Arriva Radio Veneto 24, la nuova emittente digitale “all news”

“Nasce Radio Veneto 24. Tutta l’informazione dal territorio in tempo reale”.

A renderlo noto via social è la stessa emittente, un nuovo progetto del gruppo editoriale Give Emotions.

La radio annuncia aggiornamenti costanti ma anche approfondimenti di attualità, economia, politica, sport con prestigiose firme del panorama giornalistico veneto.

Inoltre, ogni 20 minuti tutta l’informazione regionale.

Radio Veneto 24 sarà una radio all news, pensata per chi vuole essere sempre aggiornato su ciò che accade nel proprio territorio in tempo reale.

La redazione giornalistica, che può contare su corrispondenti da ogni provincia, garantirà ogni 20 minuti tutte le notizie del Veneto sempre aggiornate.

Oltre a questo, ogni ora vi saranno spazi dedicati all’informazione nazionale e agli aggiornamenti su meteo e viabilità in collaborazione con ACI ed Autovie Venete.

La diffusione del progetto – che prenderà il via da settembre – avverrà interamente in digitale: DAB+, app e web.

Ulteriori dettagli nei prossimi giorni.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Pillole di attualità e informazione smart: i migliori podcast per le news audio mattutine

Prima tappa in edicola, poi caffè, brioche e una sfogliata al quotidiano. Una routine mattutina vintage.

Solita frenesia da GenZ: non c’è più tempo per i giornali. Gli occhi si stancano e il tempo è poco, quanto basta per shottare il caffè e montare sulla metro.

Il telegiornale è la risposta? Nonostante ci preservi da qualsiasi sforzo ottico, dobbiamo pur sempre fare i conti con una questione di tempo: fermarsi, accendere la tv, ricavare quel poco di tempo per prestare attenzione, guardare, capire. Chi si ferma è perduto.

Ma vogliamo realmente farci mancare la possibilità di spaziare sui più disparati argomenti di attualità, dalla politica alla cronaca fino allo sport? È giusto ottimizzare, è giusto concretizzare, ma sentiamo pur sempre la necessità di risultare brillanti cittadini del mondo durante chiacchiere alla macchinetta del caffè.

Soluzione? Podcast di attualità. Metti le scarpe, infili le cuffiette e ti godi un po’ di trattative geopolitiche mattutine mentre sgambetti verso fermata. Ecco i consigli di TheMillennial e FM-world:

1. The Essential, un podcast Will media 

Un quotidiano in formato audio con Mia Ceran. Cinque minuti di pillole a tema politica, cultura e società. Breve, diretto ed efficace.

2. Informazione in trasferta con il podcast Stories

Una produzione Chora Media in cui Cecilia Sala ci propone reportage da tutto il mondo: notizie, crisi, storie straordinarie di personaggi conosciuti e da conoscere.

3. Actually

Con Will Media esploriamo le evoluzioni e i cambiamenti che hanno segnato la nostra società.

4. Globally

Questa volta Will Media collaborazione con ISPI. Un podcast di attualità che ha vinto svariati premi in occasione degli Italian Podcast Award. Forse il prodotto audio in tema geopolitica migliore in Italia, che ci spiega in modo chiaro e semplice cosa accade in tutto il resto del mondo.

(A cura di Sara Scagliarini – The Millennial)

Milleregioni, le voci del territorio

Ed è finalmente pace fra Mediaset e Vivendi

Incredibile ma vero: nella serata di lunedì scorso, 3 maggio, Fininvest, Mediaset e Vivendi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo globale per mettere fine a una infinita serie di controversie, “rinunciando reciprocamente a tutte le cause e denunce pendenti” (o almeno, più di certo, a quelle civili). Vivendi favorirà lo sviluppo internazionale di Mediaset votando anche a favore del trasferimento della sede legale di Mediaset in Olanda. Mediaset e Vivendi hanno inoltre stipulato accordi di buon vicinato nella televisione free-to-air e di ‘standstill’ della durata di cinque anni. Vivendi ha preso l’impegno di vendere sul mercato l’intera quota del 19,19% di Mediaset detenuta finora da Simon Fiduciaria in un periodo di cinque anni. Fininvest avrà il diritto di acquistare le azioni eventualmente invendute in ciascun periodo di 12 mesi, al prezzo annuale stabilito. Fininvest acquisterà il 5% del capitale sociale di Mediaset, detenuto direttamente da Vivendi, al prezzo di 2,70 euro per azione, dopo lo stacco del dividendo. Vivendi rimarrà azionista di Mediaset con la quota residua del 4,61% ma sarà libera di mantenere o vendere tale partecipazione in qualsiasi momento e a qualsiasi prezzo. L’intesa mette fine a un contenzioso, dai complicatissimi aspetti legali, iniziato nientemeno che nel 2016.

Rai: il bilancio 2020 è in pareggio

In un periodo così pieno di polemiche (come ben noto) e ormai in vista del rinnovo di Cda e cariche dirigenziali, la Rai ha approvato un bilancio 2020 in pareggio, vendendo altresì il ‘grattacielo’ di via Cernaia 33 a Torino per circa 7,5 milioni alla società Ipi. Il Cda Rai, riunito sotto la presidenza di Marcello Foa, ha infatti esaminato e approvato nei giorni scorsi il progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, illustrato dall’Amministratore Delegato Fabrizio Salini. In specifico, l’esercizio 2020 registra un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria netta negativa di 523,4 milioni, in peggioramento rispetto all’esercizio precedente ma comunque attestata su livelli di sostenibilità. L’esercizio 2020 è stato infatti, come noto, pesantemente segnato dagli impatti della pandemia. Più in particolare, sul fronte dei ricavi, si registra una flessione di quasi 147 milioni di euro, pari al 5,5%, determinata da una contrazione dei canoni di oltre 70 milioni. I ricavi pubblicitari sono diminuiti di circa 45 milioni di euro. Sul fronte dei costi, invece, sono state adottate iniziative di contenimento che hanno coinvolto trasversalmente l’intera struttura del Gruppo, per un ammontare di 140 milioni di euro. Dal punto di vista editoriale, nel 2020 il Gruppo Rai si è confermato al vertice degli ascolti televisivi con il 35,2% nell’intera giornata e il 36% nel prime time. In lieve flessione invece la share dell’intera giornata dell’offerta specializzata e in leggero aumento la media dei minuti visti. Positive anche le performance delle piattaforme digitali del Gruppo Rai, che hanno confermato il trend di crescita degli ultimi anni. Nella Radiofonia, nel 2020 Rai Radio si è attestata al terzo posto negli ascolti, con l’11,3% di market share.

