Tv calabresi: sul canale 17 con LaC OnAir la Tv ‘sposa la Radio’

Le nuove graduatorie diffuse in questi giorni dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ci consentono di tornare a parlare anche delle Tv locali calabresi, un ambito molto più interessante di quel che si può immaginare e sempre da esplorare con la giusta attenzione.

Comincio ricordando chi c’è sulla rete regionale alle numerazioni-chiave 10-19, dove c’è altresì la novità più rilevante di questi mesi, come vedremo. Il 10 è sempre di Video Calabria, l’11 di LaC, il 12 di TEN-Teleuropa, il 13 di Calabria Tv (punta di diamante dell’importante gruppo Adn Italia), il 14 della consolidata RTI, il 15 di Esperia Tv, il 16 di Telepazio Tv (oggi di Adn Italia), il 18 di Tele A1 (che ha fatto un ottimo passo avanti con lo switch-off), il 19 di Canale Italia Extra.

Manca, come si vede il 17, perché è qui la grande novità, con LaC OnAir (del lanciatissimo gruppo LaC), che prende il posto occupato diversi mesi fa da Mi Sposo Tv (all’epoca alleata con Adn Italia); dopo una serie di vicende e disavventure l’emittente tutta sui matrimoni di Marco Renzi ha lasciato il 17 e si è trasferita, sempre sulla rete regionale, sull’85 (già di TeleJonio) con il nuovo nome di Wedding Tv.

Ma che cos’è LaC OnAir, ora sul 17 (dal giorno di San Valentino, per la precisione)? Ecco come ne parlano i diretti interessati del gruppo Diemmecom di Domenico Maduli (editore di LaC):

“LaC OnAir è un atto d’amore verso la Calabria e i calabresi del gruppo Diemmecom e del suo presidente ed editore Domenico Maduli, ma è allo stesso tempo la promessa d’amore della Tv verso la Radio. Una promessa d’amore che si concretizzerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi in un crescendo con tante sorprese per i telespettatori, che diverranno anche protagonisti nelle varie iniziative. LaC OnAir parte sperimentando un connubio tra due media amatissimi, Televisione e Radio, offrendo ai telespettatori una Tv con impostazione radiofonica, tant’è che il canale sarà disponibile da subito anche in Dab Radio… Per questo LaC OnAir a breve punta a diventare una vera e propria ‘TeleRadioVisione’ che durante il giorno miscelerà sapientemente contenuti tipicamente televisivi e contenuti radiofonici tutti da guardare… Alla direzione artistica di LaC OnAir è stato chiamato Domenico Milani, conduttore televisivo e radiofonico tra i più noti e apprezzati, un ‘volto amico’ a cui i telespettatori del network sono affezionati e che da ultimo è entrato nelle case dei calabresi con la sua ‘L’Italia del Sud’ in diretta dagli studi di LaC Tv”.

Interessante (soprattutto per i lettori FM-world), come si vede, e non va dimenticato poi che anche il gruppo Adn Italia, così importante (anche in sede nazionale), nasce proprio dal mondo radiofonico.

Torniamo adesso alla nuova graduatoria Lcn della Calabria, ricordando che sul mux regionale sono presenti anche altre emittenti di indubbio rilievo, soprattutto nel campo dell’informazione locale: si tratta di L’Altro Corriere (75), TeleMia (76), Reggio Tv (77), della storicissima TeleCalabria (78), della ‘sorpresa’ TeleMormanno (80), di 7 Gold (84) e di Teledehon (86). All’87 c’è un’altra protagonista del mondo radiofonico (quello reggino, in questo caso) che si è fatta valere con forza anche in Tv: è Video Touring, che ora fa capo alla società Progetto Touring.

Una situazione particolare, già segnalata su queste colonne, è quella del canale regionale 82, che anche in questa graduatoria è assegnato a Tele A 57: sul video però, lo ricordiamo, c’è invece l’intraprendente emittente radiofonica Jonica Radio, nella ‘versione video’ Jonica Radio Tv.

Nella lunghissima graduatoria calabrese ci sono complessivamente ben 72 emittenti, esattamente come nella precedente lista dello scorso anno. Tutte le altre Tv sono diffuse sugli altri tre mux più locali, che coprono soprattutto le aree delle province di Vibo Valentia e Catanzaro, con la diffusione tecnica affidata al gruppo Adn Italia. Va detto che non ci sono in questa graduatoria altre novità di grosso rilievo, fatti salvi alcuni spostamenti ‘secondari’ di numerazione.

