quella di far partecipare direttamente i giovani alla costruzione di un programma radiofonico.
Il percorso vede la partecipazione ogni settimana di speaker di emittenti nazionali, youtuber, rapper, esperti di storytelling e di comunicazione radiofonica. Al primo appuntamento ha partecipato lo speaker e autore di Radio Deejay WAD, che ha dialogato con ragazze e ragazzi di musica, rap e ok boomer. Poi è toccato a Andrea Borgnino, ideatore e curatore di Radio Techetè, e a Marco Villa, co-fondatore di Serialminds.com, sito dedicato alle serie tv, critico musicale e fra gli autori di ‘E poi c’è Cattelan’ di Sky Uno.
Gli appuntamenti si svolgono attraverso la piattaforma web Zoom e possono partecipare tutti i giovani speaker e collaboratori delle Web Radio dell’Emilia-Romagna. I podcast, che verranno prodotti da Radio Sonora, saranno poi pubblicati sul sito delle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna giova zoom.it.
La romagnola Radio Sonora, in generale, si sta dando molto da fare. La prima idea è stata lanciata a inizio emergenza e si chiama, molto semplicemente Radio Sonora Covid-19: quattro persone diverse ogni giorno hanno raccontato la propria quarantena; sono ‘amici di Radio Web Sonora’ che hanno illustrato i pensieri, le emozioni, le esperienze nei confronti di questa emergenza.
“Fin dalla sua fondazione Radio Sonora si è distinta per la capacità di sviluppare idee innovative, coinvolgenti e di ampio respiro – ha detto Riccardo Francone, sindaco referente per le Politiche giovanili dell’Unione della Bassa Romagna – . Basti pensare al Sonora Radio Fest, che appena nato si è subito dimostrato un format vincente”.
- Emittenti che si mettono in luce a Varese e Milano
Come segnala il sito del quotidiano di Varese ‘La Prealpina’, ovvero prealpina.it, nella città lombarda si è messa in luce in queste settimane la stazione on line Radio A8, nata lo scorso anno.
“Nel giro di due settimane abbiamo avuto un aumento dei follower del 20% e notiamo un ascolto sempre più attento” – ha detto Simone Zamignan, direttore artistico di Radio A8. L’emittente offre programmi dedicati alla musica e allo sport, con attenzione anche a quelli meno conosciuti, nell’ottica della condivisione e dell’animazione.
“Tutti i pomeriggi – prosegue Zamignan – con la trasmissione Per un sorriso, alla quale partecipano tutti i collaboratori via telefono, vogliamo proprio ‘strappare’ un sorriso agli ascoltatori, parlando di storia locale, ricette, social, territorio, ma anche dando consigli, con una particolare attenzione, soprattutto in questo momento, a mettere a bada contro le fake news”.
“Riceviamo molte più telefonate di prima – sottolinea anche Paola Farina che sulla nota Radio Lombardia si occupa del notiziario e del ‘programma contenitore’ Mattino Lombardia dalle 9 alle 12 – , per segnalare accadimenti o anche per chiedere informazioni e gli ascoltatori ci usano anche come momento di sfogo”.
E c’è anche una forte partecipazione di bambini, in particolare attraverso i disegni inviati e le risposte dei più piccoli a Una fiaba al giorno di Radio Lombardia, presente sul sito in uno spazio di 5 minuti letti da una speaker.
Mauro Roffi
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