Inpgi: allarme rosso

Si fa sempre più difficile la situazione dell’Inpgi, l’ente di previdenza dei giornalisti italiani, da tempo alle prese con conti allarmanti, al punto che si teme che, dopo molti rinvii con provvedimenti legislativi ‘ad hoc’, la prospettiva di un commissariamento si concretizzi a fine giugno, quando scadrà l’ultimo rinvio in merito (un’altra possibilità potrebbe essere la confluenza nell’Inps). Meno probabile sembra che si possa trovare una strada per il risanamento economico senza decisioni drastiche e lasciando in carica gli attuali vertici, ma nulla è ovviamente escluso, dato che anche stavolta sarà il mondo politico a decidere. Nel frattempo il Consiglio generale dell’Inpgi ha approvato con 40 voti favorevoli e 20 contrari il bilancio consuntivo 2020 della Gestione principale (Inpgi 1), che si è chiuso con un nuovo forte disavanzo di gestione, per qualcosa come 242,2 milioni, e un risultato della sola gestione previdenziale negativo per 188,4 milioni. Alla base dei problemi della Cassa presieduta da Marina Macelloni c’è la situazione del settore dell’informazione, che lo scorso anno ha visto la perdita di altri 855 rapporti di lavoro attivi, che si aggiungono agli 865 ‘in fumo’ nel 2019, per cui “la contribuzione corrente, pari a 328,075 milioni, registra una diminuzione del 2,76% rispetto al 2019”. Attualmente gli iscritti all’Istituto sono 14.719, dieci anni fa erano 20mila. In crescita comunque la spesa per le pensioni ai giornalisti, “pari nel 2020 a 545,6 milioni” (+ 1,81% in un anno)”. Inoltre, la spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali nel 2020 è stata pari a 9,7 milioni di euro e continua “a rappresentare una voce rilevante del bilancio dell’Istituto”. Unica nota più confortante l’andamento della Gestione separata (Inpgi 2), con indicatori che si presentano positivi anche per il 2020, anche se “il bilancio evidenzia, anche nel settore giornalistico, i segnali dell’impatto che la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha determinato sull’intero mondo del lavoro e delle professioni”. Non a caso il Consiglio Generale “rivolge un forte e pressante appello al Governo per porre in essere in tempi brevi tutti i provvedimenti necessari a garantire la sostenibilità dell’Inpgi, unico Ente sostitutivo dell’Inps nel panorama delle Casse privatizzate”. L’ormai ‘mitico’ (e tuttora eventuale) arrivo nell’Inpgi dei ‘comunicatori’ sembra però proprio non poter risolvere la situazione. Secondo i sindaci, infatti, l’Istituto ha risorse per un solo anno, poi non sarà più in grado di far fronte ai propri impegni istituzionali.

Nuovi sostegni in vista per le emittenti locali

Dovrebbero arrivare altri 20 milioni di euro alle Radio e Tv locali. Un importante emendamento in tal senso è stato infatti approvato in Parlamento da parte delle Commissioni Bilancio e Finanze in seduta congiunta nel corso dell’iter di conversione del DL Sostegni. Il provvedimento nell’attuale testo stanzia appunto ulteriori 20 milioni di euro per il ‘Fondo per emergenze alle emittenti locali’.

Pesaro: Michele Panzieri guida la nuova fase di Radio Veronica

È di qualche settimana fa la notizia della ‘nuova fase’ della vita di Radio Veronica (o Veronica My Radio, se si preferisce questa denominazione), la notissima, storica e seguita emittente di Pesaro che, dopo il periodo dei fasti, ha vissuto per qualche anno una serie di disavventure ma ora prova di nuovo a ‘farsi valere’. Il tutto è avvenuto, come abbiamo a suo tempo informato su Fm-world, con la ripresa delle trasmissioni in diretta, circa due mesi fa, chiamate a disegnare la nuova ‘identità’ di un’emittente dal passato così illustre. Ma cosa è successo di preciso a Pesaro sulle frequenze dei 92.900 per la città e la provincia e dei 92.700 per Urbino? Se ne è occupata l’edizione pesarese del ‘Resto del Carlino’ in un interessante articolo di Claudio Salvi dal titolo ‘Veronica è tornata e ha molto da dire’, che è già tutto un programma. Per Radio Veronica – spiega il quotidiano – “si riaccende finalmente un segnale di speranza… Infatti Veronica… torna a proporre programmi con conduzioni in diretta. E questo grazie al gruppo editoriale anconetano Orange Fm Network, che ha deciso di rilanciare una delle prime rock station del Centro Italia. A guidare l’operazione sarà Michele Panzieri, classe ’76, dj, producer, musicista pesarese che per l’occasione ha chiamato una serie di nomi storici che più hanno caratterizzato l’era commerciale dell’emittente”. Fondata molti anni fa da Raniero Cecchini, Roberto Sabatini e altri soci, l’emittente marchigiana aveva vissuto in realtà negli anni una rapida trasformazione, con un cambio di pelle che l’aveva portata da rock station a importante Radio commerciale, forte di un buon successo in una vasta area interregionale del Centro Italia. Poi, più di recente, c’era stata, come detto, la triste decadenza. Ora il nuovo tentativo di rilancio, ad opera appunto di Orange Fm, gruppo guidato da Luigi e Andrea Brecciaroli e che prende nome da un’altra emittente marchigiana (gestita da anni dai due) che più storica non si può, ovvero Radio Arancia (oggi ben presente anche in Tv nella regione). Ma Orange Fm, oltre a Radio Veronica, Radio Arancia e Arancia Tv, comprende anche ‘l’edizione regionale’ di Radio Sportiva e, tanto per non farsi mancare niente, anche altre emittenti di tutto rispetto nelle Marche, anch’esse con un passato di rilievo, ovvero Radio Velluto e Radio Conero. Quanto alla ‘nuova Veronica’, Luigi Brecciaroli ci crede molto: “Vogliamo ridare storicità e giusta dignità a una prestigiosa emittente e nel contempo valorizzare e alzare le antenne sul territorio. Per questo ci saranno spazi giornalistici e informativi durante le 12 ore di trasmissione in diretta”. La parte musicale è curata appunto da Panzieri, che punta sulle collaborazioni artistiche. “Intrattenimento sì – dice – ma anche buona musica, conduzioni di qualità e soprattutto dirette, con uno sguardo aperto alle novità così come a quel sapore ‘d’antan’ che avevano le Radio analogiche”. Tra gli storici programmatori, Panzieri ha chiamato Lucia Spadaccino, Corrado Cori, Chiara Cherubini, Lorenzo Visi. E inoltre ci sono Alessandro Manoni, Andrea Medri e Martina Berloni, mentre un ‘blob radiofonico’ è stato affidato a Vittorio Ondedei, alias Topazio Perlini, cofondatore dei Camillas. Gli studi sono quelli dello spazio Webo alla Torraccia, ma Panzieri e Cherubini trasmettono in realtà da Milano. Terminate le dirette, alle 20 di sera, è infine la volta di ‘Highway classic’, finestra notturna senza conduzione di Radio Veronica.