Ecco allora che Odeon 24 del gruppo Sciscione, dopo le novità delle scorse settimane in sede ministeriale, passa dal 112 al 72, mentre sul 90 GrpTv (del gruppo Esse Tv) lascia ora spazio a Turismo Tv, una delle molte nuove emittenti riconducibili ad Adn Italia, che – va sottolineato – lancia sempre nuove reti e iniziative.

Ma andiamo avanti in ordine con Telitalia (79), al cui gruppo sono legate altre emittenti, quali Telitalia Tv (89), Telitalia 4 (190) e Telitalia 2 (299). Rete 3 Digiesse (ancora Radio e Tv) è sempre all’81, mentre all’83 c’è Retereggio, una delle sigle del ‘gruppo Recupero’ in onda sul video calabrese, assieme a Gs Channel (110), Gs Network (189) e a Made in Calabria, che, come abbiamo visto nel Lazio, è riuscita a trovare spazio anche nella Capitale. Il gruppo di TeleCalabria vanta a sua volta varie altre sigle: Rtc Catanzaro (88), TeleCatanzaro (119) e RTC – RadioTeleCalabria (176).

Ma torniamo – per levarci il pensiero, per così dire – alle tante sigle legate ad Adn Italia: sul video c’è intanto Ricordi Tv (91, anche se la graduatoria assegna invece la numerazione a Calabria Channel del gruppo di TeleCalabria), per passare poi alla nuova Eventi Tv (92), a Radio Juke Box Tv (93), a Mezzogiorno Culturale Tv (113), Gusto Tv Calabria (114), La Grande Italia Tv sul 115 (nella graduatoria assegnato invece a Telespazio Tv News), Telespazio Tv Musica (117), Tradizioni Tv Sud (118), Tv Motori (175), La Grande Calabria (178), Any Fashion (180), Case in Tv (182), Sud a Tavola Tv (186) e infine Spazio Tv (309).

Ci sono poi le due emittenti di Esse Tv: la capofila è sul 98, Sport Television sul 94. Teleradio Speranza è sul 95, mentre si apre un altro capitolo con le Tv legate in qualche modo al gruppo Nova Sughereto del Catanzarese: Soverato Uno S1 è ora sul 96, Tele Magna Graecia sul 97, Rete Regione RR sul 179, Onda Tv sul 198, Video Sport sul 279, Tele Regione Calabria sul 280, Soverato Notizie Minoranze Linguistiche sul 289, Canale Calabria sul 290 e Video Maria sul 298.

Altro giro altro regalo con il gruppo di Telemia: Telemia 4 è sul 99 e Telemia Extra sul 199. Il gruppo LaC ha anche LaC News 24 sul 111, mentre non sembra invece puntare le sue carte sulla rete Tg Cal 24 (211) il gruppo di Video Calabria.

Chi altro c’è ancora? Media Sud al 116 (ne abbiamo trovato traccia anche in Basilicata nel precedente articolo di questa serie sulle graduatorie), almeno ‘sulla carta’ c’è poi Tele A 57 1 sul 177, inoltre Amica Tv sul 181, Video Sud sul 183 (con Tele Bova Marina sul 310), Tele Melito sul 184, l’interessante Piana Tv sul 185, ReteJonica sul 187 e Tv Sud sul 350.

Infine si trova qualche traccia di Calabria Uno Tv di Crotone su uno dei mux di Vibo Valentia.

Mauro Roffi

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Nuove graduatorie Lcn in Puglia, ma le novità sono in Basilicata

Da poche ore sono state diffuse in sede ministeriale le nuove graduatorie Lcn delle Tv locali, relative a tutte le regioni italiane, come annunciato in una precedente notizia di FM-world.

Inizio allora a esaminare le liste, partendo dalle regioni che da più tempo attendevano questi importanti documenti, ovvero da Sud e isole, fatta salva la Campania, di cui ho già scritto alcune settimane fa.

L’area tecnica unica Puglia-Basilicata, da cui comincio, è stata decisamente ‘sacrificata’ a suo tempo rispetto ad altre regioni e in particolare in Puglia sono state parecchie le Tv locali che non hanno potuto proseguire l’attività sul digitale terrestre. A questo si è aggiunta la scarsa disponibilità di spazi sul mux regionale che copre interamente le due regioni di cui sopra, situazione che ha provocato problemi specifici ad alcune illustri ‘escluse’ (da questo mux), in particolare a Studio 100 di Taranto e Telefoggia.

