
Morgan a Radio Rock: “Farei il direttore artistico di Sanremo, perché un mainstream sano determina un underground migliore”
Morgan è stato ospite di Radio Rock. Tra i vari temi affrontati, c’è stato anche quello inerente Sanremo. I dettagli nel comunicato.
Ospite a Radio Rock di Luigi Vespasiani, Sandro Canori e Gianpiero Giulii durante “La Soddisfazione Dell’Animale”, Morgan ha parlato della possibilità, da più parti ventilata, di curare personalmente la direzione artistica di Sanremo 2025.
Parlando ai nostri microfoni in occasione dell’uscita, il mese scorso, del nuovo EP “Sì, Certo L’Amore”, il già leader dei Bluvertigo si è detto disponibile in tal senso criticando l’operato di Amadeus nelle edizioni dalla 2020 al 2024.
“Lo farei ma ti spiego perché”, ha detto Morgan ai microfoni di Radio Rock parlando della possibilità di curare personalmente la direzione artistica di Sanremo 2025, “Non perché io sono convinto che Sanremo sia il dunque della situazione, e né che Sanremo sia la musica che importa. Non è da lì che passa la musica. Ma da lì cosa passa? Da lì passa il linguaggio che è appunto il linguaggio della committenza, della manipolazione. Il pubblico in quel modo, il mainstream, il mainstream poi dopo determina quello che c’è come sotto, l’underground. Il mainstream deve essere sanificato, perché così c’è il cancro, è malato. Quando il mainstream è malato, non può esserci un underground sano. Anche l’underground ne risente perché è come l’organismo in cui il cuore non va. […] Fenomeni underground che sono belli, è perché è sano il mainstream. È perché il mainstream è Bruce Springsteen, è David Bowie, non è le cazzate. Capisci che se il mainstream è Lucio Dalla, allora tutti gli altri sono un’altra roba? Ma se il mainstream è Mengoni, dove vogliamo andare? […] La cosa che più mi fa incazzare è vedere come la gente non reagisce alla dittatura artistica di Amadeus. […] Quella che mi rende più felice? Pensare che potrebbe finire la dittatura artistica da un momento all’altro”.
(Comunicato stampa)
Il podcast integrale dell’intervista è disponibile cliccando QUI.
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