In questi giorni, Radio 105 sta proponendo una versione “compilation” dello “Zoo di 105”.
Il programma sarebbe dovuto ripartire lunedì 8 gennaio.
Questo non è successo e la motivazione l’ha chiarita Marco Mazzoli in una storia su Instagram.
Riportiamo fedelmente le sue parole.
“Fingiamo che lo Zoo sia un’azienda, una società” – esordisce Mazzoli – “composta da tanti liberi professionisti. Io sono l’amministratore delegato che ha il potere decisionale su tutto quello che è artistico, ma non su tutto quello che riguarda i compensi. Ognuno di noi tratta il proprio contratto direttamente con la radio. Ci sono contratti annuali, che devono essere rinnovati qualche mese prima e discussi per capire se i termini vanno bene, sia da una parte che dall’altra”.
“Questa cosa non è avvenuta” – sottolinea il conduttore – “sono stati presentati i rinnovi proprio il giorno prima che chiudessimo la stagione ed erano più o meno quelli di prima, senza considerare che molti dello Zoo, a causa della pandemia, hanno dovuto tagliare lo stipendio del 15%. Si aspettavano tutti che almeno quella parte venisse reintegrata, e non lo è stata. E quindi da lì è scoppiato il bordello”.
“Per farvi capire” – aggiunge Mazzoli – “è vero che noi siamo dei privilegiati, perchè facciamo il lavoro a mio avviso più bello del mondo, però comporta tante ore. Lo Zoo praticamente ti porta via la giornata. Per poter far parte della squadra dello Zoo devi rinunciare a gran parte della tua vita, perchè è così, ti porta via tutto il giorno, tra produzione, scrittura, recitazione, montaggi e tutto il resto”.
“Ovviamente noi siamo dei precari, perchè noi non è che abbiamo un accordo ventennale. Noi ogni anno, in base ai risultati, rinnoviamo i contratti e continuiamo a portare a casa e a portare nelle vostre casse questo bellissimo e meraviglioso programma, che tanto amate. E quindi, porti i risultati, ti aspetti anche un altro tipo di risultato, no? Perchè non è che puoi andare in banca e dire ‘Vorrei un mutuo, io conduco il programma più ascoltato d’Italia’”, conclude nella storia di Instagram.
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