Mercato pubblicitario: in aprile è calato in tv e sui quotidiani, ma cresciuto in radio

Chi investe in pubblicità, continua a credere nella radio.

È questo ciò che emerge, in sintesi, dai dati del mercato pubblicitario nel mese di aprile 2022.

Secondo quanto rilevato da Nielsen, in un articolo ripreso da Milano Finanza, l’intero settore ha registrato una lieve flessione (-0,2%) rispetto al mese precedente, ma con percentuali diverse a seconda del mezzo utilizzato.

Calano tv (-5,3%) e quotidiani (-3%), mentre la radio realizza un’ottima performance, pari al +7,8%.

Bene anche il segmento che riguarda il web.

Turismo e viaggi è il settore merceologico maggiormente cresciuto che, in vista dell’estate, ha registrano un’impennata pari al +343,6%.

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WorldDAB: “La ‘digital radio’ in Italia è cresciuta del 176%”

È una vera e propria impennata, quella relativa all’incremento del DAB+ in Italia.

Secondo l’ultima assemblea WorldDAB tenutasi all’inizio di novembre, la vendita di ricevitori dotati di ‘digital radio’ nel nostro Paese è cresciuta del 176% nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto al medesimo lasso di tempo del 2019.

L’effetto, seppure in un anno dove il mercato automobilistico ha sofferto parecchio in seguito all’emergenza covid, è dovuto all’inserimento di serie del DAB+ nei ricevitori.

“A partire dal 21 dicembre 2020 tutte le auto nuove, inclusi i veicoli commerciali, in vendita in Italia ed Europa avranno di serie la radio DAB+”, riporta un articolo di qualche mese fa del Corriere Comunicazioni, il quale tuttavia specifica anche chedal 1° Gennaio 2020 per tutte le radio e autoradio (esclusi i veicoli commerciali) in vendita in Italia è obbligatorio avere in dotazione un sintonizzatore digitale che permetta di ricevere, oltre all’IP, anche il segnale DAB+”.

Fatto sta che il Bel Paese avanza in ambito di digitale, a fronte di altre zone d’Europa in cui il Digital Audio Broadcasting si è era già sviluppato da tempo e dove oggi il mercato mostra variazioni percentuali meno performanti.

Nelle autoradio, i ricevitori – lo ricordiamo – conservano l’analogico che resta regolarmente operativo.

Patrick Hannon, presidente di WorldDAB, spiega – nella presentazione che riportiamo – quali sono stati i passi avanti della “digital radio”, in questo ‘particolare’ 2020.

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La pandemia non frena il mercato degli smart speaker

Il covid 19 non ha frenato la crescita del mercato mondiale degli smart speaker.

Un’opportunità anche per la radio, che nell’ascolto casalingo – durante il periodo del lockdown – ha registrato nel nostro Paese una crescita dei device digitali.

È di queste ore la notizia che nel secondo trimestre 2020, le vendite globali di altoparlanti con assistente vocale sono aumentate del 6% rispetto ai tre mesi precedenti, raggiungendo i 30 milioni di unità.

Lo riferiscono i ricercatori di Strategy Analytics, secondo cui a trainare è stato l’Oriente.

Nel complesso, evidenziano gli analisti, le società cinesi hanno mostrato segni di ripresa dopo un primo trimestre in rallentamento, mentre la maggior parte delle realtà americane hanno subito la flessione della domanda.

In base ai dati preliminari, tuttavia, in testa alla classifica delle aziende resta Amazon con 21,6% del mercato.

Seguono Google al 17,1% e la cinese Baidu al 16,7%.

Durante il lockdown, l’ascolto della radio in Italia tramite smart speaker (secondo la ricerca GfK commissionata da TER) era cresciuto dal 4,3% al 5,7%.

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Radio e Covid-19: come hanno reagito le emittenti europee?

Come se la stanno cavando le emittenti del resto d’Europa, in questo periodo di lockdown?

Max Pandini ha indagato per noi, contattando varie importanti realtà del Vecchio Continente.

  • GAEL SANQUER – Direttore delegato media musicali per il network mondiale NRJ – Parigi

Certo, la radio è leggermente cambiata durante il lockdown. Abbiamo cercato di tenere il più possibile gli stessi programmi in onda, ma le abitudini della gente si sono spostate, soprattutto al mattino. Sui nostri digital trends abbiamo notato che la gente si sveglia un’ora dopo. Quindi esattamente la prima settimana di lockdown in Francia abbiamo deciso di tenere il morning show in onda un’ora di più, fino alle 10:30.

