Cresce l’interesse verso il Museo della Radio e della Tv

Il 2024 parte con numeri importanti per il Museo della Radio e della Tv a Torino. I dettagli nel comunicato.

Dopo il record del 2023, con oltre 166 mila visitatori (contro i 77.580 del 2022), il nuovo anno del Museo della Radio e della Televisione Rai di via Verdi 16 a Torino si è aperto ancora con grandi numeri.

Dal primo al 7 gennaio le presenze sono state 12.371, con una media giornaliera di 1.767 e due picchi: 2.367 persone il 3 gennaio – giorno dei 70 anni dal primo annuncio tv, con la diretta del Tgr dal Museo – e 2.614 il giorno successivo.

Sempre nella prima settimana di gennaio c’è stato anche un boom di visitatori del sito www.rai.it/museoradiotv che ha registrato un più 190% di browser unici. Importante incremento di follower, inoltre, sulle pagine social Facebook e Instagram del museo.

Complessivamente, da sabato 23 dicembre a domenica 7 gennaio (per 15 giorni totali di apertura con chiusura solo il giorno di Natale) le presenze sono state 23.475 persone, con un picco di 2.738 persone, domenica 31 dicembre.

Il mese di dicembre ha fatto registrare anche il record storico mensile con 25.122 visitatori e il record storico giornaliero con 3.511 persone sabato 9 dicembre.

Il Museo della Radio e della Televisione Rai si conferma anche come “set” per le trasmissioni del Servizio Pubblico, come nel caso della puntata di “Geo”, il 3 gennaio su Rai3, con il collegamento dagli spazi espositivi di via Verdi con la professoressa Paola Pallavicini, docente di Storia e Critica della Televisione all’Università di Torino, in occasione dei 70 anni della Tv.

(Comunicato stampa)

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Il Museo della Radio e della Tv anticipa novità per il ponte del 25 aprile

“Novità in arrivo per il ponte del 25 aprile”.

Ad annunciarlo via social è il Museo della Radio e Televisione Rai.

Terminate le festività pasquali, lo staff dello spazio espositivo di Torino ha ringraziato il pubblico per le 5.000 presenze di questi giorni.

Il museo si presenta come uno spazio esperienziale, coinvolgente e gratuito che invita il visitatore a vivere da protagonista un viaggio nel tempo in cui passato, presente e futuro diventano una cosa sola e la cura dei particolari trasmette bellezza e armonia.

Il percorso museale si sviluppa in tre sezioni principali: le prime forme di comunicazione a distanza, la nascita e l’evoluzione della radio, la storia della televisione.

Ora non resta che attendere l’annunciata sorpresa.

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Al Museo dei Bambini si “gioca con la Radio”

Sperimentazione diretta e apprendimento sul campo: questo è ciò che Explora, il Museo dei Bambini, offre ai piccoli visitatori.

Lo riporta un comunicato Rai.

Grazie a Radio Kids da oggi c’è una nuova opportunità di gioco che promuove lo sviluppo delle capacità cognitive ed emozionali: Gioca con la Radio.

Si tratta di una postazione che consente ai bambini di cimentarsi nel mestiere del conduttore radiofonico, lanciando dischi come un vero DJ.

La postazione è fruibile anche ai bambini non udenti grazie alla dotazione di un anello a induzione magnetica che consente l’ascolto a bambini dotati di impianto cocleare.

Il progetto nasce grazie alla collaborazione con il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica e Sperimentazione Rai, al Dipartimento Organi di Senso dell’Università La Sapienza di Roma e al supporto della Direzione Rai per il Sociale.

Roberto Sergio, direttore Rai Radio, sottolinea l’importanza di progetti rivolti ai bambini: “Siamo davvero felici di inaugurare questo gioco dedicato a tutti i bambini. In più, averlo reso disponibile anche ai bambini meno fortunati è un concreto segnale di inclusione, atto dovuto per chi come noi fa servizio pubblico. Ringrazio Explora, le Istituzioni, i colleghi delle altre Direzioni Rai per la preziosa collaborazione e ovviamente i colleghi di Rai Radio Kids. E invito tutti i bambini che verranno a Explora a provare a fare i dj nel nostro gioco”.