La nuova graduatoria del 12 aprile cambia poco le cose in Puglia e in provincia di Matera, mentre si apre una fase assai diversa in provincia di Potenza (e zone limitrofe) con l’avvio addirittura di un nuovo mux, della società Tv Digitale srl, sul canale 29 UHF, originariamente non previsto in quest’area e adesso invece autorizzato ad operare.

La novità è dunque molto rilevante e per l’occasione sono state assegnate alcune nuove numerazioni Lcn, come vedremo, cosicché il numero delle emittenti complessivamente presenti lievita da 30 a 35. Tutto questo pur considerando due ‘perdite’ rilevanti rispetto alla precedente graduatoria: si tratta proprio di Studio 100, ormai ‘assorbita’ da Telerama, che abbandona il suo 85 Lcn e della lucana Le Cronache Tv, da qualche tempo al 76, che, come già detto nei giorni scorsi, ha rinunciato improvvisamente alla presenza nelle regioni in cui si era da poco fatta valere (passando alla diffusione nazionale in HBBTV), a partire proprio da Basilicata e Puglia.

Ma torniamo ad andare in ordine e ripartiamo dalle posizioni ‘di vertice’, che restano assegnate al ‘gruppo Telenorba’, naturalmente, con Telenorba al 10, Radio Norba Television all’11, Teledue al 12 e Tg Norba 24 al 13. Antenna Sud, gestione Distante, resta a sua volta al 14, con la seconda rete Antenna Sud Extra al 92, ma sul mux pugliese di Delta Tv.

Torniamo invece in sede regionale con Telerama al 15, Trm H24 al 16, Telebari al 17, Telesveva al 18 e Teledehon al 19, che, come noto, è riuscita a scambiare la numerazione con Tele Radio Padre Pio, andata al suo posto al 75.

Novità per Canale Italia Extra, che passa (dopo le recenti decisioni ministeriali sui ‘consorzi Tv’) dall’81 al 71, continuando però a servire solo la zona centrale della Puglia. Chiudiamo a questo punto la lista delle Tv presenti sul mux regionale con Canale 7 al 78 (la seconda rete 7 Plus è invece, su un’area più limitata, all’87), la lucana La Nuova Tv all’82 e Foggia Tv al 99.

Ed eccoci al già citato mux di Delta Tv, che copre soprattutto le provincie di Bari, Brindisi e il famoso ‘BAT’ (Barletta-Andria-Trani): ci sono la storica Tele Regione Color al 77, Telemajg al 79, TeleTrullo all’80, proprio Delta Tv all’83, 7 Gold all’84 e la tenacissima Radio Gamma Tv all’86. Telefoggia è sempre presente all’88, anche se con questo mux non copre la sua città; si prosegue con la nota La Tv dei Consumatori all’89, con Canale 2 al 90, Amica 9 Tv al 91, New Media al 93.

Al 96, come ho scritto in un articolo di gennaio su FM-world, è invece tornata da poco la ‘nuova versione’ di Video Italia Puglia di Corato, ovvero Star Tv. Al 111 invece da qualche mese c’è il segnale della inedita Btv, nuova iniziativa legata alle recenti iniziative di successo dell’editore barese Lorenzo Belviso, come Radio Popizz Tv e Radio Mi Piaci.

Ma le vere novità, si diceva, arrivano con il nuovo mux Tv Digitale, appena avviato per servire la provincia di Potenza (arriverà forse anche in aree limitrofe? Chissà). Qui risulta presente (ma in questo momento a schermo nero, pare) la già citata Tele Regione Color sul 77, ma il resto è tutto di emittenti ‘inedite’ o quasi, almeno per ora. Ed ecco le relative nuove numerazioni: Azzurra Tv Italia ha ottenuto il 94, Mediasud il 95, Potenza Tv il 97, Pollino Tv il 98 e Tv Mille il 110.

Cosa si sa di queste emittenti? Ben poco per adesso, va detto, neppure è del tutto chiaro se siano effettivamente lucane o persino di altre regioni (compresa la Calabria o la stessa Campania). Azzurra Tv Italia potrebbe essere quella già nota con sede a Casamassima (Bari) ma non è al momento sicuro, Mediasud fa capo a un’omonima associazione culturale e lo stesso vale per la coppia Potenza Tv – Pollino Tv, che fanno riferimento all’associazione culturale Sequoia. È infine una società cooperativa omonima a promuovere Tv Mille.

Va detto che sia per il mux in questione che per queste emittenti siamo però solo alle prime battute.

