Rai Radio3 per i 200 anni dalla morte di Napoleone
Mercoledì 5 maggio Radio3 dedicherà una programmazione speciale per commemorare i 200 anni dalla morte di Napoleone, e lo farà con diverse iniziative: Il Concerto del mattino alle 12.00 proporrà la Sinfonia Eroica, che fu inizialmente dedicata da Beethoven a Napoleone primo console (dedica poi ripudiata al momento della autoincoronazione a imperatore), in una esecuzione diretta da Herbert Blomstedt, eseguita al Festival di Lucerna dello scorso anno. Alle ore 14.30 le note dell’Idealista risuoneranno con una puntata dal titolo Splendori e miserie dell’imperatore. Cinque canzoni italiane su Napoleone. Fahrenheit alle ore 15.00 parlerà con Ernesto Ferrero, autore di “Napoleone in venti parole” ed. Einaudi. In seguito, alle ore 16.00, saranno ospiti della trasmissione lo storico Vittorio Criscuolo, autore di “Ei fu” ed. il Mulino, e il critico letterario Matteo Palumbo autore di “Ei fu. Vita letteraria di Napoleone da Foscolo a Gadda” ed. Salerno.
Anche Radio3 scienza si occuperà di Napoleone, degli impulsi che egli diede alla Accadémie des Sciences e ad altre istituzioni scientifiche francesi, dei ruoli importanti che egli volle assegnare ai più eminenti scienziati del suo tempo, degli straordinari sviluppi che conobbero alcuni ambiti di ricerca proprio durante l’età napoleonica. Ospite: lo storico della scienza Pietro Corsi.
Inoltre, a partire dall’anniversario del 5 maggio, Radio3 Suite, per quattro mercoledì, dedicherà un ampio spazio alla ricorrenza: alle 22.00 del 5 maggio si parlerà de Il potere delle immagini. Napoleone di bronzo e di marmo, di tele e colori di Giovanni Villa. “Ha sempre cercato di impadronirsi dell’immaginazione degli uomini” scrive Madame de Staël di un Napoleone formidabile nel farsi narrare dai massimi protagonisti dell’arte del suo tempo: da Jacques-Louis David a Jean-Auguste-Dominique Ingres, da Andrea Appiani ad Antonio Canova.
Ultimo appuntamento del 5 maggio, alle 23.00, con Napoleone: Musica e Potere, il primo di quattro incontri, a cura di Nicola Pedone, con alcuni esperti, tra cui Anna Rastelli, Alberto Batisti, Markus Ophaelders, Dinko Fabris, con i quali ricostruiremo i complessi rapporti di Napoleone con la musica del suo tempo. Da uomo di potere, Napoleone era perfettamente consapevole del ruolo dell’arte come strumento di creazione del consenso e anche in campo musicale si circondò di alcuni tra i più importanti compositori del tempo, da Paisiello a Méhul a Spontini, arrivando a controllare personalmente titoli e soggetti creati nell’Académie Imperiale de Musique.
(Comunicato Rai)
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