RTR 99: dati davvero soddisfacenti

Il sito astorri.it di Claudio Astorri è spesso prodigo di notizie interessanti per ciò che riguarda le emittenti radiofoniche italiane. Fra le altre, abbiamo notato questo eccellente approfondimento sulla nota emittente romana RTR 99, una fra le stazioni di maggior successo nella Capitale (e non solo). Vediamo come Astorri spiega il recente incremento di audience dell’emittente: “Carlo Bonarrigo è titolare di RTR 99, una delle storiche emittenti della Capitale. È uno dei miei clienti del servizio di Audience Analysis. Ogni semestre ci troviamo di persona oppure online e ‘trituriamo i dati’. La cucina dei volumi delle indagini radiofoniche è realizzata alla presenza fondamentale di altri 2 protagonisti dell’emittente: Luca Casciani, storico conduttore, e Marco Lolli, grande professionista del mezzo Radio (noto a tanti nell’ambiente; N.d.R.). E poi c’è il software di elaborazione. Oltre a me. Carlo è persona amabile e così i suoi stretti collaboratori; il contesto del nostro scambio è sempre ricco e articolato. Un piacere. Il primo anno ha offerto un’analisi difficile e con dati non positivi. Semestre dopo semestre l’editore e la squadra hanno poi appreso tanto dalle successive analisi e soprattutto hanno applicato con rigore quanto avvertivano fosse importante da quelle osservazioni… E così di anno in anno si è cresciuti”. Ma il 2021, in particolare, sta dando molte soddisfazioni a RTR 99 e può persino essere considerato “il momento della consacrazione”. Tuttavia potremmo non essere ancora al ‘top’: infatti nel quarto d’ora medio sulle 24 ore del 2° semestre di TER 2020 (il parametro AQH) “nella regione Lazio e tra le prime 30 emittenti in assoluto ve ne sono solo 4 a carattere locale che crescono nell’ultimo anno. E tra queste RTR 99 ha la percentuale di crescita più alta… È un dato molto importante, direi unico, per un’emittente al di sotto dei 100.0000 ascoltatori giornalieri”. La crescita d’ascolto per l’emittente di Bonarrigo, in questo caso, è del 30,57% in un solo anno, peraltro quello della pandemia. Nel Giorno Medio RTR 99 passa invece nello stesso intervallo di tempo da 56.210 a 65.690 ascoltatori giornalieri, con una crescita del 16,87%. E va allo stesso modo – anzi, meglio ancora – nei 7 giorni, con “la miglior crescita percentuale fra le Radio locali: RTR 99 in un solo anno sale da 195.430 a 267.940 ascoltatori settimanali. È un + 37,10%. Ed è una premessa importantissima per ulteriori crescite negli altri 2 parametri”.

Sergio Conti a capo delle news di Reggio Tv

La nota emittente televisiva calabrese Reggio Tv ha un nuovo direttore delle news: si tratta di Sergio Conti, giornalista e imprenditore reggino, che succede a Francesco Chindemi. Esperto di produzioni televisive, Conti è anche il proprietario dell’azienda di comunicazione Iamu. In vent’anni di carriera, ha collaborato per giornali quali ‘Avvenire’, ‘Calabria Ora’ e ‘Corriere della Calabria’, ma soprattutto, per quel che ci riguarda di più, ha ideato e condotto diversi programmi radiofonici di intrattenimento e informazione in onda su un’altra nota emittente reggina, ovvero Radio Touring. Ha inoltre prodotto docufilm per la Tv, quali ‘Gli spazi della pena’ (sul carcere), ‘Bambini in bilico’ (sui minori a rischio in Calabria) e ‘Fantasmi’ (sul fenomeno dell’immigrazione). Personaggio poliedrico, come si vede, che spazia tra la Tv, la Radio e il Web, Conti nel 2012 ha poi curato la comunicazione del concerto diretto dal maestro Riccardo Muti a Reggio Calabria. Nel 2019 è stato premiato dalla Camera di Commercio reggina per il progetto ‘Scuola in diretta’, caratterizzato dall’utilizzo innovativo della banda ultra larga. Infine, nel 2021 ha curato la regia televisiva di diversi eventi, tra cui il concerto di Capodanno tenutosi al Teatro ‘Cilea’ di Reggio Calabria. Dal 1° maggio Conti dirige dunque il telegiornale della storica emittente Reggio Tv, dove peraltro aveva mosso i primi passi da giovanissimo.

Rivarolo del Re (Cremona) alla ribalta radiofonica

Una piccola bella storia radiofonica arriva dalla provincia di Cremona, dove il progetto di realizzazione di Radio del Rey – Una Radio che fa rete, con sede a Rivarolo del Re, è stato tra i 4 premiati – con una somma di 3 mila euro – nell’ambito della partecipazione al bando «Idee in movimento. XV concorso lavoro e pastorale 2021», indetto da Caritas italiana, Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza episcopale italiana, Azione Cattolica Italiana e Progetto Policoro – Giovani, Vangelo, Lavoro. La somma citata servirà all’allestimento dell’emittente. Le candidature presentate a livello nazionale erano state 33. Come ha spiegato il responsabile tecnico della Web Radio in costituzione Luca Maffi, “Radio del Rey è un progetto per mettere in rete un territorio che parte dall’attività della parrocchia, in collaborazione con la Federazione oratori cremonesi, ma vuole allargare i suoi orizzonti”. Il giornale locale oglioponews.it è stato prodigo di dettagli: “Che il progetto della Web Radio Radio del Rey, nato in parrocchia, fosse un progetto solido e ambizioso lo si poteva già intuire da come era stato impostato dall’inizio. Uno strumento, quello della Radio, in grado di tenere forti i legami con tutta la comunità, di esserne il più possibile ‘strumento di servizio’… Il bando si impegnava a sostenere progetti rivolti a creare reti di comunità forti, in grado di sostenere le sfide che la realtà di oggi impone. Il bando dava (altresì) particolare attenzione all’implementazione delle competenze di progettazione sociale… Come dicevamo, Radio del Rey nasce dall’esigenza di fare rete con altre realtà del paese e della zona… La Radio, da cronoprogramma, dovrebbe partire (a breve), con trasmissioni 24 ore su 24. Si partirà aggiungendo di mano in mano contenuti e il tempo residuo sarà ricco di musica. Gli obiettivi saranno quelli di promuovere la costruzione di una rete feconda per il paese di Rivarolo del Re, sostenerne la cultura attraverso una programmi finalizzati, promuovere il protagonismo giovanile e divenire strumento di informazione per tutto il territorio. L’idea della Web Radio era nata da uno scambio di battute informali tra Luca Maffi, giovane padre della realtà di Rivarolo del Re con un passato radiofonico, e gli educatori della Federazione Oratori Cremonesi”.

City e City Musica Italiana vanno in bus

Su molti autobus di linea di Alessandria e provincia compare in questi giorni un pannello con il quale le due emittenti radiofoniche Radio City e Radio City Solo Musica Italiana “ringraziano i 50mila ascoltatori che ogni giorno le seguono” appunto nella provincia piemontese, “collocandole al primo posto assoluto e particolarmente distanziate dalle altre Radio locali”.

Mauro Roffi
[email protected]

“Oggi non ci sono notizie”: l’insolito radiogiornale della BBC del 18 aprile 1930

“Non ci sono notizie”: iniziava (e terminava) così il radiogiornale della BBC del 18 aprile 1930.

Un fatto probabilmente unico nella storia, in un’epoca in cui non esistevano altre fonti in tempo reale, al di là della radio.

I quindici minuti di “The News” – in onda dalle 20.45 alle 21.00 – vennero così sostituiti da musica suonata al pianoforte.

In un mondo come quello di oggi in cui tutto fa notizia, risulta strano comprendere come questo possa essere successo.

Senza dubbio, all’epoca, la struttura della BBC (e la possibilità di reperire novità e segnalazioni) era enormemente sottodimensionata rispetto a quella attuale, ma il punto sostanziale è che l’informazione era in prevalenza legata alla politica interna.

È dunque probabile che il 18 aprile 1930 non fossero avvenuti fatti eclatanti, degni di nota nel notiziario autorevole della serata.

La stessa BBC aveva ricordato quattro anni fa l’insolito episodio, in una news tuttora disponibile cliccando QUI.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

MilleRegioni: torna l’appuntamento settimanale curato da Mauro Roffi

Riprendo con grande piacere questo appuntamento settimanale, destinato a completare la già numerose notizie fornite ogni giorno da FM-world con ulteriori informazioni legate alle stazioni radiofoniche (e non solo), con un occhio di riguardo all’emittenza locale.