Mauro Roffi

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Pubblicati aggiornamenti delle numerazioni Lcn delle Tv locali in tutte le regioni

Dopo le nuove graduatorie delle numerazioni Lcn delle Tv locali relative a moltissime regioni e a 14 aree tecniche su 18 uscite a inizio marzo, si aspettava da alcune settimane la pubblicazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle ulteriori liste delle ultime quattro aree tecniche (Puglia-Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) ma l’uscita dei documenti, stranamente, tardava un po’.

In queste ore, un po’ a sorpresa, sono state invece pubblicati gli aggiornamenti delle graduatorie Lcn relative a tutte le regioni e le aree tecniche, non solo delle regioni del Sud citate, dunque, ma anche di tutte quelle già aggiornate a inizio marzo. Uno sviluppo in origine imprevisto, che potrebbe essere dovuto alla necessità di ‘rivedere’ ulteriormente la situazione anche al Nord, al Centro e in Campania, per ulteriori novità intervenute.

Fra queste, mi limito a citare per adesso quelle rilevanti relative alla lanciatissima (prima di queste ultime settimane) emittente lucana Le Cronache, che, dopo essersi allargata a diverse regioni, ha cambiato completamente e repentinamente le carte in tavola, passando alla diffusione nazionale ma in HBBTV sul canale 68 di Bom Channel.

Inizierò allora al più presto su FM-world l’esame di queste ulteriori graduatorie, a partire dalle cinque regioni rimaste fuori dai precedenti aggiornamenti.

Mauro Roffi

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Podcast sempre in crescita: le iniziative di Mondadori e Chora Media

Continua la fase di sviluppo nel mondo dei podcast, un settore che dopo la forte crescita degli ultimi anni non sembra ancora conoscere momenti di pausa o di semplice assestamento.

Questa volta segnaliamo le recenti iniziative in questo campo della Mondadori, legate anche ai libri pubblicati, e di una società nata proprio con i podcast, la nota Chora Media.

In specifico, dal seno del Gruppo Mondadori, sono nati di recenti i Mondadori Studios, un nuovo spazio di ideazione e produzione di contenuti audio originali: si va dagli spin off e dai backstage di libri di successo a grandi lavori di divulgazione storica e scientifica, dall’invenzione narrativa fino all’analisi politica.

L’ultima iniziativa è poi quella delle Produzioni Originali firmate da voci del panorama culturale e divulgativo italiano. Il Gruppo Mondadori intende offrire contenuti audio di alta qualità, scritti, sviluppati e realizzati da un team dedicato, con la collaborazione di importanti autori e di personaggi con una forte esperienza nel mondo del broadcast audio. Un portafoglio di storie e approfondimenti che andrà ad arricchire l’ampia offerta digitale delle case editrici del Gruppo, con all’attivo un catalogo di oltre 20.000 e-book e circa 1.700 audiolibri.

Secondo il comunicato stampa diffuso in occasione di queste nuove iniziative, “alla trasversalità e ricchezza di contenuti e autori di Mondadori Studios, si affianca l’altissimo livello della fase produttiva, grazie a un sound design d’eccellenza in grado di valorizzare i grandi nomi che collaborano all’iniziativa, e a un progetto grafico di forte impatto visivo a cura di Francesco Poroli, illustratore grafico apprezzato a livello internazionale”.

I primi podcast Original di Mondadori Studios sono: ‘Elements’, ‘Guerre Digitali’ e ‘Sotto le unghie’, per un totale di 15 episodi, dedicati a tematiche di forte attualità.

‘Elements’ nasce da un’idea di Mariasole Bianco, scienziata, divulgatrice naturalistica e Presidente di Worldrise Onlus, per celebrare la natura attraverso il lavoro di donne che ne incarnano l’essenza. Quattro elementi per quattro episodi – L’Acqua, La Terra, L’Aria e Il Fuoco – più una quinta puntata che esalta l’umano per eccellenza: La Cultura.

‘Guerre digitali. Cosa sono e perché ne parliamo’, ideato da Mariarosaria Taddeo, Associate Professor e Senior Research Fellow presso l’Oxford Internet Institute, affronta invece in sei episodi i temi della sicurezza informatica, dell’intelligence e delle battaglie cinetiche, dell’uso dell’intelligenza artificiale come vantaggio militare fino alle sue implicazioni morali.