Il fatto di avere i nostri DJ prevalentemente in onda da casa ha cambiato un po’ il suono generale della radio. Diciamo che suona un pochino più ‘’artigianale’’. Inoltre a causa dei breaks pubblicitari più corti, dobbiamo suonare più canzoni. Quindi anche avere più musica durante il giorno ha cambiato la radio.

Abbiamo notato che c’è stato un grande incremento di contatti, ma finora non sappiamo ancora nulla dell’ascolto generale perché Médiamétrie, la società di ricerca di ascolto in Francia, ha dovuto chiudere il suo quartier generale. Questa crisi avrà un serio impatto sulle nostre entrate e di sicuro sul mercato.

E’ un po’ presto per conoscerne l’impatto. Sembra che l’impatto sarà minore in Svezia che in Francia, Germania e Italia, dal momento in cui non c’è stato un completo lockdown là.

  • BART DE RAES – Direttore dei Programmi e Conduttore di MNM – Brussel

Sì, durante questo periodo la radio è cambiata. Alcuni dei nostri DJ trasmettono da casa, abbiamo anche allungato di un’ora molti programmi in modo da avere meno appuntamenti in un giorno ed essere sicuri di non avere troppa gente in studio lo stesso giorno.

Abbiamo anche cambiato il contenuto: molte più richieste e molti più input dagli ascoltatori. Per quanto riguarda gli ascolti non abbiamo ancora nessun numero che riguarda tutta la popolazione, sfortunatamente. Abbiamo però l’ascolto sul digitale, e da quello che abbiamo potuto rilevare è cresciuto tantissimo!

Anche l’interazione con gli ascoltatori attraverso la nostra App è cresciuta sostanzialmente. Per quanto riguarda l’Advertising noi siamo una radio pubblica, quindi le nostre entrate vengono in larga parte dal Governo e al momento è tutto assicurato.

Le entrate che abbiamo dalla pubblicità sono calate significativamente e molte delle partnerships pagate con partners esterni sono state posposte o cancellate.

  • STEVEN LEMMENS – Program Manager di STUDIO BRUSSEL

Abbiamo iniziato a lavorare da casa molto presto. Solo i conduttori e gli editors sono in radio. Tutti gli altri lavorano da casa.

Per esempio, l’editor del morning show (il programma di punta, ndr) lavora da casa durante la trasmissione. È mamma di una bimba piccola, ma il suo contributo allo show è come se fosse presente dal vivo.

Usiamo sia video-chiamate che sistemi di project management per tenere insieme tutto e tutti. Visto che i bar sono chiusi, abbiamo aperto un gruppo Facebook dove ognuno fa finta di prendere qualcosa da bere con gli amici, e questo è diventato anche uno show in onda chiamato “Café Quarantine” direttamente da casa del conduttore.

Stiamo ospitando anche dei mini concerti live con artisti del Belgio, e abbiamo fatto per la prima volta un concerto live serale con 15 artisti che suonavano da casa loro in uno show live su Facebook.

A livello di ascolto abbiamo notato un incremento di numeri online soprattutto attraverso la nostra App. Sicuramente stiamo imparando molto dalla situazione e da noi stessi per il futuro.

  • ANDREA KOCH – Dj Morning Show RADIO TRAUSNITZ/FUNKHAUS LANDSHUT – Landshut

Da conduttrice posso dire che i programmi non sono cambiati molto a livello di contenuti, se non che siamo diventati tutti esperti virologi all’improvviso.
Quello che è più cambiato è il flusso di lavoro: noi conduttori non lavoriamo più 8 ore ma dobbiamo fare turni brevi per evitare di entrare in contatto coi colleghi.

Gli editor e il marketing lavorano da casa finché possono, la riunione che facciamo tutti ogni mattina con Stefan, Ibelshäuser, il nostro direttore, si svolge in video chiamata. Solo noi Dj siamo in studio, a parte quello che riusciamo a fare anche noi da casa.

Abbiamo un’autorizzazione dalla radio per muoverci da casa in caso la Polizia ci fermasse. Abbiamo scoperto che molte cose le possiamo fare da casa, anche se in studio con i colleghi in persona è più divertente. In ogni caso abbiamo molta energia, molte cose di cui parlare e lavoriamo sodo, forse più di prima; da casa ci rimette un po’ la qualità, ma riusciamo a garantire buoni standard.

