Radio Monte Carlo: 47 anni di gran classe

47 anni fa, il 6 marzo 1966 alle 14.00 iniziavano le trasmissioni in lingua italiana di Radio Monte Carlo.
L’emittente, che diffondeva il proprio segnale sui 701 KHz in onde medie in buona parte dell’Italia, ha rappresentato un’anteprima di quella che sarebbe diventata, dalla metà degli anni ’70, la radiofonia privata nel nostro Paese: linguaggio informale, più musica, la nascita di speaker diventati punti di riferimento, alcuni dei quali (Luisella Berrino) ancora in attività.

Con l’arrivo della modulazione di frequenza, il periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 rappresentò un momento difficile per l’emittente monegasca che manteneva uno standard di trasmissione sempre meno ascoltato. A “salvarne” le sorti fu Alberto Hazan, editore di quella che all’epoca si chiamava Rete 105, che acquisì i diritti di marchio per l’Italia, trasformando Radio Monte Carlo in un Network a copertura nazionale in FM, con trasmissioni che in parte rimasero nella sede del Principato e in parte vennero trasferite a Milano.

Oggi la “radio di gran classe” dispone anche della seconda rete Monte Carlo 2, di numerose web-radio e di una web-tv, tutte presenti sul proprio portale www.radiomontecarlo.net

Dalla redazione di FM World, AUGURI ad una delle emittenti che ha segnato la storia della radio nel nostro Paese.

Trent’anni di Stereo Rai

Hanno “compiuto” trent’anni, nei giorni scorsi, due progetti radiofonici scomparsi da tempo, ma ancora ricordati dai tanti ascoltatori dell’epoca. L’8 novembre 1982 nascevano Rai Stereo Uno e Rai Stereo Due, i canali “giovani”, diffusi in FM, che dalle 15 alle 24 subentravano all’abituale programmazione di Radio Uno e Radio Due, le quali proseguivano le trasmissioni in onde medie.

Questa la descrizione delle due emittenti su Wikipedia: “Con l’apertura delle reti in FM, la Rai tenta il rilancio della radiofonia, rispondendo alla massiccia proliferazione delle radio private, lanciando l’8 novembre 1982 RaiStereoUno, RaiStereoDue e Rai Stereo Notte, canali più giovani e innovativi rispetto a Radiouno e Radiodue, che invece continuavano a trasmettere i loro programmi di stampo più tradizionale per fasce di età più alte sulle onde medie.

L’idea è stata di Maurizio Riganti, già responsabile di trasmissioni culto come Alto gradimento e Gran varietà, che assumeva la direzione di RaiStereoDue e, successivamente, di RadioVerdeRai.

I nuovi canali suscitarono un tale interesse presso i propri ascoltatori e l’opinione pubblica in generale tantoché le denominazioni RaiStereoUno e RaiStereoDue rimasero talmente impresse negli anni che sostituirono persino quelle di RadioUno e RadioDue.

Dopo la loro chiusura nel 1991 i canali sostitutivi, StereoRai e RadioVerdeRai, continuarono ad essere chiamati e riconosciuti col precedente nome. Anche dopo la chiusura definitiva dei due canali nel 1994, per molti anni, le prime due reti di RadioRai vengono denominate in quel modo.”