Un libro per riscoprire un popolare personaggio radio-tv: Luciano Rispoli

‘Ma che belle parole!’. Basterebbe questo leitmotiv per identificare il ‘soggetto’ del libro pubblicato da Vallecchi e dedicato appunto a Luciano Rispoli, personaggio notissimo del nostro passato radiotelevisivo. Il ‘resto’ del titolo del volume non lascia dubbi, naturalmente, ed è infatti ‘Luciano Rispoli, il fascino discreto della radio e della TV’.

Ne è autore il giornalista Mariano Sabatini. Sabatini, peraltro, è un professionista che scrive con consapevolezza e competenza di una persona che ha stimato come spettatore sin dall’età adolescenziale in programmi come ‘Parola Mia’, antesignano dell’attuale ‘Eredità’ sul primo canale. Ma c’è di più: Sabatini è stato anche collega e anzi autore di ‘zio Luciano’ in tanti programmi, tra cui, uno per tutti, ‘Tappeto Volante’ su TeleMontecarlo.

L’autore traccia di Rispoli un profilo inedito, che ha inizio dalla nascita in Calabria per spaziare poi in un contesto familiare d’origine molto intimo, con un amore sconfinato per i genitori e i fratelli. Rispoli nelle pagine di Sabatini appare altresì persino un imprevedibile rubacuori, con le prime esperienze amorose e alcune disavventure al limite del grottesco. Ma poi è anche un marito fedele e un padre esemplare, sin dalle nozze con la moglie Teresa, celebrate alle 5 del mattino addirittura da Padre Pio.

Conduttore, dirigente Rai, Rispoli si può definire soprattutto un innovatore dei media, che portò prestissimo in giro la radio e la televisione nelle città italiane, con il percorso di ‘Radio-Telesquadre’, programma precursore della ‘Corrida’; qui già nel 1956 ebbe probabilmente modo di incontrare il suo futuro collega conduttore Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, poi noto a tutti come Pippo Baudo.

Nelle cronache quasi profetiche del quotidiano ‘La Sicilia’, Luciano Rispoli veniva definito come un “giovane radiocronista che è riuscito molto simpatico al pubblico, per il modo tutto particolare nel presentare i dilettanti”. Queste parole fanno intuire che chi scriveva aveva già capito, anzitempo, le potenzialità del ventenne Rispoli, che aveva debuttato in giro per l’Italia dopo aver vinto il concorso per radiocronisti Rai.

Il volume, continuando a seguire la carriera del conduttore calabrese, pone l’accento anche su programmi quali ‘Chiamate Roma 3131’ e soprattutto, anni dopo, sul successo di ‘Tappeto Volante’ su Tmc. Quell’emittente ha rappresentato a suo tempo un possibile ‘terzo polo televisivo’ e forse in pochi ci avrebbero scommesso. Ma grazie anche alla raffinatezza di Melba Ruffo, a Roberta Capua e all’inconfondibile ‘Unforgettable’ intonata da Rita Forte, diventò il vero salotto del pomeriggio italiano degli anni ’90, quando ancora la televisione per fare ascolti non aveva bisogno del trash o della morbosa cronaca nera.

Insomma, un libro da leggere quello di Sabatini, rivolto soprattutto alle nuove generazioni che vogliono capire il mondo della comunicazione di oggi anche grazie a un’adeguata conoscenza del passato. Ma il volume, probabilmente, per dirla alla maniera dell’autore del volume, può risultare utile anche a contemporanei «autori e dirigenti, che sanno poco e gestiscono un potere spropositato per la loro qualità».

Carmelo Aurite

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