‘Sotto le unghie’ è infine una storia vera, quella di Patience Manzumba Nyapasa, un dramma di ordinaria violenza domestica. Si tratta di quattro episodi scritti e raccontati da Giulia Muscatelli, autrice legata alle tematiche femminili, di genere e di inclusione sociale.

Sono inoltre disponibili su tutte le piattaforme digitali anche quattro podcast Mondadori del 2022 dedicati a libri di successo, narrati da altrettanti celebri autori delle case editrici del Gruppo.

In ‘Il mago del Cremlino. Istruzioni per l’uso’ Giuliano Da Empoli porta il lettore nel backstage di ‘Il mago del Cremlino’ (Mondadori, 2022), restituendo un vero e proprio ‘manuale d’istruzione’ per capire la storia di Vadim Baranov, spin doctor di Vladimir Putin.

‘La grande tempesta’ di Bruno Vespa racconta un secolo di storia italiana, dalla fine del fascismo alla nascita del governo Meloni, ripercorrendo le pagine dell’omonimo libro pubblicato per Mondadori (2022) in collaborazione con Rai Libri.

Protagonista del podcast ‘Delitti e castighi al tempo di Putin. La Russia in quattro criminali’ è la voce di Federico Varese, autore del libro ‘La Russia in quattro criminali’ (Einaudi, 2022). Infine, in ‘Cara Sveva. Il tempo e l’amore’ – prodotto in collaborazione con Sperling & Kupfer – proprio Sveva Casati Modignani immagina di scrivere alle protagoniste femminili della storia della letteratura quattro lettere per confrontarsi su temi immortali.

La novità 2023 è invece legata alla pubblicazione del libro di Enrico Camanni ‘Se non dovessi tornare’ (Mondadori). Si tratta del podcast in 4 episodi ‘Gary Hemming. Storia di un’ossessione’. È il racconto della vita di un personaggio davvero unico – uno scalatore anticonformista e libertario – che diventa l’occasione per rievocare la nascita di un nuovo modo di pensare l’alpinismo e la montagna, sullo sfondo delle meravigliose utopie degli anni ‘60.

Cosa c’è di nuovo invece a Chora Media? Dopo oltre due anni e mezzo di attività e più di 136 serie podcast realizzate, per un totale di 1.492 episodi e sonorizzazioni, Chora, media company diretta da Mario Calabresi, con il nuovo anno ha inaugurato a sua volta Chora Studio, una divisione dedicata esclusivamente alla realizzazione di progetti su commissione.

Chora Studio è guidata da Sara Poma, autrice, curatrice e voce della podcast company, con il supporto di Graziano Nani come Content Lead e di un team di nove persone fra producer, autori e sound designer.

“Studio ci sembrava la parola giusta per evocare la dedizione, la passione e l’approccio sartoriale che fino a oggi abbiamo rivolto a partner e clienti – ha detto Sara Poma – . Sono valori su cui Chora intende puntare sempre di più, così come l’attenzione alle storie, alle voci e al sound design, elementi distintivi di tutte le anime che ci caratterizzano”.

Ad oggi sono già state prodotte 54 serie podcast su commissione, per un totale di circa 305 episodi. La direzione è quella di un’attenzione crescente alla natura editoriale dei contenuti e alla valorizzazione di un orizzonte di committenti sempre più ampio, che ormai da tempo abbraccia anche istituzioni culturali, musei, università e realtà del terzo settore, oltre ad aziende multinazionali e piccole-medie imprese protagoniste del Made in Italy.

Su questo stesso fronte, Chora Media inaugura anche la divisione Chora Agency, che mette a disposizione il supporto tecnico e produttivo per realizzare serie podcast partendo da idee interamente proposte dai committenti.

Mi piace però chiudere, rimanendo sempre in tema, con una segnalazione relativa a un interessante podcast originale di Radio 24. Si tratta della seconda edizione di ‘PROFESSIONIste – Ai confini dell’audiovisivo’, coprodotto da Women in Film, Television & Media Italia e appunto Radio 24.

Nato da un’idea di Serena Malaspina e Silvia Rigamonti, due giovani socie della citata associazione WIFTMI, che ha tra gli obiettivi la promozione della professionalità femminile nell’industria audiovisiva, il progetto si pone l’obiettivo di raccontare le carriere delle donne nell’audiovisivo, per creare una connessione intergenerazionale tra professioniste affermate e nuove generazioni.

Mauro Roffi

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Barbara Floridia presidente della Commissione di Vigilanza Rai

Barbara Floridia è la nuova presidente di Vigilanza Rai.

L’elezione è avvenuta martedì 4 aprile.