A tutti, buona lettura.

Mauro Roffi

  • Mediaset, Vivendi, l’Agcom e la Corte UE

Grande clamore e interesse in questi giorni per la nuova situazione in cui si è venuto a trovare il settore radiotelevisivo italiano dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE dei giorni scorsi, che ha ‘bocciato’ la Legge Gasparri in fatto di vincoli anti-trust legati alla presenza contemporanea di un gruppo nei campi delle tlc e della Tv.La Co

rte era stata tirata in ballo dal Tar italiano su istanza della francese Vivendi, che era stata fortemente ‘vincolata’ dall’Agcom per il fatto di essere assieme prima azionista di Tim (con quasi il 24%) e importante azionista di Mediaset (con il 28.8%). L’Agcom, sulla base delle norme della Gasparri, aveva spinto Vivendi a conferire a un’altra società (la Simon Fiduciaria) il 19.9% delle azioni Mediaset, in sostanza limitandone fortemente le possibilità di influire sulle decisioni della stessa Mediaset, controllata con il 46% dei diritti di voto da Fininvest (famiglia Berlusconi).

Fra Vivendi e Fininvest (ma anche Mediaset) i rapporti sono da tempo pessimi dopo la mancata alleanza sulla pay-tv Premium (nel frattempo ceduta a Sky) e il tentativo di scalata di Vivendi a Mediaset (che, lo ricordiamo, ha fatto importanti investimenti anche nel campo radiofonico in Italia). Una serie di cause giudiziarie sono tuttora in corso fra i due gruppi, mentre da anni si parla anche, in alternativa, di un possibile accordo (che ora sembra quasi ‘obbligato’, dopo la sentenza della Corte UE).

Nel frattempo Mediaset si è lanciata sulla strada dell’investimento continentale con la holding europea MFE (ora ‘in panne’), l’unificazione con la sua società spagnola e l’acquisto di una quota complessiva di circa il 25% (che ne fa il primo azionista ma finora senza alcun ruolo importante nella gestione) della tedesca Prosiebensat 1. Sarà ora di questa partita anche il gruppo francese Canal Plus (controllato da Vivendi), come già sembrava possibile in passato? E Mediaset davvero aderirà in qualche modo all’altra partita determinante (in pieno corso) della società unica per la rete italiana delle tlc, avviata dal Governo?

Sullo sfondo c’è l’esigenza di dare nuove leggi ad un settore determinante per il pluralismo come quello della Televisione e della Radio, cosa che ha messo in grande agitazione tutto il mondo politico. L’Agcom, invece, già alle prese con una complessa fase di ingresso dei suoi nuovi componenti (vedi oltre), ha a sua volta preso tempo, interpellando sulla nuova complessa situazione l’Avvocatura dello Stato.
Di sicuro se ne vedranno ancora delle belle, naturalmente.

  • Con grande fatica, verso la nuova Agcom, con Lasorella alla guida

Ma che fine ha fatto la nuova Agcom, i cui componenti (dopo una lunghissima serie di proroghe dei precedenti membri) erano alla fine stati nominati dal Parlamento, dopo che era stato raggiunto un soffertissimo accordo politico, a metà luglio?

Incredibile ma vero, è ancora in corso l’iter per eleggere il presidente (senza il quale non vi può essere l’insediamento dei nuovi membri, naturalmente) e questa settimana si è finalmente entrati nel vivo nelle aule parlamentari, dopo la pausa estiva. In precedenza il Consiglio dei Ministri dell’8 agosto scorso aveva finalmente designato quale candidato alla Presidenza Agcom, come indicato già in luglio da questa rubrica, Giacomo Lasorella, attualmente vicesegretario Generale della Camera, forte di un eccellente curriculum e fratello della nota giornalista Carmen.

Ma per l’effettiva entrata in carica occorre il parere positivo delle competenti Commissioni parlamentari e poi l’emanazione mediante Decreto del Presidente della Repubblica.
Questo faticosissimo iter si spera sia alle ultime battute, vista la mole dei problemi, di enorme importanza, che la nuova Agcom dovrà affrontare, all’incrocio fra Radio, Tv e tlc.

  • Per i diritti la Lega Calcio crea una media company

Svolta per la Lega Calcio di Serie A: i 20 club, riuniti in assemblea a Milano, hanno dato il via libera all’unanimità (prima si era parlato di molti contrasti interni) alla creazione di una media company per la gestione dei diritti televisivi (e radiofonici) e di quelli commerciali, in vista della nuova assegnazione, a partire dalla stagione 2021-2022.

Finisce così l’era degli advisor (si pensi a Infront) e ci sarà appunto un’apposita media company a gestire un tema determinante per l’assetto delle squadre dal punto di vista economico (già problematico, senza dimenticare gli infiniti contrasti in tema di diritti Tv e i tanti progetti, finora naufragati, di creazione di una società di produzione o di un canale Tv di diretta proprietà della Lega).

Nella media company faranno ingresso alcuni fondi di private equity con il 10% ma con un ruolo determinante in fatto di governance. La Lega ha scelto di andare avanti con le offerte presentate da due cordate di fondi di private equity: quella di Cvc, Advent e Fsi e quella di Bain Capital e Nb Renaissance Partners. La scelta definitiva dei fondi partner avverrà in una prossima assemblea.

  • Un aggiornamento sulle locali e l’extragettito Rai

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato qualche settimana fa un aggiornamento relativo alla liquidazione del famoso ‘extragettito Rai’ per il 2018 per ciò che concerne le emittenti radiofoniche locali a carattere commerciale e anche per quelle a carattere comunitario.

“Tali due elenchi, aggiornati al 13 luglio – scrive ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo – , evidenziano che sono stati liquidati, a tale data, gli importi dovuti a n. 164 Radio locali commerciali (su 207) e a n. 292 Radio locali comunitarie (su 299)…

Frattanto, dovrebbe essere ormai imminente l’avvio delle procedure per la liquidazione dei contributi 2019 a Radio e Tv locali commerciali e comunitarie”.

  • Ultimo aumento contrattuale per i lavoratori con contratto Aeranti-Corallo

Con questo mese di settembre è scattato il terzo e ultimo aumento contrattuale previsto per i lavoratori dipendenti delle imprese radiofoniche e televisive locali, syndications, agenzie di informazione radiotelevisiva, imprese radiofoniche e televisive satellitari cui viene applicato il Ccnl tra Aeranti-Corallo e Cisal (si tratta di tutti i lavoratori di tali imprese ad eccezione dei giornalisti).

Come informa ‘TeleRadioFax’, “l’aumento è previsto dal rinnovo della parte economica del Ccnl sottoscritto il 25 settembre 2018 tra Aeranti-Corallo e Cisal e Cisal Terziario. L’accordo in oggetto prevede un aumento delle retribuzioni attuato in tre tranches, l’ultima delle quali con decorrenza 1° settembre 2020. Ovviamente, da tali importi, possono essere detratte le somme già riconosciute a titolo di vacanza contrattuale; inoltre, tali importi possono essere assorbiti dai superminimi assorbibili da futuri aumenti contrattuali, presenti nella busta paga del lavoratore”.

  • Andrea Vianello a capo di Rainews

Fra le notizie di queste settimane estive, rischia di passare inosservata, dato il periodo – per questo la riproponiamo qui – la nomina di Andrea Vianello a direttore di Rainews, la Tv all news della Rai. Il giornalista ed ex direttore di Rai Tre succede ad Antonio Di Bella, che torna negli Stati Uniti come inviato per le elezioni presidenziali.

