Marco Biondi a Radio Rock: confermata la presenza a “The Rock Show” per la stagione 2022/2023

Lunedì 5 settembre parte la nuova stagione di Radio Rock e, con essa, torna il mattutino “The Rock Show”.

Dopo la ‘sperimentazione’ avvenuta a maggio e giugno, Marco Biondi diventa ufficialmente protagonista del programma ogni lunedì dalle 9.00 alle 10.00.

“The Rock Show” è un appuntamento ormai consolidato dell’emittente capitolina, insieme ad Emilio Pappagallo, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi.

L’annuncio è avvenuto nel corso di “Bring on the night” condotto da Matteo Strano, in onda dalle 21.00 alle 24.00.

Nella serata di martedì 23 agosto sono stati ospiti gli stessi Emilio Pappagallo e Marco Biondi a confermare il rinnovato ‘sodalizio’.

Si parte quindi il 5 settembre per una lunga stagione, all’insegna del rock e della musica che ha fatto la storia.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Marco Biondi ospite di Gigi Ariemma fa rivivere i tempi di “Pop News”

Una immagine che ha destato forti emozioni: Marco Biondi in studio a Radio Capital con Gigi Ariemma.

Immediate le reazioni del pubblico, che hanno ricordato i tempi in cui – insieme – conducevano “Pop News” su Radio Deejay.

La presenza di Marco Biondi a Radio Capital è avvenuta lunedì 22 agosto, a cui è seguita un’altra ‘reunion’: quella con Beppe Denitto, conduttore di “Capital Hall of Fame” e amico di Marco Biondi, con cui sono stati condivisi diversi momenti di diretta nei “Salotti di FM-world”.

Sarà stata un’ospitata occasionale? O c’è dell’altro?

Di certo, le (positive) reazioni dei pubblico non si sono fatte attendere.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Le “magnifiche sette” di Marco Biondi a Radio Rock

Prende il via – lunedì 30 maggio – la nuova collaborazione di Marco Biondi con Radio Rock, che proseguirà per 7 settimane.

Tutti i dettagli nel comunicato dell’emittente.

Ha intervistato le più grandi rockstar, la sua voce ha percorso i network più importanti e ora arriva a Radio Rock. Marco Biondi sposa il progetto del The Rock Show con una collaborazione che impreziosirà la già fitta programmazione della trasmissione che da 20 anni sveglia la Capitale, condotta da Emilio Pappagallo sui 106.600 FM. Dalle 9 alle 10, ogni lunedì a partire dal 30 maggio e durante tutta l’estate, per 7 puntate, sull’emittente romana e ormai, grazie al Dab+, nazionale (copre con il segnale digitale più del 50 per cento del Paese), Emilio Pappagallo e Marco Biondi condurranno uno spazio di musica, aneddoti, approfondimento musicale e non solo, visto il noto impegno ambientalista del grande ospite, battaglia ecologista che peraltro Radio Rock condivide, visto il suo viaggio ormai lungo anni verso una piena sostenibilità green.

In circa 60 minuti, ogni settimana, l’attenzione dei due grandi speaker si concentrerà sui grandi eventi musicali, sulla storia del rock e su un’interazione senza rete con gli ascoltatori.

Il modo ideale per chiudere una stagione che, soprattutto nella trasmissione di punta, ha visto Radio Rock portare molte novità, sperimentazioni e grandi collaborazioni, come l’ascoltatissimo e amatissimo spazio condotto, mesi fa, da Emilio Pappagallo con Paolo Belli, Rock-A-Belli.

“Non vi aspettate il Marco Biondi di 30 anni fa – ha detto il dj -, non c’è più. Anche perché quello di oggi è decisamente meglio. Ovviamente lo dico per sdrammatizzare le aspettative di molti che, con mia grande sorpresa, sono altissime. Dal 2007 non conduco un vero programma radiofonico, il 31 maggio di quell’anno fu la mia ultima volta dietro una consolle come prima voce e in diretta. L’ultimo programma si chiamava Playlist, condotto con Petra Loreggian, e intervistammo Max Pezzali. Tre P che ora diventano 4 con Pappagallo! Ok, ho ricominciato a sdrammatizzare, ma la verità è che Radio Rock è un’emittente che stimo da sempre e che con Emilio ci siamo trovati subito meravigliosamente fuori e dentro la diretta e lo studio radiofonico. Con lui è stato tutto naturale, divertente e spero lo sarà anche per gli ascoltatori, quest’estate insieme la considero un motivo di vanto e orgoglio e per tutti questi motivi torno dietro un microfono, una cosa che pensavo non sarebbe più successa. Ho detto di no tante volte, ho sempre pensato che il mio presente e futuro fossero altro. Lo penso tuttora, a dirla tutta, ma che devo dirvi, Emilio e Radio Rock mi hanno fatto provare una sensazione dimenticata, di sano divertimento, senza tante menate, genuino e spontaneo. E non potevo ignorarla. E poi è stato facile farsi conquistare da persone di questo tipo, dal talento di Emilio e dal prestigio di una radio così radicata sul territorio e al contempo universale”.