Sui social, ha così ufficializzato e commentato il proprio nuovo ruolo:

“È un grandissimo onore essere stata indicata per rivestire il ruolo di Presidente della Commissione di vigilanza Rai. Ringrazio tutti i componenti e le forze politiche che hanno inteso convergere sul mio nome.

La RAI è l’industria culturale più importante del Paese, presente nella vita degli italiani da oltre settant’anni, ed è dovere di tutti, ciascuno per il suo ruolo, tutelarne sempre l’imparzialità, l’indipendenza e il pluralismo. Si tratta di un patrimonio nazionale enorme che viene costantemente arricchito dalla professionalità dei suoi dipendenti, che garantiscono ogni giorno a milioni di persone informazione di qualità, contenuti educativi e scientifici, produzioni artistiche e di intrattenimento che la rendono un vero e proprio motore creativo al servizio degli italiani.

Con l’avvio dei lavori della commissione di vigilanza il Parlamento ribadisce il ruolo essenziale della Rai, che deve essere sempre e comunque quello di agire nell’interesse pubblico e al servizio di tutti, sempre con obiettività e trasparenza. TV, radio e servizi multimediali entrano ogni giorno nelle case e nelle vite di tutti noi ed è importante rafforzare la fiducia che i cittadini nutrono verso il servizio pubblico.

Annuncio che nei prossimi giorni, compatibilmente con le procedure e le esigenze del mio gruppo parlamentare, lascerò il ruolo di capogruppo al Senato del MoVimento 5 Stelle”.

  • Mauro Roffi ha scritto per noi un editoriale che pubblichiamo.

Sono occorsi più di sei mesi per eleggere la presidente della Commissione (bicamerale) di Vigilanza Rai, dopo le elezioni dello scorso settembre 2022.

Ma diciamo che i fatti si commentano da sé: i partiti (di maggioranza e di opposizione) considerano la Vigilanza una Commissione di importanza fondamentale, anche perché per prassi la guida è assegnata all’opposizione, ma solo per costituirla hanno atteso molti mesi, cambiandone pure in corsa il numero di componenti (oltre 40), e battagliando invece sottotraccia per un tempo infinito per decidere gli equilibri interni e stabilire a quale forza politica spettasse la presidenza.

Diciamo, in sostanza, che i partiti hanno fatto di tutto per alimentare ulteriormente l’opinione non proprio positiva che molti cittadini hanno di loro e (purtroppo) per riuscire ad avere ancor meno votanti alle prossime elezioni, di qualunque tipo esse siano.

Alla fine, come nel gioco dell’oca, si è tuttavia tornati più o meno alla casella di partenza ed è stato il gruppo dei Cinque Stelle ad ottenere la presidenza per la senatrice Barbara Floridia, preferita ad altri candidati dello stesso gruppo (a lungo si era fatto il nome di Riccardo Ricciardi) e all’ipotesi di Maria Elena Boschi di Azione-Italia Viva, su cui ci si era ‘incartati’ per tante settimane.

A lenire il pessimo spettacolo complessivo alcuni elementi della riunione di martedì 4 aprile che ha eletto Floridia alla presidenza: la nomina è avvenuta alla fine quasi all’unanimità (39 voti favorevoli sui 42 presenti). Per la prima volta, poi, c’è un vertice della Vigilanza tutto al femminile, visto che vicepresidenti della stessa Vigilanza sono stati eletti (sia pure con molti voti in meno rispetto a Barbara Floridia) proprio Maria Elena Boschi e Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia.

Floridia, messinese, 46 anni, è stata eletta al Senato con il M5S nel 2018 e ricopriva attualmente il ruolo di capogruppo degli stessi Cinque Stelle a Palazzo Madama (da cui ora dovrebbe dimettersi). È stata anche sottosegretaria all’Istruzione nel Governo Draghi.

Di rito, ma comunque significative, le prime dichiarazioni della neo-presidente: “È un onore essere eletta presidente, è una commissione fondamentale per la democrazia nel nostro paese. Lavoreremo e vigileremo affinché venga garantito il pluralismo e l’indipendenza in Rai e tutti i partiti possano avere voce”.

È davvero tanto fondamentale per la democrazia questa Commissione? Lasciamo ai lettori un’opinione in merito ma diciamo che la democrazia ha certamente dovuto aspettare parecchio per questo adempimento ritenuto così importante.