Abbiamo imparato come è facile cambiare velocemente il work-flow, essere flessibili e cambiare stile di vita. Non so dire se gli ascolti siano aumentati o diminuiti numericamente, non abbiamo la rilevazione, ma personalmente vedo che i nostri ascoltatori sono aumentati: abbiamo molta più interazione e la gente è più attenta e interviene con molte domande su cosa sta succedendo, o anche solo per chiederti una storia anche solo divertente o tutto ciò che sia positivo per far passare meglio il tempo in questo momento difficile.

Per il lato Advertising purtroppo molti clienti hanno cancellato le prenotazioni. Il risultato è che lavoriamo meno e guadagniamo tutti meno, lavoriamo di più per la passione in Radio, Musica, Intrattenimento, Informazione e il servizio alla gente.

  • OLI BREZOIANU – Imaging Producer di EUROPA FM – Bucharest

I programmi sono cambiati e sono stati adattati ai bisogni della gente, il numero di ascoltatori è aumentato, perché la radio è con la gente per la gente, non è solo entertainment come potrebbero esserlo la tv o i servizi di streaming.

Purtroppo a questo non è corrisposto un aumento degli investimenti pubblicitari con un volume di perdita di almeno l’80%.

 

 

 

Max Pandini

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Smart speaker: quasi +200% in un anno. Grosse potenzialità per la radio

In un anno, il mercato degli smart speaker è cresciuto del 187%.

Erano stati 5,8 milioni quelli venduti nel primo semestre 2017, sono stati 16,8 milioni i pezzi acquistati nei sei mesi iniziali del 2018.

La crescita più impressionante in un anno, come riportato dal periodico di settore AFdigitale, grazie soprattutto all’apertura ad altri mercati (tra cui quello italiano), è stata quella di Google, che oggi vale il 32,3% di tutto il mercato e che in 12 mesi ha visto una crescita del 449%.

In pratica, uno smart speaker su tre venduto nel mondo è di Google, seguito dal 24,5% di Amazon, del 17,7% di Alibaba e dal 12,2% di Xiaomi.

Quasi il 90% del settore quindi è in mano a questi quattro grandi produttori, mettendo al momento in secondo piano alti “big” quali Apple ed LG.

Il mercato, tuttavia, è ancora in divenire. Se negli Stati Uniti gli smart speaker sono già una realtà consolidata, ora l’impennata arriva dal mercato cinese, e si attendono risposte anche dall’Europa.

Le potenzialità degli smart speaker, anche in ambito radiofonico, sono stati al centro di un partecipato incontro, tenutosi presso la sede di 22HBG – società editrice di FM-world, specializzata nel mondo della comunicazione digitale – lo scorso 27 luglio.

Diversi i professionisti che hanno voluto presenziare all’incontro, a cui ne seguiranno altri in futuro, per capire come la nostra vita sarà condizionata dall’intelligenza artificiale, a cui sempre più colossi sono interessati.

E anche la radio non ne è da meno, grazie alla possibilità di ascoltare la propria emittente preferita via smart speaker tramite la app di FM-world, sempre più consolidata e utilizzata da chi vuole “sintonizzare”, con estrema facilità, tutte le principali emittenti italiane, con informazioni aggiuntive e servizi.

Ma quali sarebbero ulteriori potenzialità ancora inesplorate nel settore radio, da parte degli smart speaker? Torneremo presto su questo argomento, su cui ci potete inviare spunti e suggerimenti, scrivendoci all’indirizzo [email protected]

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– Il futuro della radiofonia attraverso gli smart speaker: alla 22HBG si parla di Radio 4.0

Radio: fatturato in calo in Maggio, ma trend in crescita dal 2018

L’Osservatorio FCP-Assoradio (FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità) ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del mese di Maggio 2018.

Il fatturato pubblicitario del mezzo Radio registra nel mese di Maggio 2018 un dato pari a -2,5% rispetto al corrispettivo 2017. Tale dato corrisponde ad un fatturato totale di € 35.562.000,00.

Questo il commento del Presidente FCP-Assoradio Fausto Amorese:

“Per il mese di Maggio si concretizzano i segnali di un rallentamento del mercato pubblicitario in generale. La flessione del fatturato Radio risulta tuttavia contenuta: -2,5%.

Consideriamo che nel 2017 Maggio era cresciuto del +14,7% rispetto all’anno precedente. Possiamo affermare che la flessione è quasi fisiologica. Il dato progressivo Gennaio-Maggio si mantiene invece fortemente positivo: +6,8% verso il 2017.

Un risultato sensibilmente superiore rispetto alla attuale media del mercato. Nei primi cinque mesi tra i settori che investono maggiormente sul mezzo si distinguono per la loro crescita Automobili, Alimentari, Tempo Libero, Turismo/Viaggi”.