Emilio Pappagallo, station manager di Radio Rock e conduttore del The Rock Show da ormai quattro lustri ha commentato così questa nuova avventura. “Vogliamo solo il meglio e semplicemente Marco Biondi lo è. Da quando ricopro questo doppio ruolo mi sono sempre prefisso un’obiettivo: alzare l’asticella della qualità e delle sfide fuori e dentro la diretta. E quest’estate insieme a uno dei grandi maestri del nostro meraviglioso mestiere sarà una partita che vogliamo giocarci senza risparmiarci. Ci divertiremo”.

(Comunicato stampa)

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio Rock: Marco Biondi in onda ogni lunedì con Emilio Pappagallo dal 30 maggio

Quella che sembrava essere un’occasionale ospitata ha gettato le basi per un progetto più ampio.

Dal 30 maggio, Marco Biondi diventa co-conduttore di “The Rock Show” con Emilio Pappagallo ogni lunedì dalle 9.00 alle 10.00 su Radio Rock.

Un appuntamento che proseguirà per buona parte dell’estate.

Si parlerà di musica, di eventi, di storia del rock in 60 minuti che, nei precedenti incontri, hanno coinvolto particolarmente gli ascoltatori dell’emittente e di cui si sapranno a breve ulteriori dettagli.

Radio Rock si ascolta in FM nel Lazio, è presente in DAB+ in diverse grandi città italiane, trasmette in streaming su radiorock.it ed è in versione “visual” su Twitch all’indirizzo twitch.tv/radiorock106e6.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Marco Biondi lascia Giornale Radio

“Dallo scorso 1° aprile non sono piú lo Station Manager di Giornale Radio”.

A scriverlo è Marco Biondi che lascia l’emittente dopo 16 mesi.

“Con Giornale Radio in pochi mesi abbiamo ottenuto grandissimi risultati, con pochi uomini abbiamo fatto un lavoro immenso, facendo squadra e camminando sempre tutti uniti verso lo stesso obbiettivo”, sottolinea aggiungendo dettagli sugli ascolti.

“Lascio Giornale Radio sulla soglia dei 400.000 ascoltatori, auguro a questa radio di arrivare ad averne milioni di ascoltatori. Il progetto merita, le persone pure”.

Marco Biondi prosegue i suoi impegni professionali occupandosi di musica e di scuola di radio.

Tutti i dettagli, nel post pubblicato sui social che riportiamo integralmente.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Marco Biondi a FM-world: “La radio è comunicazione, informazione ed emozione”

Dalla radio alla musica, dagli eventi alla discografia.

Marco Biondi è stato protagonista di una serata – gestita sia in presenza che online – presso l’associazione Laboratorio Eccellenze Italiane di Milano.

A condurre l’intervista – che riportiamo in coda a questo articolo – è stata Claudia Reali.

L’intero contributo è disponibile online, ma abbiamo contattato Biondi per un resoconto dell’iniziativa svoltasi lo scorso venerdì 11 marzo.

  • Partiamo dall’inizio: come è nata l’idea di questa serata-intervista?

Me l’ha proposta Peter Bescapè, che è con me a Giornale Radio; lui è il regista del programma di Luca Telese “L’Attimo Fuggente” in onda ogni mattina dalle 7 alle 9 su Giornale Radio. Peter è anche un bravo fotografo ed ha uno studio fotografico in zona Bande Nere dove ogni tanto fa degli incontri dentro questo “Laboratorio Eccellenze Italiane”, sono incontri sempre molto interessanti e quando mi ha proposto di farne uno con me protagonista non ho esitato nemmeno un attimo. So bene quanto Peter sia un professionista molto esigente sul lavoro, per cui sapevo di essere in buone mani.

  • La tua carriera è caratterizzata da tanti elementi: dalla radio alla discografia, dai corsi per conduttori a nuovi artisti emergenti. Come si è evoluto questo percorso? C’è un qualcosa a cui sei legato particolarmente?

Ho avuto la fortuna di vivere un periodo particolarmente florido a livello artistico e culturale, mi riferisco a tutto il trentennio 70/80/90, un periodo dove gli Artisti influenzavano culturalmente i loro fan e tutto il mainstream. Ho avuto la fortuna di vivere gli anni ’90 in una Radio Deejay che a livello creativo era esplosiva, per cui ho avuto la possibilità di misurarmi sempre su vari fronti ed ho capito presto che ogni attività inevitabilmente ne alimentava un’altra e tutte si alimentavano e si influenzavano reciprocamente. Sono legato a tutte le mie attività, anche se devo dire sinceramente che oggi la Radio non è più la mia attività principale, la Radio bene o male è il mio passato e ancora un pochino del mio presente, ma faccio fatica a immaginarmela come il mio futuro, che sarà invece sempre di più indirizzato vero la mia attività con Sorry Mom! Management e con i corsi radiofonici.