Più sicuro è invece che la Commissione dà molta visibilità (almeno potenziale, poi bisogna anche ‘alimentarla’ con atti e iniziative opportune) a chi la presiede e anche ad altri componenti dello ‘staff’, ‘se ci sanno fare’: in questo senso non va trascurata neppure l’elezione di Stefano Candiani della Lega e di Ouidad Bakkali del PD quali segretari della stessa Commissione di Vigilanza Rai.

Tutta da verificare è invece la capacità di incidere della Floridia e degli altri sulle decisioni che stanno per essere prese, diciamo in sede governativa e dintorni, proprio sulla Rai. Non è ancora sicuro, in questo quadro, che l’Ad Fuortes sia al capolinea ma le possibilità che dopo l’imminente approvazione del bilancio possa lasciare la carica, più o meno spontaneamente, ci sono tutte. E un’altra cosa evidente è che molti cambiamenti a Viale Mazzini sono comunque già in atto e la netta impressione è che si sia solo all’inizio.

Mauro Roffi

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L’eterno ‘cantiere’ delle Tv campane

Prosegue l’analisi di Mauro Roffi dell’assegnazione degli LCN, regione per regione. Oggi andiamo in Campania.

Sembra proprio un eterno cantiere quello delle Tv locali campane, nel senso che, arrivata all’appuntamento dello switch-off dello scorso anno per ultima, la regione, dopo una prima fase che sembrava relativamente tranquilla (a parte la ‘vicenda Telecolore’ di cui ho parlato a lungo a suo tempo), ha visto poi una lunga serie di ‘aggiustamenti’ successivi, fino a veder uscire in novembre una nuova graduatoria (unica in questo caso assieme a quella dell’Umbria), con non poche sorprese. C’era soprattutto la definitiva esclusione di Tv Luna, mentre altre emittenti, come ho scritto in dicembre, erano sparite senza che si fosse ben capito perché.

Come volevasi dimostrare, ecco in questa graduatoria ‘coordinata’ appena uscita una effettiva ‘marcia indietro’, con il rientro di parecchie emittenti e una nuova esclusione di rilievo, di cui diremo. Va detto subito – e in questo rettifico anzi quanto scritto nell’analisi della graduatoria del Lazio – che anche in Campania è stato adesso adottato il metodo della ‘numerazione condivisa’, nel senso che alcune numerazioni sono state assegnate a più emittenti, a seconda delle province servite e dei mux in cui sono inserite. Questo ha consentito un nuovo aumento delle Tv presenti in graduatoria (fino a 64), con i rientri di cui dicevo e anche qualche ulteriore inserimento.

Iniziamo allora ricordando che Canale 21 occupa la numerazione 10 sul primo mux regionale ed è seguita all’11 da Televomero e al 12 da Canale 9 (7 Gold). Tele A, abbandonate le velleità di una diffusione in diverse regioni, occupa il 13 e Canale 8 il 14. Fa poi particolarmente piacere il ritorno a una buona numerazione fissa di Telecapri (15), mentre il 16 è stato attribuito, non senza qualche sorpresa iniziale, alla ‘meritevole’ Otto Channel. Non del tutto prevedibile alla vigilia anche il 17 assegnato a Prima Tivvù 2, con il 18 andato invece a Lira Tv.

Il 19 è stato invece tolto per le note ragioni a Tv Luna e attribuito (sempre sul mux regionale) a Irpinia Tv, che prima era al 75 e fa dunque un bel passo avanti. Canale Italia, dopo le ultime note attribuzioni, passa sul 71, mentre il gruppo Sciscione piazza Odeon 24 al 72; entrambe le emittenti sono sul primo mux di 2° livello, con una diffusione comunque di buon rilievo in regione.

Ma chi ha occupato ora il 75? Questa è adesso la prima ‘numerazione condivisa’ di cui si diceva. Sul mux di Avellino c’è la prima sorpresa con l’arrivo della napoletana FL (Fiesta Loca) Television (Tv nuova per la graduatoria), che si occupa di musica, eventi, sport; nel Sannio il 75 va invece all’altrettanto inedita Medjugorie Tv Telemaria Italia della già nota Associazione Francesco Tv (nome indicativo, ovviamente), mentre la storica Tva di Acerra torna in scena con forza, a sua volta, a Napoli e Caserta (prima del 75 aveva il 184). Ma non basta: il 75 a Salerno viene assegnato anche a Telecolore, che almeno così si prende una piccola rivincita nella sua provincia, dopo molte amarezze.