La nomina è stata decisa insolitamente all’unanimità dal Cda Rai a fine luglio. Vianello, giornalista di razza, è stato a lungo molto noto per la sua attività a RadioRai, anche per la sua voce squillante e inconfondibile. È stato prima cronista al Gr1, poi inviato per grandi fatti di cronaca e successivamente ha curato e condotto ‘Radio anch’io’, prima di approdare alla Tv, con conduzioni e incarichi di prestigio.

Ma proprio la sua voce lo aveva improvvisamente tradito ed era di colpo sparita, dopo che Vianello era stato colpito il 2 febbraio 2019 da un ictus quasi mortale, un episodio tremendo della sua vita, di cui si è venuti a conoscenza solo relativamente di recente.

Ha colpito e commosso tutti il suo complicatissimo e progressivo percorso di neuroriabilitazione, grazie al quale ha recuperato finalmente da alcuni mesi la capacità di parlare.

  • Rinnovato il contratto fra Eutelsat e Sky

Eutelsat e Sky Italia hanno raggiunto un accordo strategico per il rinnovo del contratto di capacità di trasmissione di Sky Italia nella posizione HotBird di Eutelsat a 13° Est (fondamentale per le emittenti radio-tv italiane o italofone che trasmettono via satellite, come è stato ricordato anche nel recentissimo caso di Radio e Tv Capodistria, che sono tornati sul satellite ad agosto, ma non a 13°, di fatto essendo così ben poco ricevibili in Italia).

L’accordo rappresenta solo l’ultimo passo nella partnership di lunga data tra Sky Italia (non così la Sky inglese, che opera su Astra), il principale cliente attivo sul satellite HotBird, ed Eutelsat, che ha sostenuto dal 2003 lo sviluppo di Sky. Il contratto pluriennale rappresenta un portafoglio ordini garantito di circa 450 milioni di euro e garantisce a Eutelsat ricavi annui sostanzialmente stabili nel medio termine. Il contratto include anche future opzioni di estensione che rappresentano ulteriori potenziali ricavi.

La flotta HotBird costituisce uno dei più grandi sistemi di trasmissione in Europa. Verrà aggiornata con l’entrata in servizio di due satelliti di nuova generazione, che saranno lanciati nel 2021.

Commentando l’accordo Maximo Ibarra, CEO di Sky Italia ha dichiarato: “Siamo lieti di continuare a lavorare con Eutelsat, uno dei principali operatori satellitari al mondo, che ha supportato Sky sin dal suo inizio”.

  • I contributi per il mondo dell’informazione in Emilia-Romagna

Sono stati resi noti nei giorni scorsi gli esiti del bando della Regione Emilia-Romagna per assegnare contributi (per oltre 650mila euro) al mondo della carta stampata, del Web e dell’emittenza radio-tv. I contributi in oggetto sono stati concessi (poche settimane fa e in via straordinaria) dalla Regione a 74 imprese editoriali operanti in Emilia-Romagna, a sostegno di 123 testate giornalistiche: 18 emittenti televisive e 27 radiofoniche, 34 della carta stampata (5 quotidiani, 14 settimanali, 11 mensili e 4 con altra periodicità), 43 testate web e una agenzia di stampa.

Il bando era stato deciso dalla Regione per dare un aiuto concreto alle imprese dell’ informazione locale alle prese con l’emergenza Covid e in relazione al loro lavoro, fondamentale per l’aggiornamento di cittadini e utenti. Il bando era stato aperto anche alle testate gestite da cooperative di giornalisti e da enti senza fini di lucro. Solo quattro sono state le testate escluse per mancanza dei requisiti richiesti.

La concessione è legata alla messa a disposizione gratuita di spazi per campagne di comunicazione istituzionale regionali (sia della Giunta che dell’Assemblea) su temi inerenti il Covid, con informazioni di servizio utili per la ripartenza in ogni settore. Entro breve è prevista l’erogazione dei fondi.

Con ogni probabilità, inoltre, non è finita qui: “I fondi rimasti – avevamo stanziato fino a un milione di euro – rimangono nel comparto stesso, quello dell’informazione locale – ha detto l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano – , per il quale abbiamo già stanziato un altro milione di euro per finanziare progetti più strutturali (iniziative editoriali, innovazione tecnologica, occupazione), con un nuovo bando entro l’anno”.

  • Stereocittà anche in Tv

Anche Stereocittà, la nota Radio padovana del gruppo Righetto, approda in Televisione, in un Triveneto affollatissimo di emittenti Fm che ‘gestiscono’ anche canali televisivi, da quelle del ‘gruppo Zanella’ a Company Tv.

È così comparso sul video di recente anche il canale Tv di Stereocittà, che del resto Massimo Righetto potrà gestire al meglio, vista la sua ampia esperienza televisiva con Cafè Tv 24, emittente presente in buona parte d’Italia.

  • Tv Yes sul canale 808 di Sky

Sul canale 808 di Sky (una numerazione niente male, tutto sommato) hanno fatto la loro comparsa in agosto le trasmissioni di Tv Yes. L’emittente romana, di cui abbiamo parlato varie volte su queste colonne, è nata di recente in Fm a Roma, riprendendo una sigla (anche se scritta Ies e non Yes) già ben nota nell’etere capitolino e laziale, e da subito si era attivata anche sul fronte televisivo.

Tv Yes tuttavia, in realtà, vede in onda spesso le trasmissioni calcistiche di Tmw Radio (anch’essa in versione video), altra stazione molto nota a livello nazionale nel campo sportivo.

“Siamo tornati alla grande – annuncia il gruppo romano (di Formello) su Facebook – . Yes Tv è in tutta Europa su Sky canale 808 e sul digitale terrestre nel Lazio, canale 118, e in Umbria canale 117. Tra pochi giorni arriviamo anche in Campania e in Abruzzo”.

  • La scomparsa di Rino Maenza

Per tutti era Rino, anche se il suo nome originario era Salvatore. Rino Maenza, nome molto noto a Bologna nei campi della cultura, dello spettacolo, della comunicazione e anche della politica, è morto nei giorni scorsi, in vacanza nella amata Versilia, a soli 70 anni, dopo un malore.

Maenza, non vedente e forse proprio per questo attivissimo in tutti i settori della comunicazione, anche audiovisiva, era stato un po’ di tutto nella sua intensissima vita, svolta per la gran parte a Bologna, anche se era di origini pugliesi (Bisceglie). Produttore televisivo, vicepresidente del Teatro Comunale, imprenditore, realizzatore di eventi, manifestazioni, film (anche con Roberto Faenza), articoli, aziende (anche editoriali), programmi Tv (anche con Giancarlo Governi) e delle più svariate iniziative. Fra queste ultime, per quel che riguarda più strettamente questo periodico, era stato anche protagonista dell’avvio delle primissime Radio private sorte nel capoluogo emiliano, negli anni ’70.

Parallelamente a tutto questo, c’era stato il lungo impegno nella politica attiva, in particolare nel Partito Socialista bolognese. Successivamente con la dissoluzione di quel partito, Maenza si era invece gradualmente avvicinato all’area del Centro-Destra, pur mantenendo autonomia di pensiero e di giudizio.