  • Oggi sei station manager di Giornale Radio, un’emittente all news che si è sviluppata prevalentemente sul digitale. Com’è cambiata negli anni la radiofonia? Ti identifichi ancora nella radio che ascoltiamo oggi?

Giornale Radio si sta sviluppando sicuramente sul digitale, anche se in questo momento l’FM ha ancora una sua importanza predominante, non a caso in Lombardia e Lazio abbiamo le nostre belle frequenze che viaggiano bene. La radio in generale oggi è molto cambiata, ogni periodo ha le sue mode, la sua cultura, le sue radio. Io ho fatto il mio e come ti dicevo sono poco interessato a fare Radio oggi. Molti mi chiedono da anni di tornare in onda con un programma mio e la cosa mi fa certamente molto piacere, ma io non sono più “quel” Marco Biondi che avete conosciuto, sono cambiato, ho altre esigenze e altre passioni. Sono strafelice ed orgoglioso di quello che ho fatto ma oggi fare un programma in radio non è più quello che voglio fare. Poi, sai, dipende da quello che mi viene proposto. Io ho un ultimo programma che è lì nel cassetto da tempo e che mi piacerebbe realizzare prima di staccare del tutto il cordone ombelicale che mi lega alla Radio, ma non so se riuscirò mai a realizzarlo, onestamente non credo.

  • Il tuo contributo a Giornale Radio non vede la tua presenza in voce, ma se dovessi realizzare questo ritorno, in che modalità sarebbe?

Giornale Radio, come altre radio prima di lei, mi ha proposto varie volte di andare in voce, ho sempre ringraziato ma ho declinato l’invito, far convivere nella stessa giornata e ogni giorno tutte le mie attività è molto complicato ed è una situazione molto difficile da realizzare. Io poi sono uno molto (troppo) pignolo ed esigente nei confronti di quello che faccio, per cui ogni mio programma richiede una preparazione impegnativa che mi porterebbe via troppo tempo dalle mie altre attività. Io ho sempre preparato da solo tutti i miei programmi, sono sempre stato l’autore di me stesso in tutto e per tutto, sorrido quando vedo oggi che programmi con poco contenuto si avvalgono pure di una redazione. Certo, se un domani avessi la garanzia di avere un aiuto in questo senso se ne potrebbe parlare. Mai dire mai, ma la vedo comunque piuttosto difficile.

  • Durante l’incontro di venerdì hai raccontato diversi aneddoti, alcuni inediti. C’è qualcosa di particolare che ti è successo e che ci vuoi raccontare?

In tutti questi anni ne sono successe tante di cose, ho avuto la fortuna di vivere una radiofonia che faceva succedere cose tutti i giorni e sempre ad alto livello. Ho incontrato artisti sconosciuti che poco dopo erano autentiche star, come quella volta che a Deejay mi venne chiesto di intervistare un’artista sconosciuta che era in Italia per fare promozione ma nessun media voleva intervistarla. Il programmatore di Deejay mi disse: “Marco dobbiamo fare un favore alla Warner, per cortesia fai questa intervista? Poi non la mandiamo in onda, ma almeno facciamo fare bella figura a etichetta e artista”. Avrei potuto dire di no, non ci sarebbe stato nessun problema, ma invece dissi di si. Il fatto che fosse un’artista sconosciuta per me era un plus, a differenza di molti io sono sempre stato molto curioso. Mi feci mandare il CD per ascoltarlo e preparare l’intervista e scoprii un album meraviglioso che cominciai subito a suonare in Pop News, ogni giorno con un brano diverso. Venni anche cazziato per questo (“Biondi basta con questo cazzo di album!”). Feci quell’intervista, lei si chiamava Alanis Morissette, l’album era “Jagged Little Pill”. Sappiamo tutti cosa è successo dopo.

  • Per finire, una domanda che guarda al domani. Che radio ascolteremo tra dieci-vent’anni? Verso che direzione deve andare la radio per essere protagonista?

La radio è comunicazione, informazione ed emozione, sono queste per me 3 cose fondamentali, se manca qualcuna di queste la radio perde molto del suo significato principale. Le prime due sono sempre presenti anche oggi, anzi l’informazione è pure troppa oggi e spesso faziosa o fake, mentre sento che manca molto l’emozione, manca a volte il far vivere emozioni a chi ti ascolta. Se recuperiamo una sana informazione e l’abitudine ad emozionare, la radio avrà sicuramente lunga vita. Fra 10 o 20 anni sicuramente io sarò totalmente fuori dalla radio, se sarò ancora in questo mondo probabilmente mi divertirò nel cercare di capirla e di essere al passo con la sua evoluzione, non mi è mai piaciuto essere fuori dai giochi, soprattutto in campi dove so di essere stato un protagonista.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]