Aperto a Viareggio un Museo della Radio

Va senza dubbio segnalata la recente inaugurazione di un vero e proprio Museo dedicato alla Radio a Viareggio, con in parallelo due giorni di festeggiamenti per i 50 anni della Federazione Italiana Ricetrasmissioni e anche un convegno sul tema ‘Comunicare l’emergenza’.

Presso il Grand Hotel Royal di Viareggio, la sala Turandot ospita 40 apparati rappresentativi dell’evoluzione della Radio nel corso di questi ultimi cinque decenni. Un percorso storico e tecnologico che rappresentano anche l’arco temporale della vita della FIR CB, con il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, dai primi apparati meglio noti come ‘baracchini’ fino alle bande di frequenza più moderne, impiegate soprattutto nel corso di emergenze nazionali e internazionali.

Le apparecchiature radiofoniche provengono dalle collezioni delle note aziende di telecomunicazioni Sinora e Midland e dai ‘musei privati’ delle singole associazioni federate FIR.

La Federazione, una delle principali associazioni di Protezione Civile in Italia, ha i propri riferimenti territoriali in 18 regioni e 63 province, con 182 associazioni, potendo contare sul prezioso apporto di oltre 4300 soci.

Mauro Roffi
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Il “Museo della Radio” di Verona valorizza la città con una mostra permanente dedicata alla comunicazione

Il Museo della Radio di Verona è pronto per presentare il nuovo progetto di riqualificazione della città.

Attraverso l’esposizione permanente “VR900”, metterà a disposizione un patrimonio che ha come filo conduttore la comunicazione nella località scaligera.

Questo il comunicato relativo all’iniziativa.

Giovedì 11 giugno, alle ore 12, in Porta Vescovo sarà pubblicamente presentato il concept del nuovo contenitore culturale dedicato a Veronetta e Verona, #VR900: un progetto volto a recuperare un patrimonio storico e restituirlo alla città, riqualificato grazie alla cultura ed aperto a sinergie con il tessuto sociale circostante, nel segno dell’innovazione tecnologica, senza dimenticare il valore del sito che lo ospita.

Saranno presenti Federico Sboarina, sindaco di Verona, Edi Maria Neri, assessore Anticorruzione, Trasparenza, Semplificazione, Patrimonio e Demanio, Affari legali, Programmazione approvvigionamenti del Comune di Verona, e Francesco Chiàntera, presidente e curatore del Museo della Radio.

L’associazione Museo della Radio di Verona nella sede di Porta Vescovo – patrimonio Unesco – ha allestito l’esposizione permanente, “VR900”, che ha come filo conduttore la comunicazione a Verona.

In attesa di disposizioni ministeriali per riprendere a pieni giri le attività pubbliche, è stato predisposto – unico museo in Verona, all’oggi – un tour interno virtuale sorprendente: http://www.museodellaradio.com/ e, per arricchire l’offerta, un palinsesto per trasmettere (ogni martedì) contributi di cultura/arte/spettacolo/musica ed il contest fotografico “La nuova Verona”, a libera partecipazione (regolamento qui: http://museodellaradio.com/contest-vr900.html e sulla pagina FB @VR900).

L’associazione “Museo della Radio” ha presentato all’amministrazione comunale di Verona un progetto concreto per riqualificare Porta Vescovo, parte dell’area della città dichiarata patrimonio Unesco, attualmente in stato di grave trascuratezza.

Detto progetto – inserito nell’art bonus https://artbonus.gov.it/2213-porta-vescovo.html – è stato accettato e all’associazione è stata assegnata Porta Vescovo come sede per ospitare parte della collezione, unica al mondo con oltre un migliaio di cimeli, del “Museo della Radio”, esistente a Verona dal 1999 e prima allestito in altro loco, mèta di oltre 10.000 visitatori all’anno e riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Data l’unicità mondiale della raccolta, nel 2022 i pezzi più rappresentativi (tra cui l’antenna usata da Marconi per gli esperimenti wireless) saranno collocati in Porta Nuova, parte della medesima cinta muraria di Porta Vescovo, mentre in quest’ultima si mira a mantenere un’esposizione permanente, “VR900”, con filo conduttore la storia della comunicazione a Verona, con un allestimento avveniristico nelle interazioni, ma nel rispetto e nella valorizzazione della cornice storica.

Gli ampi spazi interni di Porta Vescovo permetteranno, inoltre, di ospitare nel prossimo futuro iniziative a cura dell’associazione o su richiesta di soggetti esterni, offrendo una cornice unica ed originale.

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L’antenna di Marconi in esposizione a Verona: il progetto del “Museo della Radio”

Verona ospita dal 1999 il prestigioso “Museo della Radio”, riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Ora l’associazione presenta un prestigioso progetto alla città, che riportiamo attraverso il seguente comunicato:

L’associazione “Museo della Radio” ha presentato all’amministrazione comunale di Verona un progetto concreto per riqualificare Porta Vescovo, parte dell’area della città dichiarata patrimonio Unesco, attualmente in stato di grave trascuratezza.

Detto progetto – inserito nell’art bonus https://artbonus.gov.it/2213-porta-vescovo.html – è stato accettato e all’associazione è stata assegnata Porta Vescovo come sede per ospitare parte della collezione, unica al mondo con oltre un migliaio di cimeli, del “Museo della Radio”, esistente a Verona dal 1999 e prima allestito in altro loco, mèta di oltre 10.000 visitatori all’anno e riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Data l’unicità mondiale della raccolta, nel 2022 i pezzi più rappresentativi (tra cui l’antenna usata da Marconi per gli esperimenti wireless) saranno collocati in Porta Nuova, parte della medesima cinta muraria di Porta Vescovo, mentre in quest’ultima si mira a mantenere un’esposizione permanente, “VR900”, che avrà come filo conduttore la comunicazione a Verona, con un allestimento avveniristico nelle interazioni, ma nel rispetto e nella valorizzazione della cornice storica.

Il giorno dell’inaugurazione (rinviato a data da destinarsi, in ottemperanza alle ordinanze per l’emergenza epidemiologica), ad accompagnare uno straordinario video-collegamento con il municipio di Sydney, sarà presente anche l’icona del museo, l’antenna di Marconi, a commemorare il momento in cui, dal panfilo Elettra, ancorato nel porto di Genova, lo scienziato italiano trasmise, il 26 marzo 1930, un radiosegnale che accese l’impianto di illuminazione della Esposizione mondiale della radio, nella capitale australiana.

Gli ampi spazi interni di Porta Vescovo permetteranno, inoltre, di ospitare nel prossimo futuro iniziative a cura dell’associazione o su richiesta di soggetti esterni, offrendo una cornice unica ed originale.

(Comunicato stampa)

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