  • Focus emittenti: Lattemiele Marche-Abruzzo

“Volevo segnalarvi la nostra emittente, che ha sede nel Sud delle Marche e opera anche nel Nord dell’Abruzzo, ovvero Lattemiele Marche-Abruzzo”.

Ringraziamo per la cortese segnalazione Monica Mancini Cilla, giornalista pubblicista, laureata in scienze politiche, che, dopo la morte del padre, l’editore ‘formidabile e di successo’ Valentino Mancini Cilla, gestisce l’azienda familiare radiofonica, con sede a Maltignano (Ascoli Piceno). Ricordiamo che tutte le emittenti italiane possono inviarci loro notizie scrivendo qui a Fm-world.

Torniamo a Radio Lattemiele Marche-Abruzzo:

“Siano affiliati alla syndication Lattemiele dal 1990, con forte legame con il territorio. Durante il lockdown ci siamo dedicati alle interviste a tutti i rappresentati del territorio, con informazione puntuale, anche locale, sul COVID.

Da 32 anni, con la redazione sportiva, siamo legati soprattutto alle vicende dell’Ascoli Calcio, squadra amata e seguita non solo nel territorio ascolano ma nell’intera provincia picena e nella limitrofa provincia di Teramo.

Tutti gli sportivi hanno presto familiarizzato con le voci della redazione, sia la domenica con le radiocronache dai campi di gioco che anche durante la settimana, con i rotocalchi sportivi.

Nel 1994 a queste voci si è affiancato anche Alessandro Conti Borbone, giornalista anche di cronaca nera, da sempre direttore della testata e amico di Valentino Mancini Cilla, l’editore originario della Radio e socio proprio dell’Ascoli Calcio. Nel 2004 è stato invece inserito Eugenio Gaspari come speaker pubblicitario (e ora anche giornalista). Infine è di questi ultimi anni la collaborazione con Alberto Crementi.

La redazione sportiva registra ascolti altissimi sia per le radiocronache delle partite che con le trasmissioni in diretta del lunedì ‘Radiogoal’ e del giovedì ‘Occhio alla prossima’, momenti nei quali i tifosi hanno l’opportunità di partecipare in prima persona, dando voce alle propria passione. Questo è sicuramente il valore aggiunto di un’avventura radiofonica esemplare, di grande successo e professionalità.

Valentino Mancini Cilla ci ha lasciati il 6 novembre 2012, ma grazie a lui rimane una grande eredità, la Radio, per tutta la famiglia e per l’intero territorio”.

Tanti auguri e buon lavoro, Monica.

  • La scomparsa di Tonino Greppi

Ha molto colpito a Vercelli e in Piemonte la tragica scomparsa di Tonino Greppi, a fine agosto, in un grave incidente su un aereo da turismo. Antonio (ma per tutti appunto Tonino) Greppi, da molti anni appassionato di volo, stava facendo ritorno a casa dalla Calabria dopo una breve vacanza, in compagnia di un altro esperto pilota piemontese, Roberto Savio. L’aereo da turismo su cui viaggiavano ha però perso presto quota ed è precipitato, non lasciando scampo ai due uomini a bordo.

Greppi, 68 anni, gestiva la Tenuta Riotta di Bianzè, per tradizione familiare, ma era stato a lungo noto per l’impegno nel campo radiotelevisivo, che lo aveva visto protagonista fino a non molti anni fa. Già negli anni Settanta aveva dato vita all’emittente radiofonica Radio Torre 2, poi trasformata in RadioVercelli.

Con la collaborazione di amici e colleghi fondò poi, qualche tempo dopo, la Tv VideoVercelli, poi diventata VideoNord (sigla ancora visibile sui teleschermi piemontesi) e infine la celebre e autorevole Quarta Rete di Torino (purtroppo chiusa da alcuni anni), con compagni di strada come Roberto Nepote e Davide Boscaini.

  • Bufera tra De Laurentiis, il Napoli calcio e Radio Kiss Kiss Napoli

Ruvide polemiche nei giorni scorsi tra Aurelio De Laurentiis, nelle sue vesti di proprietario e presidente del Napoli calcio, e la Radio ufficiale della squadra, Radio Kiss Kiss Napoli (non la nazionale, ma una delle locali del gruppo partenopeo), sulla base di un rapporto attivato nel 2013.

De Laurentiis aveva già espresso malumore nei confronti della Radio ufficiale del club, proprio perché a carattere locale, come il Napoli, a suo dire, sostanzialmente ‘non meriterebbe’. Poi ha rincarato la dose:

“Spendo tanti soldi per fare indagini di mercato, certifichiamo 83 milioni di tifosi nel mondo occidentale e io debbo avere la violenza di non mandare in onda nazionalmente il ritiro e le interviste? Ma perché? Se mi chiedi di fare un’intervista a Osimhen, uno che viaggia sulla bocca del mondo e che è stato preso per 80 milioni, perché lo devo dire solo alla Campania?…

Io non ho lasciato Los Angeles per stare a cavallo di una provinciale, questo dovete mettervelo in testa tutti. Alle nostre conferenze voglio un seguito internazionale, sceglieremo degli orari che ci permettano di convivere con i diversi fusi orari”.
Molto dura la risposta dell’emittente radiofonica, affidata a Lucia Niespolo:

“Il Presidente Aurelio De Laurentiis sembra avere le idee confuse e non perde occasione per manifestarle nella loro caoticità…

Esistono contratti – a titolo (molto) oneroso – che legano il Calcio Napoli a Radio Kiss Kiss Napoli per la gestione delle interviste e delle radiocronache in ambito regionale e tali contratti vengono da anni puntualmente rispettati. Sembra invece che Aurelio De Laurentiis desideri… intervenire ad libitum sull’emittente nazionale Radio Kiss Kiss, come se avesse titolo a decidere o comandare in casa d’altri. Così non è…

Ancora più ambiguo, poi, risulta il passaggio nel quale Aurelio de Laurentiis, dopo aver precisato di ‘aver avvisato con le buone’ annuncia di voler ‘accendere una Radio Web’, con ciò sottintendendo di voler autonomamente fare ciò che Radio Kiss Kiss Napoli fa da oltre un lustro. Ove questa fosse la decisione presente nella magmatica mente del signor De Laurentiis, se ne attenderanno le relative e conseguenziali decisioni”.

  • Giacomo Mameli su Radio3, Visual Radio e Radio Iglesias

Il volume ‘Hotel Nord America’ del sardo Giacomo Mameli, edito da il Maestrale, è stato eletto di recente ‘libro del giorno’ dalla trasmissione radiofonica di Radio3 Rai ‘Fahrenheit’. Una soddisfazione, naturalmente, per il giornalista e scrittore di Perdasdefogu, ex volto televisivo delle maggiori emittenti televisive isolane, nonchè personaggio radiofonico.

Sempre in Sardegna, segnaliamo che, a causa di un guasto, per qualche tempo in agosto l’emittente televisiva di proprietà dell’attivissima Radio Iglesias, Visual Radio, trasmessa sul mux di Terranova Tv Sardegna ch 21 con Lcn 216, è purtroppo rimasta temporaneamente bloccata, con immagine ‘frizzata’ (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Una serata per le Radio libere a Salerno

La storica emittente battipagliese RCS75 Radio Castelluccio dell’editore Lucio Rossomando, insieme a Rete Destinazione Sud, ha realizzato intorno a metà agosto all’Arena del Mare di Salerno lo speciale radio show “Mettiamo in radio il territorio”. Una celebrazione dei 45 anni delle ‘Radio libere’, con l’idea appunto di valorizzare anche il territorio. Molte Radio campane, forse per la prima volta, si sono unite per una serata di gioia e festa.