“L’opportunità di lavorare con Rai Radio Kids ci ha permesso di offrire ai bambini un’esperienza di gioco divertente e originale per quello che è la realtà del Museo. L’attenzione all’unicità di ogni bambino si traduce in un gioco fatto di scelte libere e di nuove abilità da sperimentare. L’inclusione, che è per noi motivo da inseguire, si traduce in un sistema innovativo adatto a tutti i bambini, anche ai non udenti, argomento delicato da tener presente quando si progettano le esperienze qui al Museo” afferma Patrizia Tomasich, presidente di Explora.

(Comunicato stampa Rai)

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L’Orchestra della Rai dal vivo al Museo della Radio e della Tv

Il Museo della Radio e della Tv di Torino apre al pubblico con eventi straordinari e ad accompagnare i visitatori sarà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

L’originale iniziativa prenderà il via sabato 24 luglio alle 11.00 e proseguirà per diversi fine settimana.

Alle visite guidate condotte dal direttore del Museo Alberto Allegranza, seguiranno brevi concerti con musiche di Mozart, Bach, Beethoven e Albinoni.

Gli appuntamenti in programma, prenotabili via mail a [email protected] (nel rispetto delle misure anti-covid), si terranno sia al mattino che al pomeriggio nella giornate del 24 e 25 luglio, 7, 21 e 22 agosto.

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Radio Italia, emittente ufficiale della Collezione Peggy Guggenheim

Radio e cultura: ha preso il via una collaborazione tra il principale network di musica italiana e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

La partnership di Radio Italia con il celebre museo è stata presentata dal prestigioso Artribune ed è l’evoluzione di un rapporto già nato nel 2008.

“L’arte può stimolare la riflessione, il dialogo e lo scambio”, dichiara al periodico culturale la direttrice del Museo veneziano, Karole P. B. Vail, “e questo nuovo viaggio al fianco di Radio Italia permetterà di raggiungere chiunque desideri ‘ascoltare’ l’arte e la cultura, che nei momenti di cambiamento possono essere fonte di conforto e ispirazione, possono unire e farci sentire vicini anche a distanza”.

Marco Pontini, Vice Presidente Radio Italia, aggiunge: “Siamo orgogliosi di rinnovare la collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim: siamo pronti ad intraprendere un percorso straordinario tra grandi capolavori, artisti carismatici ed eventi unici.

Ad oggi dunque, ricorda l’autrice dell’articolo Valentina Muzi, la mission di Radio Italia sarà non solo quella di diffondere le maestranze canore italiane, ma anche quella di portare bellezza, arte e cultura, nelle case di tanti italiani che combattono con diligenza affinché l’emergenza sanitaria si arresti.

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Il Museo della Radio e della Tv si sposta sul web ed ‘apre’ 24 ore su 24

Aperto sempre, ventiquattro ore al giorno. E basta un clic per spalancare le sue porte e scoprire il mondo della radio, della tv, dei nuovi media e guardare al futuro.

Dopo il restyling dello scorso settembre e la chiusura a causa del Coronavirus, il Museo della Radio e della Tv del Centro di Produzione Tv Rai di via Verdi  16 a Torino si “sposta” sul web al nuovo sito www.museoradiotv.rai.it, realizzato da Rai Digital con il contribuito di Rai per il Sociale – la struttura aziendale dedicata ai temi di Corporate Social Responsibility – e del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione della Rai.

Aperto da un video “emozionale”, il sito propone immagini e video per accompagnare i visitatori virtuali alla scoperta di apparati tecnologici che abbracciano duecento anni di storia delle comunicazioni, tra costumi, arredi unici come un prezioso mappamondo del 1967 che “nasconde” all’interno una vera tv, o apparati come il primo prototipo elettromeccanico della televisione di John L. Baird.

E non mancano le testimonianze di storici programmi Rai, tra i quali la cabina del Rischiatutto, il trespolo di Portobello e le poltrone di Quelli che il calcio inseriti in una scenografia basata su foto inedite di una delle prime trasmissioni della storia della Rai, Arrivi e Partenze, condotta tra il 1953 e il 1955 da un giovane Mike Bongiorno.

Un sito pensato anche per essere accessibile a tutti, proprio come il Museo: ospita, infatti, anche sette video il cui protagonista è Raimondo, un Avatar 3D che – utilizzando la Lingua dei Segni Italiana (LIS) – illustra nascita e sviluppo delle comunicazioni radio.

(Comunicato stampa Rai)

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