Kiss Kiss Napoli Tv è al 76 sulla rete regionale e lo stesso vale per TeleClubitalia al 77. L’ultima posizione sullo stesso mux regionale è invece stata assegnata con merito alla storica Italia 2 del Sud della Campania, sul 179, anche se ‘identificata’ come Italia 3.

L’altra esclusione ‘illustre’ di cui si diceva è invece quella di +N News al 78, emittente partita anni fa con intenzioni molto battagliere ma della cui sorte ora non si sa più molto; comunque sia, +N News scompare da questa graduatoria.

Al 79 c’è Calcio Napoli 24 Tv per Napoli e Caserta ma la numerazione è condivisa con Nora Tv di Acerra a Benevento e provincia (Nora Tv fa un bel passo avanti rispetto al precedente 182).

L’interessante Stile Tv di Capaccio Paestum si aggiudica adesso l’80 in provincia di Salerno, mentre l’81 è sempre di Teleischia. All’82 invece rientro, dopo una poco comprensibile esclusione, per la sannita Media Tv ma la numerazione è anche condivisa con Sei Tv di Battipaglia per la provincia di Salerno (era al 185). Lab Tv di Torrioni (Avellino) trasmette per Irpinia e Sannio sull’84, l’85 è di Canale 58 su rete ‘quasi regionale’.

Altra novità tutta da scoprire è quella di Napoflix (o Napflix) all’86, con buona diffusione; più nota l’attività di Tele Diocesi Salerno sull’87. Tv Oggi per Salerno è sempre all’88, così come Telelaser sul 91; sempre nella stessa zona, rientra anche Telestabia all’89 e c’è anche Telenuova Pagani al 92.
Il 90 per Napoli e Caserta è di Tlc Telelibera Campania; il 93, con diffusione più ampia, è di Telecapri Sport, mentre sempre molto attiva è Videonola sul 94. Caprievent è al 95 e Tv7 News per Benevento al 96. Gradito rientro, altresì, per S.E.T. Scelza Edizioni Televisive della provincia di Salerno al 97.

Dopo il 98 di TsTv, ricompare anche Telespazio 1 ad Avellino sul 99, ma la numerazione in questo caso è condivisa a Salerno con La Tv di Gwendalina (che prima era al 190) e a Napoli e Caserta con Campi Flegrei Più – La Tv della gente e dei territori (che era al 199).

Siamo ben lontani dalla conclusione, naturalmente, e allora adiamo avanti con Eduardo (gruppo Canale 21) sul 110, Telenuova 2 di Pagani sul 111 a Salerno e, nella stessa zona, Sud Tv sul 114 e la rientrante Telespazio 2 sul 112. Ben più ampia la diffusione di 105 Tv sul 115 e di GT Channel sul 117; c’è anche la ben nota Telenostra sul 119. Interessante poi la presenza della napoletana Campania Felix.tv sul 175 e a Salerno di Enti e Istituzioni sul 176.

Torna anche la romana Tv Yes sul 178, con buona diffusione anche in quest’altra regione, mentre ancora a Salerno non poteva mancare anche la storica Rtc Quarta Rete sul 181. Sul 183 in quasi tutta la Campania c’è Radio Marte Tv, sul 186 la pugliese Tele Dehon.

Giallo sul 187 a Salerno: qui aveva da poco iniziato a trasmettere anche in Campania la lucana Le Cronache ma l’emittente che la ‘ospitava’, Info Tv, non compare in quest’ultima graduatoria e la numerazione non è stata assegnata. Vedremo.

Radio Crc Tv si fa luce sul 188 in una fetta significativa della regione. Due significativi ritorni in graduatoria sono poi quelli di Partenope Tv di Marina di Varcaturo (Napoli) sul 189 e Abc Digital sul 198.

Le ultime emittenti da citare sono Salus Tv (210) e Iride (212) del gruppo Canale 21, Napoli.live sul 211 (con buona diffusione) e, per Avellino e Benevento, Sport Channel News sul 214. Spiccano invece le assenze in graduatoria della napoletana 87tv (era sul 116) e di Canale 92 (era sul 177).

Non mi sono dimenticato di Nuvola Tv di Ischia, assegnataria del 299 per Napoli e Caserta. Ma c’è un’ultima novità: dal sito dell’emittente apprendo che “da lunedì 13 marzo Nuvola Tv passa dal canale 299 del digitale terrestre al canale 80” (assegnato prima, come abbiamo visto, solo a Salerno). Come era facile prevedere, il cantiere delle Tv locali campane è sempre in attività.

Mauro Roffi

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