Sul palcoscenico dell’Arena erano presenti diversi esponenti delle Radio campane che hanno partecipato alla serata: oltre a RCS75 Radio Castelluccio, Radio Puntozero, Radio Base, Radio Marte, Radio Club 91, Radio Quinta Rete, Radio Paestum, Radio MPA e Radio Flash.

MilleRegioni, le voci del territorio

Dai contributi alle radio locali ad aneddoti legati alle radio libere, dalla nascita di nuove webradio alla partenza di visual radio.

Questo ed altro, nel consueto aggiornamento di “MilleRegioni”, curato come sempre da Mauro Roffi ([email protected]).

  • Le graduatorie radiofoniche dei contributi per il 2019

Come questo periodico ha già riportato, sono uscite nelle scorse settimane, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e finalmente con una certa sollecitudine, le graduatorie definitive delle domande ammesse ai contributi pubblici per l’anno 2019 per ciò che riguarda le emittenti televisive locali commerciali e comunitarie nonché le emittenti radiofoniche locali commerciali e comunitarie.

Il periodico ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo ha riportato alcuni interessanti dettagli:
“Per quanto riguarda le Tv locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 137 (di cui 2 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 43.018.800,40.

Per le Tv locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 274, di cui 52 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 2.264.147,39. L’importo della quota fissa è di Euro 4.131,66 per ognuna delle suddette 274 Tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 126.265,80 a Euro 26,18.

Per quanto riguarda le Radio locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 172 (di cui 1 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 5.993.331,33. Per le Radio locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019 sono 320 (di cui 1 con riserva), delle quali 69 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 1.997.777,11.

I suddetti quattro provvedimenti non comprendono, al momento, tutte le risorse previste per l’anno 2019 (non prevedono, infatti, l’extragettito del canone Rai) che saranno, quindi, oggetto, come ogni volta, di una successiva ulteriore ripartizione”.

A titolo di cronaca specifichiamo che le prime dieci emittenti in graduatoria per le Radio commerciali sono la lombarda Radio Popolare, InBlu del Lazio, l’umbra Radio Subasio, la campana Radio Alfa, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte Stereo ancora della Campania, Radio Bruno dell’Emilia-Romagna, Radio Pico della stessa regione, l’alto-atesina Südtirol 1 e la romana Radio Globo.

Queste invece le prime dieci emittenti nella graduatoria 2019 per le Radio comunitarie: Umbria Radio InBlu, la sarda Radio Kalaritana, Radio Pollino della Calabria, Radio Hollywood del Molise, la riminese Radio Icaro InBlu, Rete Toscana Classica, Radio Azzurra della Campania, Novaradio della Toscana, Radio Onde Furlane per il Friuli, Radio Spazio Noi InBlu della Sicilia.

  • Sicilia: la Radio a Favara nell’arco di 45 anni

Poiché in queste complicatissime settimane si è notato uno spirito che riporta all’epoca ‘mitica’ della creazione delle Radio ‘libere’ in Italia, ormai circa 45 anni fa, fa piacere segnalare un lunghissimo articolo rievocativo a firma di Giuseppe Maurizio Piscopo apparso nelle scorse settimane sul periodico on line siciliaonpress.com e che riguarda Radio Favara, oggi RF101.

“A Favara il fenomeno (delle Radio libere di cui sopra; N.d.R.) meriterebbe diversi articoli, uno per ciascuna Radio, che allora erano cinque: Radio Favara, Radio Favara Centrale, Radio Faraci, Radio Onda Rossa, che poi si chiamò Big Boy, e Radio Città Aperta del Partito Comunista – scrive il periodico – .

Ogni Radio aveva una sua particolarità: Radio Favara, definita Radio sociale e della gente, che vedeva la partecipazione di tante persone di vari ceti sociali; Radio Centrale, il cui responsabile era Angelo Liotta, molto attenta ai vari generi musicali di autori italiani e americani; Radio Faraci, gemellata con Radio Aut di Cinisi di Peppino Impastato…; Radio Big Boy curata da Antonio Lombardo, detto ‘mpari ‘Ntò e dal fratello Salvatore, con un grande pubblico popolare e di sinistra…

Quando penso all’importanza della Radio in Sicilia, mi vengono in mente due grandissimi personaggi che hanno fatto storia: Danilo Dolci, con la Radio dei poveri cristi, e (proprio; N.d.R.) Peppino Impastato, con Radio Aut. Erano due Radio di contro informazione. Entrambi avevano capito, prima degli altri, che la Sicilia stava per essere soffocata dalla mafia e dalla classe politica”.

Il periodico (a cui rimandiamo per chi voglia approfondire a dovere l’argomento) si dilunga poi in specifico sulla Radio a Favara (in provincia di Agrigento) e su Radio Favara, riportando le testimonianze dirette di Enzo Vullo, Sergio Castellana, Giuseppe Moscato, Lillo Pecoraro e altri ancora.

Sergio Castellana precisa, per esempio, che “la data ufficiale di costituzione di Radio Favara non è stata nel marzo 1976, bensì l’anno successivo e cioè marzo 1977, come peraltro testimoniano alcune foto nel giorno dell’inaugurazione avvenuta, appunto, domenica 20 marzo 1977, con il trasferimento nei nuovi locali concessi dai frati francescani ed in particolare da padre Pacifico Nicosia, nominato Presidente, e da padre Francesco Schifano”.

RF101, come detto, esiste ancora, anche se Lillo Pecoraro (si direbbe, ovviamente e fatalmente) specifica che “sono cambiati tempi e persone”.

  • Sicilia: a Brolo è partita B-Radio.it

Come segnalatoci da Giampaolo Mirandola, l’associazione Quadrivium, nata per la promozione della cultura sotto ogni forma e sfaccettatura, ha dato vita a Brolo (in provincia di Messina) a B-Radio, emittente on line che si propone di essere uno strumento al servizio di tutti, dalle istituzioni alla gente comune.

Il Presidente Antonino, insieme ai soci fondatori dell’associazione, con l’ausilio di volontari che si sono aggiunti in corso d’opera, con B-Radio ha voluto creare uno strumento che possa essere una piattaforma di condivisione, confronto, impegno, ma anche spensieratezza e creatività per tutti coloro che desiderano esprimersi sotto ogni forma: vocale, musicale, scritta.

B-Radio (direttore responsabile è il giornalista Salvatore Calà) vuol far emergere talenti, dare spazio alle iniziative e alla creatività dei ragazzi e (perché no?) di chi è giovane nello spirito e desidera mettere le proprie esperienze al servizio degli altri.

Tra gli scopi della Radio, oltre alla trasmissione di musica per tutti i gusti, c’è lo spazio dedicato all’informazione, con appuntamenti giornalieri per le news, informazioni meteo, comunicazioni istituzionali, rubriche su tematiche riguardanti fatti di attualità o proposte dal pubblico. Il tutto con riferimento al territorio di Brolo e della provincia di Messina.

  • Radiolina finalmente anche in Tv

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda, finalmente anche la sarda Radiolina ha acceso la sua ‘radiovisione’. È la seconda emittente isolana a partire con questo progetto. La prima è stata, a suo tempo, Radio Iglesias di Maria Antonietta Gaviano, con la sua ‘visual radio’ veicolata dal mux TTS Terranova Tv Sardegna sul ch. 21.

