Michele Mirabella scrive a ‘FM-world’: “La visual radio è una contraddizione potente dell’arte della radio”

La riflessione critica di Aldo Grasso nei confronti della ‘visual radio’ continua a far discutere.

Centinaia di commenti sui social di FM-world hanno mostrato, in poche ore, una vera e propria spaccatura tra chi sostiene che la radio, nell’epoca dei social e del digitale, sia anche immagine e chi invece resta legato al concetto più tradizionale del mezzo, che deve evocare fantasia dalla parola e dalla musica.

Tra questi c’è anche Michele Mirabella, noto conduttore televisivo e radiofonico, che ha scritto una mail alla nostra redazione in cui esprime un’opinione indubbiamente chiara e netta.

Ringraziandolo per averci contattato, pubblichiamo il suo pensiero, lasciando ai lettori eventuali commenti.

La “visual radio” è una contraddizione potente dell’arte della radio che si fonda PROPRIO sulla autonomia del suono, della parola, della musica!

Ogni spettatore della radio è libero nella sua creazione artistica di creare il suo spettacolo, forte del suono, dei suoni, che istigano l’immaginazione dell’opera d’arte nella creatività dell’ascoltatore.

La radio è il più potente mezzo di comunicazione in grado di trasformare lo spettatore in creatore dell’opera d’arte. Unica e irripetibile dagli altri, innumerevoli, “spettatori” della radio vera. Quella che non mostra. Quella che segretamente si fa ascoltare.

Adesso, anche se escludo il video in questa stupidaggine della radio visione, resta lo stantio e sciocco modo della voce di chi sa di essere visto e annaspa nella disperata impresa di essere credibile e autentico. Perché questi assassinano la radio?

Michele Mirabella

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]