Radiolina è ora visibile sul ch. 36 denominato Videolina 2, con Lcn 110, nato come canale in cui venivano replicate le varie edizioni del Tg di Videolina a rullo, poi spento per un periodo e in seguito ripartito come spazio per la replica dei programmi della rete ammiraglia.

Un particolare che salta subito agli occhi è che quando mancano i video dei brani trasmessi in Radio, in contemporanea lo schermo Tv compare nero, con al centro il nuovo logo dell’emittente (Radiolina); la stessa cosa accade, almeno per ora, quando va in onda la pubblicità. Sono inoltre visibili sulla sinistra, in basso, l’orologio e sulla destra il nome Videolina 2; scorre anche un banner informativo. Il logo della Radio compare invece in alto a destra.

  • Sardegna: Radio Onda Stereo e il 25 aprile

‘Linea diretta’, il programma di Nicola Nieddu, direttore di Radio Onda Stereo di Alghero edita da Giuseppe Niolu (che cura anche la regia), ha pensato bene di festeggiare il 25 aprile da poco trascorso con una puntata speciale. Al fianco del conduttore c’era come sempre l’ex sindaco della città ‘catalana’ Mario Bruno.

La puntata è stata aperta dalla canzone ‘Bella Ciao’ interpretata da Chiara Effe. In studio con Nieddu si sono alternati: Giacomo Mameli; il sindaco della città Giacomo Conoci; il presidente del consiglio comunale Raffaele Salvatore; i consiglieri comunali Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Valdo di Nolfo e Mimmo Pirisi.

Sono intervenuti anche la deputata Paola Deiana, il presidente dell’Anpi cittadina Tonino Budruni, il professor Guido Melis, l’avvocato Elias Vacca e lo scrittore e storico Raffaele Sari. In collegamento da Cagliari c’era il giornalista Michele Fioraso.

L’evento per l’occasione è stato trasmesso su Catalan Tv di Riccardo Giorico, l’unica emittente algherese ancora attiva.

  • Focus emittenti: Radio Gioconda (Udine)

Questa ‘rubrica nella rubrica’ intende dare spazio alle emittenti radiofoniche (in Fm ma non solo) che vogliano inviarci notizie in merito alla loro attività, ai loro programmi, alle loro iniziative. Per essere presenti in questa forma su MilleRegioni basta inviarci (ovviamente in forma totalmente gratuita) informazioni, foto, resoconti, news in genere. L’indirizzo mail è quello ormai consueto: [email protected].

È quello che ha fatto Radio Gioconda di Udine, nella persona di Linda Fiore, che ci ha fatto pervenire immagini, un articolo del quotidiano locale ‘Messaggero Veneto’ e una bella mole di notizie. Vediamo allora le caratteristiche di questa interessante emittente friulana.
Radio Gioconda assicura intanto di coprire tutto il territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia e di raggiungere anche il Veneto orientale, la regione istriana e la città di Nova Gorica (Slovenia).

In questo periodo si è arricchita di nuovi contenuti per essere ancora più vicina ai suoi ascoltatori. Tra i nuovi format segnaliamo, per esempio, ‘Chi Ben Continua – mezz’ora di musica a parole per farci compagnia’ (spin off del già noto programma ‘Chi ben comincia’), in onda dal martedì al venerdì dalle 18.00, una rubrica condotta dalla già citata Linda Fiore e da Stefano Palaferri.

RadioGioconda trasmette in Fm (98.5 MHz per Udine – 98.3 per Pordenone – 105.9 per Gorizia – 107.3 per Trieste – 104.8 per Tolmezzo – 106.9 per Gemona), in streaming sul sito www.radiogioconda.it e attraverso l’app Radio Gioconda, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store.

Il nome Radio Gioconda è di relativamente recente arrivo nella Fm friulana (1 gennaio 2018) ma la storia è assai più lunga. L’emittente è nata a Udine nel 1990 col nome di Radio Azzurra, da una ‘costola’ della mitica Radio Time, che per oltre un decennio è stata una stazione dance ‘di riferimento ‘ per i giovani friulani.

Radio Azzurra, invece, voleva essere ‘a disposizione’ degli animi melodici, nostalgici, innamorati delle canzoni d’amore, soprattutto italiane. Così, quando nel 1997 si presentò l’occasione della syndication LatteMiele, aderirvi fu una scelta naturale.

Con il 2018 invece venne presa una nuova decisione: si optò per una nuova totale autonomia e il marchio venne cambiato in quello, appunto, di Radio Gioconda. Che vuol fare riferimento all’opera di Leonardo ma significa anche gioia, piacere e ancora di più. Radio Gioconda, infatti, che trasmette musica italiana, vuol anche dare spazio e diffondere specialità, bellezze ed eventi del Friuli-Venezia Giulia: dai vini ai salumi, dall’arte alle località turistiche.

Molto importanti, fra le altre trasmissioni, sono gli appuntamenti riservati al calcio dilettantistico, ogni mattina con ‘Friuli in Gol’ con Franco Poiana, la domenica pomeriggio con ‘Friuli in gol Sprint’ e infine con il portale www.friuligol.it.

Come spiega l’articolo comparso sul ‘Messaggero Veneto’ cui abbiamo già fatto riferimento, neppure “il Coronavirus ha fermato Radio Gioconda, anzi (ne) ha aumentato gli ascolti…
«In questo periodo di quarantena forzata sono in molti a decidere di accendere la radio per sentire un po’ di buona musica o semplicemente per sentirsi meno soli» – racconta Linda Fiore…

Diminuito il lavoro? «Tutt’altro – ci confida – : non solo andiamo avanti con i nostri programmi ma ne abbiamo addirittura introdotti di nuovi. Andiamo in onda rispettando tutte le misure igienico-sanitarie previste, ma con la stessa energia di sempre»”.
«Non smetterò mai di ripetere quanto sia importante la musica – ha detto ancora Linda – . Canta che ti passa è secondo me, una massima molto importante nella vita di ciascuno, niente affatto canzonatoria. Ascoltare un brano può tirarci su di morale, farci ricordare un momento piacevole: la musica ha il grande potere di renderci felici. Un dono ancora più importante ora che siamo costretti a restare in casa».

E per i più piccoli c’è ‘La Favola mia’, curata dalle figlie della giornalista Monica Bertarelli, che si occupa del notiziario giornaliero di Radio Gioconda.

  • Emilia-Romagna: la rubrica ‘Eduradio’ anche in Tv

La rubrica in onda su Radio Città Fujiko di Bologna ‘Liberi dentro – Eduradio’, di cui abbiamo già parlato su queste colonne, dedicata allo scomodo tema del carcere e ai servizi culturali, educativi e di assistenza spirituale ad esso connessi nella città felsinea, ha trovato una nuova forma di diffusione mediante Tv.

Infatti il programma viene messo in onda alle 10.15, 14.30 e 21 dalla nuova emittente RTR – Canale 292 su buona parte della regione Emilia-Romagna. RTR è presente in alcuni mux emiliani e romagnoli alle numerazioni 292 e 620.

In precedenza questi canali trasmettevano con la scritta Medianews e l’audio di Radio Erre. Infatti il riferimento è quello del gruppo Medianews, appunto, che su altre numerazioni diffonde i programmi della nota TeleTricolore di Reggio Emilia.

Mauro Roffi

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]